Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
10-01-2011 - Giornata: 19 - Cremona - Giovanni Zini


Cremonese US - Alessandria US 1912 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 4. Sambugaro [Cr] 33. Damonte L.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Pucino Raffaele, Ghinassi Tommaso, Cammaroto Vincenzo, Damonte Loris, Bonomi Simone, Negrini Matteo [64. Bondi Renato Rafael ], Camillucci Cristiano [86. Segarelli Gianluca], Scappini Stefano, Martini Marco [72. Artico Fabio], Croce Daniele A disp.:Biava Raffaele, Caiazzo Fabio Amedeo, Cuneaz Andrè, (P) Gaione Francesco All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
CREMONESE US: Bianchi Giorgio, Sales, Rossi Giovanni [24. Cattaneo], Stefani, Zanchetta, Cremonesi, Vitofrancesco, Sambugaro, Coda [81. Gasparetto], Nizzetto, Miramontes [67. Colacone]. A disp.: Galli, Pradolin, Tacchinardi Mario, Fietta. All.: Acori Leo

Arbitro: Bolano Marco (Livorno) [Parolin, Carmignani]
Note
Espulsi: 74. Stefani [C], 92. Zanchetta [C]. Ammoniti: Sambugaro [C], Cattaneo [C], Cremonesi [C], Nizzetto [C], Ghinassi [A], Damonte [A]. Angoli: 8-4. Recuperi: 3.+ 5. Spettatori: 745 paganti, 1.504 abbonati (incasso 14.862 euro) Serata fredda e piovosa, terreno discreto Inizio gara ore 20.45 Osservato un minuto di raccoglimento in memoria ex ct dell’Italia campione del mondo Enzo Bearzot

Commento
Una buona Alessandria esce dallo Zini con un pareggio meritato (1-1) al termine di un match controllato senza troppi problemi, a parte i 10’ iniziali. La nervosa Cremonese chiude in nove per due espulsioni ma, paradossalmente, i grigi lasciano un po’ a desiderare quando rimangono in superiorità numerica, dopo aver giostrato per un’ora con eccellente personalità. Entrambi gli allenatori rinunciano ai nuovi acquisti: gli ospiti, con la terza divisa, ovvero in giallo, lasciano Bondi in panchina, stessa sorte sul fronte opposto per Cattaneo e per Gasparetto. Si mette subito male per gli uomini di Sarri: al 4', da calcio di punizione, palla sui piedi di Coda, respinta determinante di Servili ma la sfera finisce a Sambugaro che realizza con un tap-in. Gli ospiti risentono del gol a freddo mentre le ripartenze della Cremonese sono ficcanti, specie con Miramontes, molto largo a sinistra. Si sbraccia Sarri al 18' quando, a seguito di calcio di punizione battuto da Croce, in area finiscono giù Martini e Scappini ma l'arbitro lascia correre. Nei primi 20' ci sono sbagli in fase di impostazione da entrambe le parti, anche se sono i grigi ad avere più difficoltà nella fase di costruzione, soprattutto perché la spinta sulle fasce da parte di Negrini e Croce è meno intensa del solito. Nel frattempo Acori deve impiegare Cattaneo al posto dell’infortunato Rossi. L’ex del Benevento si posiziona a destra, mentre Sales è spostato sulla corsia di sinistra. Al 33' ecco l'improvviso pareggio dei grigi: corner dalla destra di Negrini, imperioso stacco di testa di Damonte a centro area e palla nell’angolino. Da lì in poi, c’è solo l'Alessandria, che ci prova prima dell’intervallo con una girata di Scappini (40'), ma Bianchi neutralizza in presa alta. In avvio di ripresa i padroni di casa sono un po' nervosi e si beccano due cartellini gialli nel breve volgere di sei minuti. Al 19' c’è il debutto di Bondi, che rileva sulla fascia destra l’esausto Negrini, encomiabile come al solito per l’impegno anche se penalizzato dalle condizioni del campo, molto allentato. Per mezz’ora l’Alessandria manovra bene, ma è poco incisiva negli ultimi sedici metri e solo Scappini con una girata sfiora il 2-1. Poi Cammaroto si infortuna, esce zoppicando, rientra stringendo i denti ma per gli ospiti è