Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2013/2014
Lega Pro 2ª Div.
20-10-2013 - Giornata: 8 - Meda - Città di Meda


Renate 1947 AC - Alessandria US 1912 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Poluzzi Giacomo, Mariotti Alessio, Cammaroto Vincenzo [87. Sirri Alex], Cavalli Gabriele, Viviani Federico, Mora Luca [91. Sabato Roberto], Spighi Mirco, Valentini Michele, Marconi Michele, Scotto Luigi, Rantier Julien [53. Taddei Riccardo] A disp.:Caciagli Simone, Pappaianni Lenzi Andrea, (P) Servili Andrea, Tanaglia Filippo All.: Notaristefano Egidio

Formazione avversaria
RENATE 1947 AC: Santurro, Adobati, Morotti, Gualdi, Adorni, Riva, Bonfanti, Chimenti, Florian [77. Spampatti], Scaccabarozzi, Bernasconi [63. Castellani]. A disp.: Cincilla, Prete, Gianoia, Teggi, Lauricella. All.: Boldini Simone

Arbitro: Formato Paolo (Benevento) [Lombardi, Imperiale]
Note
Ammoniti: 14. Chimenti [R], 31. Valentini [A], 39. Bernasconi [R], 45+1. Florian [R]. Angoli: 0-8. Recuperi: 1.+ 3. Spettatori: 350 (250 paganti, 71 abbonati) Cielo coperto, terreno discreto. Inizio gara ore 15.00

