Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1984/1985
Serie C2
09-12-1984 - Giornata: 12 - Prato - Lungobisenzio


Prato AC - Alessandria Calcio US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 25. Colucci [Pr] , 83. Ravot [Pr]

Alessandria Calcio US Beccari Sandro, Moro Claudio, Sgarbossa Eugenio, Carrera Massimo, Gregucci Angelo Adamo, Cesaro Gian Luca, Manueli Luigi [64. Marchetti Giancarlo], Camolese Giancarlo, Marescalco Franco, Da Re Paolo, Saporito Franco A disp.:(P) Carraro Renato, Marchetti Maurizio, Nicassio Luigi, Vulpiani Fabio All.: Colombo Antonio

Formazione avversaria
PRATO AC: Vettore, Colombo, Guerra, Esposito, Bertolucci, Gorin, Colucci, Ceccaroni, Ravot, Ferretti [55. Spagnuolo], Telesio [75. Improta]. A disp.: Puggelli, Simoni, Pessina. All.: Bruno Maurizio.

Arbitro: Arcovito Salvatore (Messina)
Note
Ammoniti: Carrera [A], Da Re [A], Moro [A], Gregucci [A], Ravot [P]. Spettatori: 4.000 Angoli: 9-10 Giornata fredda, terreno soffice. Reclamo dell’Alessandria per la presunta doppia ammonizione, e la mancata espulsione, del pratese Ravot. Successivamente il Giudice sportivo respinse l’istanza dei grigi omologando la partita. Inizio ore 14.30

