Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1983/1984
Serie C2
05-02-1984 - Giornata: 19 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Olbia Calcio 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 45. aut. Sarritzu [Ol]

Alessandria Calcio US Carraro Renato, Battiston Luciano, Rastelli Claudio, Sgarbossa Eugenio, Gregucci Angelo Adamo, Perego Antonio, Camolese Giancarlo, Manueli Luigi, Cavagnetto Ezio [72. Pistis Antonio], Scarrone Pier Paolo [68. Marangon (II) Fabio], Fratena Fabio A disp.:(P) Beccari Sandro, Cavaglià Maurizio, Santini Roberto All.: Fossati Natalino

Formazione avversaria
OLBIA CALCIO: Sapochetti, Serratore, Tamponi, Scatena [84. Stasio], Sarritzu, Marini, Saporito, Maniscalco, Giua, Di Francesco, Aloia [75. Arcoleo]. A disp.: Bertaglia, Degortes, Lepido. All.: Franzon Roberto

Arbitro: De Santis Massimo (Treviso)
Note
Espulso 23. Maniscalco [O]. Ammoniti: Serratore [O]; Fratena [A], Maniscalco [O]. Spettatori: seimila (5.168 paganti), incasso di 35.034.000 lire Giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
GRIGI: DUE PUNTI ACCIUFFATI CON FATICA AL “MOCCAGATTA” Liquidato l’Olbia, pensando a Casale Oggi pomeriggio, return match di Coppa con il Novara (ore 15) Altri due punti sul cammino dell’Alessandria in vista del derby di domenica prossima a Casale e, successivamente, del big match con il Livorno. Il campionato sta dunque entrando nella fase cruciale; i grigi di Fossati, acciuffato il dodicesimo risultato utile consecutivo sono installati ad un passo dai labronici, alla pari con l’Asti, uscito indenne dalla difficile trasferta di Massa. Prosegue il duello a distanza tra le due piemontesi, una lotta che impegna energie fisiche e nervose. Gli uomini di Fossati, impegnati domenica scorsa con l’Olbia, hanno scardinato il bunker difensivo dei sardi al termine di un primo tempo arrembante, spettacolare. Poi, nella ripresa, con il vantaggio della superiorità numerica, la stranissima metamorfosi dell’undici “mandrogno” che balbetta di fronte alla squadra isolana, accetta il risultato, cerca di colpire di rimessa con il solo risultato di concedere alcune pericolose puntate agli ospiti. Se non c’è scappato il gol del pareggio, poco e mancato: un calcio di punizione dal limite ha sfiorato il montante della porta difesa da Carraro. Due punti con... il brivido, perché? «Perché non era facile questa settimana lavorare con la dovuta tranquillità — spiega il mister c’era una situazione psicologica estremamente delicata. Inutile ricordare che il ritiro del Sant’Elena Quartu ci ha nettamente danneggiati e per questo non si potevano commettere ulteriori passi falsi». L’Alessandria, insomma, si è adagiata al golletto di vantaggio dopo aver ottenuto (ed in modo rocambolesco, a tempo abbondantemente scaduto)la rete decisiva al termine del primo tempo. Forse è stato per paura, forse è mancata la lucidità (l’assenza di Scarrone, è uscito dal campo nella ripresa, si è fatta ancora una volta sentire). Resta il risultato: «È meglio vincere così — ripete il “patron” Marco Calieri — che giocare e perdere come a Livorno. Non dimentichiamo che, nella parte centrale del primo tempo, i ragazzi si sono mossi bene, hanno dominato. Nella seconda parte, invece, ci siamo limitati a vivere di rendita». Rivediamo la gara ai «raggi X». Seimila spettatori sugli spalti: la bella giornata di sole e il desiderio di rivedere all’opera la squadra che aveva demolito la Lucchese hanno richiamato il pubblico delle grandi occasioni. Subito l’Alessandria a tambur battente. Quinto minuto: da Camolese a Scarrone che controlla e conclude al volo, appena alto. Replica l’Olbia con una fuga di Saporito frenata a fatica da Gregucci e, successivamente, perfezionata da Carraro in uscita. È però un fuoco di paglia, quello dei sardi; in campo c’è solo la squadra di Fossati che insiste. Scarrone pesca Cavagnetto nel corridoio, ma la conclusione del centravanti è contrastata da Sarritzu in corner (9’). Lo stesso giocatore è poi lesto a respingere un lungo calcio di punizione di Scarrone, al 15’, che il portiere non trattiene per eccesso di sicurezza. Cinque minuti dopo il capitano porge a Cavagnetto che gira alto sulla traversa. Quindi l’espulsione di Maurizio Maniscalco, sfortunato ex. Colui che fu il «pupillo» di Ballacci, ora esordiente nelle file dell’Olbia, deve lasciare il campo al 23’ per doppia ammonizione. Già segnalato per proteste, viene colto dall’arbitro in un intervento falloso ai danni di Camolese. L’arbitro lo aveva richiamato, ora lo deve espellere. In superiorità numerica, l’offensiva della formazione di casa, diventa inarrestabile. Intorno alla mezzora Cavagnetto si esibisce in un palleggio volante e poi in una bella girata; poco dopo (33’ e 37’) Scarrone prova a sorprendere Sa pochetti da lontano. La manovra dell’Alessandria è un continuo Crescendo. Al 