Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1984/1985
Serie C2
18-11-1984 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Lodigiani Calcio 2 - 2 (0 - 1)
RETI: 46. Saporito F.[A], 56. Saporito F.[A] 6. Scotini [Lo] , 72. rig. Cardillo [Lo]

Alessandria Calcio US Beccari Sandro, Carrera Massimo, Sgarbossa Eugenio [75. Vulpiani Fabio], Marchetti Maurizio, Gregucci Angelo Adamo, Cesaro Gian Luca, Saporito Franco, Camolese Giancarlo, Marescalco Franco, Da Re Paolo, Marchetti Giancarlo [63. Scarrone Pier Paolo] A disp.:(P) Carraro Renato, Moro Claudio, Nicassio Luigi All.: Mari Alberto

Formazione avversaria
LODIGIANI CALCIO: Bianchetti, Paolucci, Vincenzi [62. Silenzi], Cini, Sacchi, Versiglioni, Picconi [46. Marcangeli], Tintisona, Cardillo, Carlomagno, Scotini. A disp.: Cibelli, Paparusso, Argenio. All.: Attardi Guido.

Arbitro: Frusciante Luigi (Como)
Note
Ammoniti: Cini [L], Sacchi [L], Picconi [L], Versiglioni [L] Angoli: 9-2. Spettatori: 3.500 (2.903 paganti, incasso L. 22.674.000). Giornata fredda e nuvolosa, terreno allentato ma in discrete condizioni nonostante la pioggia dei giorni scorsi. Inizio ore 14.30

