Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
07-11-2010 - Giornata: 12 - Crema - Giuseppe Voltini


Pergocrema 1932 US - Alessandria US 1912 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 8. Mammetti [Pe] 90. Scappini S.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Pucino Raffaele, Romeo Samuele, Cammaroto Vincenzo, Segarelli Gianluca, Bonomi Simone, Negrini Matteo [68. Marchesetti Mattia], Camillucci Cristiano, Martini Marco [73. Scappini Stefano], Artico Fabio, Croce Daniele [84. Cuneaz Andrè] A disp.:(P) Colombi Simone, Damonte Loris, Ghinassi Tommaso, Machado Pineda Bryan All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
PERGOCREMA 1932 US: Russo Francesco, Lolaico, Rizza, Ricci, Romeo Fabio, Daleno, Mammetti [66. Rodriguez], Basile, Maccan [56. Scotto], Galli Niccolò, Simeoni [63. Panariello]. A disp.: Ingrassia, Tobanelli, Profeta, Mugelli. All.: Maurizi Agenore

Arbitro: Irrati Massimiliano (Pistoia) [Schembri, Buondono]
Note
Espulso: 62. Lolaico [P]. Ammoniti: 37. Artico [A],69. Rodriguez [P], 83. Daleno [P], 94. Marchesetti [A]. Angoli: 1-10. Recuperi: 1.+ 5. Spettatori: 1000 circa (641 paganti,205 abbonati, incasso € 6.990) Giornata grigia, terreno allentato. Inizio gara ore 14.30

