Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
17-05-1992 - Giornata: 32 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Chievoverona AC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 47. Cinello G.[A]

Alessandria Calcio US Turci Luigi, Galparoli Dino, Ramponi Andrea, Accardi Giuseppe [80. Briata Roberto], Tonini Devis, Storgato Massimo, Zanuttig Andrea, Sabato Antonio, Fiori Francesco, Roselli Giorgio [87. Gargioni Fabrizio], Cinello Gianfranco A disp.:Alfano Giuseppe, (P) Bianchi Massimo, Venturi Claudio All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
CHIEVOVERONA AC: Zanin, Bassani, Volcan [82. Monguzzi], Lazzarin, Maran, Montagni, Zagati [57. Cossato], Moretti, Curti, Labadini, Gori. A disp: Marini, Rocca, D’Angelo All.: De Angelis Carlo

Arbitro: Bancale Claudio (Latina)
Note
Espulsi: 65. Bassani [C] Ammoniti: Ramponi [A]; Fiori [A]; Labadini [C]; Volcan [C] Angoli: 5-8. Spettatori: 2.500 (1.976 paganti, incasso L. 33.245.000). Giornata calda Inizio gara ore 16.00

Commento
I grigi superano (1-0) il Chievo al Moccagatta e si allontanano dalla zona-retrocessione CINELLO DA OSSIGENO ALL'ALESSANDRIA Veneti in dieci dal 62'per l'espulsione di Bassani E' il 47': Sabato serve Roselli che centra, piomba Cinello e di testa insacca alle spalle di Zanin. Si sblocca così il risultato, il quale resterà invariato sino al 90'. E l'Alessandria conquista due preziosi punti per la lotta salvezza. Ora, a 180' dalla conclusione, i grigi sono quart'ultimi, a quota 28, a pari punti con Casale, Massese e Carpi; seguono Pro Sesto (26) e, accoppiate, Baracca Lugo e Pavia (24). Retrocederanno in tre. Scialbo il primo tempo, mentre nella ripresa, dopo essere passata in vantaggio, l'Alessandria ha dominato, sfiorando in moltissime occasioni il meritato raddoppio. Non si è comunque mai arreso il Chievo, anche dopo essere rimasto in dieci, al 62', per l'espulsione di Bassani, reo di un fallaccio su Accardi lanciato a rete. Ed in qualche occasione gli ospiti si sono presentati minacciosi davanti alla porta difesa da Turci che in tre occasioni ha evitato con bravura il gol del pareggio. Otto a quattro, a favore del Chievo, i calci d'angolo; ammoniti Ramponi, Fiori, Labadini e Volcan. Poco più di 2500 gli spettatori, dei quali 1976 paganti, per un incasso di 33 milioni e 230 mila lire. Gli ultras grigi, che sembravano decisi a contestare la squadra con il silenzio, dopo un primo timido inizio hanno poi incitato a gran voce la squadra. E' l'Alessandria ad attaccare per prima. Al 3' punizione di Roselli per Zanuttig, la sfera passa poco alta sulla traversa. Al 12' conclusione di Accardi, parata con facilità; il n. 4 alessandrino si ripete, con identico risultato, al 18' e al 20', e viene beccato dai tifosi. E' il Chievo a farsi minaccioso al 25' con Moretti: pasticcia la difesa alessandrina ma poi libera. Grosso pericolo per i padroni di casa al 43': calcio d'angolo battuto da Curti, legnata di Maran, Turci si inarca e riesce ad alzare il pallone sulla traversa. Nella ripresa i grigi vanno subito all'attacco e al 47' arriva il tanto sospirato gol. Insistono i padroni di casa: al 48' scatto di Fiori che avanza in area, esce il portiere e respinge; due minuti dopo, Sabato per Accardi, e Zanin respinge. Contropiede dei veneti al 55', con conclusione di Lazzarini che Turci devia sulla traversa. Al 62' Accardi si lancia verso l'area veronese, Bassani lo atterra senza esitazione e viene espulso. Al 67' punizione battuta dai grigi, palla a Roselli, bella la conclusione ma Zanin devia in angolo. Ripartono i grigi al 73': punizione di Accardi, raccoglie Cinello e Zanin smanaccia in angolo. Nel finale l'Alessandria sfiora per due volte il meritato raddoppio con Accardi e Fiori che calciano di poco alto. La porta del Chievo sembra stregata. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) NONOSTANTE L’IMPORTANTISSIMA VITTORIA SUL CHIEVO C'è ancora da soffrire Grìgi già pronti alla "terribile" trasferta di Como La salvezza passa ora da Como. Cioè per una nuova battaglia, con il pubblico del “ Sinigaglia” a spingere i lariani alla caccia dei punti - promozione e i grigi a fare le barricate. E a soffrire fino all’ultimo, come si temeva. Questo alla luce dei risultati dell’altro ieri. La splendida zuccata di Cinello dà ai grigi una vittoria che da determinante che si sperava, è invece, “solo” importantissima. Il Chievo è superato, ma il conto non è chiuso e la salvezza non è, come ci si illudeva, una specie di noiosa formalità da sbrigare. Insomma, vincono i grigi ma fanno altrettanto quelli della Pro Sesto, che mettono nei guai anche la Massese. E la truppa di Sabadini, attesa domenica prossima da quella di Frosio, dovrà fino all’ultima giornata se vorrà conquistarsi la permanenza in Contro i veronesi una partita dai due volti. Primo tempo nervoso e condizionato dal caldo. Poi, dopo 2’ della ripresa, è di Gianfranco Cinello l’acuto determinante: appostato al centro dell’area, l’attaccante gira da due passi un bel cross di Roselli e infila Zanin, che riesce solo a toccare la palla. Dal gol in avanti è un autentico monologo dell’Alessandria, che un minuto dopo va vicinissima al raddoppio con Fiori (l’altro ieri forse il migliore dei suoi) che fugge in contropiede ma si allunga troppo la palla facendosi respingere il tiro ravvicinato da Zanin. La seconda parte della gara, è una specie di sfida personale tra gli attaccanti alessandrini e Zanin, estremo difensore dei veronesi. Assolutamente sontuosi alcuni interventi dell’esperto portiere: al 29’ si allunga sulla destra per ribattere un gran tiro in corsa di Cinello; al 37’ vola per bloccare a terra un colpo di testa a parabola di Galparoli e a 2’ dal termine compie un’autentica prodezza andando a deviare un bolide di Fiori destinato sotto la traversa. È fatta? Neanche per sogno. Sabadini, intanto, pensa già al Como: «Abbiamo fatto un dispetto alla Spal - dice - e possiamo fare altrettanto con i lombardi. In fin dei conti, a due giornate dalla fine, potremmo anche dare qualche soddisfazione ai nostri tifosi. Anche in trasferta.».Il finale di stagione è quello che nessuno avrebbe voluto. Terribile sfida testa - coda domenica prossima. Un...quasi spareggio, al “Moccagatta” , nella gara conclusiva con la Massese che si è fatta superare su rigore. Il Tato si presenta ai cronisti con la cravatta slacciata e accaldato. E non tanto per il sole: «Regali non ce ne fa nessuno - dice asciugandosi la fronte - e così faremo anche noi. Del resto, a ben guardare, con le grandi giochiamo solitamente meglio e riusciamo spesso a farci rispettare» .Poi si avventura in una, peraltro facile, previsione: «La quota salvezza, se non insorgono complicazioni, è fissata a 30 punti. Tra due domeniche ci aspetta la Massese in casa, ma sia ben chiaro che a Como non partiamo battuti in partenza. Andremo al “Sinigaglia” per vendere cara la pelle: sono loro che devono vincere, noi li aspetteremo. E poi faremo i conti. Una cosa è certa: l'Alessandria si salverà». Grande bagarre, in coda, con il coinvolgimento anche del Casale e del Carpi. Per vincere la resistenza degli uomini di De Angelis, un altro dei tecnici votati alla “zona”, Sabadini