Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
21-11-2010 - Giornata: 14 - Pavia - Pietro Fortunati


Pavia AC - Alessandria US 1912 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 86. Ferretti [Pa] 81. Artico F.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Pucino Raffaele, Romeo Samuele, Cammaroto Vincenzo, Segarelli Gianluca, Bonomi Simone, Negrini Matteo [88. Marchesetti Mattia], Damonte Loris [55. Camillucci Cristiano], Scappini Stefano, Martini Marco [75. Artico Fabio], Croce Daniele A disp.:Biava Raffaele, (P) Colombi Simone, Cuneaz Andrè, Ghinassi Tommaso All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
PAVIA AC: Facchin, Daffara, Visconti, Carotti, Preite, Blanchard, Tattini [75. Pellegrini], Ferrini, Ferretti, Guadalupi [84. D'Errico], Marconi [65. Del Sante]. A disp.: Redaelli, Del Padrone, Squillaci, Giannattasio. All.: Andrissi Gianluca

Arbitro: Di Paolo Aleandro (Avezzano) [Grillo, Calà]
Note
Ammoniti: 21. Ferretti [P], 24. Negrini [A], 31. Blanchard [P], 52. Damonte [A], 80. Pucino [A], 93. Bonomi [A]. Angoli: 3-6. Recuperi: 0.+4. Spettatori: 1200 (712 paganti, 370 abbonati, incasso 3.760 euro) Giornata grigia e piovosa, terreno molto pesante e zuppo d’acqua. Inizio gara ore 14.30