Commento
IL PAREGGIO COL LODIGIANI L ’OMBRA DI ALCUNE ASSURDE DECISIONI DEL DIRETTORE DI GARA Ora c'è un avversario in più: l'arbitro Domenica a Sassari è già vietato perdere Adesso anche gli arbitri! Questo campionato, che poteva trasformarsi in una galoppata trionfale, seppure contrastata da due avversari del calibro di Prato e Lucchese (quindi una “guerra” leale, a suon di gol e risultati) rischia di diventare per l’Alessandria un vero e proprio calvario, una autentica sagra delle occasioni perdute. Domenica scorsa un altro punto è stato lasciato agli avversari il distacco tra i “grigi” e le prime due della classe è aumentato di un’altra incollatura. Sarà pur vero che Camolese e compagni hanno sofferto più del lecito e, forse, più del previsto la fresca “verve” dei capitolini (gli ospiti si sono trovati addirittura in vantaggio, dopo 6’ minuti,complici involontari Beccari e Carrera, realizzatore Scotini) ma certe partite quando sono incanalate sui binari giusti, non possono venire falsate e, anzi, condizionate da cervellotiche decisioni arbitrali. E la regolarità del torneo dove la mettiamo? Ecco un esempio: clamoroso spintone di Paolucci (13’) che manda a terra “Ciccio” Marescalco in area non basta per convincere il signor Frusciante di Como a concedere il calcio di rigore a favore dei “grigi”; nel finale, dopo che l’Alessandria aveva raddrizzato la situazione con due reti di Saporito (1’ e 11’ della ripresa), un misterioso (e comunque involontario) fallo di mano di Da Re induce la giacchetta nera a concedere la massima punizione agli ospiti. Mari è più amareggiato del solito: «Sembrava di giocare all’estro - dichiara senza mezzi termini - altro che benevolenza verso le squadre che giocano in casa. Eravamo riusciti a recuperare il gol di svantaggio, giocando discretamente bene e successivamente, a raddoppiare con Saporito. Poi quel calcio di rigore che dalla panchina non ho visto e che non voglio discutere. Posso soltanto far notare quello che, del resto, avete constatato tutti quanti: a noi è stato negato, a loro concesso un penalty...».Determinante, dunque, la «cattiva giornata» dell’arbitro? «Io non voglio commentare il suo operato in occasione delle azioni all'interno dei sedici metri: si tratta di episodi, si deve decidere nel breve spazio di un secondo o due e, per questo, si può sbagliare. Ma a mio avviso siamo stati ancora più penalizzati da alcune errate valutazioni durante il secondo tempo: un fallo invertito, un “vantaggio” non concesso; quindi tutta una serie di interventi che non ci hanno certo permesso di riuscire a ripassare in vantaggio, una volta raggiunti». Ad Alessandria c’era anche il commissario di campo. «Ho notato che l’Alessandria ha giocato molto bene nei primi quindici minuti della ripresa - ha detto con un sorriso ai cronisti - certo, se avesse insistito su questa strada, avrebbe molto probabilmente vinto perché il Lodigiani mi è sembrato alle corde». Ma nel suo rapporto, rinviato dell’AIA non può aver descritto le prodezze calcistiche di Marescalco e Saporito. E l’arbitro? «Su di lui non posso dire nulla» ha ribadito con un sorriso. Le contestazioni si sono risolte nel solito modo: terna arbitrale scortata fuori dallo stadio con l’aiuto della polizia; qualche invettiva, alcuni tifosi trattenuti dalle forze dell’ordine. E l’ineffabile Commissario (ex arbitro) che sottolinea: «Ci sono arbitri più scaltri di altri». Ma l’Alessandria? Ha balbettato nel primo tempo, nonostante il rientro di Maurizio Marchetti (il mediano ha giocato bene e sembra del tutto ristabilito dopo il brutto incidente con l'Imperia) soprattutto perché ha messo in mostra i problemi di sempre. Il solo Marescalco alla caccia del gol - nonostante l’aiuto delle mezze punte - ingaggia spesso lotte impari con i difensori; retrocede, cattura palloni, poi si porta all’attacco cercando la soluzione personale. Non può fare miracoli. Nella ripresa, invece, alcuni scampoli di calcio spettacolo: azioni in velocità, rapidi passaggi: due gol.«La partita, in questo senso è stata bene interpretata - afferma Mari - e non posso rimproverare nulla ai ragazzi. La realtà è che stavamo conducendo in porto una vittoria utile per la classifica e invece, ancora una volta, dovremo andare in trasferta e riprenderci i punti che abbiamo lasciato qui di fronte al nostro pubblico». Domenica a Sassari. Tappa difficile, con la Torres altrettanto avvelenata dalla sconfitta, pesante, rimediata sul campo di Massa (un 4-3, logicamente combattuto), Mari che ha recuperato Marchetti e lasciato in panchina Moro rischia ora di perdere Sgarbossa che domenica ha accusato un risentimento inguinale, roba vecchia. Lo stadio dell’Acquedotto ha visto pesso un’Alessandria a corrente alternata. Lo scorso anno ricordiamo una sconfitta beffa con i sardi in dieci uomini. Quest'anno è già vietato perdere. E siamo appena alla decima giornata (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) I GRIGI RAGGIUNTI NEL FINALE. L'ARBITRO ESCE SOTTO SCORTA Un rigore, evidente, negato all'Alessandria quando era in svantaggio, ed uno. inventato, concesso al Lodigiani mentre i grigi stavano conducendo per 2 a 1 ha indubbiamente Influenzato negativamente il risultato per i padroni di casa, costretti ad un pareggio. Due decisioni alquanto contestate quelle dell'arbitro Frusciante dì Como che, anche per altri avventati interventi, è stato duramente contestato dai tifosi. Alla fine, per evitare guai peggiori, 11 direttore di gara è stato accompagnato fuori dal «Moccagatta» con un'auto della polizia Il pareggio casalingo rappresenta per l'Alessandria una mezza battuta d'arresto, i grigi dovranno ora cercare di riparare sin dalla trasferta di domenica prossima a Sassari il punto lasciato al Lodigiani, per evitare di perdere il contatto con le prime. Contro la matricola romana l'Alessandria, dopo aver subito un gol a freddo, al 6', ed avere trovato qualche difficoltà ad andare a rete nel primo tempo, ha poi trovato un gioco brillante e tecnicamente valido riuscendo, all'inizio della ripresa, in soli dieci minuti, a ribaltare il risultato. Purtroppo il rigore subito al 72' ha mandato in fumo quanto di buono era stato fatto, privando la squadra di una meritata vittoria. Calcio d'avvio dell'Alessandria ma al 1' sono gli ospiti a presentarsi pericolosi con Scotini. che manca la conclusione. Un minuto dopo rovesciamento di fronte, una punizione di Da Re viene respinta corta dalla difesa, stangata di Sgarbossa ma Bianchetti riesce a salvare in corner. Al 6' vera doccia fredda per gli alessandrini, il gol del Lodigiani: punizione di Tintisona. raccoglie Scotini e la palla finisce alle spalle di Beccari. Nella ripresa grigi subito all'attacco, al 46' arriva il meritato pareggio: azione di Marescalco che serve Da Re, colpo di testa di quest'ultimo per Saporito che. con precisione, mette a segno. L'Alessandria, lanciata, insiste nell'attacco, al 56' seconda rete: scende sulla sinistra Giancarlo Marchetti, cross al centro e Saporito, tra una selva di gambe, trova lo spiraglio per realizzare Sembra cosa fatta per i padroni di casa, che peccano però forse nel chiudersi troppo in difesa, e al 72' arriva la doccia fredda: azione in area grigia, la palla, forse, finisce del tutto involontariamente contro la mano di Da Re, l'arbitro non accetta ragioni e concede il rigore: calcia Cardillo ed è il pareggio per il Lodigiani. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Carbonia - Spezia 1-0 Civitavecchia - Pontedera 0-0 Lucchese - Nuorese 3-0 Massese - Torres 4-3 Montevarchi - Derthona 0-0 Prato - Olbia 1-0 Savona - Imperia 1-1 Vogherese - Siena 0-0 CLASSIFICA: Lucchese, Prato p.14; Derthona, Massese, Siena, Alessandria 11; Carbonia, Pontedera, Imperia 10; Torres, Savona 9; Lodigiani, Montevarchi 8;Vogherese, Spezia 7; Olbia 5; Nuorese 4; Civitavecchia 3 Il punto sul campionato E’ stato un derby vero quello interpretato da Savona e Imperia con toni agonistici elevati, un 1-1 tutto sommato soddisfacente. Quarto risultato utile consecutivo per il Carbonia che ha avuto la meglio sullo Spezia anche se la vittoria non è stata facile. E’ stato u risultato giusto, quello 0-0, venuto fuori tra Montevarchi e Derthona: la squadra toscana ha attaccato senza sosta mentre i piemontesi hanno difeso con ordine. Neppure contro il blasonato Siena la Vogherese è riuscita a cogliere la sua prima vittoria stagionale malgrado l’ottima prova fornita.