Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
08-03-1992 - Giornata: 23 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Palazzolo AC 2 - 2 (1 - 2)
RETI: 34. Zanuttig A.[A], 80. rig. Accardi G.[A] 29. Tedeschi [Pa] , 36. Mascheretti [Pa]

Alessandria Calcio US Turci Luigi, Ramponi Andrea, Maurino Romano [46. Accardi Giuseppe], Gargioni Fabrizio, Galparoli Dino, Storgato Massimo, Zanuttig Andrea, Sabato Antonio, Cinello Gianfranco [42. Alfano Giuseppe], Roselli Giorgio, Fiori Francesco A disp.:(P) Bianchi Massimo, Briata Roberto, Tonini Devis All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
PALAZZOLO AC: Brivio, Aresi, Mascheretti, Morotti, Tirloni, Cavaletti, Garbelli, Pala, Tedeschi [70. Tolasi], Ciotti, Messina. A disp: Gualeni, Paratici, Miglioli, Brambilla All.: Zanchini Luciano

Arbitro: Lelli Enrico (Grosseto)
Note
Ammoniti: Fiori [A], Tirloni [P], Messina [P], Ramponi [A], Alfano [A]. Angoli: 10-0. Spettatori 4.000 (2.883 paganti, incasso L. 46.115.000). Ingresso gratuito per le donne. Giornata ventilata, terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 15.00

Commento
SOLO UN PUNTO CON IL PALAZZOLO Avanti piano, con rabbia E ora l'Alessandria attende le decisioni del giudice sportivo Come col Pavia. Ancora una domenica da brivido per l’Alessandria che sciupa in casa quanto costruisce in trasferta. E ancora una volta sul banco degli imputati ci sono i difensori: Storgato che indugia nel contrasto facendosi superare da Cavaletti nell’azione del primo gol. Ramponi e Turci che pasticciano sulla linea di porta nel momento in cui Mascheretti, tutto solo, si appresta a spingere in rete la palla dell’uno a due. Episodi che condizionano il risultato di una gara che poteva consentire ai grigi di allungare sulle altre pericolanti. Potranno farlo, Galparoli e compagni, nel secondo turno casalingo contro l’Arezzo. A meno che il giudice non punisca con la squalifica del campo (già diffidato per lancio di oggetti) le intemperanze degli ultras alessandrini nel secondo tempo. Insomma, rammarico e apprensione. E tutto ciò nonostante il sensibile passo in avanti dal punto di vista del gioco, con un Gargioni in mezzo al campo che sta rivelandosi elemento fondamentale. Quindici giorni fa i grigi erano stati raggiunti nel finale; l’altro ieri hanno agguantato il Palazzolo a 10’ dal termine dopo averlo aiutato a trovarsi in vantaggio. E pensare che, fin dalle battute iniziali, l’Alessandria poteva dare una svolta diversa alla partita. L’incontro si apre infatti con una clamorosa occasione mancata da Roselli (3’) che, pescato da Cinello su calcio piazzato, indugia e si fa respingere il debole tiro da Brivio. Il controllo delle operazioni passa in mano ai grigi ma è il Palazzolo a colpire, nella sua prima sortita offensiva. Storgato non affonda il contrasto e dà via libera a Cavaletti che pesca Tedeschi in area: controllo e sinistro a fil di palo, imprendibile per Turci. Rabbiosa la replica dell’Alessandria che confeziona il pareggio con una punizione - bomba di Zanuttig che rimbalza davanti a Brivio, ingannandolo. La difesa dei padroni di casa non è in giornata di grazia. Ne approfitta Mascheretti che trasforma da due passi una punizione di errori allungata di testa da Tirloni. Sulla linea di porta, fanno a gara a chi pasticcia di più. Ripresa drammatica, con i grigi senza Cinello, uscito per un trauma ai legamenti del ginocchio destro. Il pubblico sospinge l’Alessandria verso un sacrosanto pareggio. Ma prima del rigore decisivo di Accardi (fallo di