Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1984/1985
Serie C2
07-10-1984 - Giornata: 3 - Olbia - Bruno Nespoli


Olbia Calcio - Alessandria Calcio US 1 - 2 (1 - 0)
RETI: 20. Tamponi [Ol] 55. Marescalco F.[A], 80. Sgarbossa E.[A]

Alessandria Calcio US Carraro Renato, Moro Claudio, Sgarbossa Eugenio, Carrera Massimo [49. Manueli Luigi], Gregucci Angelo Adamo, Cesaro Gian Luca, Saporito Franco, Camolese Giancarlo, Marescalco Franco, Scarrone Pier Paolo, Vulpiani Fabio A disp.:(P) Beccari Sandro, Briata Roberto, Coppola Nicola, Scaramaglia Roberto All.: Mari Alberto

Formazione avversaria
OLBIA CALCIO: Magnani, Degortes [79. Spano], Accardi, Are, Simonelli, Melgari, Pavani [77. Scatena], Tamponi, Ceccarelli, Di Francesco, Pelli. A disp.: Pinna, Mereu, Manunta. All.: Castellazzi Mario.

Arbitro: Nepi Alessandro (Ascoli Piceno)
Note
Spettatori: 2.500 Bella giornata, terreno in non perfette condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
L'ALESSANDRIA OK ANCHE AD OLBIA Qualche rammarico al termine della gara negli spogliatoi del bianchi. La partita ha detto chiaramente che la vittoria dell'Alessandria forse punisce eccessivamente l'Olbia ma nel contempo è la testimonianza della forza del grigi che sono apparsi al Nespoli complesso ben meritevole delle aspirazioni di primato che nutrono. Subita la rete (magnifica e imprendibile la conclusione di Tamponi su velocissimo scambio con DI Francesco), 1'Alessandria ha impostato la sua partita per un pronto recupero. Ha evitato cioè di sbilanciarsi eccessivamente e di offrire cosi troppi spazi al contropiede del padroni di casa. Pur denotando qualche difficoltà a Impostare azioni continuative per la fitta rete imbastita da Castellazzi a centrocampo, in due o tre occasioni Marescalco, Camolese e Saporito hanno fatto correre brutti rischi all'Olbia. Da parte loro bianchi hanno ribattuto con altrettanta determinazione chiudendo il primo tempo in avanti. In apertura di ripresa 1'Alessandria ha tentato di forzare i tempi, ma è giunta al pari solo su azione di calcio d'angolo con un colpo di testa di Marescalco che ha trovato la difesa locale stranamente Immobile. Inutili i successivi tentativi delle due compagini di superarsi: se da una parte i grigi badavano a puntare al sodo con azioni ben calcolate anche sotto il profilo del rischio, l'Olbia non era da meno e una volta subita l'iniziativa ospite puntava tutto sulle azioni a sorpresa con inserimenti dei due centrocampisti negli spazi vuoti creati dal movimento dell'unica punta Belli, il quale si è dannato con buon profitto e contro un ottimo Gregucci. Il pari ad un certo punto appariva il risultato più logico. Le due squadre sembravano paghe del lavoro svolto e del risultato ottenuto, ma Manueli non era proprio d' accordo. Subentrato a Carrera, andava via sulla fascia sinistra, cercava al centro dell' area Saporito il quale con una leggera deviazione metteva In movimento Marescalco. Quest'ultimo ha intuito il sopraggiungere di Sgarbozza, ha fatto velo e ha messo il difensore in grado di battere a rete con un bellissimo diagonale. (La Stampa - Ed. Sport - S.M.) NON SI E ANCORA SPENTA L’ECO PER IL SUCCESSO DI OLBIA Grigi, ecco la strada giusta Gli elogi per l’Alessandria continuano anche oggi, mercoledì. Non tanto per la prima vittoria esterna (la seconda del campionato) che consolida la posizione di capoclassifica della squadra di Mari ma soprattutto per le nuove, positive indicazioni che sono emerse dal confronto in Sardegna. Parla l’allenatore: «La mia squadra comincia ad esprimersi ad un buon livello sotto l’aspetto della costruzione del gioco e, soprattutto, per quanto riguarda il numero di palle gol costruite. Dovremmo, questo è vero, sfruttare maggiormente le occasioni che capitano sui piedi delle punte. Siamo già “freddi” al punto giusto — osserva Alberto Mari — ma io credo di poter chiedere ai ragazzi maggior opportunismo, ancora più lucidità sotto porta». Indubbiamente l’impresa compiuta da Scarrone e compagni è rilevante. In svantaggio di una rete, fermamente voluta dall’Olbia e realizzato da Tamponi nel primo tempo, dopo un velocissimo scambio con Di Francesco, l’Alessandria ha fallito alcune palle gol con Saporito (forse sentiva l’emozione di giocare in casa, essendo un ex) ma nella ripresa ha fatto giustizia. Un rovesciamento della situazione che ha esaltato i pochi appassionati presenti sugli spalti del ’’Nespoli” di Olbia e che ha fatto impazzire gli sportivi rimasti in Piemonte. Cosa può essere successo? Osserva Mari: «La squadra ha ritrovato la giusta concentrazione ed in modo particolare quella umiltà che secondo me è sempre necessaria se si vuole salire in alto. Tutti quanti hanno voglia di giocare e lottare: non soltanto i più giovani, ma anche i cosiddetti “anziani”. È un buon segno». E tutti quanti hanno voglia di lottare. Mari, ad esempio, ha gettato nella mischia anche il tanto discusso Manueli. Gigi