ripropone, come prima soluzione, la collaudata difesa a tre marcatori. Meglio non correre rischi. Per sua fortuna Devis Tonini annulla il deludente bomber Gori. Poi Galparoli su Zagatti (e poi su Cossato) e Ramponi su Moretto, fanno il resto. Anche Zanuttig, sulla fascia destra, è spesso costretto a ripiegare per limitare le iniziative di Curti, uno dei veronesi più intraprendenti. Si soffre un po’, nel primo tempo, per l’unica sbadataggine della retroguardia alessandrina e Maran, tutto solo, costringe Turci ad un volo sotto la traversa per deviare il secco colpo di testa del “centrale” gialloblù (43’).Il fraseggio più rapido della ripresa e le ispirazioni di Roselli servono a legittimare, dal 3’, in avanti, il successo alessandrino. Sabadini osserva: «Nel primo tempo il Chievo ci ha messo in difficoltà, anche perchè riusciva spesso a trovare un uomo libero sulla fascia. Poi, nell’intervallo, abbiamo messo le cose a posto e i risultati si sono visti. Mi sono raccomandato di tenere la palla a terra, di evitare i lanci lunghi che saltano il centrocampo. Dopo essere passati in vantaggio potevamo raddoppiare. Ce lo ha impedito Zanin, che da qualche domenica sfoggia interventi che mi dicono portentosi, ma in qualche situazione siamo stati poco fortunati: ad esempio come nell’occasione in cui Accardi (al 4’ della ripresa, n.d.r.) ha battuto quasi sotto porta di piatto ma la palla è passata sopra la traversa». Due partite determinanti, dunque, le prossime: «Spiace - osserva il tecnico che vuole mantenere i grigi in Cl - questa alternanza di risultati». E il presidente Vitale, circondato da microfoni e taccuini, da parte sua osserva: «Certe brutte figure incidono sull’affluenza della gente allo stadio. Sono cose giuste. In fin dei conti il pubblico lo si deve conquistare partita dopo partita» .Qualche segnale di risveglio, dagli spalti, comunque c’è stato. Niente sciopero del tifo da parte degli ultras; qualche striscione polemico ma, come sottolinea il presidente «una prova d’attaccamento nei confronti della squadra » che si gioca la salvezza allo sprint. Con la speranza di una prova d’orgoglio nell'ultima trasferta della stagione. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Empoli – Spezia 2-1 Monza – Arezzo 2-0 Palazzolo – Siena 2-2 Pavia – Carpi 2-1 Pro Sesto – Massese 1-0 Spal – Como 0-0 Triestina – Casale 2-1 Vicenza – Baracca L. 4-2 CLASSIFICA: Spal p.44; Monza 42; Como 41; Empoli 38; Vicenza 37; Triestina 35; Spezia 33; Chievo, Palazzolo 31; Arezzo, Siena 29; Carpi, Casale, Alessandria, Massese 28; Pro Sesto 26; Baracca L, Pavia 24 MARCATORI: 10 RETI: Briaschi (1, Arezzo), Gori (1, Chievo), Zamuner (3, Spal), Artistico (Vicenza). 9 RETI: Caruso (Baracca), Gautieri (Empoli), Bottazzi (Spal) Il punto sul campionato Il Como ha bloccato la capolista Spal negandogli la soddisfazione di ottenere la promozione con 180 minuti d’anticipo; i lariani sono stati sorpassati in classifica dal Monza ora secondo solitario grazie al successo sull’Arezzo. Il Casale ha giocato un discreto incontro ma ha finito per pagare la fragilità della propria linea difensiva: i nero stellati erano passati in vantaggio con Carsetti ma la Triestina ha ribaltato il match con le reti di Marino su rigore e Godeas. Adesso i nerostellati sono in piena bagarre avendo solo due punti più della Pro sesto, attualmente la migliroe delle retrocedende. Per Baraca e Pavia è un virtuale addio alla C1: possono solo sperare in uno spreggio a patto di vincere i due incontri che restano purchè almeno una delle quattro squadre a quota 28 le perda entrambe.