Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
05-04-1992 - Giornata: 26 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Carpi AC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 71. rig. Fiori F.[A]

Alessandria Calcio US Turci Luigi, Galparoli Dino, Accardi Giuseppe, Gargioni Fabrizio [46. Cinello Gianfranco], Tonini Devis, Storgato Massimo, Zanuttig Andrea, Sabato Antonio, Fiori Francesco [83. Venturi Claudio], Roselli Giorgio, Alfano Giuseppe A disp.:(P) Bianchi Massimo, Briata Roberto, Ramponi Andrea All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
CARPI AC: Boschin, Papone, Golinelli, Nannini, Grossi, Zironi, Mariano [32. Boron], Galassi, Corrente, Aguzzoli [80. Bertoldo], Fantazzi. A disp: Martinelli, Paciscopi, Protti All.: Tomeazzi Ugo

Arbitro: Moretti (Cosenza)
Note
Rigore parato 30. ad Accardi [A] Espulso: 60. Fantazzi [C] Ammoniti: Aguzzoli [C]; Papone [C]; Fantazzi [C], Zanuttig [A]; Angoli: 10-1. Spettatori: spettatori 2.000 circa (1.595 paganti, incasso L. 30.012.000). Giornata di pioggia, terreno scivoloso Inizio gara ore 16.00

Commento
I grigi faticano a battere il modesto Carpi ridotto in dieci Uomini dalla mezz'ora: 1-0 SONO I RIGORI A SALVARE L'ALESSANDRIA Accardi fallisce ilprimo, Fiori trasforma il secondo Ci sono voluti un arbitro amico, due rigori (uno dei quali fallito da Accardi) e l'espulsione di un giocatore del Carpi, al 31', per permettere all'Alessandria di vincere (1-0) lo scontro-spareggio con gli emiliani. Una vittoria estremamente importante ai fini della lotta salvezza. Ora i grigi sono a quota 23, con il Siena, e seguiti da quattro formazioni: Carpi e Pavia (21), Baracca (20) e Pro Sesto (19). Due punti preziosi, ma l'Alessandria ancora una volta ha messo in evidenza troppi limiti, faticando più del dovuto per imporsi ad avversari mediocri. Dieci a uno, per i padroni di casa, i calci d'angolo. Oltre all'espulsione di Fantazzi (doppia ammonizione), ammoniti Aguzzoli, Papone e Zanuttig. Duemila gli spettatori (1595 paganti) per un incasso di 30 milioni. Calcio d'avvio del Carpi ma sono subito i padroni di casa ad andare all'attacco. Al 3' punizione di Sabato, testa di Gargioni e traversa piena. Un minuto dopo avanza Sabato, bella conclusione, para Boschin. Insistono i grigi e al 7' sulla conclusione di Roselli è Aguzzoli a salvare sulla linea bianca. Si esaurisce quindi la sfuriata alessandrina ed il gioco ristagna. Si arriva comunque alla mezz'ora quando Roselli, servito in area da Accardi, viene messo a terra da Papone e Zironi. L'arbitro non ha esitazione: rigore. Calcia Accardi e Boschin blocca. Si riprende tra la rabbia della tifoseria: in una partita salvezza certi errori sono particolarmente pericolosi. Al 40' conclusione di Galparoli, respinge il portiere emiliano, riprende Storgato e spedisce a lato. Al 44' gran batti e ribatti in area del Carpi, tutto si esaurisce con l'ennesimo corner. I primi 10' della ripresa sono senza storia, unico tiro in porta al 55', su punizione da fuori area di Nannini che «buca» la barriera ma è bloccata da Turci. Al 59' conclusione alta di Accardi, un minuto dopo il pallone esce di poco a lato su rovesciata di Alfano. Al 71' la svolta della gara: cross di Accardi per Cinello, il quale viene spintonato in area da Zironi. Rigore: stavolta batte Fiori ed è gol. Il resto è senza storia. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) LA VITTORIA NELLO SPAREGGIO SALVEZZA CON IL CARPI Ancora un’impennata Ci vogliono due rigori (uno sbagliato) per rilanciare i grigi Ancora avanti. Un gol che vale due punti e un nuovo balzo oltre la quartultima posizione. La sfida salvezza rilancia i grigi che, almeno per una volta, lasciano agli avversari l’esercizio non proprio piacevole di recriminare sulla direzione arbitrale. Big match tra pericolanti, spareggio. Comunque la si volesse definire, Alessandria - Carpi era una gara delicata che la pattuglia di Sabadini ha vinto riuscendo così a riemergere dalla mischia del fondo classifica. Sfida forse meno bella e meno intensa del solito ma il risultato è, per l’Alessandria, la classica manna... piovuta dal cielo. Proprio le condizioni atmosferiche potevano essere - ed in effetti sono state - il primo scoglio da superare per avere ragione del Carpi di Tomeazzi e della sua zona totale. Disposti in campo con un 4 - 3- 3 e poi, dopo l’espulsione di Fantazzi, con un cortissimo 4 - 4 - 1, gli emiliani hanno cercato di limitare i danni tirando una sola volta in porta (al 10’ della ripresa: punizione rasoterra di Nannini parata da Turci senza problemi). Per questo il risultato li punisce abbastanza giustamente. Buona l’organizzazione tattica dei biancorossi ma limitato il tasso tecnico. Tomeazzi non ha molta scelta: gli resta soltanto un dignitoso contenimento dei danni. Oltre all’inventiva di Aguzzoli e all’esperienza di Nannini c’è ben poco da segnalare, in casa dei modenesi. Potevano solo aiutarli i grigi, che però due rigori in una partita li hanno sbagliati soltanto due stagioni fa, l’anno della sciagurata retrocessione in C2. Ma Accardi, dopo il secondo errore consecutivo della stagione, ha lasciato a Fiori la delicata incombenza della trasformazione dal dischetto. E il...record non si è ripetuto. Sabadini, col passare degli anni, sta comunque diventando diplomatico e caramantico “alla Melani”. Grigi già salvi? Ma chi l’ha detto. «Ora ci troviamo in una situazione di classifica momentaneamente tranquilla - spiega ai cronisti - ma questo non deve illuderci. Ci attendono altre partite difficili, a cominciar dal derby di domenica a Casale. Ci servono altri risultati positivi. Soltanto se dovessimo vincere al “Palli” saremmo ancora più tranquilli». L’altro ieri è stato Fiori, come detto, a scacciare l’incubo dello zero a zero dopo che Accardi (ripetendo l’errore commesso al “Picco” di La Spezia) aveva fallito dal dischetto, al 30’, la prima delle due massime punizioni concesse ai grigi. La squadra di Sabadini, un po’ in difficoltà nell’attaccare la “maginot” di Tomeazzi, nella prima frazione di gioco ha posto le basi per una possibile candidatura all’Oscar della prodigalità. La cronaca parla chiaro. Al 7’, su corner di Accardi, colpo di testa di Roselli e salvataggio sulla linea di Aguzzoli. Poi la stecca dagli undici metri. Il fallo che provoca la massima punizione fa discutere: Accardi serve Roselli che viene stretto in area da Papone e Zironi. L’arbitro indica il dischetto, il Carpi protesta ma l’esecuzione di Accardi è debole e neppure angolatissima: blocca lo specialista Boschin. Al 40’, su azione di calcio d’angolo, Galparoli spara sul portiere da distanza ravvicinata e sul prosieguo dell’azione, Storgato non riesce a segnare. Allo scadere, ancora Boschin si mette in evidenza su botta di Zanuttig. La svolta al 25’ della ripresa. Il Carpi è in