Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1992/1993
Serie C1
15-11-1992 - Giornata: 11 - Verona - Marcantonio Bentegodi


Chievoverona AC - Alessandria Calcio US 2 - 1 (1 - 1)
RETI: 8. Gori [Ch] , 60. Curti [Ch] 19. Maddè E.[A]

Alessandria Calcio US Battistini Graziano, Bertotto Valerio, Maurino Romano, Isoldi Antonio [59. Bonadei Fabio], Tonini Devis, Lenisa Alessandro, Maddè Emiliano, Zanuttig Andrea, Serioli Gianfranco, Sabato Antonio, Didonè Oreste [65. Banchelli Giacomo] A disp.:Alfano Giuseppe, (P) D'Amico Alessandro, Gargioni Fabrizio All.: Sabadini Giuseppe

Formazione avversaria
CHIEVOVERONA AC: Zanin, Bassani, Volcan, Gentilini, D'Angelo, Sala, Cossato [86. Bracaloni], Moretto, Curti, Antonioli, Gori [90. Tamagnini]. A disp: Cesaretti, Giacopuzzi, Piuzzi All.: De Angelis Carlo

Arbitro: Bazzi Mauro (Modena)
Note
Ammoniti: Maurino [A]; Tonini [A] Angoli: 9-4 Spettatori: 2.000 circa. Cielo coperta. Terreno in condizioni accettabili. Inizio gara ore 14.30