Mascheretti su Alfano, dopo altre due azioni “sospette” in area del Palazzolo, una di queste con Fiori protagonista) da segnalare una traversa colpita da Roselli con una straordinaria rovesciata da due passi e un palo di Storgato, su colpo di testa ravvicinato. Poi il finale più logico. Dopo il grande sforzo nervoso la squadra di Sabadini tira i remi in barca, pensando al prossimo tomo casalingo contro l’Arezzo. Che i grigi dovranno comunque affrontare senza il loro bomber, avviato in ospedale per i primi accertamenti sull’entità dell’infortunio subito. Tato è giustamente stravolto e - dice -: sempre in svantaggio, poi pali e traverse. Ci vorrebbe un cuore da cambiare ogni volta che si gioca. Nelle occasioni che hanno portato il Palazzolo al gol abbiamo pagato a caro prezzo le nostre ingenuità difensive. Qualcuno non era evidentemente al massimo della forma: un conto sono gli allenamenti e un’altra cosa è la tensione della partita». Un mezzo pasticcio, quello dell’Alessandria, che battuto dieci calci d’angolo a zero ma ha segnato tante reti come i suoi avversari dell’altro ieri. Storgato, subito innervositosi dopo l’errore che ha messo Cavaletti in condizione di fare l’assist decisivo a Tedeschi, e Ramponi, altrettanto impreciso e insicuro, non sono stati da sufficienza. E qualche problema lo ha avuto anche Galparoli su Messina, un bomber con il passo della vecchia gloria ma sempre pronto a sfruttare gli errori altrui. Si doveva vincere? Sabadini osserva: «Un piccolo passo in avanti lo abbiamo fatto comunque, visto come si erano messele cose. Avevo chiesto ai miei tre punti in queste due gare interne. Quindi adesso dovremo vincere domenica contro l’Arezzo». Poi il tecnico ammette: «La difesa? Ne riparleremo in settimana. E vedremo che soluzioni prendere. Avevo mandato in campo Maurino proprio per avere una maggior copertura sulla destra, ma prima della partita aveva detto ad Accardi che sarebbe sicuramente entrato nel caso avessimo dovuto attaccare sulle fasce. Beppe ha dato una spinta notevole alla squadra, peccato che per segnare o per vederci assegnare un rigore dobbiamo creare quattro o cinque situazioni pericolose. Dovevamo giocare sbilanciati in avanti, con tutti i problemi che ne derivano, ma d’altra parte non avevamo scelta». Un cronista di Palazzolo, evidentemente abituato a platee meno rumorose del “Moccagatta” di domenica, chiama in causa il tifo: si può dire, chiede al Tato, che il rigore lo abbia tirato un po’ tutto il pubblico? Sabadini ammette: «La gente ci ha sostenuti in modo incredibile e questa volta l’incitamento non è mai mancato anche quando stavamo in svantaggio. Devo ringraziare i nostri tifosi: purtroppo la rabbia di vedere la squadra inutilmente lanciata alla ricerca del pareggio ha giocato dei brutti scherzi ai tifosi più “caldi”. Il lancio di oggetti? Quando in campo c’è tensione i tifosi sulle gradinate lo avvertono. Sono cose che capitano». Per Cinello, lo stop sarà relativamente lungo. C’è anche Roselli dolorante alla schiena. E probabilmente già domani sera si saprà se in grigi dovranno trovarsi un campo neutro per affrontare l’Arezzo (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) Spreca troppo l'Alessandria che è costretta a faticare per raggiungere il Palazzolo DUE VOLTE I GRIGI DEVONO INSEGUIRE Accardi concretizza la rimonta su penalty all'80' Per due volte l'Alessandria è riuscita ad annullare lo svantaggio, chiudendo in parità l'incontro casalingo col Palazzolo che avrebbe potuto tranquillamente vincere. I grigi, a