Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
14-11-2010 - Giornata: 13 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Salernitana Calcio 1919 3 - 1 (0 - 0)
RETI: 53. Martini M.[A], 76. Damonte L.[A], 93. Scappini S.[A] 71. Ragusa [Sa]

Alessandria US 1912 Pucino Raffaele, Romeo Samuele, Cammaroto Vincenzo, Segarelli Gianluca, Bonomi Simone, Negrini Matteo, Camillucci Cristiano [76. Damonte Loris], Martini Marco [80. Cuneaz Andrè], Artico Fabio [67. Scappini Stefano], Croce Daniele, Servili Andrea A disp.:Biava Raffaele, (P) Colombi Simone, Ghinassi Tommaso, Marchesetti Mattia All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
SALERNITANA CALCIO 1919: Polito, Balestri, Legittimo, Carrus, Altobello, Murolo, Ragusa, Montervino [63. Carcuro], Litteri [63. Falzerano], Szatmari, Fava. A disp.: Iuliano, Pepe, Tricarico, Franco, Merino Ramirez. All.: Breda Roberto

Arbitro: Coccia Andrea (San Benedetto del Tronto) [Eminente, Spiandore]
Note
Angoli: 9-5. Recuperi: 0.+ 4. Spettatori: 2000 circa (1454 paganti e 422 abbonati, incasso non comunicato). Giornata piovosa, terreno scivoloso Inizio gara ore 14.30

