Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1992/1993
Serie C1
06-09-1992 - Giornata: 2 - Trieste - Nereo Rocco


Triestina Calcio US - Alessandria Calcio US 5 - 3 (1 - 1)
RETI: 31. rig. Labardi [Tr] , 50. Bressi [Tr] , 55. Mezzini [Tr] , 68. Labardi [Tr] , 84. Mezzini [Tr] 45. Maddè E.[A], 74. Banchelli G.[A], 89. Gargioni F.[A]

Alessandria Calcio US Battistini Graziano, Bonadei Fabio, Maddè Emiliano, Caricari Luca [46. Mezzetti Lorenzo], Tonini Devis, Maurino Romano, Zanuttig Andrea, Sabato Antonio, Serioli Gianfranco, Didonè Oreste [89. Gargioni Fabrizio], Banchelli Giacomo A disp.:Albasi Matteo, Alfano Giuseppe, (P) D'Amico Alessandro All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
TRIESTINA CALCIO US: Facciolo, Tangorra, Milanese, Conca, Cossaro [77. Torracchi], Arrigoni, Marino [20. Bressi], Danelutti, Mezzini, Terraciano, Labardi. A disp: Brunner, Bianchi, Panero All.: Perotti Attilio

Arbitro: Branzoni Umberto (Pavia)
Note
Espulso: 70. Serioli [A] Ammoniti: Sabato (A), Conca(T), Zanuttig (A). Angoli: 5-3. Spettatori 11 mila circa (1.318 paganti, incasso L. 16.384.000). Giornata di sole; terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 16.00

Commento
Gli alabardati segnano su rigore e, dopo il pareggio di Maddè, si scatenano contro i grigi in dieci per l'espulsione di Serioli CROLLA L'ALESSANDRIA, TRE GOL IN 20' Triestina a valanga in apertura di ripresa: 5-3 L'Alessandria ha perso nettamente a Trieste al termine di una partita assai vivace e ricca di segnature: 5-3. La compagine di casa ha confermato di essere una tra le favorite per il passaggio di categoria, anche se non tutto funziona ancora alla perfezione nel gioco degli uomini di Perotti. Ottime cose si sono viste in attacco, dove le due punte Labardi e Mezzini, coadiuvate da Bressi, si sono dimostrate in grado di mettere in crisi qualsiasi difesa. Note meno liete, invece, riguardano la retroguardia, ancora piuttosto impacciata nell'applicazione della zona, voluta dal nuovo allenatore. L'Alessandria ha tenuto bene per un tempo; la compagine di Sabadini, in svantaggio per un rigore, ha saputo raddrizzare provvisoriamente il risultato in chiusura di tempo, ma nella ripresa ha subito il veemente ritorno dei padroni di casa, andati a rete per tre volte in poco più di venti minuti. La cronaca è molto ricca. Il primo tiro in porta è di Didonè al 7', ma la parata di Facciolo non è impegnativa. Al 12', su traversone dalla destra di Marino, Mezzini anticipa di testa l'uscita di Battistini e il pallone picchia sulla traversa. Al 19' Arrigoni serve assai bene in profondità a Labardi, ma quest'ultimo tira debolmente tra le braccia di Battistini. Al 29' la Triestina va in vantaggio: Danelutti serve in area un ottimo pallone per Bressi che viene messo giù da Caricari: Arrigoni sbaglia il conseguente tiro dagli undici metri, ma l'arbitro fa ripetere per le entrate in area di alcuni difensori in maglia grigia; s'incarica del rigore Labardi che segna, ma anche stavolta Branzoni riscontra qualche irregolarità; il terzo tiro e la seconda trasformazione di Labardi vengono finalmente convalidati. Negli attimi di recupero arriva piuttosto inatteso il gol dell'1-1: il vivace Zanuttig fa partire un traversone dalla destra per Maddè e questi batte Facciolo con un preciso diagonale. In apertura di ripresa l'Alessandria sfiora addirittura il raddoppio con un colpo di testa di Banchelli, un soffio a lato. Poi la Triestina si scatena. Al 50' Arrigoni lancia con precisione Terracciano sulla sinistra e il centrocampista crossa rasoterra dalla linea di fondo per l'irrompente Bressi che piazza il pallone alle spalle di Battistini. Terzo gol alabardato al 56': Bressi batte dalla bandierina, Mezzini colpisce di testa, un difensore salva in qualche modo sulla linea di porta e Milanese caccia il pallone in fondo alla L'ex della Fiorentina Banchelli ha segnato la seconda rete per l'Alessandria al 75', a partita ormai compromessa, con una deviazione di testa rete. Al 68' chiude la partita Labardi con un violento e preciso destro da dentro l'area. La situazione si aggrava ulteriormente al 70' per l'Alessandria che rimane in dieci dopo l'espulsione di