Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1983/1984
Serie C2
16-10-1983 - Giornata: 5 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Spezia 1906 FC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Carraro Renato, Battiston Luciano, Marangon (II) Fabio, Sgarbossa Eugenio [64. Pagano Rocco], Gregucci Angelo Adamo, Lorenzo Teodoro [46. Perego Antonio], Camolese Giancarlo, Salvadori Roberto, Pistis Antonio, Scarrone Pier Paolo, Fratena Fabio A disp.:(P) Beccari Sandro, Cavaglià Maurizio, Santini Roberto All.: Fossati Natalino

Formazione avversaria
SPEZIA 1906 FC: Rollandi, Calabrese, Fazio, Sorace [76. Poli], Simonelli, Boggio, Palazzese, Galasso, Del Zotti [80. Lestinge], Farinelli, Carmassi. A disp.: Cornetto, Ricci, Migoni. All.: Galbiati Italo

Arbitro: Cazzamalli Alessandro (Milano)
Note
Ammoniti: Galasso [S] Marangon [A]; Sorace [S]; Del Zotto [A] Angoli: 9-2 Spettatori: 4.500, (3529 paganti), incasso di 26.471.000 lire Giornata fredda, terreno in discrete condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
IL PAREGGIO CON LO SPEZIA (0 - 0) PO NE INQUIETANTI INTERROGATIVI Grigi: ma è proprio una congiura? Ancora una volta alcune incredibili valutazioni arbitrali hanno penalizzato la squadra di Fossati — Domenica al “ Moccagatta” soltanto l’azione delle forze dell’ordine ha impedito che la situazione degenerasse — La rabbia dei dirigenti e dei giocatori per l’ingiusto pareggio, non deve far dimenticare i problemi che il mister dovrà risolvere soprattutto in attacco — Contro gli aquilotti non sono state sfruttate una quindicina di occasioni da rete — Quando poi Scarrone e Pistis hanno segnato, ci ha pensato Cazzamalli... Si sono appena sopite le roventi polemiche, la rabbia, i sospetti che hanno accompagnato il giusto pareggio tra Alessandria e Spezia domenica al “Moccagatta”. Ingiusto perché, nonostante i problemi e le difficoltà che attraversa la squadra grigia in attacco, due reti, belle e validissime, sono pure state messe a segno. Soltanto alcune incredibili valutazioni dell’arbitro esordiente, tale Cazzamalli di Milano, hanno dunque privato la squadra di casa di un successo legittimo, di due punti che, a fine anno, potrebbero anche risultare preziosi. Ridicolo forse parlare di congiura ordita alle spalle dell’Alessandria. Lecito, invece, chiamare in causa la pochezza della classe arbitrale. Un giudice di gara insufficiente era stato chiamato a dirigere la grande sfida di Livorno (due gol annullati e un rigore negato, in quella circostanza), un aspirante principe del fischietto ha ancora una volta rovinato la festa ai “grigi” consentendo in pratica allo Spezia di pareggiare. Le accuse di Calieri sono pesanti, ma estremamente comprensibili e giustificabili. «Neppure se avessi comprato Sivori e Pelé — urla arrabbiatissimo il presidente Gianmarco — riusciremmo a vincere il campionato. Questi arbitraggi sono autentiche provocazioni ». La folla ha naturalmente reagito come era facile prevedere. Un ora di assedio all’arbitro (che la lasciato il “Moccagatta” scortato dalla polizia soltanto un ora dopo la conclusione dell’incontro), un dirigente della società ospite (l’ex arbitro internazionale Michelotti) pesantemente insultato in tribuna, una fitta sassaiola contro il pullman che trasportava a società ligure (è andato in frantumi il vetro posteriore) un tentativo di invasione di campo per sfortuna sventato, sono il bilancio di quella che Michelotti ha definito “una bella giornata di sport’’. La situazione non è per fortuna degenerata e i protagonisti del pareggio spezzino hanno potuto raggiungere il casello autostradale soltanto grazie all’opera di prevenzione svolta dalle forze dell’ordine. Il dott. Seccia della Questura e il ten. Minniti dei Carabinieri hanno adottato precise disposizioni, effettuato alcuni fermi a scopo cautelativo, senza però prendere provvedimenti restrittivi nei confronti di alcuni sportivi. Non è stata effettuata alcuna segnalazione di persone ferite e neppure denunce o arresti. Si cerca soltanto di identificare i teppisti che hanno mandato in frantumi il pullman dello Spezia; l’azione viene svolta in collaborazione