Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1991/1992
Serie C1
31-05-1992 - Giornata: 34 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Massese US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 61. rig. Fiori F.[A]

Alessandria Calcio US Turci Luigi, Galparoli Dino, Ramponi Andrea [66. Torri Giampietro], Accardi Giuseppe, Tonini Devis, Storgato Massimo, Zanuttig Andrea, Briata Roberto, Fiori Francesco, Roselli Giorgio, Cinello Gianfranco A disp.:Alfano Giuseppe, (P) Bianchi Massimo, Gargioni Fabrizio, Venturi Claudio All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
MASSESE US: Aliboni, Rossi, Lorieri, Mosca [89. Gobbo], Redomi, Milanese, Mariani, Bellatorre, Murgita, Angelotti, Bresciani [79. Romairone]. A disp.: Peruzzi, Tiberio, Scazzola. All.: Valdinoci Andrea

Arbitro: Franceschini Giacinto (Bari)
Note
Espulsi: 33. Bellatorre [M] e Zanuttig [A]. Ammoniti: Briata [A]; Milanese [M]; Galparoli [A]; Aliboni [M] Angoli: 4-6. Spettatori: 6.000 circa (4.382 paganti, incasso L. 55.293.000) Giornata afosa, terreno in discrete condizioni inizio ore 16.30

Commento
I grigi al sicuro superando (1-0) la Massese, ancora in bilico i nerostellati di Baveni L'ALESSANDRIA SI SALVA CON UN RIGORE Gol di Fiori, 6 mila tifosi in festa E' il 61', il risultato è ancora fermo sullo 0-0: azione Galparoli, Fiorì, Galparoli, il quale in area viene atterrato da due avversari. E' rigore: batte Fiorì e trasforma. Gioiscono i seimila tifosi accorsi al «Moccagatta»: l'Alessandria si aggiudica la vittoria ed è salva. E' stata ima partita giocata con grande generosità dai grigi, che col cuore hanno saputo sopperire alla tecnica non sempre perfetta. Partita, specialmente nel primo tempo, anche abbastanza dura e al 33' l'arbitro ha espulso, dopo uno scontro confuso, Bellatorre e Zanuttig, che per protesta, giunto dinanzi alla panchina dei grigi, getta via la maglia. Sei a quattro, a favore della Massese, i calci d'angolo. Ammoniti Brìata, Milanese, Galparoli e Aliboni. Almeno seimila gli spettatori, dei quali 4382 paganti, per un incasso di oltre 55 milioni. Le donne hanno fruito dell'ingresso gratuito. Calcio d'avvio dei toscani ed è Murgita, dopo un minuto e mezzo, a tentare il primo tiro in porta, parato. Al 10' punizione calciata da Zanuttig, respinge la difesa, raccoglie Accardi ma il portiere blocca. Due minuti dopo bel cross dell'ex Mariani, conclusione di testa di Mosca e Turci para. Al 14' identica situazione per l'Alessandria, con cross di Accardi e testa di Storgato: fuori. Al 25' gran botta di Angelotti, Turci alza in corner. Altro perìcolo per i padroni di casa al 32': punizione di Mariani, respinge la difesa, riprende Bresciani ed un difensore devia in angolo. Al 33' Fiorì manda il pallone su Mariani a terra, gran confusione e tanti strattona menti, poi l'arbitro rimette ordine e spedisce negli spogliatoi Zanuttig e Bellatorre. Al 37' fallo di Rossi: punizione dal limite, Cinello tocca per Accardi, respinge Abboni, raccoglie Fiori ma il portiere recupera. La ripresa inizia con otto minuti di ritardo, per permettere di spegnere piccoli incendi e bengala e spazzare rotoli di carta igienica alle spalle di Abboni. Subito due tentativi dei grigi, al 46' e al 49', quindi si arriva al rigore e al vantaggio dell'Alessandria. I tifosi sono in festa ma devono ancora soffrire perché la Massese è tutt'altro che rassegnata mentre i padroni di casa pasticciano più del necessario. Al 70' testa di Mariani, fuori. Dieci minuti dopo stangata di Milanese, Turci salva in corner. Insistono i toscani e all'86' conclusione di Mosca a fil di palo. Due minuti dopo ci riprova Lorieri e l'estremo difensore grigio respinge. L'Alessandria, con qualche contropiede, riesce ad alleggerire la pressione, il pericolo però è sempre presente mentre la tifoseria accoglie con soddisfazioni le notizie della sconfitta del Casale e del pareggio della Pro Sesto. L'Alessandria è salva, iniziano i caroselli. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) DRAMMATICA SFIDA AL “MOCCAGATTA”, POI LA FESTA Salvi! E Tato Sabadini chiede al presidente la riconferma La doccia era da mettere in preventivo. Tato Sabadini si presenta ai cronisti più sorridente del solito e, soprattutto, bagnato fradicio. È un “rito” a cui l’allenatore di una squadra, all’ultima giornata di campionato, si sottopone volentieri. Vuol dire che l’obiettivo è stato centrato, che sia la promozione o la salvezza. Lo scudetto dei grigi è la permanenza in C1 e vale un bagno con giacca e cravatta. Il tecnico è raggiante: “Diciannove punti - dice - nel girone di ritorno. Sono tanti, pochi hanno fatto meglio di noi”. La formula Sabadini 2 ha portato l’Alessandria a 31 punti. Un exploit, se si pensa che dopo la sconcertante parentesi - Riccomini, Galparoli e compagni erano addirittura precipitati in coda alla graduatoria. “Lavorando e soffrendo: solo così si ottengono questi risultati. Sono tornato sulla panchina - dice Sabadini - con tanta grinta, tanta voglia di trasmettere il mio entusiasmo ai ragazzi. Ho pensato ai correttivi per questa squadra. Cercavo di capire cosa si poteva fare per riportarla a galla anche quando ero esonerato. Una cosa è certa: quando nello spogliatoio c’è aria di funerale, è dura fare risultato”. Nel giorno della festa, subito dopo la vittoria sulla Massese, successo che vale una stagione, dopo complimenti e pacche sulle spalle, non si può non affrontare l’argomento più atteso dal popolo dei tifosi: Sabadini confermato oppure no? In città, sono state avviate due sottoscrizioni per convincere la dirigenza dare una nuova chances al mister di Segrado. Lui, il tecnico che ha fatto per la seconda volta, l'allenatore ringrazia per tanta attenzione e aggiunge: "Mi piace constatare che la gente mi vuole bene. In questi anni ho incontrato qualche ostacolo ma ho avuto diverse attestazioni di fiducia da parte del presidente Vitale. Io vorrei restare, anche per portare avanti un certo programma. Spero che me lo consentano”. Se non dovesse restare Sabadini, il candidato numero uno alla panchina grigia è, come noto, Claudio Sala, l’ex “poeta del gol”. In tribuna, l’altro ieri, anche Bruno Mazzia, ex grigio dell’indimenticata ultima promozione in B. La partita? Intensa, drammatica fino ad un quarto d’ora dal termine. Sugli spalti pubblico d’altri tempi, coreografia e tifo. Alla fine, cortei per le strade a festeggiare la salvezza. L’afflusso record è stato favorito dalle agevolazioni della dirigenza, che ha concesso l’ingresso gratuito alle donne e dimezzato il prezzo del biglietto della curva. Decide uno spunto rabbioso di capitan Galparoli che i difensori toscani frenano con un fallo da rigore. Dal dischetto, Fiori fulmina Aliboni. Gioco spezzettato ma gara vibrante, tra due squadre che si giocano la stagione in 90 minuti. Almeno fino a quando le radioline non annunciano che il Casale sta perdendo 3 a 0 a Vicenza e che quindi dovrà andare allo spareggio con la Pro Sesto. Allora la gara si trasforma in una festa collettiva, con il portiere Aliboni che improvvisa un lungo balletto sotto la curva degli ultras alessandrini, che battono ritmicamente le mani. Nel primo tempo, bisogna attendere 10 minuti prima di registrare un tiro in porta, di Accardi, che raccoglie una punizione di Zanuttig dalla destra e batte basso e centrale, senza creare problemi ad Aliboni. L’Alessandria, senza Sabato, fatica a far girare la palla, procede a fiammate. Al 13’ un cross del solito Accardi è raccolto di testa da Storgato, che da due passi spedisce fuori. La Massese (incitata da un consistente gruppetto