Commento
I GRIGI DELLE MERAVIGLIE Tre gol e lezione di calcio alla Salernitana. Uno spettacolo che meriterebbero grande pubblico Standing ovation. Il tributo riservato ai grandi. E l’Alessandria, questa Alessandria, è grande. Grandissima. Una squadra vera, che fa la partita, la costruisce, la gestisce, prova a ipotecarla e, quando si lascia raggiungere, non concede agli avversari neppure il tempo per festeggiare. Riparte subito forte, perché vuole vincere. L’essenza della gara è tutta qui, concentrata in una sola parola, ‘voglia’: chi vuole, può, i grigi vogliono e, adesso, possono. Anche battere la potenziale capolista, che tatticamente sbaglia qualcosa (Litteri che fa , soprattutto, il terzino aggiunto, lui che è più attaccante di molti), ma soprattutto è dominata da una interpretazione perfetta. Fin dal primo tempo, dominato dai grigi: manca solo l’acuto, la sensazione che ci siano, però, le condizioni e gli interpreti giusti. Aggiungendo, nella ripresa, quelle che Maurizio Sarri definisce «giocate di buon ritmo». Soprattutto concretizzando, questa volta sì, quella richiesta insistita del tecnico, per tutta la settimana, il mix tra il ritmo che avrebbe voluto vedere già contro la Reggiana e la lucidità di Crema. Il mix riesce bene, anche perché l’Alessandria aggiunge due elementi indispensabile, la convizione e la voglia di vincere. Diventano la costante, fino al vantaggio, e poi dopo il pareggio che sa di beffa, perché avremmo faticato tutti a accettarlo, soprattutto per quella ‘complicità’ di Servili che, di solito, è il salvatore dei risultati e che, proprio per questo, merita il perdono immediato, come fanno i tifosi, che all’uscita gli dedicano un coro speciale. La forza dell’Alessandria è anche questa, la simbiosi tra la squadra e il suo pubblico e non è un caso che il primo tempo è meglio giocato e la ripresa più ‘sporca’, ma i tre gol sono tutti sotto la Nord, quella marcia in più che non conosce gerarchie di classifica e che, anzi, aiuta a scombinare queste gerarchie e a candidare i grigi per un ruolo che va oltre quello della ‘sorpresa’. I 22 punti di oggi sono, lo ammette anche Sarri, «qualcosa in più non solo delle nostre previsioni, ma anche dei pronostici degli addetti ai lavori, che ci avevano collocati al 12° posto». Invece i grigi sono terzi a un punto dalla coppia di testa. Meriterebbero un pubblico da capolista, non meno di 1500 paganti. E non diteci, adesso, che pioveva o che c’era la Ferrari da seguire in tv. Il campionato dei grigi, di questi grigi, vale molto di più del mondiale della rossa. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Tre gol rifilati alla favorita del girone, una prova maiuscola e la consapevolezza di non essere per caso in zona playoff. La partita con la Salernitana dà all’Alessandria le risposte che la squadra di Sarri cercava: il 3-1 è frutto di maturità tattica, bel gioco e tanta convinzione nei propri mezzi. I campani restano in gara fino al 93’, ma almeno per una domenica la qualità dei grigi è decisamente superiore. Primo tempo con un’occasione a testa: Cammaroto schiaccia di testa una punizione di Negrini, ma Polito è strepitoso nella deviazione in corner. Capovolgimento di fronte e Ragusa si libera in area, ma posizione defilata «schiaccia» troppo la conclusione e spedisce a lato. Per il resto, è sempre l’Alessandria a comandare le operazioni, con i mediani Segarelli e Camillucci lucidi e con gli esterni Croce e Negrini micidiali nell’uno contro uno. Puntuale, in avvio di ripresa, arriva il vantaggio: combinazione Negrini-Camillucci, cross per Martini che di testa infila nell’angolo più lontano. I grigi controllano bene, ma un clamoroso errore di Servili consegna alla Salernitana l’1-1: il portiere esce male su una palla innocua e Ragusa lo beffa con un lob preciso. Al 32’ il 2-1: prima di una punizione dal limite, Sarri fa entrare Damonte al posto di Camillucci e la sostituzione si rivela azzeccata perché l’ultimo arrivato schiaccia di testa in rete il cross di Croce. Dopo un gol annullato a Fava per fuorigioco, l’Alessandria chiude i conti con la prodezza di Scappini al 3’ di recupero. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) L' Alessandria batte e scavalca la Salernitana con la migliore prestazione della stagione. La squadra di Sarri, molto attenta, ha avuto la meglio su un avversario «senza cuore», come dirà il tecnico Breda. E pensare che nei primi minuti sono stati proprio gli ospiti a menare la danza con un Ragusa scatenato. Poi i grigi hanno preso le misure sfiorando la rete con Cammaroto e Martini. I gol Nella ripresa i fuochi d' artificio. All' 8' Camillucci dalla destra mette al centro e Martini spizzica di testa infilando l' angolino. Dopo un assedio insistente la Salernitana, complice un' uscita sbagliata di Servili, al 26' pareggia con un pallonetto di Ragusa. Ma l' Alessandria si ributta in avanti e al 31' il neo entrato Damonte, tutto libero in area, infila di testa Polito. Al 35' Fava si vede annullare la rete del pareggio per un fuorigioco dubbio, poi nel recupero Scappini dal limite infila nel sette per il 3-1. (Gazzetta dello Sport) RECUPERI: Spezia-Ravenna 4-1 RISULTATI: Como - Bassano Virtus 0-1 Cremonese - Paganese 2-0 Gubbio - Pavia 1-0 Ravenna - Lumezzane 2-1 Reggiana - Spal 0-2 Spezia - Monza 3-0 SudTirol - Pergocrema 2-0 Verona H. - Sorrento rinv. CLASSIFICA: Spal, Sorrento* 23; Alessandria, Gubbio 22; Salernitana 21; Reggiana, Lumezzane, Sudtirol 19; Spezia 18; Cremonese 17; Pergocrema 16; Bassano Virtus 15; Ravenna, Pavia 14 Verona H. 13; Como, Monza 12, Paganese 10 Una gara in meno Salernitana -2 punti di penalizzazione Spal -1 punto di penalizzazione MARCATORI: Il punto sul campionato Il derby con la Spal si è confermato maledetto per la Reggiana, mai vittoriosa nelle ultime 10 sfide: l' ultimo successo è risalito addirittura al 2005. La Spal ha consolidato l' etichetta di squadra micidiale in trasferta (quarta vittoria, dopo Bassano, Cremona e Bolzano) e che soprattutto ha conquistato il primato in classifica insieme al Sorrento (che però ha una partita in meno), nonostante la penalizzazione di un punto. Se il migliore del Pavia, comunque, è stato il portiere Facchin che ha compiuto almeno quattro parate decisive, è significato che la squadra di Torrente ha fatto scintille e che, al di là dello striminzito 1-0, ha dominato largamente il match. A digiuno di successi in casa da dieci mesi, il Ravenna ha vinto due volte in otto giorni al Benelli piegando anche il Lumezzane 2-1, dopo aver battuto la Reggiana. (La Gazzetta dello Sport)