Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1992/1993
Serie C1
13-09-1992 - Giornata: 3 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Sambenedettese US 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 28. Tonini D.[A] 63. Romiti [Sa]

Alessandria Calcio US Battistini Graziano, Bonadei Fabio, Bertotto Valerio [69. Mezzetti Lorenzo], Gargioni Fabrizio, Tonini Devis, Maurino Romano, Albasi Matteo [74. Tumminia Maurizio], Sabato Antonio, Banchelli Giacomo, Didonè Oreste, Maddè Emiliano A disp.:Alfano Giuseppe, Caricari Luca, (P) D'Amico Alessandro All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
SAMBENEDETTESE US: Visi, Casimirri [89. De Matteis], Rosati, Piccioni, De Simone, Bignone, Eritreo, Solfrini, Romiti, Manari, Minuti [86. Di Giannatale]. A disp: Coccia, Grillo, Grani All.: Tobia Claudio

Arbitro: Casaluci Stefano (Lecce)
Note
Ammoniti: Albasi [A]; Rosati [S] Angoli: 5-2 Spettatori 3.000 circa (2.273 paganti) per un incasso di 38.430.000 lire Giornata calda Inizio gara ore 16.00

Commento
I marchigiani, costretti a inseguire per salvare l'imbattibilità, perdono il primato: 1-1 L'ALESSANDRIA FA TREMARE LA SAMB Al gol di Tonini risponde Romiti E' durato soltanto mezz'ora il sogno dei grigi di fare lo sgambetto alla temuta Sambenedettese, la quale ha comunque perso il primato in classifica. In vantaggio di una rete con un azzeccato colpo di testa dello stopper Tonini, l'Alessandria ha poi sfiorato il raddoppio ma è stata raggiunta a metà della ripresa, grazie ad un errore difensivo commesso proprio da Tonini. Il risultato premia eccessivamente i marchigiani in soggezione, per oltre un'ora, di fronte ad un'Alessandria vivace, disciplinata ed aggressiva. Con capitan Sabato grande trascinatore ed un instancabile Maddè che ha annullato Manari, regista della Sambenedettese, i grigi hanno dettato legge nonostante le assenze degli infortunati Zanuttig e Chiappino e dello squalificato Serioli. Sabadini è stato pertanto costretto a ricorrere ad alcuni giovani che non hanno affatto sfigurato. Il terzino Bertotto ha messo in difficoltà Eritreo mentre il tornante Albasi si è segnalato per caparbietà, mentre anche Tuminia, subentrato all'ex tortonese a un quarto d'ora dal termine, ha superato positivamente la prova. All'inizio entrambe le squadre si studiano. Ma sono i padroni di casa ad assumere l'iniziativa. Al 14' Sabato serve sulla destra l'avanzante Bonadei, il cui rasoterra si perde a lato. Con azioni veloci ed incisive l'Alessandria merita il vantaggio che arriva al 28'. Angolo dalla sinistra di Didonè e Tonini con un perfetto stacco di testa batte Visi. Il gol annebbia le idee ai marchigiani che subiscono ancora gli attacchi ripetuti dei grigi. Al 38', su invito di Albasi, Banchelli evita Casimirri e di sinistro impegna Visi. La Sambenedettese replica con un gioco prevedibile e solo su errato disimpegno difensivo di Gargioni procura brividi ai tifosi alessandrini: al 41', su centro di Eritreo, Romiti tocca fuori da pochi metri. Nella ripresa ancora l'Alessandria in avanti alla ricerca della seconda rete. Ci prova al 47' Didonè che al momento di concludere è anticipato in angolo da De Simone; al 51', su punizione di Sabato e girata di testa di Gargioni, palla sul settore sinistro per Bertotto che in area viene atterrato da Eritreo: l'arbitro fa però cenno di continuare. La Sambenedettese approfitta del calo atletico degli avversari ed effettua due conclusioni alle stelle con Rosati e Manari. Ma inaspettato giunge al 64' il pareggio: Rosati fa tutto da solo sulla sinistra e da fondo campo centra. Tonini, tradito da un rimbalzo del pallone sul