Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1985/1986
Serie C2
16-11-1985 - Giornata: 9 - Roma - Flaminio


Lodigiani Calcio - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Beccari Sandro, Moro Claudio, Gregucci Angelo Adamo, Magagnini Saverio, Lorenzo Teodoro, Sgarbossa Eugenio, Torti Antonio, Manueli Luigi [57. Caracciolo Francesco], Mocellin Enzo, Camolese Giancarlo, Frara Paolo [85. Marchetti Giancarlo] A disp.:Briata Roberto, (P) Carraro Renato, Valeri Oscar All.: Tagnin Carlo

Formazione avversaria
LODIGIANI CALCIO: Savorani, Marcangeli, Gabrieli, Argenio, Massimi, Versiglioni, Paganucci, Tintisona, Cardillo, Di Pietropaolo, Scotini [65. Sabatini]. A disp.: Gazzetta, Fioretti, Carlomagno, Ferazzoli. All.: Attardi Guido.

Arbitro: Fiorenza Vincenzo (Siena)
Note
Ammoniti: Lorenzo [A], Scotini [L], Gregucci [A], Magagnini [A] Spettatori: 100 Pioggia torrenziale per tutto l'incontro e terreno ai limiti della praticabilità. Riflettori accesi da metà ripresa. Inizio ore 14,30

Commento
L'incontro con il Lodigiani concluso a reti inviolate L'ALESSANDRIA PAREGGIA A ROMA Una difficile partita sotto una pioggia torrenziale - L'arbitro non ha ritenuto di sospendere la gara Non vorremmo scomodare S. Giovanni e la sua Apocalisse, ma quanto si è visto, o meglio, non si è visto oggi allo stadio Flaminio sarebbe degno prologo al Giudizio Universale. Sul terreno di gioco, infatti, non si è disputata una partita di calcio perché le condizioni del campo erano a dir poco disastrose; quello che si è potuto vedere assomigliava solo lontanamente ad un incontro di football. Ed il merito, se di merito si tratta, è tutto del signor Fiorenza di Siena che si è rifiutato di sospendere la gara quando a nostro giudizio (e non solo nostro, come si può constatare dalle dichiarazioni del due allenatori), non era nemmeno il caso di iniziarla. Valga per tutte l'impressione riportata al 24' della ripresa, quando si è stati costretti ad accendere i riflettori per poter almeno vedere qualcosa: un'autentica muraglia d'acqua scendeva fitta dando la sensazione di essere sotto una cascata. Per non parlare del campo: un'unica immensa pozzanghera che impediva la benché minima azione degna di questo nome. E' chiaro che l'incontro è stato svuotato di ogni contenuto tecnico e che l'unica cosa buona vista è risultato l'agonismo che i ventidue giocatori, nel limiti della correttezza, hanno esibito, cercando in tutti i modi di sbloccare 11 risultato. L'Alessandria, dopo la vittoria di domenica scorsa con la forte Lucchese, cercava il nono risultato utile consecutivo dopo che già due settimane or sono era uscita imbattuta dall'altra trasferta laziale di Civitavecchia. La squadra di Colombo e riuscita nel suo intento, favorita anche dalle condizioni ambientali, visto che in quella situazione era più facile distruggere che costruire. Comunque la difesa della Lodigiani è stata tenuta sempre all'erta dall'ala Frara che nel contropiede che si sono presentati ha cercato di far correre qualche pericolo a Savorani, senza però riuscire a concretizzare le poche occasioni veramente buone. I padroni di casa dal canto loro avevano tutti 1 motivi per cercare la vittoria: intanto bisognava riscattare la sconfitta di domenica Roma. Un attacco degli alessandrini verso la porta del Lodigiani ostacolata dai locali scorsa a Porto Torres, poi c'era l'Intenzione di interrompere la serie di pareggi casalinghi (terzo consecutivo) ed infine un successo sulla prima in classifica avrebbe rilanciato le azioni dei romani. L'Alessandria ora attende notizie dello Spezia, impegnato oggi in trasferta con la Cairese. Le occasioni più ghiotte sono state della Lodigiani, sebbene anche queste si contino sulla punta delle dita: al 14' Argento con un tiro-cross impegnava Beccari che respingeva all'incrocio del pali; al 35' l'unica vera palla-gol dell'incontro era di Cardino che con un bel colpo di tosta mandava il pallone sul palo: la sfera ricadeva Bulla linea di porta ma una pozzanghera la