Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
25-10-2010 - Giornata: 10 - Ravenna - Bruno Benelli


Ravenna Calcio - Alessandria US 1912 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 90. Artico F.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Pucino Raffaele, Romeo Samuele, Cammaroto Vincenzo, Damonte Loris, Bonomi Simone, Negrini Matteo, Camillucci Cristiano [77. Segarelli Gianluca], Scappini Stefano [81. Artico Fabio], Martini Marco, Cuneaz Andrè [60. Machado Pineda Bryan] A disp.:Caiazzo Fabio Amedeo, (P) Colombi Simone, Ghinassi Tommaso, Marchesetti Mattia All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
RAVENNA CALCIO: Rossi, Rosini, Gardella, Rossetti [59. Cazzola], Ciuffetelli, Fasano, Caturano [86. Rosso], Sciaccaluga, Gerbino Polo, Maggiolini [69. Guitto], Fonjock. A disp.: Pellegrino, Tagliani, Grea, Visone. All.: Rossi Leonardo

Arbitro: Borriello Francesco (Mantova) [Sirchia, Salvato]
Note
Espulso 70. Ciuffetelli [R]. Ammoniti: 32. Martini [A], 37. Fonjock [R], 77. Sciaccaluga [R], 85. Romeo [A]. Angoli: 12-4. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 275 paganti, 564 abbonati, incasso € 7.224. Serata di pioggia, terreno allentato Inizio gara ore 20.45