terreno, fallisce l'intervento e Romiti in perfetta solitudine insacca da tre metri. Il finale riserva un ritorno dell'Alessandria che impensierisce la difesa marchigiana con Didonè all'81' e Gargioni a quattro minuti dalla conclusione. Mentre i rossoblu, ormai paghi del risultato, si limitano a far passare il tempo. (La Stampa - ed. Sport - Roberto Gelato) UMILTÀ E CONCENTRAZIONE: LE ARMI (QUASI) VINCENTI Grigi: è finita l’emergenza? La grinta dei ragazzini mette in difficoltà la Sambenedettese “No, il risultato non è giusto: se all’inizio del secondo tempo Didonè si fosse maggiormente accentrato, ricevendo il servizio di Banchelli, sarebbe probabilmente riuscito ad arrivare a concludere. E poi c ’era un rigore clamoroso su Bertotto. Credo proprio che l’arbitro non abbia visto l’azione perché era coperto: diversa-mente doveva per forza accorgersi del fallo”. Tato Sabadini risponde così a chi gli fa notare, nel preambolo dell’intervista, che tutto sommato il risultato è giusto perché la Sambenedettese ha disputato un buon secondo tempo, perché la sua forzatamente giovanissima Alessandria è calata alla distanza e non è più arrivata in zona gol. Niente polemica, è chiaro, non è da Sabadini. Una puntualizzazione però necessaria. Anche visto l’antefatto: le preoccupate previsioni del giorno prima che volevano la sua squadra presa inevitabilmente a pallonate da una stratosferica Samb. Ma per fortuna di Sababini (e per la fortuna di tutti gli allenatori di calcio) ci sono sempre due generi di partite: quelle che prevedono a tavolino gli addetti ai lavori e quelle vere, che poi effettivamente si giocano. Undici da una parte e undici dall’altra. Questo è accaduto l’altro ieri tra grigi e Samb. Tato, in settimana, ha dovuto correre ai ripari. Una squadra più protetta a centrocampo, dentro ì ragazzini con compiti ben precisi e con straordinarie motivazioni. Annullato Manari, la fonte del gioco rossoblù, dal parossismo podistico di Maddè; chiusi tutti gli spazi per le punte, la Samb ha dovuto accettare una partita priva di lampi di genio, che si giocava in spazi stretti. Solfrini e compagni hanno pagato la voglia di riscatto di Bertotto, Maddè e Maurino. E poi Sabato e Didonè: spettacolosi per tutto il primo tempo. E Giacomo Banchelli che amministra con l’esperienza che trova chissà dove ogni pallone giocabile che gli arriva. Signori: questo è il calcio. La Sambenedettese, spauracchio della vigilia, esce indenne dal “Moccagatta” aiutata da un’indecisione difensiva (e questo, va subito detto, deve far riflettere). Disputa un secondo tempo da squadra che sa quello che vuole, la formazione di Tobia, ma anche galleggiando sulle ali dell’entusiasmo per un pareggio che arriva tutto sommato inaspettato. La grinta e l’entusiasmo dei giovani mascherano dunque le pecche stagionali di un’Alessandria ancora in versione emergenza. E finisce che, tutto sommato, sono i grigi a rammaricarsi per il risultato, che alla vigilia avrebbero sottoscritto ad occhi chiusi: il pareggio della Samb è favorito infatti da un “liscio” dello stopper Tonini e, sull’uno a zero, l’arbitro non ha ravvisato gli estremi per concedere un macroscopico rigore a favore della squadra di casa per una trattenuta in area di Eritreo ai danni di Bertotto. L’Alessandria, ad una sola punta, passa in vantaggio nell’unico modo possibile per una partita come quella di domenica: corner di Didonè e testa di Tonini che infila da due passi. Il pubblico capisce che il momento è importante e spinge i grigi. Al 30’, Sabato allunga per Albasi (esordiente in Cl), tutto spostato sulla destra in area. L’ex tortonese ha un difettoso controllo