Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
03-10-2010 - Giornata: 7 - Bolzano - Marco Druso


Sud Tirol-Alto Adige FC - Alessandria US 1912 1 - 2 (0 - 0)
RETI: 80. Marchi [Su] 61. Camillucci C.[A], 67. Damonte L.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Ciancio Simone, Romeo Samuele, Cammaroto Vincenzo, Damonte Loris, Bonomi Simone [75. Pucino Raffaele], Negrini Matteo, Camillucci Cristiano, Scappini Stefano [83. Segarelli Gianluca], Martini Marco, Croce Daniele [46. Machado Pineda Bryan] A disp.:(P) Colombi Simone, Cuneaz Andrè, Ghinassi Tommaso, Marchesetti Mattia All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
SUD TIROL-ALTO ADIGE FC: Zomer, Traorè, Martin, Burato [78. Romano Mariano], Kiem, Mirri, Campo, Furlan, Marchi, Romano Alfredo [86. Baccolo], Fischnaller Manuel [68. Virdis]. A disp.: Mair, Brugger, Fischnaller Hannes, Fink. All. Sebastiani Alfredo

Arbitro: Barbeno Luca (Brescia) [Manzo, Mondin]
Note
Ammoniti: Negrini [A], Mirri [S], Furlan [S], Pucino [A] Servili [A]. Angoli: 4-6. Recuperi 0.+ 4., Spettatori: 1.000 Cielo coperto, terreno gibboso. Inizio gara ore 15.00

Commento
IL PARADISO SI COLORA DI GRIGIO Prima vittoria in trasferta: la Spal pareggia nel recupero, l’Alessandria sale sul tetto della C1 Tutti in piedi per l’Alessandria. E per Alessandria. La capolista, che vince la sua prima gara in trasferta e aggancia la Spal al primo posto. Primato in zona Cesarini, il Pergocrema raggiunge i ferraresi in pieno recupero, con Scotto, che gira in rete in diagonale di Rodriguez (chi l’ha detto che gli ex non aiutano’) e la festa è completa. Vediamo, ora, se questo scettro, e questo piazzamento che mancava da tanto tempo in C1, vale le prime pagine, con gli stessi titoli cubitali e la tessa enfasi usati sette giorni fa, ma per mettere sotto processo città, società, squadra, pubblico e anche un secolo di storia. Se serviva ancora una risposta a chi ha ‘vomitato’ ogni genere di cattiveria sul grigio, la risposta l’hanno data loro, i giocatori, la squadra, Sarri, lo staff. Insieme alla società: in silenzio, con i fatti, con la miglior prestazione della stagione. E se è vero che gli episodi contano, come sostiene Sarri, e spesso fanno la differenza, questi episodio vanno cercati, costruiti, realizzati, concretizzati. A Bolzano l’Alessandria lo ha fatto, bene, quasi fino in fondo, concendendosi, e concedendoci, un quarto d’ora di sofferenza, forse per gustare ancora di più la felicità di scoprirsi primi al triplice fischio. Il ritorno degli Under Come annunciato, Sarri torna alla formazione con due Under 21 e insieme a Romeo la maglia va a Damonte. Che se la merita tutta: sbaglia una sola corsa, e per poco non ci scappa il gol del SudTirol a pochi istanti dall’intervallo, prima e dopo fa girare palla bene, lotta e imposta. E segna la sua prima rete da professionista, perché la favole hanno, sempre un finale che commuove un po’. Perno, il giovane di scuola Genoa, di un centrocampo che è il cuore di un successo corale, un cuore che batte, forte, con il ritmo di Camillucci, migliore in campo, per la quantità e la qualità delle giocate, rete del vantaggio compresa. Più di tutte le altre prestazioni, questa è il trionfo, appunto, della coralità, di fatto senza stecche, perché anche noi, come Sarri, abbiamo qualche dubbio che, con Cammaroto in campo, Marchi avrebbe potuto segnare così e rimettere in gioco il risultato. Certo, questo primato è un punto di partenza, senza mai perdere di vista i traguardi finali. Però è un piazzamento da festeggiare con un Moccagatta da prima della classe. Finalmente gremito, per il primo scontro al vertice, domenica, contro il Sorrento a -2. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Si sblocca anche in trasferta l'Alessandria, che passa 2-1 al Druso di Bolzano e scopre solo un’ora dopo la fine del match di essere in vetta alla C1 perché la Spal non ha vinto ma solo pareggiato a Crema. Primo tempo ben giocato dai grigi che, però, rischiano di capitolare nel finale: ripresa ancora di marca ospite e palle gol sfruttate con cinismo. A fine partita una splendida immagine che riconcilia col calcio dopo i fatti col Gubbio: i tifosi del Sudtitol chiedono autografi ai grigi e a mister Sarri, messaggio importante su come dovrebbe essere concepito il calcio. L’Alessandria schiera due under, Romeo e Damonte, quest'ultimo preferito a Segarelli. Nonostante un piccolo guaio alla spalla nell'allenamento di rifinitura, è titolare Negrini sulla fascia destra, mentre Croce va a sinistra. Dopo nemmeno un giro di orologio Servili è pronto in corner su Marchi, poi i grigi rispondono col vivace Croce, sempre pronto in fase di ripartenza. Proprio da un'incursione dell’ex aretino, arriva un cross sventato sulla linea di porta da Mirri. Con un'azione analoga a quella alessandrina il Sudtirol si rende pericoloso (21') con Marchi ma per fortuna dei grigi il pallone attraversa tutta l'area di rigore senza che nessun attaccante di casa intervenga. I locali si propongono sulla sinistra con i tagli di Campo e le incursioni di Martin mentre sul versante ospite Croce è scatenato. Ma i grigi, pur giocando meglio, non pungono e sono anzi graziati al 44': perfetta apertura di Campo per Fischnaller, splendido aggancio in corsa e pronto cross per la testa di Romano (che Damonte si perde per strada) il quale colpisce un clamoroso palo a tu per tu con Servili, la palla poi rientra sul terreno di gioco ma il Sudtirol non sfrutta. I primi minuti della ripresa sono al piccolo trotto: Negrini è decisamente più in palla rispetto al primo tempo e da una sua punizione parte l'azione che porta ad una bella girata di Scappini (9') che Zomer «battezza» giustamente fuori. Al 16' l'Alessandria passa: gran palla in profondità di Ciancio per Negrini, pronto il cross per la sponda di Scappini: Camillucci è ben appostato al limite e il suo sinistro di controbalzo a girare non dà scampo all'estremo di casa. Al 22' il raddoppio dei grigi: corner di Camillucci, interviene sotto misura Damonte che gonfia la rete, favorito anche da un leggero tocco di Ciancio che mette parzialmente fuori causa la difesa di casa. Alessandria padrona del campo nel secondo tempo: il 2-0 mette i grigi in una posizione di tranquillità mentre i padroni di casa dimostrano di aver subìto la mazzata. L'ex Servili si becca un'ammonizione gratuita a ridosso della mezz'ora per perdita di tempo: intanto proprio al 30' Bonomi, (forse per uno stiramento), viene sostituito da Pucino, quindi ultimo quarto d'ora per l'Alessandria senza un esterno basso di ruolo. Così, il Sudtirol riapre il match al 35'. Bella iniziativa palla al piede di Martin, sfera in mezzo per Marchi che anticipa difensori e compagni e batte Servili con un tiro sul palo più distante dove non può arrivare l'estremo difensore alessandrino. Il gol degli altoatesini arrivo con Cammaroto fuori per infortunio (causato da un precedente scontro con Servili). Sarri si cautela togliendo un attaccante (Scappini) ed inserendo Segarelli al fine di gestire con più calma i palloni a centrocampo. Machado è pericoloso al 44' con una gran botta dal limite dopo una buona ripartenza: negli ultimi minuti, l’assalto del Sudtirol è veemente, i grigi però controllano senza correre troppi pericoli portando a casa tre punti che valgono la vetta. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Gioca bene, vince e si gode il primo posto. Domenica niente male per l' Alessandria di Sarri, che agguanta la Spal in vetta alla classifica battendo un Alto Adige reduce da due vittorie. Un successo meritato per i grigi, propositivi fin dal primo minuto, solidi e dinamici in fase difensiva. E l' Alto Adige? È stato volenteroso e tenace ma ingenuo nei momenti decisivi. Emozioni Il primo tempo è vivace, con le migliori occasioni per i padroni di casa. Al primo minuto è Servili a mettere in angolo un colpo di testa ravvicinato di Furlan, poi l' Alessandria alza il baricentro, crea parecchio scompiglio ma rischia di soccombere allo scadere quando Alfredo Romano colpisce il palo di testa. Uno sfortunato Alto Adige invece crolla nella ripresa, calando di intensità a centrocampo e pagando dazio a due ingenuità difensive. La prima, poco dopo il quarto d' ora, arriva per colpa di Furlan e Burato, imprecisi nel liberare l' area di rigore: Camillucci ne approfitta e dal limite fa partire un collo sinistro potente che centra l' angolino alla destra di Zomer. E dopo sei minuti gli ospiti chiudono i conti grazie a un corner di Camillucci, che attraversa tutta l' area prima di esser deviato da due passi dal giovane Damonte. Finita? No, l' Alto Adige ci crede ancora e accorcia le distanze a dieci dal termine con un piatto di Marchi su bell' assist di Martin. L' Alessandria però da lì in poi non rischia più nulla. I commenti Sarri nel dopopartita cerca di limitare l' entusiasmo pur dando merito ai suoi ragazzi. «È un primato che ci fa piacere ma non deve farci perdere di vista il nostro obiettivo, quella salvezza che dista ancora 27 punti. Sono contento perché abbiamo raccolto punti anche fuori casa dove, fino a oggi, avevamo fatto bene ma ottenuto poco. Chiaro che ci vuole anche un po' di fortuna e noi l' abbiamo avuta sul finire del primo tempo, quando l' Alto Adige ha colpito il palo. L' importante, però, è l' attitudine mostrata, quella che ci porta a cercare di proporre il nostro gioco sempre e comunque. Siamo in una fase di assestamento, dobbiamo e possiamo crescere». (Gazzetta dello Sport) RISUTATI: Gubbio - Monza 4-0 Lumezzane - Reggiana 2-2 Paganese - Ravenna 0-0 Pavia - Bassano Virtus 1-1 Pergocrema - Spal 1-1 Salernitana - Spezia 1-0 Sorrento - Como 3-0 Verona H. - Cremonese 1-1 CLASSIFICA: Alessandria, Spal p.14; Salernitana 13; Sorrento 12; Cremnonese 11; Reggiana, Gubbio, Paganese 10; Lumezzane 9, Pergocrema, Bassano, Pavia, Sudtirol 8; Ravenna 7; Spezia, Como, Monza, Verona H. 6 Il punto sul campionato Meritato pareggio in rimonta del Pergocrema, che ha riacciuffato la Spal nel finale di gara, grazie ad una ripresa coraggiosa. Portieri protagonisti in una partita tra due squadre che non hanno avuto paura di attaccare: Polito e Aprea hanno chiuso con tre parate determinanti a testa. Alla fine ha deciso il gol di Merino, ma entrambi gli allenatori sono tornati a casa soddisfatti. La chiave della partita è nel gol di Togni che ha sbloccato il risultato dopo 28' con una magica punizione: palla passata sopra la barriera, imparabile per Castelli. Il Gubbio ha dilagato contro il Monza e il 4-0 finale è andato stretto ai ragazzi di Torrente, che nel primo tempo hanno sbagliato almeno tre azioni da gol. Ferrari è tornato a far parlare di sé solo per i suoi gol e quasi allo scadere ha evitato al Lumezzane la sconfitta, contro la Reggiana, con un bel tocco sotto sul portiere in uscita. (La Gazzetta dello Sport)