Commento
A Verona Sabadini schiera una squadra troppo prudente e il Chievo non perdona: 2-1 L'ALESSANDRIA PAGA IL NON VOLER OSARE Forcing nel finale, Sabato fallisce il gol del pareggio Pur attuando un impetuoso forcing finale che ha posto in angustie i veronesi, costretti ad alcuni affannosi salvataggi, l'Alessandria non è riuscita ad evitare la sconfitta sul campo di un Chievo rugginoso e privo di fantasie, sospinto da ambizioni di primato. I locali hanno giocato apertamente per vincere, attaccando con grande impegno e con notevole vigore per quasi l'intero incontro, favorito da un'Alessandria che Sabadini ha disposto in stretta copertura, con attente marcature, per contenere le sfuriate dei veronesi e contrarli sfruttando l'inventiva di Didonè, la saggezza tattica di Sabato, il gran prodigarsi dell'inesauribile Maddè. A dieci minuti dal termine l'Alessandria ha mancato il gol del 2-2 proprio con Sabato che non è riuscito a ribattere in rete una difettosa respinta di Zanin, su poderoso tiro di Serioli. L'incontro è stato combattuto con gagliardia anche sul piano fisico e il Chievo, che ha tenuto sovente l'iniziativa, ha trovato difficoltà a procurarsi gli spazi utili attraverso i quali costruire pericolose manovre. L'Alessandria è apparsa robusta e pugnace ma ha pagato duramente il mancato anticipo di Tonini, sul primo gol realizzato da Gori, dopo 8'. Il cross dalla destra di Bassani è parso sorprendere Tonini e Gori ha potuto anticiparlo, colpire il pallone e spedirlo in rete. La reazione piemontese, subito generosa seppur poco produttiva, ha costretto il Chievo a serrare le file. Al 19', è giunto il pareggio sull'incapacità di Zan;- a bloccare la poderosa bordala di Zanuttig, su calcio di punizione. Sul pallone, sfuggito al portiere, si è avventato Didonè che ha scagliato in porta, sotto la traversa. II pareggio sembrava capace di aumentare la convinzione nei grigi che avevano qualche buon spunto e al 53' rischiavano di andare in vantaggio: un lungo cross dalla sinistra di Didonè raggiunge Maddè, sul versante opposto, ma il tuffo per colpire il pallone di testa non ha avuto fortuna. Poi al 61' il Chievo è passato in vantaggio con una bordata, su punizione di Curti, infilatasi sulla destra di un Battistini impossibilitato ad intervenire. Una prodezza balistica che ha costretto l'Alessandria alla sconfitta. Il Chievo è quindi andato vicino al gol in altre due occasioni: all'83' con Gori, che ha costretto il portiere alessandrino ad una complessa parata in due tempi, e al 90' abbondantemente scaduto con Volcan che, entrato sulla destra in area ha sparato fortissimo senza centrare il bersaglio. L'Alessandria, generosa nel finale, è stata condizionata dal¬ la magra classifica che l'ha costretta ad una gara prudenziale, ad un'attenta chiusura dei varchi e ad un'esasperata marcatura a uomo, utile soltanto nelle fasi difensive. (La Stampa - Ed. Sport - Valentino Fioravanti) A CHIEVO LA SQUADRA LOTTA MA E BATTUTA: LA SOCIETÀ DECIDE L’ESONERO DEL TECNICO Grigi sconfitti. E Mazzola prende il posto di Sabadini L’Alessandria cade in trasferta. Una sconfitta diversa da quella di sette giorni prima a, Carpi, quando la squadra non era riuscita a contrastare un avversario molto modesto. Domenica al ‘Bentegodi’ la reazione c’è stata, la grinta non è mancata, la determinazione pure. Ma tutto questo non è bastato ad agguantare un risultato, almeno di parità, che i grigi non avrebbero certo demeritato. E, a ventiquattro ore dallo stop di Verona, è caduta la panchina di Tato Sabadini. Una panchina già vacillante dopo il k.o. di Carpi. Domenica poi, mentre il tecnico grigio analizzava una gara strana, gettata la vento per una punizione certo non irresistibile di Curti, qualche metro più in là, nell’antistadio, lo staff societario si è riunito per esaminare la situazione. Qualcuno attendeva già l’annuncio a caldo. Un annuncio che è stato spostato solo di ventiquattro ore, nel corso delle quali le notizie si sono succedute, come sempre succede in questi casi, a ritmo quasi frenetico, senza mai trovare conferma. Perchè la conferma è arrivata nella serata di ieri (lunedì), per bocca del direttore generale Zaccarelli. Fino alle 18.30 lo stesso Sabadini non sapeva ancora nulla della sua sórte futura. Unico fatto che poteva lasciar presagire qualche novità: l’allenamento, che Tato aveva fissato per ieri mattina - “ in questi momenti delicati ritengo più utile che la squadra si ritrovi subito, verificando le condizioni dei singoli subito, senza rimandare al martedì “ - era stato spostato dalla dirigenza a questa mattina. Ma il tecnico anche domenica aveva ribadito di essere tranquillo con la sua coscienza. “Contro il Chievo mi sembra che la squadra abbia combattuto e lottato. Però, purtroppo, i nostri avversari hanno fatto due tiri in porta e altrettante reti. In settimana lavoriamo molto e anche in campo cerchiamo di far gioco, ma poi vanifichiamo i nostri sforzi subendo reti evitabili”. Come, ad esempio, la punizione di Curti da 35 metri, apparsa dalla tribuna non irresistibile. “La punizione? Cosa volete che vi dica. Non ho certo la bacchetta magica”. E Sabadini aveva anche guardato al futuro. “È buon segno che la squadra abbia aggredito gli avversari. Giocare in trasferta non è impresa facile. Ma in casa nostra, domenica con lo Spezia, dobbiamo cercare a tutti i costi di vincere”. Qualche cenno di cronaca per spiegare una gara che (’Alessandria avrebbe potuto non perdere. Al 9’ il vantaggio del Chievo, firmato da Gori,; azione fotocopia di quella di due settimane prima con il Como. Assist di Bassani, che trova ampi spazi sulla fascia e pronto anticipo del centravanti veronese, ben appostato jn area. Dopo dieci minuti il pareggio: bolide da trenta metri su punizione di Serioli che Zanin non trattiene. Maddé, a pochi passi, si scaraventa sulla palla e insacca. Il Chievo va in avanti, spinto da Bassani e Volcan e da capitan Curti, con Antonioli in regia. Ma l’Alessandria fa buona guardia e il tempo si chiude sull’l a 1. In avvio di ripresa i padroni di casa danno la sensazione di rallentare il ritmo. Fino al quarto d’ora quando l’Alessandria perde il debuttante Isoldi per un contrasto a 35 metri dalla porta difesa da Battistini (per il giocatore una lacerazione alla coscia destra, con otto punti di sutura). Da quella posizione Antonioli appoggia la sfera a Curti che batte Battistini, non certo immune da colpe. L’Alessandria per qualche minuto è frastornata, ma con l’ingresso in carneo di Banchelli al posto di uno spento Didoné inizia l’assedio alla metà campo avversaria. Assedio che, purtroppo, non sortisce effetto alcuno, anche se i grigi avrebbero l’opportunità di pareggiare con Sabato, pronto a riprendere un forte tiro del solito Serioii non trattenuto da Zanin. Ma il capitano, al momento di entrare in area, è ostacolato – intervento dubbio – da un avversario. Il Chievo rinforza il secondo posto e le sue aspirazioni di promozione. L’Alessandria è penultima, con Palazzolo e Vis Pesaro. E Sabadini paga questo avvio negativo con l ’esonero. Ancora prima di conoscere la notizia una puntualizzazione. “Chi ha occhi per vedere si sarà reso ben conto di come vanno le cose”. Sabadini, come già lo scorso anno, non lascia Alessandria. Da questa mattina, però, a dirigere gli allenamenti ci sarà Mazzola. A lui il compito di cercare di dare ossigeno ad una classifica a dir poco allarmante. E il primo esame glielo farà proprio lo Spezia, l’ultima formazione allenata nella stagione 91-92. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Risultati: Arezzo – Vicenza 0-1 Carrarese – Leffe 1-0 Empoli – Como 1-0 Palazzolo – Carpi 0-0 Ravenna – Massese 5-1 Sambenedettese – Siena 1-0 Spezia – Vis Pesaro 1-0 Triestina – Pro Sesto 1-0 CLASSIFICA: Empoli, Vicenza p.17; Chievo 16; Triestina 15; Ravenna, Sambenedettese 14; Spezia 13; Carpi 12; Como 11; Pro Sesto, Carrarese 10; Siena 9; Leffe, Massese 8; Vis Pesaro, Alessandria, Palazzolo 7; Arezzo 3 Il punto sul campionato Vittoria di misura, grazie a Protti, dell’Empoli sul Como ma ha tenuto il passo il Vicenza che ha vinto sul campo dell’Arezzo, sempre più ultimo. Triestina ok grazie al successo sulla Pro Sesto; cinquina del Ravenna ai danni della Massese.