emergenza in difesa. Se ne accorge Acori e mette dentro una punta (Colacone) per un tornante (Miramontes). I grigi vorrebbero osare, ma corrono un brivido quando Nizzetto scheggia il palo da buona posizione. Entra pure Artico e su di lui compie un fallo da killer Stefani, che rimedia un meritato cartellino rosso. Finale teso, con proteste dei grigiorossi per un sospetto mani in area di Croce, che vale solo la seconda espulsione di serata, a Zanchetta. (La Stampa - Ed. Alessandria -Francesco Gastaldi) GRIGI, NUMERI DA GRANDE Il pareggio di Cremona porta l’Alessandria al terzo posto. Ma serve un rinforzo in difesa Ottavo risultato utile consecutivo, cinque posizioni in più rispetto alla passata stagione, con lo stesso numero di gare disputate. Mai così in alto da più di vent’anni, terzo posto agganciato, in coppia con la Spal. È vero, Gubbio e Sorrento corrono, ma l’Alessandria tiene un passo importante, conservando un margine consistente su chi oggi occupa la prima posizione fuori dai playoff. E poi c’è la difesa meno battuta del girone e ci sono giocatori che, alla vigilia della stagione, potevano essere considerati alternative e che, invece, oggi sono sotto osservazione da club di A e B, ben rappresentati anche lunedì sera allo ‘Zini’. Un nome su tutti, Damonte, e non è casuale che sul pareggio ci sia la sua firma, come in altri risultati pesanti di queste prime 19 giornate. Elementi che aiutano a leggere l’1-1 del terzo posticipo dell’Alessandria: un buon punto, un passo in avanti. Che magari lascia qualche rammarico. Anzi, sicuramente lo lascia, per primo a Maurizio Sarri, per una gestione parziale della superiorità numerica contro un avversario che ha mostrato limiti tecnici e tattici, solo parzialmente compensati, o mimetizzati, da una aggressività ai limiti della provocazione, una cattiveria agonistica esagerata. La seconda di ritorno dice, però, che i punti di differenza tra Alessandria e Cremonese ci sono tutti. Anzi, rivedendo la gara di lunedì, ci sta anche qualcosa di più, perché la maturità, la lucidità, l’intelligenza tattica hanno un valore che i grigi stanno traducendo in una classifica eccezionale e che sono la premessa per migliorarla ancora questa classifica. A partire dalla gara con il Lumezzane, che il presidente Giorgio Veltroni considera «fondamentale, cruciale». Per il precedente dell’andata, soprattutto per il peso che un risultato pieno potrà avere, in un momento già cruciale della stagione, sulla definizione delle gerarchie. Ma la difesa.. Tutto bello? Molto, non tutto. Lo dice bene l’allenatore, l’ansia ad ogni accenno di stop da parte di Cammaroto, è la fotografia di una emergenza che va risolta. Le notizie sulle condizioni di Simone Ciancio restituiscono, parzialmente, l’ottimismo: le due visite a cui il difensore è stato sottoposto lunedì, prima il dottor Mazzola che lo aveva operato al ginocchio due anni fa, poi il dottor Schiraldi, consulente della società grigia, hanno escluso la necessità di un ulteriore intervento. Ma certo non lo restituiscono in tempi brevissimi: un mese prima di rivederlo in campo, per questo è indispensabile aggiungere un elemento, che è poi una richiesta nota. Si chiami Aquilanti, che è il candidato principale, oppure Sales, che poteva rientrare in uno scambio con Marchesetti, con la Cremonese, ma la società lombarda non pare intenzionata a accettare l’operazione. Non è opportuno limitare le possibilità ulteriori di crescita dei grigi allungando i tempi di una operazione in entrata che la proprietà è intenzionata a fare. Di certo Cremona ci dà una certezza. Anzi, più d’una: è squadra matura e pronta a stare in alto, lo è anche dopo una sosta che avrebbe potuto rallentare, e allentare, ritmi, gioco e determinazione. Ed è una squadra che sa dare spettacolo in campo e sugli spalti: fondamentale è confermarlo domenica (prevendita da domani pomeriggio), giocatori e pubblico. Al secondo l’appello, ennesimo, più forte. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) A guardare la classifica il pareggio non fa di certo contento Acori, ma qualcosa all' orizzonte si vede. La sua Cremonese una vittoria nelle ultime 13 partite resta ancora invischiata nelle zone pericolose e lontana dagli obiettivi di inizio stagione, ma se non altro, contro un avversario molto tosto come l' Alessandria di Sarri, dimostra di essere sulla buona strada per un girone di ritorno più dignitoso. Se in più ci aggiungiamo che ha finito la partita in nove per le espulsioni di Stefani fallaccio al 30' s.t. su Artico e Zanchetta proteste al 46' s.t. il punto non è disprezzabile. L' Alessandria, dal canto suo, si conferma formazione solida, con un buon impianto di gioco e una condizione fisica super. Questo è l' ottavo risultato utile consecutivo per i grigi, che raggiungono la Spal al terzo posto. Partenza veloce Le squadre cominciano con un 4-2-3-1 speculare. L' Alessandria punta sul possesso palla e fa la partita, ma la Cremonese al primo affonda la castiga. Al 5' punizione di Zanchetta, torre di Stefani per Coda che vince un contrasto e calcia in porta: Servili respinge ma irrompe Sambugaro che insacca. A quel punto i grigiorossi si sciolgono e sono pericolosi ancora al 29' : colpo di testa di Cremonesi deviato da Servili. Al 34' arriva il pareggio: angolo di Negrini, a centro area Damonte stacca di testa e infila Bianchi. A velocità normale sembra un gol regolare, dalle riprese tv sorge più di un dubbio: forse Damonte segna col pugno. Finale nervoso Nella ripresa il canovaccio non cambia. L' Alessandria tiene le redini e cerca con più insistenza Scappini. La Cremonese non ha la forza di reagire e quando si affaccia in avanti non è mai incisiva, anche perché Miramontes e Coda sono in serata no. L' ultimo sussulto comunque è grigiorosso: nel recupero cross di Sambugaro, Croce devia in angolo con le mani, ma l' arbitro espelle Zanchetta per proteste. La Cremonese finisce in nove e ripensando alla sconfitta dell' andata va bene così. (Gazzetta dello Sport) RISULTATI: Bassano Virtus - Ravenna 2-0 Como - Verona H. 1-1 Lumezzane - Salernitana rinv. Monza - Spal 2-1 Paganese - Pavia 1-1 Sorrento - Pergocrema 4-0 Spezia - Reggiana 2-0 SudTirol - Gubbio 0-2 CLASSIFICA: Gubbio p.40; Sorrento 37; Spal, Alessandria 32; Reggiana 27; Spezia 26; Lumezzane, Sudtirol 24; Bassano Virtus, Salernitana, Ravenna 23 Verona H. 22; Cremonese 22; Como 21; Pavia 20; Pergocrema 19; Monza 18; Paganese 12 *Una gara in meno Salernitana -2 punti di penalizzazione/ Spal e Lumezzane -1 punto di penalizzazione Il punto sul campionato La marcia del Gubbio non si è fermata nemmeno a Bolzano: la capolista ha chiuso i conti nel primo tempo, portando a otto la serie di vittorie consecutive. Pioggia di applausi per il Sorrento, voglioso di riprendere la caccia al Gubbio. Erpen ha aperto il gioco segnando il primo gol dopo appena 1' con una diabolica punizione, mentre Paulinho ha servito il poker su rigore (Erpen sgambettato da Profeta) al 38' della ripresa. Entrambi nel secondo tempo, a Spezia le reti del match tra i padrono di casa e la Reggiana: dopo una prima frazione nella quale c' è davvero poco da segnalare i due gol: apre Colombo al 12' appoggiando da distanza ravvicinata su assist di Vannucchi, che si porta a spasso due difensori e poi offre al capitano una palla d' oro, impossibile da sbagliare. (La Gazzetta dello Sport)