con la Questura di La Spezia. Ma veniamo al “pasticciaccio”. L’Alessandria domenica ha costruito una quindicina di azioni da rete, alcune non proprio limpide, ma in definitiva ha messo in mostra una solidità ed una tenacia a tratti commoventi. Rollandi, il giovane portiere degli “aquilotti” ha avuto molto da fare. Nel primo tempo, ma soprattutto nella ripresa ha dovuto respingere gli assalti dei padroni di casa. All’8’ l’Alessandria è andata in gol. Punizione di Scarrone, forte e tagliata che ancora una volta aggira la barriera; il destro finisce in rete quasi all’incrocio dei pali ma l’arbitro annulla. «Mi ha detto che secondo lui volevo fare un passaggio a Fraterna in fuorigioco — spiega il capitano — incredibile: tutti hanno visto che il tiro era diretto in porta. Altre conclusioni sbagliate di Fratena (19’), Salvadori (27’), poi un anticipo di Calabrese che allontana la palla sfuggita al portiere e che stava per essere sfruttata da Fratena. Nella ripresa l’Alessandria serra i tempi. È un vero e proprio assedio. Il neo - entrato Perego manca l’appuntamento con la palla dopo una decina di minuti, poi, approfittando di un “liscio” di Calabrese, Fratena raccoglie un servizio di Salvadori (18’), entra nei sedici metri ma si fa anticipare dall’estremo difensore. Negli ultimi minuti, dopo che Carraro aveva salvato il risultato, neutralizzando da campione un pericoloso contropiede Fazio - Palazzese, la pressione dei “grigi” è asfissiante. Rolando si salva con bravura su sinistro ravvicinato di Pagano al 25’, quindi (30’) deve distendersi per respingere una conclusione di Camolese resa pericolosa da una deviazione ed infine ad un minuto dal termine salva il risultato ribattendo una botta da due passi di Marangon. In pieno recupero l’autentico fattaccio. Cross a rientrare di Pagano che libera Pistis: pronto colpo di testa e gol tra le urla dei tifosi, come liberati da un incubo. Ma il sorprendente Cazzamalli annulla ancora una volta, dando via libera alla bagarre. Fossati e Gariazzo trattengono a stento i giocatori che minacciano di aggredire la “giacchetta nera”, qualcuno piange. Ma ormai non c’è più niente da fare: ingiustizia è fatta (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) SCARRONE IL BUON PROFETA DEI GRIGI Sempre fra i migliori in campo e specialista delle punizioni - Il suo rammarico Arbitraggio a parte, ancora una volta sugli scudi è stato Pier Paolo Scarrone. il capitano, alessandrino purosangue, in forza alla sua vecchia società dall'ottobre dell'anno scorso, ha sostenuto ieri, contro lo Spezia, una prova eccellente. Sua la rete su punizione (è sempre stato uno specialista) annullata inspiegabilmente, suoi almeno una decina di suggerimenti per i compagni. Al termine, normale. «E' incredibile perdere punti come ci è accaduto. A Livorno siamo stati privati del giusto pareggio e con lo Spezia della vittoria. E' difficile comprenderne le ragioni: comunque, rimaniamo convinti delle nostre possibilità». Scarrone, con i suoi virtuosismi tecnici e raffinati passaggi, è l'idolo consacrato di Alessandria calcistica. A trentadue anni compiuti riesce a esprimersi come un giovane. Pronto a impostare e dotato di ottimo controllo della palla, fa sognare i tifosi, che attendono con impazienza di abbandonare il limbo della C2. Ragazzo simpatico e riservato, nei quindici incontri finora disputati, fra amichevoli. Coppa Italia e campionato, ha già siglato cinque reti. (La Stampa - Ed. Sport - Roberto Gelato) RISULTATI: Asti - Torres 0-0 Carbonia - Cerretese 1-1 Casale - Savona 2-0 Imperia - Vogherese 0-0 Lucchese - Pontedera 2-0 Massese - Derthona 0-1 Olbia - Livorno 0-0 Sant’Elena - Civitavecchia 1-1 CLASSIFICA: Civitavecchia, Livono p.8; Torres 7; Vogherese, Lucchese, Asti 6 ; Alessandria, Cerretese, Derthona, Imperia 5; Massese, Casale, Olbia, Pontedera, S. Elena 4; Savona, Carbonia, Spezia 3 CLASSIFICA MARCATORI — Quasi identica alla precedente: 4 RETI: Negri (Vogherese, 2); 3 RETI: Panerò (Civitavecchia) e Cau (Torres, 2); 2 RETI: Marchetti e Liucci (Cerretese), Colapietro (Civitavecchia), Palazzi (Livorno), Chiarugi (Massese), Brandolini (Pontedera). (Il Piccolo)