Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
17-10-2010 - Giornata: 9 - Verona - Marcantonio Bentegodi


Verona Hellas FC - Alessandria US 1912 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 50. Hallfredsson [Ve] , 59. Le Noci [Ve]

Alessandria US 1912 Colombi Simone, Ciancio Simone, Romeo Samuele [80. Ghinassi Tommaso], Cammaroto Vincenzo, Damonte Loris, Bonomi Simone, Machado Pineda Bryan [62. Marchesetti Mattia], Camillucci Cristiano, Scappini Stefano, Martini Marco [80. Cuneaz Andrè], Croce Daniele A disp.:(P) Cicutti Alessandro, Pasino Matteo, Pucino Raffaele, Segarelli Gianluca All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
VERONA HELLAS FC: Rafael, Maietta [28. Vergini], Campagna, Ceccarelli, Paghera [50. Esposito], Scaglia, Martina Rini, Mancini, Le Noci [83. Garzon], Hallfredsson, Pichlmann. A disp.: Caroppo, Ferrari, Cangi, Russo. All.: Giannini Giuseppe

Arbitro: Pasqua Fabrizio (Tivoli) [Piovera, Avellano]
Note
Espulso 73. Ciancio [A]. Ammoniti: Ciancio [A], Hallfredsson [V], Damonte [A], Martina Rini [V] Angoli: 5-6 Recuperi: 1.+ 3. Spettatori: 10500 circa (2325 paganti, 7956 abbonati, incasso totale 93.163 euro) Giornata di pioggia, terreno allentato Inizio gara ore 15.00

