Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1984/1985
Serie C2
06-04-1985 - Giornata: 26 - Roma - Francesca Gianni


Lodigiani Calcio - Alessandria Calcio US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 48. Scotini [Lo]

Alessandria Calcio US Beccari Sandro, Vulpiani Fabio, Sgarbossa Eugenio, Marchetti Maurizio [35. Cesaro Gian Luca], Gregucci Angelo Adamo, Carrera Massimo, Camolese Giancarlo, Scarrone Pier Paolo, Coppola Nicola, Da Re Paolo [63. Marchetti Giancarlo], Saporito Franco A disp.:(P) Carraro Renato, Manueli Luigi, Nicassio Luigi All.: Tagnin Carlo

Formazione avversaria
LODIGIANI CALCIO: Bianchetti, Paolucci, Vincenzi, Cini [72. Sacchi], Picconi, Versiglioni, Tintisona, Argenio, Cardillo, Di Lucia, Scotini [87. Marcangeli]. A disp.: Cipelli, Silenzi, Carlomagno. All.: Attardi Guido

Arbitro: Mitrugno Sergio (Legnano)
Note
Ammoniti: Vulpiani [A], Scarrone [A], Vincenzi [L]. Angoli: 5-5. Spettatori: 1.000 Giornata soleggiata e ventosa. Terreno compatto e polveroso. Inizio gara ore 15.00