Commento
I “GRIGI” SCONFITTI SUL CAMPO DEL PRATO, MA LA PARTITA POTREBBE ESSERE RIPETUTA L'Alessandria si affida ad un reclamo L’attaccante toscano Ravot due volte ammonito ma non espulso — In partenza l’esposto alla Lega Sarà forse il giudice sportivo a decidere il futuro dell’Alessandria che continua, sul campo, a rimediare sconfitte e subire gol. Domenica i «grigi» hanno infatti accusato la terza battuta d’arresto consecutiva ma sul risultato finale, come già alcuni sapranno, pesa come una spada di Damocle la riserva scritta presentata dal segretario Coscia al direttore di gara, signor Arcovito di Messina che ha il compito di inoltrarla ai competenti organi della Lega Calcio. Il ricorso, se accettato, potrebbe addirittura portare alla ripetizione della partita che avrebbe potuto rilanciare la formazione di Colombo verso le zone alte della classifica, mentre invece (sorprese a parte) non ha fatto altro che affossare le residue speranze di promozione. Ma ecco la «riserva». Riguarda una doppia ammonizione che il «bomber » toscano Ravot avrebbe accumulato nel corso dell’incontro, senza essere poi colpito dal provvedimento di espulsione previsto dal regolamento. L’attaccante del Prato, durante il primo tempo si era visto esibire il cartellino giallo per gioco falloso ai danni dell’alessandrino Moro, suo diretto marcatore. Nella ripresa il giallo. L'Alessandria si toglie definitivamente dalla propria metà campo e insidia da vicino la porta di Vettore con un Saporito in giornata di vena. Ma il «tornante» non basta perché un po’ lo stesso Saporito, ma anche Gregucci e Sgarbossa gettano al vento alcune favorevoli occasioni. E così arriva il raddoppio dei padroni di casa. Ravot, il «gioiello» della squadra di Bruno riesce a trafiggere Beccari per la seconda volta. È un momento di gran gioia per il centravanti che scavalca i cartelloni pubblicitari e corre ad esultare verso il pubblico, alla maniera dei sudamericani. È proibito dal regolamento (la norma è discutibile, ci permettiamo di sottolineare n.d.r.) ma molti atleti, anche a livello di serie C si lasciano andare a questa colorita esultanza, incuranti delle ammonizioni. Succede anche a Ravot: al suo ritorno verso il centrocampo viene ammonito. È questione di secondi poi Giancarlo Camolese, capitano in assenza di Manueli, da poco sostituito, si rivolge all’arbitro facendo notare l’irregolarità; in breve si crea un piccolo capannello attorno ad Arcovito. L’arbitro, fino a quel momento bravissimo, non vuole tener conto della situazione, non intende recedere sulla decisione. Lunedì scorso, con calma, l’Alessandria ha preannunciato con un telegramma di essere intenzionata a presentare reclamo. La società ha tempo sette giorni, ma probabilmente la documentazione verrà inviata in Lega al più presto, forse addirittura domani sera. «Siamo in grado di produrre ogni tipo di prova - afferma convinto il segretario Coscia - anche perché, se è stata commessa un’irregolarità tecnica, è giusto che l’incontro venga fatto ripetere. Mi spiace per il signor Arcovito che per tutto il resto dell’incontro è stato bravissimo. Tuttavia dovrà avere il coraggio di ammettere questo suo errore. Vedremo». C’è attesa, ma anche molta amarezza. Si diceva delle tre sconfitte consecutive: evidentemente Beccari e compagni non hanno ancora superato quella crisi che aveva portato all’allontanamento di Mari, hanno ancora scarsa fiducia nei loro mezzi. Una colpa grave, un handicap difficile da superare nonostante il bel gioco ed i buoni propositi. Anche domenica a Prato, l'Alessandria ha infatti dovuto partire da 0-1 per«colpa» di una rete beffarda realizzata da Colucci poco prima della mezz’ora. Fatta la frittata, i «grigi » hanno così cercato un pareggio che sembrava sempre più vicino, visto anche come si muovevano Saporito, Camolese e Da Re nella seconda parte della gara. Poi il calcio piazzato di Ravot, il raddoppio, la fine di un sogno durato novanta minuti e forse, di uno più lungo che Alessandria tutta aveva cullato dalla scorsa estate. «Peccato davvero - si rammarica Toni Colombo che a Prato ha rifatto il suo esordio sulla panchina grigia - perché i ragazzi si sono veramente mossi bene e hanno fatto tutto quanto era nelle loro possibilità e, nella ripresa avrebbero davvero meritato il pareggio. Purtroppo, da quanto mi è parso di capire, non è ancora del tutto scomparsa questa paura di vincere, questo timore dei risultati che l'Alessandria si trascina dalla prima domenica di campionato». Non sono bastati i giovani (Carrera sta davvero bruciando le tappe: peccato per quella sua lentezza «costituzionale» che gli impedisce di imporsi all’attenzione dei tecnici), non è bastata la volontà dei «senatori» (bravo anche Manueli che ha corso fino a che lo ha sorretto il fisico), non è bastata neppure la concentrazione della difesa (Gregucci ha annullato Telesio). La sconfitta lascerà forse il segno anche sugli incassi, ora che l’Alessandria dovrà esibirsi per due volte di fronte al pubblico amico: domenica contro lo Spezia ed il 23 dicembre ricevendo il Civitavecchia. Quindi la sosta e la ripresa dell’Epifania.