Serioli, reo di un fallo di reazione su Cossaro. Cinque minuti dopo, comunque, i piemontesi accorciano le distanze: punizione di Maddè e preciso intervento di testa di Banchelli che segna anticipando Cossaro. C'è tempo ancora per vedere due segnature: all'85 fa cinquina Mezzini, il miglior uomo in campo, sfruttando un lancio di Torracchi e proprio un attimo prima del fischio di chiusura Gargioni, appena entrato in campo, rende più accettabile la sconfitta, segnando facilmente su un errato intervento di Conca. (La Stampa - Ed. Sport - Ezio Tarlao) ERRORI E INGENUITÀ SPIANANO LA STRADA ALLA TRIESTINA Alessandria, così non va Sabadini: “Dieci minut Errori ed ingenuità in avvio di ripresa: sono bastati pochi minuti - che lo stesso Sabadini definisce “di follia” per annullare quanto di buono i grigi avevano costruito in un primo tempo giocato alla pari con una Triestina determinata, sicuramente più valida rispetto alla passata stagione, ma spesso in affanno contro un avversario ben diverso non solo da quello visto in Coppa mercoledì, ma anche da quello dell’esordio casalingo con la Pro Sesto. Nelle battute iniziali gli alabardati sono stati letteralmente chiusi nella loro metà campo, mostrando i primi ‘sintomi’ di una difesa ancora da registrare che, alla fine, risulterà sicuramente il punto più debole dello schieramento di Perotti, votato alla zona totale che non tutti danno l’impressione di aver già assimilato. E al ritorno in campo dopo l’intervallo l’Alessandria ha avuto anche l’opportunità di passare ih vantaggio: la palla deviata da Banchelli è uscita di un soffio a lato e la squadra si è, di colpo, ‘fermata’, servendo su un piatto d’argento alla Triestina le azioni che hanno permesso ai padroni di casa di prendere il largo. Non è stata, certo, una ‘resa’ totale. Alcuni giocatori in maglia grigia hanno lottato fino al 90’ e i due gol - arrivati quando si era già in inferiorità numerica per l’inutile espulsione di Serioli, che si è lasciato andare ad un ingiustificabile fallo di reazione - ne sono la dimostrazione. E proprio per questo l’amarezza e la rabbia di aver gettato al vento una gara, che poteva essere portata ‘in portò con un risultato positivo, sono ancora maggiori .Il volto rabbuiato di Tato Sabadini (che si è concesso alle interviste di rito dopo tre quarti d’ora dalla fine della partita, non prima di aver parlato a lungo con il direttore generale Zaccarelli), il tono molto ‘severo’ dei suoi giudizi, non ammettono repliche. Questo 5 a 3 gli pesa molto, per come è maturato e il tecnico grigio elenca, uno dopo l’altro, gli sbagli che sono costati all’undici grigio un risultato alla sua portata. “L’inizio della ripresa? Un’autentica follia, sembravamo addormentati. Non concepisco un’azione come quella che ha portato al secondo gol della Triestina: nonsi può lasciare un uomo libero di avanzare per quaranta metri e di andare al tiro, indisturbato, da ottima posizione”. Giudizi analoghi anche per il ‘3 a 1’ della Triestina. “Su calcio d’angolo c'erano ben tre uomini miei sul secondo palo, incuranti degli spazi e della libertà di movimento e di tiro concessi agli avversari: in questi casi - commenta amaramente Sabadini - è normale che siprenda gol. In almeno tre reti lamia squadra ha dormito”. Sotto processo, soprattutto, la difesa. “Sulle palle lunghe sarebbe stato sufficiente fare un passo indietro e mettere così l’avversario in off side. Ma alcuni miei giocatori commettono l’errore di guardare troppo l’uomo, ignorando il pallone. Sì, certo, possiamo anche chiamare in causa un po’ di inesperienza, ma non dobbiamo nasconderci solo dietro questa giustificazione: ci sono errori ben più gravi e lacune da colmare. Eppure i primi 45 minuti avevano mostrato un’Alessandria dal gioco piacevole, senza alcun timore riverenziale al cospetto della candidata numero uno al salto di categoria. “Nella prima frazione la Triestina - ammette Sabadini - non ci ha mai creato grossi problemi. Anzi, in più di un’occasione abbiamo anche cercato di colpire in contropiede. Ma, ripeto, abbiamo rovinato tutto nella prima parte dellaripresa ”.