è entrato in campo nella ripresa, quando la sua squadra era già “sotto” di una rete. La scelta tattica era ovvia: esclusione di Carrera, un difensore per far posto ad un centrocampista che, all’occorrenza, dimostra spiccate attitudini per il gioco offensivo. L’Alessandria ha cominciato a macinare azioni su azioni, anche se il pareggio, legittimo e tanto atteso è giunto soltanto su calcio d’angolo che il “bomber” Marescalco, con un colpo di testa dei suoi ha messo alle spalle di Magnani. Il pareggio sarebbe già stato buono («Vedrete — ripeteva Mari— sarà difficile per tutti vincere su questo campo») ma i “grigi” hanno insistito. «Le squadre di Mari hanno questa caratteristica— ricordava un collega della Nuova Sardegna — probabilmente non divertiranno tanto, ma finiscono sempre per fare punti». E cosi è stato: gli ospiti hanno inseguito il colpaccio per tutta la ripresa. Ed è stato proprio Manueli a meno di due minuti dal termine a scodellare al centro la palla che ancora Marescalco ha "fintato” per l’accorrente Sgarbossa. Gran sventola e gol del 2-1 con i giocatori dell’Olbia increduli e allibiti. Mari parecchio afono, ha lasciato la Sardegna nella serata di domenica (più fortunato di altri che, tra scioperi e prenotazioni “saltate” sono rientrati in continente soltanto nella nottata di lunedì). Lunedì, come sua abitudine, si è goduto un meritato riposo nella quiete familiare. Un buon libro, finalmente un po’ di tranquillità che non guasta mai dopo la battaglia del giorno prima. Il mister ha insistito sulle occasioni fallite ma ha messo l’accento sulla ritrovata fisionomia della squadra che sta volando alla conquista di una probabile. mozione ora non più improbabile. Poi aggiunge: «Dobbiamo migliorare ancora qualcosa negli automatismi a centrocampo ma ho notato alcune caratteristiche che ci porteranno lontano». Mari dunque azzarda una previsione che alcune settimane fa (con la stessa squadra e con gli stessi uomini a disposizione) non avremmo mai pensato di sentirgli dire. In attesa che la sua formazione giri a mille, il tecnico pensa già alla prossima gara interna che, calendario alla mano, potrebbe lanciare i “grigi” da soli i vetta al campionato. «Riprendiamo la preparazione con la solita tranquillità — dichiara — con i soliti ritmi, senza forzare e senza però farci soverchie illusioni. Sappiamo che si dovrà lottare ogni domenica, sia che si giochi in trasferta, come pure in casa. Non esistono differenze, per noi». Intanto, una nota positiva, anche dal settore infermeria giungono buone notizie. Maurizio Marchetti, l’infortunato, ha ripreso lentamente a muoversi per rimettersi al servizio della squadra. Il mediano non è più immobile, con il ginocchio rigidamente bendato ma può riprendere confidenza con il pallone anche se i suoi tempi di guarigione saranno, come detto, abbastanza lunghi. L’altro Marchetti, Giancarlo (quello ex Vicenza e Cerretese che si allena assieme ai titolari) ha già dimostrato quanto vale: può essere utile all’Alessandria che cerca di rinforzare (o comunque di allargare un organico indubbiamente ridotto all’osso: «Ci occorrono, come avevo già spiegato, 17/18 elementi, tra i quali un paio di giovani di buone speranze da portare a turno in panchina. Poi siamo a posto». E intanto quest’Alessandria incompleta viaggia col vento in poppa. Buon segno (Il Piccolo - Roberto Giiardengo) RISULTATI: Derthona - Carbonia 2-0 Imperia - Montevarchi 1-0 Lodigiani - Prato 1-2 Massese - Lucchese 0-0 Nuorese - Spezia 0-1 Pontedera - Vogherese 0-0 Siena - Savona 4-1 Torres - Civitavecchia 1-0 CLASSIFICA: Derthona, Torres, Alessandria p. 5; Pontedera, Lucchese, Siena, Prato 4; Carbonia, Imperia, Massese, Vogherese 3; Nuorese, Olbia, Lodigiani, Spezia 2; Civitavecchia, Montevarchi, Savona 1 MARCATORI: 3 RETI: Brandolini (Pontedera), Cardino (Lodigiani, 1); 2 RETI: Sgarbossa (Alessandria), Leone (Carbonia) (Il Piccolo) Il punto sul campionato ALESSANDRIA CAPOLISTA virtuale del campionato grazie al successo colto in “zona Cesarini” ad Olbia, che le permette di mantenersi in testa alla classifica insieme a Derthona e Torres e di lasciarsi alle spalle 3 delle 5 squadre con cui divideva il primato nella precedente classifica : Pontedera, Lucchese e Carbonia ; i sardi sono stati battuti a Tortona, i rossoneri hanno colto un buon pari nel derby di Massa, e i granata hanno perso un punto interno contro una Vogherese barricata nella propria metà campo. Buone prospettive per l’Alessandria, oltre che per le indicazioni positive fornite dalla prova di carattere di una vittoria esterna colta dopo essere stati in svantaggio alla fine del primo tempo, anche per il calendario favorevole che propone ai grigi un non difficile confronto interno con la Nuorese (sconfitta in casa domenica dallo Spezia per 1-0), mentre il Derthona andrà a Voghera e la Torres sarà impegnata a Lucca contro una delle più serie pretendenti alla C1 (Il Piccolo)