Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
23-02-1992 - Giornata: 21 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Pavia AC 2 - 2 (2 - 1)
RETI: 69. Alfano G.[A], 71. Fiori F.[A] 4. Mucciarelli [Pa] , 89. Scalzo [Pa]

Alessandria Calcio US Turci Luigi, Ramponi Andrea, Accardi Giuseppe, Gargioni Fabrizio, Galparoli Dino, Storgato Massimo, Zanuttig Andrea [56. Alfano Giuseppe], Sabato Antonio, Cinello Gianfranco, Roselli Giorgio, Fiori Francesco A disp.:(P) Bianchi Massimo, Maurino Romano, Tonini Devis, Venturi Claudio All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
PAVIA AC: Limonta, Lazzarini, Danzè, Provvido, Fogli, Grotto, Baioni, Di Marco, Di Vincenzo [64. Avanzi], D'Agostino [72. Scalzo], Mucciarelli. A disp: Gambino, Zanellato, Menghini. All.: Bui Gianni

Arbitro: Scarfò Fabio (Reggio Calabria)
Note
Espulso: 73. Baioni [P] Ammoniti: Baioni [P], Ramponi [A], Accardi [A]. Angoli: 3-3. Spettatori: 3.200 (paganti 2.447, incasso L. 45.000.000) Inizio gara ore 15.00

Commento
Il Pavia, in inferiorità numerica, ottiene a un minuto dalla fine un insperato pareggio: 2-2 L'ALESSANDRIA PAGA LA SUA INGENUITA' I grigi faticano per rimontare un gol, poi la beffa Incredibile partita dei grigi che probabilmente ieri al «Moccagatta» si sono giocati la permanenza in C1, pareggiando con l'altro fanalino di coda del girone, il Pavia. Un'Alessandria in svantaggio dopo appena quattro minuti che fatica a trovare il gioco e soltanto al 69' raggiunge il pareggio, per poi passare in vantaggio subito dopo, al 71'. A questo punto sarebbe bastato amministrare l'insperato risultato, invece i grigi si sono fatti raggiungere all'89' dal Pavia, rimasto tra l'altro in dieci per l'espulsione di Baioni, al 73', per doppia ammonizione. Increduli, storditi i tifosi erano oltre tremila, dei quali 2447 paganti, per un incasso di 45 milioni - che al termine dell'incontro non hanno neppure avuto la voglia di contestare una squadra che, almeno nella prima parte della gara, ha dimostrato di essere fuori fase, nervosa, incapace di reagire. Calcio d'avvio dell'Alessandria che si spinge subito all'attacco. Al 2' Fiori entra in area e viene atterrato: si pensa al rigore, l'arbitro invece concede una punizione al Pavia che con D'Agostino si fa pericoloso in area grigia. Al 4' il gol del vantaggio pavese: cross di Provvido al centro, Turci salta e si lascia passare la sfera tra le mani, arriva Mucciarelli che di testa insacca. Arrancano i grigi. Al 20' punizione di Accardi, di testa Stergato spedisce alto sulla traversa. Al 27' Gargioni tocca in area per Cinello che viene sgomitato dall'ex Lazzarini. Per l'arbitro è tutto regolare. Al 33' il Pavia sfiora il raddoppio: veloce contropiede e lungo lancio di D'Agostino per Mucciarelli che, al limite dell'area, appoggia sullo smarcato di Vincenzo la cui conclusione viene respinta di piede, fortunosamente, da Turci. Nella ripresa, al 56', mister Sabadini scambia Zanuttig con Alfano e l'innesto della terza punta vivacizza un poco il gioco dell'Alessandria. Al 57' cross di Accardi per Gargioni, colpo di testa poco alto sulla traversa. Al 62' Alfano per Roselli che scatta, entra in area e con un pallonetto inganna l'estremo difensore. Sulla linea di porta, però, recupera Lazzarini. Il pareggio arriva al 69': punizione battuta da Sabato che serve al centro dell'area Cinello il quale, con una finta, lascia il pallone per Alfano: mezza rovesciata al volo e il bolide va alle spalle di Limonta. Trascorrono appena due minuti e i grigi raddoppiano: testa di Cinello in area per Fiori il quale evita Danze e con un rasoterra diagonale batte Limonta. Al 79' potrebbe essere il 3-1 ma la staffilata di Cinello viene fortunosamente respinta dal portiete pavese. Sembra fatta, invece all'89', su cross di Di Marco e finta di Mucciarelli, la palla perviene a Scalzo che evita Turci e segna. E' il pareggio. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) PER L’ALESSANDRIA SOLO L’ILLUSIONE DELLA VITTORIA Occasione da rimpiangere Sabadini insiste: «Determinanti le prossime tre partite» Se la gara fosse finita un minuto prima del novantesimo il titolo poteva essere: grigi più forti della sfortuna. Ma dal trionfo al dramma il passo è breve, nel calcio. L’Alessandria ormai lo ha provato sulla sua pelle. Questa volta ha pareggiato una partita che credeva già di aver vinto, dopo aver temuto a lungo di perdere. E dopo la sfida salvezza col Pavia le cose restano, come spesso capita, esattamente come prima. Una gara nata male, quella dell’altro ieri; condizionata da un pasticcio difensivo, poi raddrizzata e infine chiusa con i grigi raggiunti ad un minuto dal termine da una squadra ridotta in dieci uomini. Tra rabbia e rammarichi. Dopo che la squadra di Sabadini aveva sfiorato in contropiede il gol del possibile 3 a 1, quello che avrebbe chiuso definitivamente la gara. I novanta minuti sono stati pesantemente segnati dall’infortunio del portiere Turci, che si è lasciato sfuggire un innocuo cross dalla destra di Provvido, consentendo a Mucciarelli (tra i migliori della sua squadra) di appoggiare di testa nella porta praticamente vuota. Per l’Alessandria quel gol è una mazzata. Si riprenderà soltanto nella ripresa, non prima di aver rischiato, al 32’, di subire il raddoppio di Di Vincenzo, servito dal solito Mucciarelli, indugia e poi batte sui piedi di Turci. L’uno due del secondo tempo illude i tifosi. Segna prima Alfano, con una splendida rovesciata di destro dopo un appoggio aereo di Cinello che poi confeziona, quasi allo stesso modo, il raddoppia Fiori, che di sinistro infila da due passi. Ma mentre mancano una sessantina di secondi al termine, i grigi ancora colpevolmente proiettati alla ricerca del terzo gol si fanno sorprendere da un’intesa tra Mucciarelli e Scalzo. E il neo entrato batte Turci in uscita. Tutto ha dell’incredibile. Vien quasi voglia di non accettare il risultato, che però è terribilmente chiaro. Non è ancora una bocciatura, ma poco ci manca. Ed è difficile, a fine partita, restare sereni e far come se Alessandria - Pavia non si fosse giocata. L’occasione per lasciare all’ultimo posto la formazione di Bui era alla portata di mano. Ma l’obiettivo è stato mancato. La parola d’ordine è: non pensarci, dimenticare in fretta per trovare la forza di andare avanti. Sabadini, con grande sforzo, dà l’esempio un po’ a tutti: «Volevo sei punti in queste quattro gare - dice - non dobbiamo dimenticarlo. Ci restano tredici partite e dobbiamo conquistarne 15 punti. La salvezza è a 31 punti. Certo che il rammarico è grande...».Il pareggio del Pavia grida vendetta. A quel punto della gara, visto che non era possibile mettere a segno il terzo gol, l’Alessandria avrebbe dovuto perlomeno alzare il piede sull’acceleratore e rallentare. Magari anche perdere tempo. Dalla panchina era anche pronto un cambio ‘tattico’. Spiega Sabadini: «Avevo detto a Tonini distare pronto ad entrare. Ho avvisato il massaggiatore Pescolla, che doveva richiamare l’attenzione dell’arbitro. Ma Tonini non si era ancora tolto la tuta, non sono mai pronti come voglio io, in queste situazioni. E in più ci siamo fatti infilare in modo incredibile. Un’ingenuità grossa come una casa». Qualcuno sdrammatizza: «E pensare - dice - che l ’esperienza non dovrebbe fare difetto a questa squadra. E allora?». «Diciamo che, in campo, c’è evidentemente qualcuno che si è rilassato e pensava più