Commento
Era la ‘zona Artico’, per una domenica è ‘zona Scappini’. Gli eredi del famoso Cesarini sono molti, all’Alessandria interessa che almeno uno vesta sempre la casacca grigia. Altrimenti saremmo qui a commentare una sconfitta indigesta, perché immeritata. Soprattutto per la ripresa: a Maurizio Sarri piace anche il primo tempo, dal 20’ in poi, a noi la partita dal 1’ della ripresa, perché l’Alessandria della prima frazione è confusa, sbaglia molte, troppe trasmissioni, concede troppo al ritmo di una squadra che ha in campo ben otto Under su undici. che corre bene e non fa ragionare. Idee poche e anche un po’ confuse il riassunto dei primi 45’: valga, per tutto, quell’espressione, eloquente, di Artico verso la panchina - “mister, ma cosa stiamo facendo?” - che conferma una condivisione, implicita, del nostro giudizio anche da parte del capitano. Qualche accenno di reazione, è vero, c’era già stato nella gara del ritorno dal 1’ di Segarelli in mezzo al campo, lasciando un po’ deluso Giorgio Veneri, ct della nazionale di Lega Pro, sugli spalti del ‘Voltini’ anche per seguire Loris Damonte, convocato per la sfida con il Belgio di mercoledì a Salò. La vera inversione di rotta nella ripresa, quando non è solo a sinistra che funziona, bene la cerniera Bonomi - Croce, ma anche a destra Pucino esce dall’apatia e va a sostenere l’instancabile Negrini. Quando Lolaico si fa buttare fuori stupidamente, l’Alessandria è già padrona del gioco, tre minuti dopo si divora un pareggio meritato. E sconta l’errore, fino al 45’, fino a quel taglio ispirato di Marchesetti, che risponde come meglio non potrebbe agli insulti, e quel gesto tecnico straordinario di Scappini. Giusto così? Forse, con il rammarico di aver concesso troppo e segnato troppo tardi per provare una vincere una partita alla portata dell’Alessandria. Domani, alla ripresa, sarà importante verificare le condizioni di Martini, che di punti ne ha presi qualcuno in più dell’Alessandria, e di Croce che ha chiesto il cambio nel finale. Perché contro la Salernitana conterà essere al completo. E in salute, magari con una cicatrice, ma lucidi sottoporta. La zona Cesarini è emozionante, ma va presa a piccole dosi. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Quando tutto sembra compromesso, i grigi acciuffano al 90’ il pari a Crema e portano a casa un punto insperato, al termine di una partita in salita ma nella quale gli uomini di Sarri hanno il merito di non mollare mai. Un grande stacco di Scappini al 90', su assist di Marchesetti (beccato dal pubblico di casa in quanto originario di Crema e con trascorsi tra i «nemici» della Cremonese), lascia di stucco Russo e fa esplodere la curva dei tifosi alessandrini. Mandrogni male nel primo tempo, coraggiosi anche se scomposti nell’azione nella seconda frazione, ma abili a produrre fiammate che «inceneriscono» i lombardi. Sarri conferma il 4-2-3-1, ma dà fiato a Damonte, che viene sostituito in mediana da Segarelli. Il Pergocrema adotta uno spregiudicato 3-4-3 e schiera ben 8 Under. Primi minuti giocati a buon ritmo da entrambe le squadre poi, al 7', Servili è prontissimo in uscita su Maccan. E' l'avvisaglia del gol: da calcio d'angolo Galli spara una staffilata dal limite sulla quale Servili riesce solo a respingere, sulla ribattuta è pronto Mammetti a ribadire in gol. I grigi provano subito a reagire, ma sullo svarione di Daleno non riesce ad approfittarne Martini (11'). Il ritmo indiavolato dei padroni di casa fa soffrire gli avversari che, però, al 22' hanno un sussulto d'orgoglio con Negrini la cui battuta al volo è respinta da Russo. Funziona a sprazzi il gioco dell'Alessandria. A destra Negrini è sempre volitivo, sul versante opposto Croce è poco servito e non sembra al top, tuttavia riesce a mettere in difficoltà Lolaico che, alla mezz'ora, finisce sul taccuino degli ammoniti per un'entrataccia sull'ex aretino. Anche Artico rimedia un'ammonizione per proteste (37') dopo aver invano segnalato all'arbitro un precedente brutto fallo subito da Croce. La partita non è bella, l’Alessandria sembra confusa ed è sintomatica verso la fine del primo tempo la frase di Artico rivolta alla panchina: «Mister, ma che cosa stiamo facendo?». Al 44' un episodio da moviola: Croce viene strattonato nel cuore dell'area ma l'arbitro fa continuare, poi manda le due squadre negli spogliatoi. Riflettori accesi al rientro in campo, ma anche Simeoni prova a illuminare il Pergocrema con un’inzuccata (2') di poco fuori. Non accenna a diminuire l'intensità del pressing dei padroni di casa sul portatore di palla avversario e i grigi faticano. Dopo un contatto con Daleno, Martini al 6' rientra in campo con una vistosa fasciatura in testa. I lombardi rallentano verso il quarto d’ora ed esce la maggiore esperienza dell’Alessandria, maggiormente incisiva sulla fascia sinistra con gli scatti di Croce. Al 17' l’episodio che segnerà la svolta del match: Lolaico viene pescato in offside, calcia comunque il pallone e si becca la seconda ammonizione finendo anzitempo negli spogliatoi. L'espulsione fa cambiare i piani a Maurizi che era pronto a far entrare Rodriguez, ma a quel punto schiera un difensore. Martini si divora il pareggio al 20' calciando su Russo. Poi il Pergocrema si arrocca a difesa dell’1-0, faticando parecchio contro i grigi sempre più propositivi. Nell'ultimo quarto d'ora in campo c’è l’inedita coppia offensiva formata da Artico e Scappini, entrambi pericolosi. Artico ci prova con una bella azione personale al 36' ma la conclusione è contrata dalla difesa, Scappini spizza palloni e combatte. Il tempo scorre, sembra inevitabile il secondo ko, ma in extremis arriva il pareggio che tiene l’Alessandria al quarto posto (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Arriva nel recupero e con il Pergocrema in dieci uomini per l' espulsione di Lolaico il pareggio dell' Alessandria. I padroni di casa passano subito in vantaggio con Mammetti, che raccoglie una respinta di Servili su gran botta di Lolaico. Gli ospiti provano a replicare, ma l' unica occasione è di Negrini e Russo dice di no. Nella ripresa, i piemontesi prendono in mano l' iniziativa, beneficiano dell' espulsione di Lolaico, vanno vicini al pareggio con Martini e lo trovano nel finale con un preciso colpo di testa del neo entrato Scappini su cross del cremasco Marchesetti. (Gazzetta dello Sport) RISULTATI: Bassano Virtus - Gubbio 0-1 Como - Cremonese 1-0 Lumezzane - Paganese 2-0 Monza - SudTirol 3-4 Ravenna - Reggiana 2-0 Salernitana - Verona H. 2-1 Sorrento - Pavia 0-0 Spal - Spezia 1-1 CLASSIFICA: Sorrento p.23; Salernitana 21; Spal 20; Reggiana, Alessandria, Gubbio, Lumezzane 19; Pergocrema, Sudtirol 16; Cremonese, Pavia 14; Verona H. 13; Spezia, Bassano Virtus, Como, MOonza 12; Ravenna 11; Paganese 10 *Una gara in meno Salernitana -2 punti di penalizzazione/ Spal -1 punto di penalizzazione. Il punto sul campionato Paulinho è stato combattivo, ma è rimasto all' asciutto. Non ha segnato per la seconda volta in 12 partite e quindi non ha vinto la capolista con il suo gran attacco (22 gol). Il pari senza reti va spiegato anche con la buona prova del Pavia: la sua diga difensiva ha funzionato e il portiere Facchin alza la saracinesca. E’ ripresala corsa della Salernitana dopo una settimana di forti polemiche, è cadutromalamente il Verona scivolato ai margini della zona playout. Serviva il ritorno a Ravenna di Vincenzo Chianese per cancellare il digiuno di vittorie casalinghe che durava dallo scorso 17 gennaio. Arrivato in settimana, Chianese ha trascinato i suoi segnando su rigore e poi servendo assist a ripetizione ai compagni. Una capocciata perentoria del gigante Borghese, un colosso risolutivo in attacco e in difesa, ha consentito al Gubbio di santificare la festa e ha fatto rispettare il ruolino che lo ha voluto sempre a punti tutte le volte che è comparso a Bassano. (La Gazzetta dello Sport)