dieci da tempo perchè Fantazzi, uomo chiave nello schieramento tattico del Carpi, aveva pagato con la doppia ammonizione la pericolosa euforia del dopo - rigore. L’Alessandria chiude gli emiliani nella sua metà campo. L’azione si fa tambureggiante: cross di Fiori, Cinello salta il portiere, Alfano ruzzola in porta al momento di concludere ma dalla sinistra Accardi ruba palla sulla sinistra e rimette al centro: nuova spinta di Zironi su Cinello e nuovo rigore. Dagli undici metri, questa volta, Fiori non fallisce. E mentre negli spogliatoi del Carpi le proteste si sprecano, Sabadini va contro corrente e spiega ai cronisti: «Nel corso di una partita ci sono 5 o 6 situazioni da rigore. Sta all’arbitro essere abbastanza attento nel rilevarle. Questa volta il direttore di gara ha avuto il coraggio di fischiare e, almeno per una volta, non è l’Alessandria che recrimina.». Da parte nostra, piuttosto, continuiamo a sbagliare troppo. In vantaggio di un uomo non siamo stati capaci ad aggirare il Carpi manovrando sulle fasce. In generale, continuiamo a insistere con i lunghi lanci che permettono ai difensori avversari di intervenire con tranquillità. Comunque, un fatto è certo: nel calcio i favori e gli sfavori si compensano e gli episodi positivi e negativi, nell’arco di un campionato, finiscono per essere quasi sempre sullo stesso piano. In sostanza: un passo avanti importante lo abbiamo fatto. Adesso si tratta di insistere. Per questo è necessario che a Casale si giochi con la stessa umiltà delle ultime gare». Intanto, se si esclude la probabile squalifica di Zanuttig, ammonito col Carpi e già diffidato, l’Alessandria si presenterà allo scontro con i nero stellati in formazione tipo. Cinello, per esigenze di risultato, ha già ripreso domenica confidenza con la partita e i 45’ giocati sotto la pioggia sono serviti da rodaggio. E se dovessero concedere un rigore ai grigi? «Ci sono diversi rigoristi - replica Sabadini - oltre ad Accardi: anche Fiori e Cinello possono calciare dagli undici metri. Magari, da adesso in avanti, potrebbe anche essere scelto un attaccante» (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Chievo – Arezzo 0-0 Como – Monza 1-1 Massese – Empoli 0-0 Palazzolo – Pavia 1-1 Pro Sesto – Triestina 0-1 Siena – Casale 0-0 Spal – Vicenza 3-1 Spezia- - Baracca L. 1-1 CLASSIFICA: Spal p. 35; Monza 33; Como 32; Empoli 31; Vicenza, Triestina 30; Palazzolo, Spezia, Chievo 26; Arezzo, Casale, Massese 24; Alessandria, Siena 23; Carpi, Pavia 21; Baracca L. 20; Pro Sesto 19 MARCATORI: 9 RETI: Gori (1, Chievo) e Zamuner (3, Spal). 8 RETI: Coppola (3, Siena), Bottazzi (Spai) e Caruso (Baracca). 7 RETI: Briaschi (Arezzo), Mirabelli (2, Como) e Gautieri (Empoli). Il punto sul campionato La Spal si è aggiudicata la sfida con il Vicenza mettendo una seria ipoteca alla promozione in Serie B: romagnoli avanti, dopo 6’, grazie a un rigore di Zamuner; pareggio dei veneti, sempre su rigore, siglato da Scapolo. Al 37’ Spal nuovamente avanti con Mignani, terza rete di Messersi al 48’. Tutto come prima tra Como e Monza dopo il derby spareggio finito in parità grazie a due autoreti: Berlingheri e Marra. I ferraresi ringraziano e prendono quel punto id vantaggio che, potrebbe essere decisivo. Spezia costretto al pari, dal pericolante Baracca Lugo; i romagnoli lasciano all'ultimo posto la Pro Sesto, battuti nuovamente al Breda, questa volta dalla Triestina.