Commento
GRIGI, DUE REGALI AL VERONA Nel primo tempo più Alessandria, ma passaggio a vuoto in avvio di ripresa. Difesa da rivedere Trentasei anni dopo è ancora Verona. Ma poteva essere Alessandria. Per un tempo è stata più Alessandria che Verona. Non fosse per dieci minuti di sbandamento, quando i gialloblù accelerano e i grigi sbandano. Inizio ripresa, la svolta di una partita che premia troppo chi bravo è, ma senza eccessi, e punisce oltre misura chi, da qualche gara, al minimo errore non ha scampo. Gli sbagli degli uomini di Sarri non sono, a dire il vero, minimi. E sono, soprattutto, ripetitivi: due reti identiche, nella costruzione e nella finalizzazione e l’Alessandria regala sia nella prima, sia nella seconda fase: sbaglia a lasciare che Mancini si porti a spasso il pallone e semini chiunque trovi sulla sua strada, sbaglia, dalla parte opposta, a lasciare che prima l’ottimo, ma non certo velocissimo, Hallfredsson svetti e giri di testa alle spalle di Colombi, e che poco dopo, quasi dalla stessa zolla di campo, Le Noci faccia altrettanto. Il terzo errore è il rosso di Ciancio, al minuto 25, quando ancora, nonostante lo 0-2, si potrebbe provare a riaprire la partita. In quell’intervento sulla palla c’è qualcosa di più di un ingenuità, perché chi lo commette si porta dietro un cartellino giallo dal 17’ del primo tempo e quell’irruenza è figlia della rabbia per la doppia finta subita da Mancini (sì, ancora lui), che toglie la capacità di riflettere sulla poco opportunità di una giocata così ad effetto a due passi dall’arbitro. La partita si chiude lì, nonostante l’impegno dell’Alessandria, l’unica qualità che dura 90’ e recupero, senza bisogno di intervallo. Ma da solo non può bastare a rimettere in discussione un punteggio che è grande ben oltre il 2-0, proprio perché chi lo ha realizzato è un Verona in crescita spinto da più di 10mila persone. Un dato, però, merita una riflessione approfondita, che Sarri sicuramente sta già facendo e da mercoledì, alla ripresa, condividerà con la squadra: la difesa meno battuta del girone fino a sette giorni fa, in due partite ha subito cinque reti e almeno quattro sono più per demeriti e errori propri che opera bravura o giocate ad effetto degli avversari. Significa che c’è un lavoro di reparto da riprendere in mano, magari con qualche cambio. Uno sarà obbligato a Ravenna, Pucino per Ciancio, ma non è solo questione di singoli per chi ha costruito 15 punti da squadra. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Sono i grigi la vittima sacrificale al Bentegodi, nello stadio che festeggia la prima vittoria casalinga del Verona. All’Alessandria non basta giocare un buon primo tempo: gli scaligeri sfruttano il quarto d’ora iniziale della ripresa per piazzare le reti del 2-0. Mister Sarri propone il consueto modulo 4-2-3-1, con Colombi tra i pali a sostituire lo squalificato Servili. C’è Machado dal 1’ nella fascia solitamente percorsa da Negrini: spazio alla linea verde anche al Bentegodi, con Damonte titolare in mezzo al campo al fianco di Camillucci. Risponde il Verona con un 4-3-1-2 nel quale spicca il duo offensivo Pichlmann-Le Noci, vero spauracchio delle retroguardie di tutta la Prima Divisione. Avvio piacevole e gialloblù pericolosi all’11’, quando Martina Rini non aggancia in area un invitante pallone. Sul capovolgimento di fronte Croce innesca Bonomi che si guadagna un corner, senza esito. Primo vero brivido per l’Alessandria quando, sugli sviluppi di una punizione di Pichlmann, il colpo di testa di Paghera finisce fuori di un niente. Verona più intraprendente nei primi 15’ grazie anche ai suoi avanti, ben supportati dall’onnipresente Hallfredsson. Proprio l’islandese ci prova con una gran botta dal limite che finisce di poco oltre la trasversale di Colombi (18’). I grigi non ci stanno e un minuto dopo colpiscono l’incrocio dei pali con un colpo di testa di Scappini ben servito da un cross dalla destra di Ciancio. Proprio quest’ultimo ha un brutto cliente in Le Noci che è bravo a saltare l’uomo nell’uno contro uno, tanto che il laterale ospite è il primo a finire nell’elenco dei cattivi. Spinge nel finale di tempo il Verona con l’ex di turno, Scaglia, che macina chilometri sulla fascia sinistra mettendo al centro palloni invitanti. Su uno di questi, al 39’, Martina Rini buca l’intervento, imitato da Le Noci sull’altra fascia quattro minuti dopo. Prima del riposo, Croce delizia la platea servendo Machado il cui tiro è contrato in corner. L’intervallo fa meglio al Verona, che comincia deciso il secondo tempo. Al 6’, i padroni di casa passano: si allarga sulla destra Mancini, pronto il traversone su cui si avventa di testa sul secondo palo Halfredsson che non lascia scampo a Colombi. Rinfrancato dal vantaggio, l’undici di Giannini prende metri, favorito dalla manovra avvolgente che porta alla seconda segnatura. E’ un gol fotocopia del primo: Mancini salta due uomini sulla destra favorito anche da un rimpallo, perfetto il cross per testa di Le Noci che firma il 2-0. Non sembrano paghi del doppio vantaggio gli scaligeri che continuano a macinare gioco grazie alle loro fonti, Halfredsson e l’«assist man» Mancini. I grigi patiscono la botta dell’uno-due. Al 26’, poi, Ciancio si becca il secondo giallo per un intervento su Mancini e per l’Alessandria gli ultimi 20’ sono totalmente in salita. Con l’uomo in più e forte di una ripresa giocata alla grande, il Verona ad un quarto d’ora dalla fine sembra mettere i remi in barca badando ad amministrare. Fra gli ospiti Martini e Scappini sono isolati in avanti mentre Croce arriva a coprire praticamente tutta la corsia esterna ma è esausto e nel finale va a sbattere contro i panzer della mediana veronese. L’ingresso in campo di Ghinassi e Cuneaz ad una decina di minuti dalla fine vale solo per le statistiche, poi la partita scivola via senza ulteriori emozioni, con i grigi che vedono allontanarsi la Salernitana. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Il Verona ritrova la vittoria al Bentegodi dopo oltre sei mesi (25 aprile, 1-0 al Taranto) e si rilancia. L' Alessandria dell' ex Sarri parte forte, al 19' Machado per Scappini che si avvita e di testa prende l' incrocio dei pali. Il Verona fa sfogare gli avversari poi colpisce nella ripresa: al 5' Halfredsson inizia e rifinisce l' azione dell' 1-0, chiudendo di testa dentro l' area piccola un cross dalla destra di Campagna. Al 14' Mancini, il migliore in campo, trova Le Noci che ancora di testa segna il 2-0. Infortuni per Maietta e Paghera, Alessandria in 10 per l' espulsione di Ciancio a metà ripresa. (Gazzetta dello Sport) RISULTATI: Cremonese - Spezia 2-2 Gubbio - Reggiana 2-1 Lumezzane - Como 2-2 Paganese - Pergocrema 0-2 Pavia - Ravenna 1-1 Salernitana - Monza 2-0 Sorrento - Spal 2-1 SudTirol - Bassano Virtus 1-0 CLASSIFICA: Salernitana p.19; Sorrento, Gubbio 16; Alessandria 15; Spal 14; Reggiana, Cremonese, Lumezzane 13; Verona H., Pergocrema, Sudtirol 12; Paganese 10; Pavia, Monza 9; Spezia, Ravenna, Bassano Virtus 8; Como 7. Il punto sul campionato Tre punti di vantaggio sul secondo posto, quattro vittorie di fila: la Salernitana ha preso il volo. Davanti a seimila spettatori, un gol per tempo con goleador di giornata, come il centrocampista ungherese Lorand Szatmari e il difensore Matteo Legittimo, che hanno rimediato all' assenza del bomber Fava (infortunato). Piegata da una sottile dose di sfortuna e dalla bravura dell' avversario, la Spal ha collezionato la seconda sconfitta di fila. Fa festa il solito Sorrento, capace di garantire emozioni e di vincere per la terza volta in rimonta sui quattro successi casalinghi. Saverino ha illuso la Reggiana, Gomez con una doppietta dedicata a mamma Graciela, che sta vivendo in Argentina a Santa Fè, regalando al Gubbio la terza vittoria di fila, che è valsa il secondo posto. Come gettare al vento una partita già vinta. Al 42' del secondo tempo la Cremonese stava vincendo 2-0 Alberto Bianchi e ed è stata in controllo della gara. Punizione dello Spezia, tiro di Colombo deviato dalla barriera e botta vincente di Pedrelli per il 2-1. Nel finale l' allucinante show di Paoloni: prima si è fatto soffiare dalle mani un pallone innocuo da Colombo, che ha servito Cesarini per il pareggio e poi ha rinviato con le mani addosso all' arbitro e lo ha toccato al volto con il braccio teso, espulsione con probabile lunga squalifica. (La Gazzetta dello Sport)