“Gli errori - fa ancora notare il tecnico grigio - li posso anche capire dai più giovani che, però, guarda caso, sono sempre i più positivi, mentre chi dovrebbe conoscere la categoria ed essere di esempio per i compagni commette sbagli ingiustificabili. Forse c ’è qualcuno che crede di avere il posto fisso da titolare e non si preoccupa più di tanto. Lo dico subito con chiarezza: simili atteggiamenti non li accetto. Qui tutti devono svegliarsi e ‘pedalare ’. Parole chiare: i diretti interessati dovrebbero aver recepito bene il ‘messaggio’ del mister, che non è più disposto ad accettare simili prestazioni. E a chi gli chiede quali siano state, in una giornata ‘nera’, le note liete, Sabadini non ha dubbi: “Banchelli: il ragazzo ha dato l’anima, ha segnato, ha fatto segnare, è andato a cercarsi delle punizioni da ottima posizione: una grandissima sicurezza e maturità, nonostante la giovanissima età e gli impegni di leva che gli impediscono, almeno per ora, di svolgere la preparazione, ‘a tempo pieno, con i compagni. Un elogio - aggiunge il mister - anche a Maddé, instancabile, autore di una bellissima rete e di qualche felice intuizione. Oltre, naturalmente, al gran lavoro in fase di copertura e di rilancio ”Insomma, promozione per i giovani e bocciatura per qualche ‘esperto’. “L’espulsione di Serioli è inconcepibile. Non è la prima volta che il giocatore si comporta in un certo modo. Saranno presi provvedimenti: è prevista anche una multa. Forse qualcuno ha dimenticato - puntualizza Sabadini - che professionisti bisogna esserli fino in fondo, anche quando le cose vanno male. Certi errori, certe reazioni finiscono per danneggiare tutta la squadra". Una squadra che, nei minuti iniziali della partita, è stata padrona del campo, andando per prima al tiro, al 5’, con Didoné, al termine di una buona azione personale. La difesa triestina stenta a prendere le misure e si salva in calcio d’angolo. Due minuti dopo il tentativo su punizione di Serioli; Facciolo blocca il suo rasoterra. La Triestina si fa viva al 9’ con Mezzini: il traversone è insidioso, ma Battistini ferma la palla in presa aerea. Tre minuti dopo la prima occasione di rilievo: Manno scodella un invitante assist per la testa di Mezzini, che spedisce la sfera sull’incrocio esterno dei pali. La palla ritorna in campo; tenta di impossessarsene Labardi e va alla conclusione, ma Branzoni ferma il gioco per fallo su Battistini. Al 20’ i padroni di casa perdono Marino, autore del rigore che aveva deciso la sfida col Como. Il giocatore - autentico ‘motore’ della squadra - viene portato fuori in barella: distorsione. Al 24’ Triestina ancora vicina al gol: Mezzini s’invola in velocità e, complice un’ingenuità di Tonini, si trova a tu per tu con Battistini: il suo tiro, fortunatamente è troppo debole e il numero uno grigio non ha difficoltà a raccogliere la sfera. Alla mezzora l’episodio che sblocca il punteggio. Il nuovo entrato Bressi - arrivato a fine mercato dal Venezia - entra in area e Caricari lo aggancia. Branzoni non ha dubbi: è calcio di rigore. A dir poco rocambolesca la trasformazione: sul dischetto si porta Arrigoni, ma Battistini intuisce la traiettoria e respinge il pallone. Non c’è neppure il tempo per esultare: l’arbitro fa immediatamente capire che il penalty è da ribattere perché alcuni giocatori sono entrati nell’area al momento della trasformazione. Perotti cambia rigorista: tocca a Labardi. La sua esecuzione, questa volta, spiazza il portiere grigio, ma il ‘fischietto’ di Pavia non è ancora contento: l’attaccante ha interrotto la corsa e ha fintato il tiro. Tutto da rifare, dunque: e al terzo tentativo ancora Labardi insacca. La replica dell’Alessandria non si fa attendere: al 45’, su cross di Serioli, Cossaro interviene, consentendo a Facciolo di impossessarsi la sfera, evitando l’intervento di Banchelli. E, in pieno recupero (48’), il meritato pareggio: ancora Serioli conquista palla al limite e serve Zanuttig, sul cui traversone interviene l’accorrente Maddé, che con un diagonale fa secco l’estremo difensore triestino. Nella ripresa, come detto, la musica cambia. E di molto. Per la verità, dopo trenta secondi è l’Alessandria ad avere la palla giusta per il raddoppio, ma sul traversone dalla sinistra di Maddé, il colpo di testa di