fermava ed era lesta la difesa piemontese a sventare 11 pericolo. Nella ripresa, dopo un bel tiro di Mocellin al 9', ci provava Argento da fuori all'11’, ma non aveva miglior sorto. Dopo l'accensione già citata del riflettori al 24', l'ultima occasione, originata da una pozzanghera su un disimpegno difensivo dell'Alessandria, capitava al nuovo entrato Sabatini: sul suo affondo era bravo Beccari ad uscire di piede al limito dell'area ed a respingere in fallo laterale. L'incontro di campionato è da poco terminato. I protagonisti stanno scendendo negli spogliatoi dello Stadio Flaminio; sul loro volti e sulle loro gambe risultano evidenti 1 segni dell'aspra battaglia combattuta contro un nemico troppo potente: il maltempo. Un nemico che oggi ha severamente scatenato la sua ira funesta su Roma, riservando alla capitale un trattamento analogo a quello riservato a Noè e alla sua arca qualche anno fa. Detto della pioggia, del freddo e del fango che hanno caratterizzato l'incontro, occupiamoci della quiete dopo la tempesta, ovvero delle dichiarazioni a caldo del protagonisti (in tutti 1 sensi visto il gradevole tepore degli spogliatoi) nel dopo incontro. Il primo temerario ad affrontare gli Infreddoliti cronisti è stato il mister della Lodigiani, Attardi. «Con il campo in quelle condizioni era impossibile giocare al calcio - ha esordito -. Ci dispiace per i tifosi, ma credeteci, di pili non si poteva proprio fare. Ed è un peccato perché per tutta la settimana avevamo preparato l'incontro nel migliore dei modi, ben consapevoli della forza degli avversari e della nostra necessità di tornare a vincere in casa. Ma evidentemente lassù qualcuno non ci ama Mister, ma come mal l'arbitro non ha sospeso l'Incontro? «Proprio non lo so - ha risposto Attardi piuttosto contrariato - evidentemente nel settore arbitrale ci sarà stata qualche pressione dall'alto affinché si eviti di sospendere le partite». Come ha visto l'Alessandria? L'Alessandria è un'ottima squadra, non a caso capeggia la classifica imbattuta. Oggi però è stata senza dubbio favorita dalle condizioni del campo, essendo scesa sul terreno di gioco con l'unico intento di portare a casa lo zero a zero. L'Alessandria, dunque, dopo questo anticipo prosegue imperterrita la sua marcia di avvicinamento alla serie C1. Anche il nono ostacolo è stato superato senza danni. Sentiamo dal signor Colombo le sue impressioni in proposito. - Noi procediamo tranquilli per la nostra strada. Siamo al comando della classifica, speriamo di rimanerci il più a lungo possibile. Poi, se dovesse arrivare la promozione in C1 tanto meglio: Un giudizio sull'incontro ? «Beh, l'incontro odierno è stato senza dubbio falsato dalle pessime condizioni del terreno di gioco; comunque per noi il pareggio va benissimo: Quali sono a suo giudizio le squadre maggiormente accreditato nella lotta alla promozione? La vincitrice del nostro girone uscirà dal seguente lotto di formazioni: Alessandria, Lucchese, Spezia, Massese. (La Stampa - Ed. Sport - Fabrizio Acali) POSITIVE REAZIONI DOPO IL PAREGGIO CONQUISTATO SABATO, SOTTO LA PIOGGIA TORRENZIALE DEL “ FLAMINIO” L'Alessandria mantiene la media - C1 Saltato l'ennesimo ostacolo, i “ grigi” si preparano da ieri alla sfida con i cugini, che potrebbe consentire alla squadra di Colombo di allungare la serie positiva di gare utili — Qualche brivido per la difesa, poi il diluvio della ripresa (“ Era peggio dello scorso anno a La Spezia” ha confessato Gregucci) che non ha impedito di portare casa il punto messo in preventivo — Ora il prossimo impegno: resta da decidere l’inserimento o meno di Briata, assente anche a Roma — I giocatori: “ Una tradizione negativa da sfatare” Saltato l’ennesimo ostacolo (e siamo ormai alla nona partita senza sconfitta) l’Alessandria prepara da ieri il derby con il Derthona che potrebbe consentire ai “grigi” di Colombo di allungare la serie positiva che ha proiettato la squadra ai vertici (primo posto, ora secondo) della classifica. Intanto Toni Colombo, fedele