«Speriamo di disputare un girone di ritorno coi fiocchi afferma con un sorriso amaro Gianfranco Coscia - poi faremo forse i conti in primavera». Intanto, molto più realisticamente, i ragazzi dì Colombo dovranno guardarsi alle spalle. È incredibile, ma la nuova battuta d’arresto ha ricacciato ingloriosamente la grande «favorita» in zona retrocessione. Scherzi del calcio, oppure fredda logica dei fatti? Ha ancora senso parlare di promozione? E la Lucchese sconfitta in casa dal Montevarchi dove la mettiamo? A questi interrogativi dovranno essere i risultati «in primis » a dover dare una risposta. È vero che la pattuglia delle favorite è estremamente consistente, ed è dimostrato che manca la «squadra - leader». Ma trovare una collocazione per questa Alessandria diventa sempre più difficile. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) GRIGI NON BASTANO 45' DI FUOCO Battuti per 2-0 il Prato nonostante l'arrembaggio del secondo tempo Il Prato avrebbe potuto chiudere nel primo tempo un incontro che ha sofferto, invece, sino a 7' dalla fine quando Ravot ha siglato il raddoppio. L'Alessandria avrebbe potuto pareggiare nella ripresa; nel primi 45’ è apparsa, però, squadra sfilacciata e con poche idee.. Il Prato nel primo tempo è riuscito a Imporre la propria manovra con scambi di prima e veloci puntate on avanti per Ravot e Telesio. Al gol di Colucci al 25' (felice combinazione Guerra-Ceccaroni e triangolo per l'estrema destra locale) la squadra di casa avrebbe potuto aggiungere un gol annullato a Ceccaroni su calcio piazzato e un sacrosanto calcio di rigore trasformato dall'arbitro In punizione dal limite. Nella ripresa Invece il Prato si è spento. La velocità dell'Alessandria ha cosi preso il sopravvento con un arrembaggio disordinato ma ugualmente pericoloso', e ha sfiorato II pareggio prima con Saporito, poi con Carrera che si è visto deviare un colpo di testa destinato all'angolino basso. Quindi il Prato ha chiuso il conto con una punizione-bomba di Ravot all'83'. Nel complesso un'Alessandria che esce definitivamente dal «giro promozione», ma che, sul plano della determinazione, ha avvertito la sferzata determinata dal cambio dell'allenatore. Colombo ora dovrà lavorare sugli schemi e sicuramente per i grigi arriveranno presto anche i risultati. Il Prato da parte sua torna al successo dopo una sconfitta e un pareggio, mantiene la testa della classifica e può cosi risolvere I propri problemi con maggior tranquillità. (La Stampa - Ed. Sport - L.G.) RISULTATI: Civitavecchia - Carbonia 1-0 Derthona - Lodigiani 4-1 Imperia - Torres 0-1 Lucchese - Montevarchi 1-2 Nuorese - Olbia 0-0 Siena - Pontedera 3-0 Spezia - Massese 1-1 Vogherese - Savona 0-0 CLASSIFICA: Prato, Derthona p.17; Siena 16; Lucchese 15; Pontedera, Imperia, Massese, Torres, Savona 13; Carbonia, Montevarchi 12; Vogherese, Alessandria 11; Lodigiani, Spezia 10; Olbia, Nuorese 7; Civitavecchia 6 Il punto sul campionato Terza sconfitta consecutiva dopo quelle con Derthona e Torres, 5* sconfitta in campionato e Alessandria che tocca il punto più basso della sua lunga storia calcistica: solo 11 punti dopo 12 giornate in C2 con un bottino che persino nel peggior torneo della società grigia, quello di due anni fa, era stato migliore. Allora infatti l’Alessandria pareggiò a Grosseto dopo aver superato la Lucchese e ottenne il dodicesimo punto in altrettante gare; inoltre mai più in seguito scese sotto la media di un punto a partita .Oltretutto in questo momento la nostra squadra si trova più vicina al fondo della classifica che alla testa: solo 5 punti sul Civitavecchia ultimo e 4 sulle penultime Olbia e Nuorese; sono invece 6 i punti di ritardo dalla nuova coppia di testa Derthona - Prato. Il parziale di queste 3 ultime partite è indicativo: 0 punti, 1 gol segnato e 6 subiti; le cifre evidenziano le solite tendenze, ossia povertà dell’attacco e perforabilità della difesa, ma sono cose che si segnalano dalla sconfitta di Siena, e cioè dalla 5a giornata, quando qualcosa si poteva ancora fare. SITUAZIONE IN TESTA — Un evento a dir poco clamoroso ha sconvolto la graduatoria nella parte alta: la Lucchese si è fatta inopinatamente superare in casa dal Montevarchi, squadra che per lungo tempo ha navigato nei bassifondi della classifica e che con una serie di 10 punti nelle ultime 7 gare si è portato a centro classifica superando anche i grigi. Come precedentemente segnalato, in testa sono rimaste il Derthona, vittorioso in casa per 4 a 1 sul Lodigiani, e il Prato, mentre ad una sola lunghezza continua ad incalzare il Siena che ha superato agevolmente sul proprio terreno il Pontedera per 3-0. Conferma, quindi, per i “cugini” tortonesi, che in queste ultime 3 consecutive gare vittoriose sono riusciti a segnare ben 10 reti subendone solo 3, una per partita, tutte ininfluenti sul risultato. Per un’Alessandria che va a fondo, un Derthona che continua a salire (Il Piccolo)