Commento
SI È INTERROTTA SUL CAMPETTO DELLA LODIGIANI LA RINCORSA DELL’ALESSANDRIA AL SECONDO POSTO - MA QUALCUNO SPERA ANCORA Grigi: un miracolo che può continuare? La sconfitta a Roma (1-0) è maturata in condizioni climatiche particolari Il miracolo dei «grigi» si è dunque interrotto sul campetto di Casale San Basilio di Roma. Una punizione, una testata di Scotini (lo stesso che andò in rete, con Cardillo, nell’incontro di andata) ed ecco la sconfitta-beffa che non riesci a mandar giù neppure oggi che sono passati alcuni giorni. Innanzitutto perché lo scivolone è maturato in condizioni climatiche ed ambientali del tutto particolari: fondo del campo in terra battuta e sabbia, un forte vento diagonale che ha reso ancora più difficile giocare al calcio, comunque cercare azioni ragionate, dialoghi a centrocampo. E la partita si è trasformata, come un po’ tutti temevamo, in una brutta gara a tamburello, esaltando, nella bagarre, il maggior spirito di adattamento al terreno di gioco dei padroni di casa. Si poteva segnare soltanto su calcio piazzato, o per qualche indecisione della difesa: è successo un po’ delle due cose, visto che il «goleador» Scoini è stato più rapido di Sgarbossa a catapultarsi sul centro di un compagno e trafiggere Beccari da distanza ravvicinata. Le colpe dell’Alessandria? Impossibile e ingiusto trovarne. Soprattutto perché se si vogliono trovare responsabilità, si dovrà tornare molto più indietro e ripercorrere le tappe di un autentico calvario che hanno portato la formazione allora allenata da Alberto Mari troppo lontana dalla seconda posizione. Ora che la differenza punti si era fatta meno sensibile, Scarrone e compagni avevano rifatto un pensierino alla promozione, pur sapendo che il loro compito aveva quasi dell’impossibile obbligati, com’erano, a vincere sempre (e non basta, a volte, giocare bene!).Emblematico il commento di Roberto Di Gianfrancesco del Corriere dello Sport: «Ho visto un’Alessandria a mio avviso eccessivamente contratta — ha sottolineato il collega laziale — forse la paura di vincere ha condizionato il rendimento degli uomini che Tagnin e Colombo hanno mandato in campo. Resta il fatto che i “grigi” non hanno quasi mai dato l’impressione di voler cercare la vittoria a tutti i costi, cosa che ha invece fatto la Lodigiani praticamente per tutto l’incontro». Due parole sul campo : « Non sono del tutto convinto che le condizioni del terreno di gioco abbiano falsato lo svolgimento della gara — ha voluto precisare Di Gianfrancesco — perché il rettangolo sul quale gioca la società di San Basilio è privo d’erba, ma del tutto regolare per quanto riguarda il rimbalzo della palla; il “fondo”, tanto per intenderci, non è sconnesso: diciamo che è molto peggio il “Flaminio”; io l’ho sempre sostenuto: sul secondo campo di Roma c’è l’erba ma non è detto che si giochi meglio». Comunque sia, forse per i salti della palla (è innegabile che su certe superfici, il rimbalzo della palla può tradire un giocatore abituato ad esibirsi sull’erba), forse per il vento, forse per paura di interrompere alla vigilia di Pasqua una rincorsa che pareva ormai inarrestabile, l’Alessandria si è sempre più raccolta in difesa con il passare dei minuti. La tattica degli ospiti è poi cambiata con l’ingresso di Cesaro al posto di Maurizio Marchetti (infortunato): Carrera si è spostato più in avanti lasciando al collega appena sceso in campo il «vecchio» ruolo di battitore libero. Privi di un centrocampista e con un difensore in più non restava altro da fare: resistere. Quindi, una volta subito il gol, è probabile che i «grigi» siano stati colti dall’ansia di raggiungere il pareggio, risultato che poteva anche giungere al 90’, se soltanto Marescalco fosse stato più deciso nel girare un invitante pallone in area. Anche Saporito, allo scadere della prima frazione, aveva avuto sui piedi la palla addirittura del vantaggio, ma il suo pallonetto si è perso oltre i legni. Tutto finito? La classifica potrebbe dire di si, ma l’orgoglio dei giocatori e la possibilità di recuperare ancora qualcosa nel «valzer» dei confronti diretti lasciano ancora uno spiraglio aperto. «Vinciamo tre partite di seguito e possiamo riportarci sotto» dicevano i più giovani nel triste viaggio di ritorno verso Alessandria. Ma qualcosa sembra essersi inceppato e il bel giocattolo si è rotto giusto alla vigilia di Pasqua. Peccato (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) SCONFITTA 1-0 PER L'ALESSANDRIA CHE SPRECA UN'OCCASIONE PER RISALIRE A Roma, su un terreno impossibile, il Lodigiani si è imposto con un gol a inizio ripresa Doccia fredda per i tifosi alessandrini che, l'orecchio attaccato alle radio, hanno inutilmente atteso una gradevole sorpresa dall'uovo di Pasqua. Al «Francesca Gianni» di S. Basilio di Roma, i grigi di capitan Scarrone e di mister Colombo hanno purtroppo perso l'incontro con il Lodigiani, grazie ad una rete, al 48', del forte Scotini. Una sconfitta che, inutile nasconderlo, compromette in modo quasi irrimediabile le ultime chances dell'Alessandria di avvicinarsi al gruppetto di squadre impegnate a raggiungere l'obiettivo promozione in CI. Una sconfitta tanto più amara se si considera che, a parte le vittorie del Derthona e del Siena (ora seconde a quota 33) e il pareggio del Prato (primo a 35 punti), sono state sconfitte altre due pretendenti alla promozione: Lucchese e Pontedera. Se, invece di interrompere la lunga serie positiva, l'Alessandria avesse saputo conquistare 1 due punti sul campo romano avrebbe potuto guardare al futuro con molte ambizioni. Ma, purtroppo, con i «se» nel gioco del calcio non si fanno punti e la Pasqua sarà veramente amara per l'undici mandrogno e por la tifoseria che attendeva speranzosa dopo la spettacolare rimonta della squadra grigia. Premesso tutto questo, va detto ancora che il Lodigiani ha meritato la vittoria anche se gli alessandrini possono vantare a loro parziale scusante le condizioni del terreno di gioco su cui hanno dovuto battersi contro I romani del Lodigiani. Un terreno che è molto più simile ad una spiaggia che ad una campo da calcio e, certamente, per i padroni di casa, che a tale situazione sono abituati, è stato facile mantenere il controllo della partita e vincere. Cinque pari i calci d'angolo, pochissimi gli spettatori: cinquecento circa. Ammoniti gli alessandrini Vulplani e Bcarrone e, nel Lodigiani, Vincenzi. E' il Lodigiani a premere sin dall'Inizio. Al 2' la conclusione di testa di Picconi va di poco a lato; un minuto dopo Paoluccl, ancora di testa, manca 11 bersaglio da un metro, con Beccar! fuori causa. Premono 1 padroni di casa e per l'Alessandria ogni cosa diventa difficile. Al 10' azione Camolese-Marescalco, che serve Da Re, Cini salva deviando in angolo. Sono invece i romani, a! 21' e al 23', ad avere ottime occasioni, con Scotini e Cardillo. Verso la Tutti i risultati e le classifiche della serie C2 Nelle pagine dello sport mezz'ora rinviene l'Alessandria: al 28' punizione di Scarrone per Marescalco, a portiere battuto la difesa romana libera. Azione, al 34', Scarrone-Da Re, è Bianchetti a salvare in angolo. Allo scadere del tempo grossa occasione sprecata da Saporito che, su azione Cesaro-Marescalco, anziché calciare direttamente cerca il preziosismo e manda alle stelle. Si riprende dopo il riposo e il Lodigiani si fa pericoloso .raggiungendo, al 48', 11 gol della vittoria: c'è un bel traversone di Picconi dalla destra, irrompe Scotlni che, anticipati tre-quattro difensori alessandrini, Inzucca di precisione e batte Beccari. Sullo 0 a 1 l'Alessandria va all'attacco, ma con azioni poco pericolose, anche per la prontezza di riflessi dell'estremo difensore romano. Cosi, al 62' la gran botta di Marescalco su punizione dal limite trova 1 pugni di Bianchetti pronti a deviare in angolo la sfera. Il Lodigiani ha un attimo di incertezza e, al 73', su azione Marescalco-Glancarlo Marchetti, per poco Tintisona, nel tentativo di alleggerire la pressione, rischia l'autorete. Tentano ancora di riequilibrare le sorti gli alessandrini, ma, forse colpa del terreno, forse per un calo di forma, al 75' Cesaro conclude alto un bel tiro mentre, all'88', servito da Sgarbossa, Marescalco, da due metri, non riesce nella conclusione, a portiere avversarlo battuto. (La Stampa - Ed. Sport - F.M.) RISULTATI Derthona - Montevarchi 2-0 Imperia - Savona 0-0 Nuorese - Lucchese 3-1 Olbia - Prato 1-1 Pontedera - Civitavecchia 0-1 Siena - Vogherese 2-0 Spezia - Carbonia 0-0 Torres - Massese 2-1 CLASSIFICA: Prato p.35; Derthona, Siena 33; Pontedera 31; Lucchese, Alessandria 29; Torres 27; Massese 25; Lodigiani, Montevarchi, Savona, Civitavecchia 24; Imperia, Spezia 23; Vogherese 22; Carbonia, Olbia 21; Nuorese 20 Il punto sul campionato Mettendo a segno due gol contro il Montevarchi il Derthona non solo ha conquistato due punti per la classifica ma ha anche ritrovato il morale. La Vogherese costretta all’ultimo momento a non poter utilizzare Seveso è uscita battuta dal campo del Siena.