parte una certa sfortuna, devono recriminare per alcune ingenuità. Calcio d'avvio del Palazzolo ma è l'Alessandria ad andare subito all'attacco. Al 3' azione fra Sabato, Cinello e Roselli che, solo davanti al portiere, perde troppo tempo ad aggiustarsi la palla e l'estremo difensore riesce a deviare in angolo. Fremono i padroni di casa, nel primo quarto d'ora hanno diverse occasioni-gol ma sprecano tutto. Dopo la sfuriata iniziale dei grigi il gioco ristagna a centrocampo e, al 29', matura la prima rete degli ospiti. Storgato manca l'intervento e lascia la palla a Ciotti che entra in area e serve Cavaletti, pronto il suo scambio con Tedeschi il quale non perdona Turci. Trascorrono appena cinque minuti ed arriva il pareggio alessandrino: punizione da venti metri, Roselli tocca per Zanuttig che segna il suo primo gol stagionale. L'euforia dei locali dura poco. Al 36', infatti, seconda rete del Palazzolo: cross da destra per Tedeschi, ma Turci anticipa e respinge. Si crea quindi una mischia in area alessandrina, Tirloni porge la palla a Mascheretti che devia in porta. La ripresa vede l'Alessandria lanciata in area avversaria. Le occasioni si sprecano. Al 58' Fiori manca l'aggancio solo davanti al portiere; al 65' corner di Zanuttig, rovesciata di Roselli e traversa piena; al 66' Pala strattona Fiori in area, gli alessandrini invocano il rigore ma l'arbitro ammonisce invece il n. 11 per le proteste. La pressione dei grigi continua. Al 69' cross di Accardi, testa di Storgato, la sfera colpisce il palo e rimbalza, finendo proprio tra le braccia dell'estremo difensore del Palazzolo. La tifoseria incita i grigi nel loro arrembaggio. Al 78' Alfano cade in area e l'arbitro lo ammonisce per simulazione. Un minuto dopo lo stesso Alfano viene strattonato in area da Mascheretti. E' rigore: va alla battuta Accardi ed è il gol del pareggio. Undici a zero, a favore dell'Alessandria, i calci d'angolo. Ammoniti Tirloni, Messina, Fiori, Ramponi e Alfano. Al 40' Cinello ha dovuto lasciare il campo in barella per una distorsione. Circa 3500 gli spettatori - la società aveva deciso l'ingresso gratuito alle donne -, dei quali 2883 paganti per un incasso di oltre 46 milioni. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Arezzo – Siena 0-0 Baracca L. – Pro Sesto 0-1 Carpi – Chievo 3-0 Empoli – Vicenza 1-1 Massese – Casale 2-0 Monza – Spal 0-0 Spezia – Como 1-1 Triestina – Pavia 2-0 CLASSIFICA: Spal p. 30; Monza 29; Vicenza 28; Empoli, Como 27; Palazzolo, Triestina 24; Arezzo, Chievo 23; Spezia, Massese 22; Casale, Siena 21; Pro Sesto, Carpi, Alessandria 19; Baracca L., Pavia 18. MARCATORI: 9 RETI: Gori (1, Chievo). 8 RETI: Coppola (3, Siena) e Bottazzi (Spal). 7 RETI: Briaschi (Arezzo), Caruso (Baracca), Mirabelli (2, Como) e Zamuner (2, Spal). Il punto sul campionato Giornata interlocutoria in cui tutto è rimasto come prima al vertice del girone A, con la Spal che ha mantenuto la leadership grazie al pari, a reti inviolate, portato via sulla diretta inseguitrice Monza: una partita meno spettacolare di quanto ci si attendeva ma seguita da un pubblico caloroso. Pari anche per il Vicenza, terza forza del girone, fermata sul campo dell’Empoli nell'altro scontro al vertice della giornata. Boccata d’ossigeno per la Triestina, reduce da due battute d’arresto consecutive: contro il Pavia gli alabardati hanno disputato una partita appena sufficiente riuscendo comunque ad aggiudicarsi l'intera posta. Terza sconfitta in quindici giorni per il Casale ormai scivolato in piena zona retrocessione.