di ultras, giunti ad Alessandria con un treno speciale) non sta però a guardare. Al 24’ un tiro lungo di Angelotti costringe Turci alla parata a terra. Poi, al 31’, davanti alla porta alessandrina si accende una mischia rabbiosa in seguito ad un tiro di Bresciani. La difesa respinge. Grande occasione per i grigi al 37’,su punizione dal limite: un primo sinistro di Beppe Accardi s’infrange contro la barriera, un successivo destro di Fiori viene ribattuto dal portiere toscano. Aliboni salta per fermare la palla che s’impenna e nel farlo abbatte Fiori, fuori area. Per l’arbitro è calcio d’angolo. Ripresa, dopo un paio di tiri di Accardi e Fiori, parati a fatica e una splendida girata di Cinello, deviata in corner, l’episodio che cambia il volto della partita. Azione personale di Galparoli rete. L’Alessandria è salva che arriva fino al limite dell’area, scambia con Fiori che gli restituisce la palla e, in area, viene abbattuto da Lorieri e Redomi che entrano alla disperata. Per Franceschini è rigore. Fiori non perdona. Prima del fischio di chiusura, prodezze di Turci su tiri di Milanese e Mosca. Ma ormai non c’era più partita. Doccia fuori programma anche per Edoardo Vitale e Pier Giulio Porazza. L’addetto stampa della società ha un sussulto polemico: "Sono contento - esclama - perchè l ’Alessandria ha ottenuto i suoi risultati, sul campo, senza l ’aiuto di nessuno. E qualcuno è rimasto dietro. Qualcuno che, in inverno, esibiva striscioni tipo: temperatura Nord, -7...” Il riferimento al Casale è decisamente esplicito. Un po’ di polemica campanilistica, nel giorno della festa, non guasta neppure. D’altra parte i nerostellati hanno disputato più di metà torneo sull’onda dell’entusiasmo per il maxi vantaggio accumulato nei confronti dell’Alessandria e di altre possibili candidate alla salvezza. Ma sette lunghezze di vantaggio non sono bastate ai casalesi Troppo corta la panchina per affrontare un torneo impegnativo come quello di C1. Infortuni e squalifiche nel momento più importante della stagione hanno fatto precipitare Luxoro e soci ad un passo dalla retrocessione. Domenica la Pro Sesto ha bersagliato la porta del Siena senza riuscire a passare. Se i lombardi avessero vinto, per i “neri” non ci sarebbe neppure stato l’ultimo appiglio (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI: Empoli – Carpi 1-2 Monza – Chievo 1-1 Palazzolo – Como 2-2 Pavia – Arezzo 2-2 Pro Sesto – Siena 0-0 Spal – Spezia 2-0 Triestina – Baracca L. 2-1 Vicenza – Casale 3-0 CLASSIFICA: Spal p.47; Monza 45; Como 43; Vicenza 40; Empoli 39; Triestina 37; Chievo 34; Spezia 33; Carpi, Palazzolo 32; Arezzo, Alessandria, Siena 31; Massese 30; Pro Sesto, Casale 29; Pavia 25; Baracca L. 24. MARCATORI: 13 RETI: Gori (1, Chievo). 10 RETI: Briaschi (1, Arezzo), Caruso (Baracca), Gautieri (Empoli), Zamuner (3, Spal) e Artistico (Vicenza). 9 RETI: Predella e Mirabelli (2, 0-0 Como), Bottazzi (Spal) e Civeriati (4, Vicenza). 8 RETI: Mandelli (Monza), Messina (2, Palazzolo), Porfido (3, Pro Sesto) e Coppola (3, Siena). 7 RETI: Mezzini (Spal) e Faccini (Spezia). 6 RETI: Cammarieri (1, Arezzo), Corrente (Carpi), Carsetti (1, Casale), Robbiati e Serioli (Monza), Labardi (Spal), Bergamaschi (2) e Mosca (Spezia) e Panerò (2, Triestina) Il punto sul campionato Al Monza sarebbe bastato un pareggio per staccare il biglietto per la prossima Serie B: e cosi è stato senza troppo penare, i brianzoli hanno concluso una gara equilibrata che li ha visti per lunghi tratti in vantaggio: le reti sono state di Robbiati per il Monza e di Gori per il Chievo. Il Casale è uscito sconfitto dal campo del Vicenza, perdendo per 3-0, e si giocherà la permanenza nello spareggio contro la Pro Sesto che, pareggiando in casa con il Siena, l’ha raggiunto a quota 29 punti in classifica.