Commento
"ADESSO I CONTI TORNANO" Artico rimette in pari la classifica. ‘Questa vittoria bilancia la beffa con il Sorrento. E anche Verona’ Chiamatela pure ‘zona Artico’. Al capitano farà piacere e non chiederà i diritti d’autore. Anche se ne avrebbe tutti i titoli, perché il gol che sfata il tabù delle dirette Rai (la prima vittoria davanti alle telecamere della televisione di stato) vale più di 3 punti. Vale il secondo posto in solitaria e anche questa è una lettura riduttiva. Vale la conferma che l’Alessandria ha energie, gioco e uomini per ripartire, anche dopo una sconfitta che brucia, Verona, che arrivava dopo la beffa del pareggio con il Sorrento. Ripartire non è facile mai, farlo senza un motore come Croce ancora di più, perché l’esterno, dopo l’ultimo test al mattino, conferme le previsioni e si accomoda in tribuna per provare a esserci domenica con la Reggiana. L’Alessandria del primo tempo non piace: soffre troppo contro un’avversaria che è penultima e ha sicuramente motivazioni da vendere, la vittoria che manca da nove mesi, la prima volta del nuovo allenatore, Leonardo Rossi, che a sua volta ha stimoli supplementari per i fatti dell’estate. Non c’è una egemonia ravennate, piuttosto una pochezza di gioco che stupisce, la difficoltà, di tutte e due le squadre, di costruire, anche solo due passaggi di fila sembrano una impresa e gli errori non si contano. Reparti lontani, molta confusione, i padroni di casa che hanno solo il merito di aumentare l’aggressività, e di costruire una cerniera sulle due fasce, che crea qualche problema in più ai grigi. Ma è poca cosa e pochi sono i rischi. Almeno nella ripresa ci si accorge che il baricentro è troppo basso: Servili fa il suo in due occasioni, nella terza lo salva il palo, l’esperto Ciuffettelli rimedia un doppio giallo degno di un difensore imberbe, l’Alessandria sale ancora. Con il suo capitano: non ha molti minuti nelle gambe, sono quelli giusti se a sfruttarli c’è uno come lui. Che illumina la notte: non è più buia e tempestosa, c’è una bella luce che illumina la vetta della classifica. Dove ci sono di nuovo i grigi. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Una prodezza di Artico al novantesimo regala ai grigi tre punti «generosi» al Benelli di Ravenna: il bomber, entrato in campo da una manciata di minuti, controlla un gran pallone in area, manda a vuoto due avversari e infila nell’angolino la palla dell’1-0. E’ una vittoria non del tutto meritata: su un campo pessimo e contro un’avversaria col coltello fra i denti, l’Alessandria soffre a lungo e respira solamente quando resta in superiorità numerica per l’espulsione di Ciuffetelli. In avvio Sarri conferma la fiducia a Damonte davanti alla difesa a fianco di Camillucci: c’è Cuneaz al posto di Croce sulla fascia. Tra i locali rientra Maggiolini dopo tre turni di squalifica. Cominciano con un buon ritmo entrambe le squadre, anche se i mandrogni hanno qualche difficoltà di equilibrio sul terreno infido. Il primo pericolo è nell'area ospite (6') con una mischia furibonda, ma non riescono ad intervenire Caturano e Gerbino Polo. Si muovono bene gli esterni dell’Alessandria: Cuneaz e Negrini provano rapidi cambi di gioco, ma le punte faticano. Sul fronte opposto Caturano è una spina nel fianco per la retroguardia dei grigi, ma anche fra i giallorossi le idee non sono molte. Molta confusione, tante mischie e un’infinità di errori, anche banali. Il Ravenna ha almeno il merito di conquistare corner a ripetizione, tutti senza esito. L’unica azione in linea dei romagnoli arriva al 38', ma Romeo è determinante nell'anticipare Gerbino Polo. Due minuti dopo il Ravenna protesta per un intervento di braccio in area di Cammaroto, giudicato giustamente involontario. Il riposo giunge propizio per i grigi, che appaiono decisamente sotto tono e assai «lunghi», un po' meglio i padroni di casa ma lo 0-0 è specchio fedele. La ripresa si apre con una bella parata di Servili su Caturano dopo nemmeno un giro di orologio. Non riescono a scuotersi i ragazzi di Sarri mentre il Ravenna ci riprova al 10' con Maggiolini, ma Servili è pronto. Il primo tiro in porta dell’Alessandria è una velleitaria punizione di Cammaroto dai 35 metri, fuori sotto lo sguardo attento del portiere. Al quarto d'ora della ripresa sono già 11 i corner battuti dai padroni di casa, uno solo quello calciato dai grigi, anche se il tabellino delle azioni langue. Per fortuna, gli ultimi 20’ sono più vivaci. Ravenna vicinissimo al gol al 24' con un palo pieno colpito da Gardella. Nella stessa azione, però, Ciuffetelli rimedia stupidamente il secondo cartellino giallo e lascia i suoi in dieci. Sarri getta nella mischia Artico cercando il colpaccio che arriva all’ultimo minuto del tempo regolamentare con la solita «perla» del centravanti di Venaria. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Il più classico dei gol di rapina firmato da Fabio Artico, subentrato poco prima, regala all' Alessandria un successo con pochi meriti che matura al 90' con l' unico tiro nello specchio e lancia i grigi al terzo posto dietro la coppia campana. Di contro, perdura la maledizione interna del Ravenna, ancora beffato a domicilio e sempre più ultimo e disperato. L' occhio del (nuovo?) padrone non ingrassa la classifica dei romagnoli che non riescono a sfatare il tabù del Benelli dove il digiuno di vittorie dura dal 17 gennaio scorso. Gli emissari del gruppo kazako EGS, che si occupa di logistica per piattaforme metanifere, sono schierati in tribuna accanto al presidente ravennate Fabbri che vorrebbe cedere una quota della società per curare meglio la gestione. I contatti procedono. Sul bagnato Il problema del Ravenna è la mancanza di un interprete capace di uscire dagli schemi per accendere il gioco che è sempre monocorde. Peraltro, i padroni di casa fanno la partita conquistando una lunga teoria di calci d' angolo ma solo nelle ripresa impegnano l' attento Servili con le conclusioni di Rossetti e Maggiolini. Mentre prende a piovere, il palo respinge un colpo di testa di Fasano poi Ciuffetelli si fa espellere lasciando in dieci il Ravenna che prova ancora a spingere e nel finale reclama un rigore per una sbracciata di Romeo su Rosso. Dalla beffa al danno nel giro di pochi secondi: Artico in mischia trova il colpaccio da tre punti sotto il diluvio. (Gazzetta dello Sport) RISULTATI: Bassano Virtus - Salernitana 2-0 Como - SudTirol 0-0 Monza - Lumezzane 0-1 Pergocrema - Pavia 1-2 Ravenna - Alessandria 0-1 eggiana - Cremonese 3-0 Sorrento - Paganese 1-0 Spal - Gubbio 1-0 Spezia - Verona H. 1-0 CLASSIFICA: Sorrento, Saernitana 19; Alessandria 18; Spal 17; Reggiana, Gubbio, Lumezzane 16; Cremonese, Sudtirol 13; Verona H., Pergocrema, Pavia 12; Spezia, Bassano Virtus 11; Paganese 10; Monza 9; Ravenna 8; Como 8 Il punto sul campionato Il Sorrento, nella domenica in cui gioca la partita meno brillante, ha meritato ugualmente la vittoria con l' ottavo gol del capocannoniere Paulinho e festeggiando il primato in condominio con la Salernitana. Si è fermata a Bassano la galoppata della Salernitana che è collassata nel preciso momento in cui si è illusa di avere la partita in pugno. La Spal è tornata al successo con un gol di Cipriani che al 17' della ripresa ha appoggiato in rete un traversone di Smit, sul quale saltava a vuoto Briganti. La Reggiana ha centrato la vittoria più rotonda dell' era Mangone affondando una Cremonese disastrosa e senza orgoglio. (La Gazzetta dello Sport)