alla fine della partita che a fare attenzione agli attaccanti del Pavia. Mi continuavano a chiedere quanti minuti mancavano. Questo non va bene, c’è l’arbitro che pensa a fischiare, loro devono preoccuparsi di tenere la posizione e di giocare fino all’ultimo, con la stessa concentrazione dei primi minuti. É lì che abbiamo sbagliato, adesso andiamo avanti. Lo ripeto, comunque, non è cambiato nulla: ci attende un ciclo di partite al termine del quale sapremo qualcosa di più sul nostro futuro. Tra noi e il Pavia la classifica non cambia, ma ad esempio abbiamo guadagnato un punto sul Carpi, che ha perso in casa». Lo scontro diretto del ‘Moccagatta’ è iniziato nel modo peggiore. Mucciarelli, dopo aver infilato Turci nei primi minuti, ha fatto disperare Galparoli per lunghi tratti della gara. Sull’altro fronte, una pattuglia di ex che il pubblico seguiva con polemica attenzione. Ma Fogli, Danzè e Lazzarini non se la sono cavata poi male. Anche perché, soprattutto nel primo tempo, l’Alessandria non è stata capace di manovrare con la palla a terra e di articolare un’azione apprezzabile. Lazzarini riusciva, con i piedi e con le mani, a tenere a bada Cinello. Danzè sovrastava spesso Francolino Fiori. Di fronte all’Alessandria c’era una formazione che Gianni Bui è riuscito miracolosamente a tenere assieme, a far giocare con ordine e diligenza, a dispetto, del tasso tecnico scadente. É però bastata qualche Già nel primo tempo un’occasione per pareggiare con Cinello palla filtrante di Roselli e un pizzico di verticalizzazione in più nella manovra dei grigi per far saltare il non certo impeccabile dispositivo dei biancoazzurri .É stato sul 2 a 1 che, ancora una volta, l’Alessandria non è stata in grado di chiudere il conto con il suo avversario diretto. Cinello (79’) ha provato la gran botta di contro balzo trovando Limonta sulla sua strada. Poco prima del gol di Scalzo, Storgato non aveva saputo pescare Roselli per un possibile contropiede. Sabadini ripete per l’ennesima volta: «In queste situazioni i miei devono essere meno egoisti, devono sfruttare le occasioni. La situazione non cambia, come ho già detto. Abbiamo una serie di gare alla nostra portata: questi benedetti punti li faremo». Sabato anticipo al ‘Breda’ di Sesto San Giovanni. Altra sfida salvezza. E sarà così fino a maggio (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Baracca L. – Arezzo 3-1 Carpi – Vicenza 1-2 Chievo – Siena 1-1 Como – Casale 3-0 Empoli – Triestina 3-0 Massese – Spal 2-1 Pro Sesto – Palazzolo 1-1 Spezia – Monza 0-2 CLASSIFICA: Spal p. 27; Empoli, Monza 26; Vicenza 25; Como 24; Palazzolo, Chievo, Triestina 22; Arezzo, Casale 21; Spezia, Massese 20; Baracca L, Siena 18; Pro Sesto, Carpi 17; Pavia, Alessandria 16 MARCATORI: 8 RETI: Gori (1 Chievo) e Coppola (3, Siena). 7 RETI: Caruso (Baracca), Mirabelli (2, Como), Bottazzi e Zamuner (2, Spal). 6 RETI: Braschi (Arezzo), Gautieri (Empoli), Civeriati (3, Vicenza). Il punto sul campionato Stop per la capolista Spal sul campo della Massese; si sono avvicinate Empoli (tris alla Triestina) e Monza. Cinque squadre racchiuse in tre punti rappresentano garanzia di spettacolo e lotta fino al termine del cmapionato. Da quattro mesi non ha vinto e da due mesi non ha segnato reti: questo lo Spezia in versione casalinga che di fronte al Monza ha collezionato la sua quarta sconfitta stagionale. Il Como, battendo il Casale ha continuato le sue risalite verso le zone alte della classifica: decisivo Mirabelli con una doppietta, la prima rete su rigore In coda tranne il Carpi e lo Spezia tutte hanno fatto punti ed anche qui, con tredici squadre raccolte nel misero spezio di sei punti ci sarà da aspettarsi qualche sorpresa.