39’ azione Camolese - Scarrone - Sgarbossa e tiro pronto: centrale. Pubblico in delirio negli ultimi tre minuti del tempo. Si comincia con una legnata bassa di Sgarbossa, deviata da Cavagnetto e allontanata sulla linea di porta da Scatena; poi Antonio Perego prova la punizione «alla Zico» e il portiere dell’Olbia deve volare perdeviare in calcio d’angolo. Sul tiro dalla bandierina, mentre le lancette segnano il 46’, Sgarbossa trova lo spiraglio giusto in un’area affollata di difensori; inutile la deviazione di Sarritzu che, anzi, finisce per spiazzare il valido Saponetti. Ripresa quasi inutile, o meglio da dimenticare. A favore dell’Alessandria, soltanto un bel lancio di Scarrone (che poi lascerà il campo, dolorante al piede destro) a beneficio di Camolese che cerca coraggiosamente la conclusione volante (8’): la palla sibila vicina al «sette». Ancora un tentativo di Scarrone al 18’ finito sull’esterno della rete, poi l’ultimo brivido, cioè la punizione dello specialista Di Francesco che sibila accanto al palo sinistro della porta grigia. Quindi, i fischi del pubblico e la rabbia dei sardi, «scottati» dalla sconfitta di misura (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) I grigi a una lunghezza dalla capolista L'ALESSANDRIA DOMINA MA SOLO SU UN'AUTOGOL SUPERA L'OLBIA RIDOTTA IN 10 PER UN'ORA Di fronte ad un pubblico che ha fatto registrare il record stagionale di presenze (5168 i paganti, per un incasso di oltre 35 milioni), l'Alessandria ha avuto ragione di un'Olbia, ridotta in dieci dal 23' (per espulsione dell’ex Maniscalco), soltanto grazie ad un'autorete di Sarritzu. Un successo, comunque, legittimato dal bel gioco messo in mostra dal grigi nel primo tenuto. Nella ripresa. Invece, è nettamente calato il tono del padroni di casa e, in due occasioni, l'Olbia ha sfiorato il pareggio. Dopo un inizio veloce i grigi hanno la prima occasione vera da gol al 10': lancio di Scarrone per Cavagnetto che avanza a rete ma Sarritzu riesce ad anticiparlo in angolo, fortunosamente. L'azione si ripete al 29': punizione da 35 metri di Scarrone. la palla colpisce il petto del portiere sardo e rimbalza. Cavagnetto è pronto ad accorrere, ma viene ancora anticipato da un difensore. Al 23', per doppia ammonizione (prima proteste, poi fallaccio su Camolese). Maniscalco viene espulso Camolese con un bel rasoterra al 42' e Sgarbossa, un minuto dopo, con una gran botta, cercano la rete, ma non sono luminati, si arriva quindi all'azione dell'autorete: 45., calcio di punizione, da 20 metri, di Perego. Il portiere devia in angolo, calcia Manueli, la difesa sarda respinge corto, piomba sul pallone Sgarbossa che dal limite dell'area indirizza a rete. Il pallone viene deviato da Sarritzu e finisce alle spalle di Sapochetti. Dopo il riposo, il gioco scade di tono. I grigi sembrano l'ombra di quelli che hanno manovrato brillantemente nel primi 45 minuti C'è a loro merito soltanto una manovra, al 53. E' invece l'Olbia, sia pure In inferiorità numerica, a farsi pericolosa. Al 61. punizione di Di Francesco: Carraro esce e riesce ad anticipare in angolo la conclusione di Tamponi: al 79. punizione-bomba di Di Francesco lambisce il palo. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Carbonia - Civitavecchia 1-1 Cerretese - Savona 0-1 Imperia - Derthona 1-0 Lucchese - Casale 1-0 Massese - Asti 0-0 Torres - Pontedera 1-0 Vogherese - Spezia 1-1 ha riposato: Livorno. CLASSIFICA: Livorno* p.28; Alessandria, Asti* 25; Torres 22; Lucchese 21; Massese, Derthona, Carbonia 18; Civitavecchia, Pontedera 17; Imperia 16; Olbia 15; Savona* 14; Casale, Cerretese 13; Vogherese, Spezia 12 una gara in meno CLASSIFICA MARCATORI — Solo 9 gol in 8 partite (il minimo è di 7 alla 5a giornata) per un totale di 243 in 152 partite alla media di 1,59 a partita e di 12,78 a giornata. 7 RETI: Barducci (Lucchese, 2); 5 RETI: Zaccheddu (Carbonia), Liucci (Cerretese), Piras (Torres), Negri (Vogherese, 2); 4 RETI: Cavagnetto (Alessandria, 1), Grossi (Asti, 2), Marchetti (Cerretese), Discepoli (Imperia, 4), Pierozzi (Massese),Galasso (Savona), Farinelli (Spezia,3); 3 RETI: Scarrone e Fratena (Alessandria); 2 RETI: Gregucci, Sgarbossa e Camolese (Alessandria); 1 RETE: Pistis, Marangon e Manueli (Alessandria). AUTORETI: 8 Il punto sul campionato Prezioso pareggio conquistato dall'Asti all'ombra delle Apuane contro una delle formazioni più in forma del campionato: la formazione piemontese è giunta a Massa Carrara con l'intento di ottenere il pari e ci è riuscita. Un gol di Barducci ha condannato il Casale alla sconfitta e ha permesso alla Lucchese di vincere la gara. Turone ha piegato la Cerretese dando la vittoria al Savona. E' finita in parità con un gol per parte il match tra Vogherese e Spezia. Ancora una vittoria per l'Imperia che ha proseguito la sua serie positiva, un successo agevolato da un rigore fortuito.