Commento
IL CAPOLAVORO E LA BEFFA Artico illude al 36’ della ripresa con una magia. Un’ingenuità rimette in gioco un Pavia spento Due anni fa era stato il 39’ e una ‘bicicletta’ di Carbone. Questa volta le lancette dell’orologio hanno completato solo due giri in più, 41’ della ripresa, prodezza di Ferretti con il concorso di colpa di un’Alessandria che pecca di ingenuità nel momento in cui dovrebbe avere, invece, la lucidità al massimo, illuminata da una magia del suo capitano. Quando si tira la riga e si fanno le somme, però, il risultato è identico: la ‘zona Cesarini’ (o ‘zona Artico’, se preferite) al ‘Fortunati’ non funziona. O, almeno, funziona solo per i padroni di casa che, nella valutazione dei 90’, forse meritano ancora, ma per gli ultimi 30’ abbondanti sarebbero da 0 punti e da classifica immobile. È un’Alessandria in formato diesel, quella del primo tempo, che linearità e ritmo li trova dopo il quarto d’ora e quando abbassa troppo il baricentro, come Sarri aveva severamente vietato di fare, concede inevitabilmente campo a una formazione che ha molta sostanza fisica, sicuramente più della qualità tecnica. E su un fondo gibboso, reso ancora più brutto e complicato dalla pioggia, chi è più tecnico rischia di vedersi meno e, soprattutto, raccogliere poco, al contrario di chi la metta più sul piano ‘materiale’ che non su quello estetico. Però, se Servili fa il suo e bene nell’unica vera occasione dei padroni di casa nella ripresa frazione, la palla gol migliore la costruiscono gli ospiti, quando manca pochissimo all’intervallo. Potrebbe essere il colpo del ko, ma Martini calcia fuori un pallone che avrebbe potuto ‘cucchiaiare’ alle spalle di Facchin ormai fuori causa. Sono ‘grazie’ che sarebbe meglio non concedere mai, ma l’ex perugino ci ha abituato a i gol difficili e impossibili, tralasciando, però, quelli ‘banali’, ma altrettanto fondamentali. Più Alessandria nella ripresa, sempre di più, traversa e poi volo del portiere. E il capolavoro di Artico: una squadra che finisce in crescendo di condizione e questa è una conferma. Peccato che abbia ancora passaggi a vuoto come il gol, in quell’area piccola, per dirla con Sarri «troppo poco affollata». Se questa era una prova di maturità, i grigi si sono meritati la sufficienza piena, ma non di più: perché subire gol nel momento migliore, da una squadra in quel momento sulle gambe e a corto di energie, dimostra che c’è ancora da lavorare. Più che sulle gambe, che girano, sulla testa, sulla concentrazione: per puntare in alto, e i grigi (magari con qualche aggiunta a gennaio: leggasi Bondi) possono ancora salire, serve questo scatto in avanti. Di mentalità. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Dall’illusione alla delusione in soli 5’: i grigi portano a casa un punto da Pavia, non sapendo conservare il vantaggio giunto al 36’ del secondo tempo con una magìa di Artico su punizione. Un'ingenuità della difesa alessandrina consente ai lombardi di acciuffare l’1-1, peraltro il risultato più giusto. Campo pessimo e giocatori che ne risentono fin dall’avvio, così il gioco è subito confusionario anche se gli ospiti sono pericolosi al 6’ con una conclusione di Croce con palla di poco a lato. Il Pavia risponde al 10' con una bella azione manovrata, ma l'ultimo tocco di Ferretti per lo smarcatissimo Marconi è fuori misura. Cerca il gioco sugli esterni l'Alessandria anche se qualche problema di equilibrio frena Croce e le sue micidiali ripartenze: tra i padroni di casa il fulcro del gioco è l'ex cremonese Carotti che gode di troppa libertà in mezzo al campo, così Sarri si sbraccia in panchina a metà tempo e invoca maggiore attenzione dai suoi. Al 24' si anima il match: calcio di punizione per il Pavia dalla trequarti, Ferretti da dentro l'area si coordina e lascia partire una pericolosa girata di sinistro respinta alla grande da Servili. A ridosso della mezz'ora gli azzurri conquistano metri e l’Alessandria soffre: l’inesauribile Ferretti salta tre uomini in bello stile, si accentra ma calcia il pallone alle stelle. Replica Croce su calcio di punizione, ma il suo tiro è alto. E’ comunque una fiammata isolata quella dei grigi, incapaci di trovaqre ritmo: non c’è infatti intensità nell'azione di Negrini e solo Croce riesce a tratti a far salire la squadra sulla fascia di competenza, ma i padroni di casa si lasciano preferire e trovano nell’ispirato Ferretti un buon punto di riferimento, mentre Marconi latita. Sono comunque gli ospiti ad avere l'occasionissima: al 42' Scappini serve una palla d'oro in profondità a Martini che, solo davanti a Facchin, spedisce fuori da pochi metri. A inizio ripresa, si accendono i riflettori e s’illumina anche l’Alessandria. Cammaroto ci prova subito su punizione ma «abbatte» Preite che devia in angolo. Sbanda la difesa dei grigi al 4' e Marconi, ben servito da Guadalupi, calcia alto. Damonte si becca un giallo evitabile al 6' (salterà il Monza) e viene sostituito da Camillucci. Ancora decisivo Servili al 13': angolo di Ferretti, stacco perentorio di testa di Blanchard ma il portiere con un balzo felino va a togliere il pallone dall'angolino basso. Ancora Pavia al 17' con Ferretti che fa quello che vuole sulla sinistra: il numero nove salta Romeo e poi calcia rasoterra, la palla attraversa tutta l'area piccola ma Marconi non arriva all'appuntamento con la deviazione. I grigi dimostrano però di esserci: Camillucci lancia Scappini la cui sponda mette in movimento Martini, pronto tiro e traversa piena, poi la difesa libera. Entrambe le squadre vogliono vincere e spendono molte energie su un terreno di gioco sempre più infido. Ancora la formazione di Sarri pericolosa al 29' con un perentorio colpo di testa di Scappini deviato in corner da Facchin. Al 36' l’Alessandria passa in vantaggio. Artico con grande mestiere si guadagna una punizione ai 25 metri, si incarica anche della battuta e con una parabola perfetta manda il pallone sotto l'incrocio dei pali dove Facchin nulla può. Ma non c’è quasi il tempo di esultare che il Pavia pareggia con una bella azione corale finalizzata da Ferretti: difesa presa d'infilata e perfetto il tocco sotto del centravanti di casa a superare Servili. Finisce 1-1 e per i grigi c’è un po’ di amaro in bocca. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Succede tutto nel finale tra Pavia e Alessandria, che pareggiano al termine di una partita equilibrata. Gli ospiti sfiorano il vantaggio in chiusura di primo tempo: Martini si presenta solo davanti a Facchin, ma calcia a lato. Lo stesso attaccante al 23' della ripresa con un tiro dal limite prende la traversa. Al 36' i grigi riescono passano con una splendida punizione di Artico, appena entrato. I padroni di casa però reagiscono subito e appena cinque minuti dopo pareggiano con Ferretti, che riceve palla dal neo entrato D' Errico e batte Servili. (Gazzetta dello Sport) RISULTATI: Bassano Virtus - Spezia 0-0 Lumezzane - Gubbio 0-2 Monza - Cremonese 2-2 Paganese - Como 0-0 Pergocrema - Reggiana 0-1 Salernitana - Ravenna 1-1 Sorrento - SudTirol 3-2 Spal - Verona H. 1-1 CLASSIFICA: Sorrento* p.26; Gubbio 25; Spal 24; Alessandria 23; Reggiana, Salernitana 22; Spezia, Sudtirol 19; Cremonese, Lumezzane 18; Pergocrema, Bassano Virtus 16; Ravenna, Pavia 15; Verona H. 14 Como, Monza 13; Paganese 11 Una gara in meno Salernitana -2 punti di penalizzazione/ Spal e Lumezzane -1 punto di penalizzazione Il punto sul campionato Paulinho e il Sorrento, due storie parallele da numeri uno. Il brasiliano con due gol è volato in doppia cifra 11 reti e in testa alla classifica dei cannonieri staccando Cipriani. Il nuovo corso del Verona ha imposto il pari casalingo alla ex capolista Spal, un risultato giusto per il volume di gioco e le occasioni prodotte dalle due squadre. E' stato il Gubbio la rivelazione del campionato. Gli umbri, al terzo successo di fila, sono passati anche a Lumezzane, sfruttando le tante assenze (ben sei tra squalifiche ed infortuni) nella squadra bresciana e due palle inattive. E’ tornato al successo la Reggiana, che ha inflitto la seconda sconfitta consecutiva ad un Pergocrema che ha terminato la gara in inferiorità numerica per la quinta volta di fila.(La Gazzetta dello Sport)