al suo cliché, ha... continuato a recitare. Sabato al “Flaminio”, nell’anticipo giocato sotto una pioggia torrenziale e, nell’ultima mezzora di gara, sotto i riflettori accesi per cercare di rendere appena sufficiente la visibilità che stava pericolosamente scendendo sotto i limiti consentiti, il mister ha indossato per l’ennesima volta il saio dell’umiltà; «Un altro punto in classifica - ha detto ai cronisti - che ci consente di continuare nella marcia che abbiamo intrapreso fin dalla prima di campionato. Ma nella corsa alla promozione ci sono molte candidate, oltre alla mia squadra; speriamo di non perdere colpi nei prossimi mesi ». Colombo era soddisfatto come del resto Attardi; sopra l’acquitrino del “Flaminio” era praticamente impossibile produrre calcio di buon livello e soprattutto la squadra che giocava in trasferta, votata al contenimento, non ha avuto poi soverchie difficoltà a contenere le sfuriate dei romani. Soltanto in un’occasione, al 43’, la retroguardia dei “grigi” ha tremato. È accaduto che, in seguito ad una punizione battuta da Di Pietropaolo, l’ex bomber Cardillo ha incornato benissimo, in elevazione, mandando la sfera a picchiare contro il palo e poi a fermarsi beffarda a pochi centimetri dalla linea di fondo, centimetri dalla linea di fondo. «È stato davvero un gran brivido - ha ammesso Gregucci, che ha tenuto diligentemente e tenacemente il campo, assecondato dal solito Lorenzo libero rigenerato e recuperato a tutti gli effetti - perché con quell’acqua, si ha sempre paura che succeda qualcosa; nell’occasione del palo, ad esempio, siamo riusciti a salvarci, grazie proprio ad una pozzanghera, ma indubbiamente non c’erano le condizioni ambientali per giocare, peggio della giornataccia di Spezia, lo scorso anno, con fango e pioggia (anche se meno insistenti) per tutta la partita». In effetti, soprattutto nella ripresa, l’acquazzone ha reso praticamente nulla la visibilità. «Ad un certo punto non si riuscivano a distinguere neppure più i numeri dei giocatori - ha affermato uno dei cinque alessandrini presenti sulle tribune del “Flaminio” - si distinguevano delle sagome che si agitavano sul terreno di gioco». Eppure, nonostante le proibitive condizioni atmosferiche i ventidue in campo hanno onorato l’impegno e, secondo i colleghi della capitale, l’Alessandria ha fatto vedere di avere buone qualità per poter lottare ai primi posti della classifica: solidità difensiva, ma molto agonismo che lascia intravvedere una squadra ostica tra le mura amiche. Proprio come suggerisce, tra l’altro, il ruolino di marcia di Camolese e compagni che hanno subito appena due gol in questo primo quarto della stagione indubbiamente superiore ad ogni più rosea aspettativa (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Asti - Torres 0-1 Cairese - Spezia 0-1 Civitavecchia - Entella 1-1 Derthona - Carbonia 2-2 Lucchese - Savona 3-0 Massese - Montevarchi 3-0 Pontedera - Pistoiese 1-0 Sorso - Vogherese 2-1 CLASSIFICA: Spezia p. 14: Alessandria 13; Torres, Lucchese 11; Pistoiese, Entella, Carbonia 10; Massese, Pontedera, Asti, Lodigiani 9; Derthona, Civitavecchia, Vogherese 8; Savona 7; Sorso, Montevarchi 6; Cairese 4 Il punto sul campionato L'incontro testa-coda ha dato il suo verdetto con lo Spezia che è rimasto solo al comando e la Cairese che è sempre più sola all'ultimo posto della classifica: sfortunati i savonesi battuti a quattro minuti dalla fine, da un gol di Tarasconi. La Torres ha colto ad Asti un meritato successo, interrompendo la serie positiva dei padroni di casa che durava da sei giornate. Due reti per parte tra Derthona e Carbonia: con i sardi più incisivi rispetto ai padroni di casa scesi, però, in campo senza tre titolari. La maiuscola prestazione offerta dal portiere Trombin non ha precluso al Sorso di agguantare la prima vittoria stagionale ai danni della Vogherese. E' stato il centrocampista Donatelli a scardinare il catenaccio il Savona che, subito il gol, ha deposto le armi subendo altre due reti.