Commento
Terzo pareggio consecutivo per i grigi, che in Brianza non vanno oltre lo 0-0 con Renate. Punticino che non soddisfa nessuno, in primis mister Notaristefano: «La peggior prestazione da quando abbiamo iniziato il ritiro». Di attenuanti non ce ne sono, specie per l’attacco sempre più anemico: «Ho visto poco movimento, le punte devono anche conquistare palla, non volerla sempre sul piede». Un quarto d’ora di studio, poi l’occasione per i mandrogni: punizione di Spighi per la testa di Mora, che in torsione colpisce il palo a Santurro battuto. Boldini è preoccupato dell’ex Cavalli e gli piazza una gabbia davanti, con Gualdi e Chimenti pronti a bloccarlo. Mossa efficace, tant’è che la mediana alessandrina fatica a far partire l’azione. Il Renate ha il merito di metterci più intensità anche se di tiri nello specchio della porta non se ne vedono, anzi quei pochi provati sono di livello quasi oratoriale. Tatticamente il Renate attua un pressing alto che limita al minimo le sortite offensive di Spighi e Mora che, però, è l’unico a metterci un po’ di brio in casa alessandrina. In avanti, però, Rantier e Marconi non pervenuti, Scotto ha qualche intuizione in più ma nel complesso è poca cosa, in difesa giganteggia il solito Viviani. L’avvio della ripresa è da choc per gli ospiti: sbagliano tutti tra centrocampo e difesa, palla a Bernasconi che dal limite dell’area è sveglio nella battuta di destro, palo pieno con Poluzzi impotente. Scampato il pericolo, l’Alessandria ci prova e l’ingresso di Taddei dà un po’ di verve al gioco: sembra svegliarsi pure Marconi che sfiora il gol con una girata da 30 metri, ma è un fuoco di paglia. Nel finale le squadre sono stanche e aumentano gli errori, Taddei in pieno recupero prova il sinistro a giro ma la palla esce di poco. E’ ultima emozione, emblematico Taddei a fine partita quando si parla dell’assenza di Ferrini: «Non cerchiamo alibi». (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) ALESSANDRIA MAI COSI BRUTTA I Grigi bocciati anche da Notaristefano. Mora. “Tre pareggi non sono da noi” «Tre pareggi consecutivi non sono da Alessandria. Non da questa Alessandria». Nella frase di Luca Mora c’è la sintesi dei Grigi di oggi, più lontani dal podio, dove ci sono squadra che segnano con grande facilità. L’Alessandria no, stenta dalla cintola in su, va in affanno e si smarrisce qualunque sia il modulo dell’avversario di turno, anche con il 3-5-2 del Renate che, all’occorrenza, diventa uno scolastico 4-4-2. Con parsimonia, certo, ma alla banda dei giovani di Boldini il segno ‘x’ può anche andare bene. All’Alessandria no. Neppure in quella che Egidio Notaristefano definisce «la peggior prestazione dall’inizio del ritiro. Soprattutto nel primo tempo: da questa squadra ci aspettiamo tutti di più, perché sappiamo che possiamo fare molto di più. Invece siamo stati fermi, bloccati, rigidi, specie davanti. Movimento quasi nulla, anche senza palla, a scapito, soprattutto, degli inserimenti di Spighi e di Mora». Un problema solo di centrocampo e attacco? «In difesa abbiamo rischiato quasi nulla. Abbiamo concesso solo quel tiro dopo pochi secondi dall’inizio della ripresa, che ha pareggiato il conto dei pali. Unica vera concessione e, come sempre, i pericoli ce li creiamo noi, più degli avversari». Viene da chiedersi: se il tecnico, per primo, boccia la squadra, o almeno buona parte degli interpreti, non sarebbe forse necessaria una analisi più approfondita sul perché di questa ‘regressione’ rispetto alla prestazione di Vicenza? Che, sicuramente, oggi sarà argomento centrale, dopo il faccia a faccia con il presidente Di Masi: rivedere la partita, soffermarsi sulle negatività, correggere errori e atteggiamenti, è indispensabile, crediamo più che la bocciatura affidata ai cronisti. Perché il rischio, in questi casi, è che qualcuno esca indebolito, e non fortificato, da una valutazione negativa individuale, dell’allenatore, amplificata sugli organi di stampa. Non è solo colpa degli attaccanti se non si segna: certo, da uno con la qualità di Rantier è legittimo pretendere molto più di quanto, fino ad ora, ha dato. E Scotto deve dosare meglio il suo istinto, che è una dote, ma per la squadra, così come Marconi non deve restare quasi fuori dal gioco alla prima opportunità di essere titolare dall’inizio. «Le punte troppo piatte e larghe» sono un atteggiamento tattico lontano anni luce dai pensieri di Notaristefano, ma la correzione deve avvenire sul campo prima ancora che davanti a telecamere, taccuini e registratori. Per ottenere quel risultato che il tecnico vuole, «l’ampiezza del campo non la devono garantire gli attaccanti, ma gli esterni di centrocampo. Non si aumenta la spinta offensiva - insiste Notaristefano - giocando spalle alla porta. La fase offensiva non la si può fare stando fermi ad aspettare il suggerimento giusto, i palloni bisogna andarseli anche a prendere». Sui principi tutti d’accordo, adesso però non c’è più tempo da perdere per passare dalle parole ai fatti (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Risultati Bassano V.-Bellaria Igea 4-0 Bra-Torres 2-1 D. Porto Tolle-R. Vicenza 0-3 Forlì-Cuneo 2-1 Mantova-Castiglione 3-0 Monza-V.Vecomp Verona 3-2 Renate-Alessandria 0-0 Rimini-Pergolettese 1-0 Santarcangelo-Spal 2013 2-0 CLASSIFICA: Real Vicenza p. 16; Monza 15; Bassano, Rimini, Santarcangelo 14; Cuneo, VirtusVecomp, Pergolettese 12; Alessandria, Forlì 11; Mantova, Renate 10; Spal 8; Delta Proto Tolle, Bellaria 7; Torres 6; Castiglione, Bra 4 MARCATORI: 10 reti: Alessandro (2, Real Vicenza). 6: Sinigaglia (2, Monza). 5: Floriano (1, Mantova); Nicastro -(Rimini); Varricchio (1, Spal). Il punto sul campionato La matricola Real Vicenza non finisce di stupire e dilaga anche sul campo dell'altra neopromossa Porto Tolle, con il capocannoniere Alessandro veramente scatenato: altri due gol, sono 10 in tutto.Alle sue spalle i quattro immediati inseguitori infilano vittorie molto significative: la terza consecutiva del Monza è firmata dall'inglese Fisher, quella del Rimini è arriva ain extremis grazie al neoentrato Valeriani, quella del Bassano è stata la più netta di tutta la giornata mentre quella del Santarcangelo ha riportato a terra la Spal. In tutto le vittorie sono state 8, delle quali ben 7 in casa. Il derby di Mantova si è sbloccato dopo un bel gesto di fair play del Castiglione: l'arbitro non aveva visto il corner da cui è nato il gol dell'1-0, a segnalarlo sono stati proprio i difensori ospiti.Per il Forlì prima vittoria in casa. Nel Cuneo due espulsioni (per Senese due gialli in pochi minuti, Catanese per reazione), Infine, prima vittoria tra i professionisti per il Bra: brutto debutto per Marco Cari alla Torres. (La Gazzetta dello Sport)