Banchelli finisce di un soffio a lato. I grigi si ‘siedono’ e la Triestina prende il largo: al 51’ Bressi raccoglie indisturbato, al centro dell’area di rigore, il tiro cross di Arrigoni e Battistini è superato. Gli ospiti accusano il colpo e cinque minuti dopo vanno nuovamente al tappeto: su calcio d’angolo Mezzini colpisce a botta sicura; sulla linea di porta Maddé intercetta (forse con il corpo), ma non controlla; sulla sfera si avventa Milanese e batte ancora l’estremo difensore grigio. Sembrerebbe però che la paternità del gol sia da attribuirsi a Mezzini. Sul capovolgimento di fronte i grigi hanno una ghiotta occasione, con Banchelli: il suo tiro si spegne di poco a lato. Ma al 68’ sono ancora i padroni di casa a passare: Labardi, solo in mezzo a tre difensori, si destreggia bene e, dagli undici metri, supera Battistini. Il passivo assume dimensioni troppo pesanti; e, come se non bastasse, la formazione in maglia grigia perde anzitempo Serioli, reo di aver reagito ad un intervento di Cossaro. Il guardialinee richiama l’attenzione dell’arbitro che confabula per pochi istanti con il suo collaboratore e poi estrae il cartellino rosso. Nonostante l’inferiorità numerica gli ospiti insistono ancora. E al 74’ c’è il meritato ‘premio per Banchelli: Didoné batte una calibrata punizione dalla sinistra su cui, con ottima scelta di tempo, si avventa Banchelli che, di testa, spedisce la palla in rete. Sul fonte opposto sono in molti alla ricerca del successo personale: alla mezzora Coca vede Battistini leggermente fuori dai pali e cerca di sorprenderlo con un pallonetto che è alto di poco sulla traversa. Nei minuti finali il punteggio cambia ancora: all’85’ Mezzini, smarcato in area, stoppa bene la palla, la controlla con sicurezza, salta Tonini e con un secco destro porta le squadre sul 5 a 2. Ma quasi allo scadere ci pensa il nuovo entrato Gargioni (schierato al posto di Didoné, uscito leggermente zoppicante per una botta la polpaccio) ad accorciare ancora le distanze, intervenendo sul cross dalla sinistra di Banchelli e insaccando di piatto la sfera alle spalle di Facciolo. Cosa serve all’Alessandria per evitare simili errori? Una maggiore responsabilità e attenzione in campo da parte di tutti e, magari, qualche innesto. “E dall’inizio della stagione che ripeto che la squadra necessita ancora di qualche inserimento. A questo punto - spiega Sabadini - mi auguro che la società faccia qualcosa. Siamo in sedici, contando i ‘ragazzini’: troppo pochi. Eppure sono convinto che l'ossatura ci sia e che con qualche ritocco saremo competitivi”. E se il ‘caso Fiori’ ha bloccato tutto per un paio di settimane, ormai risolto il problema (il giocatore è già tornato a Temi) la dirigenza dovrebbe poter operare con maggiore serenità e tranquillità. Intanto c’è da pensare alla gara interna con la Sambeneddettese, altra favorita per la promozione (con l’intermezzo del ritorno di Coppa Italia con il Pavia). “Domenica potrebbe esserci un po’ di contestazione da parte del pubblico. Non è però il momento adatto: per risollevarci abbiamo anche bisogno dell’apporto del nostro pubblico. Ma prima di tutto - conclude Sabadini - dobbiamo darci una scrollata. Così non si va avanti: si deve reagire (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Risultati: Arezzo – Vis Pesaro 0-1 Carpi – Massese 1-1 Carrarese – Como 0-0 Palazzolo – Siena 0-1 Pro Sesto – Empoli 0-1 Ravenna - Chievo 1-2 Sambenedettese – Leffe 1-0 Vicenza – Spezia 3-0 CLASSIFICA: Triestina, Sambenedettese p.4; Vicenza,Carrarese, Carpi, Empoli, Massese, Siena 3; Vis Pesaro, Chievo 2; Como, Palazzolo, Pro Sesto, Ravenna, Alessandria, Spezia 1; Arezzo, Leffe 0 Il punto sul campionato Dopo due gare sono due le squadre che hanno comandato il girone: Triestina e Sambenedettese. I marchigiani hanno sconfitto, di misura, il Leffe. A Carrara molta prudenza messa in campo e quindi è stato inevitabile il pareggio senza reti tra Carrarese e Como, meglio i lombardi nel primo tempo, meglio i toscani nella ripresa. Fatale ad uno Spezia inedito la partenza a razzo del Vicenza: vantaggio realizzato da Artistico, Lopez su rigore ha raddoppiato, la terza rete è stata siglata ancora da Artistico.