di petto e poi inciampa tra le braccia di Visi in uscita. Verso la fine del primo tempo, un brivido per i tifosi alessandrini: Gargioni fallisce il rilancio, Eritreo si impossessa della palla, fugge sulla destra per Romiti che, al momento di concludere, è contrastato sotto misura da Tonini. Nella ripresa, subito da segnalare un contropiede non sfruttato di Banchelli e Didonè, quest’ultimo anticipato al momento di concludere dopo un servizio dell’attaccante. Poi (51’) le proteste per il rigore non concesso all’Alessandria. Un’azione dalla sinistra di Rosati propizia invece il pareggio della Sambenedettese. Il suo centro non è intercettato di testa da Tonini e per Romiti, solissimo, è tutto, troppo facile: controllo da due passi e gol. Cala il ritmo dell’incontro e le due squadre si accontentano. Balbetta la difesa dell’Alessandria, ma la Samb non ne sa approfittare. Sabadini, dopo aver sperato nel risultato clamoroso, finisce per accontentarsi: “Complimenti ai ragazzi - dice - concentratissimi come si doveva essere di fronte ad un avversario del genere. Trasformati? E vero, ma questa volta mi hanno dato ascolto e hanno svolto alla perfezione i compiti che ho loro assegnato. Bravissimi al punto che, sinceramente, questa partita pensavo proprio di vincerla. La Samb invece ci ha puniti al primo, nostro errore. Ma prima ancora c’era quel rigore...”. Il tecnico di Sagrado trova, comunque, una parziale scusante a favore dell’arbitro Colaluci, in altre situazioni dell’incontro comunque sufficiente: “Era infortunato - rivela ai cronisti – e ha diretto la gara con una caviglia gonfia. Ha fatto quello che era nelle sue possibilità”. Parole di elogio per Maddè, l’unico vero acquisto autunnale di questa Alessandria: “Emiliano - dice Sabadini - cresce di domenica in domenica. È un patrimonio della società che porteremo avanti. Anche gli altri ragazzini sono andati benissimo. Albasi leggermente al disotto degli altri? Non direi. Ha giocato qualche buona palla. Non dimentichiamo l’emozione. Il fatto che molti abbiano accusato i crampi dimostra quanto i ragazzi fossero tesi e preoccupati di sbagliare”. Il test con la Sambenedettese può essere il punto di partenza per porre le basi del rilancio dell’Alessandria. Abbandonato, ormai definitivamente, il deleterio schieramento a zona, il tecnico aspetta ora rinforzi. Domenica, in tribuna, c’erano Ramponi e Sbravati, due difensori che interessano alla società? Sabadini non vuole sbilanciarsi: “Credo che in settimana qualcuno arriverà - anticipa - ma di nomi non vorrei fame: a questo punto della stagione dobbiamo scegliere bene, non possiamo permetterci di sbagliare (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) RISULTATI Carpi – Pro Sesto 2-3 Empoli – Chievo 3-1 Leffe – Palazzolo 1-0 Massese – Vicenza 0-1 Siena – Ravenna 0-1 Spezia – Como 2-0 Triestina – Arezzo 2-1 Vis Pesaro – Carrarese 2-0 CLASSIFICA: Triestina p.6; Vicenza, Empoli, Sambenedettese 5; Vis Pesaro 4; Carpi, Carrarese, Massese, Pro Sesto, Ravenna, Siena, Spezia 3; Leffe, Alessandria, Chievo 2; Palazzolo, Como 1; Arezzo 0 Il punto sul campionato La Triestina è rimasta solitaria al vertice del girone battendo non senza fatica l’Arezzo, rimasta l’unica squadra del girone a non aver ancora ocnquistato punti. C’è ora un terzetto di squadre a ridosso della prima posizione composto da Vicenza che è andata a vincere sul campo della Massese, Empoli che ha rifilato un tris al Chievo, e Sambenedettese. Soltanto a 4’ dal termine del match si è deciso l’incontro grazie a Mezzini. Al terzo tentativo lo Spezia ha fatto centro battendo il Como grazie ai gol di Bagnoli e Mirisola.