Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1983/1984
Serie C2
12-02-1984 - Giornata: 20 - Casale Monferrato - Natale Palli


Casale AS - Alessandria Calcio US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 69. Paolini [Ca]

Alessandria Calcio US Carraro Renato, Battiston Luciano, Rastelli Claudio, Sgarbossa Eugenio, Gregucci Angelo Adamo, Perego Antonio, Camolese Giancarlo, Manueli Luigi [63. Pagano Rocco], Cavagnetto Ezio, Scarrone Pier Paolo, Fratena Fabio [76. Pistis Antonio] A disp.:(P) Beccari Sandro, Marangon (II) Fabio, Santini Roberto All.: Fossati Natalino

Formazione avversaria
CASALE AS: Trombin, Cadei, Caracciolo, Ricci, Pedretti, Caputo, Petrilli, Di Scanni, Valente, Belli [88. Pessoz], Paolini. A disp.: Pozzati, Giorgetti, Manato, Bracciali. All.: Andreani Omero

Arbitro: Felicani Mauro (Bologna)
Note
Ammoniti: 11. Cadei [C], 19. Gregucci [A], 44. Perego [A], 64. Caracciolo [C], 87. Caputo [C]. Angoli: 5-3. Spettatori: 2.658 paganti, incasso L. 21.892.000. Giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
IL DERBY ESALTA IL CASALE CHE METTE IN GINOCCHIO LA “GRANDE” ALESSANDRIA Un duro colpo alle speranze dei “grigi” L’Alessandria da domani in ritiro in vista della sfida contro i livornesi — Le mancanze del centrocampo alla base della sconfitta contro i cugini — «Non tutto è perduto — afferma Calieri — ora abbiamo gli scontri diretti, non dobbiamo fallire» — E intanto l’Asti si invola... «Un brutto colpo per tutti, ora non resta che fare quadrato e dimenticare la brutta sconfitta di domenica. Incredibile aver perso a Casale: comunque ormai è fatta. Ora cerchiamo di portare via i due punti al Livorno e di ridare fiducia ai tifosi». I responsabili dell’Alessandria hanno avuto un lungo colloquio con Fossati e con i giocatori. E' emersa l’intenzione di fare tutto quanto e nelle possibilità della squadra per riconquistare il terreno perduto in novanta minuti di anti calcio. La “pattuglia”, sara domani in ritiro a Lu Monferrato, ultimerà la preparazione e cercherà di ritrovare la tranquillità necessaria per affrontare la capolista del girone. ≪Non tutto e perduto, però — ha voluto sottolineare il presidente Marco Calleri in un momento di sconforto, domenica pomeriggio ai cronisti — se la gente non è soddisfatta del mio operato sono mettermi da parte per far posto a qualcun altro, ammesso che qualcuno si faccia avanti». Parole pronunciate, come detto, in un momento delicato, quando l’incontro perso con i “neri” era appena terminato. Calleri, accantonando il pessimismo, torna a fare un’analisi lucida della stagione che entra da domenica prossima nella fase cruciale: ≪Ci sono ancora gli scontri diretti — spiega il patron — e dovranno tutti quanti vedersela con noi. Certo — aggiunge Calleri — non bisogna dimenticare che da alcuni mesi non possiamo disporre di un uomo come Salvadori, il perno del nostro centrocampo. La sua assenza si è fatta sentire». L’Alessandria, infatti, ha subito la maggiore aggressività del Casale, il pressing sull’uomo che portava palla. Spesso anticipato Scarrone che e sceso in campo in non perfette condizioni fisiche, troppo solo a lottare Camolese (perchè Manueli, ancora una volta, ha totalmente deluso ed ò stato anche sostituito), la manovra degli ospiti si è fatta approssimativa, poco lucida. Si è insomma accettata la “bagarre” favorendo in questo modo la disposizione tattica dei padroni di casa che, giustamente, puntavano sull’agonismo per aver ragione di avversari che li sovrastavano dal punto di vista tecnico. I casalesi hanno mirabilmente interpretato nella recita del derby, la parte della squadra che non ha niente da perdere e che per questo può sperare (come in effetti è accaduto) anche nel risultato a sensazione. L’azione che ha fatto saltare il dispositivo degli uomini in grigio, e avvenuta a metà della ripresa, quando la sfida provinciale stava vivendo il suo momento di maggior confusione. Sessantottesimo : cross dalla destra di Ricci, girata di testa di Valente, mischia e sinistro ravvicinato di Paolini che trafigge Carraro. Il Casale ha vinto cosi il derby n. 46, rispettando una tradizione favorevole ai nerostellati negli incontri casalinghi con l’Alessandria. La delusione dei duemila alessandrini. La “spinta” dei tifosi, oltre duemila sugli spalti dello stadio monferrino, non e bastata. Gli uomini di Fossati, forse hanno sentito la responsabilità, il peso sulle spalle di una lunga serie di risultati utili; forse temevano il gol beffa del Casale, a digiuno di rete da centinaia e centinaia di minuti. Stà di fatto che ben presto le due formazioni hanno rinunciato a giocare. Qualche cross e un paio di brividi per i portieri. Al 12’, su cross di Valente e Carraro ad esibirsi in presa; un minuto dopo, però, Sgarbossa serve Scarrone che mette in allarme la retroguardia del Casale con un centro calibrato. Il non gioco ... esalta il Casale, che si affaccia anche oltre la propria metacampo. Verso la fine del primo tempo, le piu belle occasioni per entrambe le squadre. Al 43’ Manueli appoggia per Cavagnetto che controlla e tira prontamente: palla a fil di palo. Proprio allo scadere, punizione ai Paolini e testa di Pedretti: Carraro è sempre pronto alla parata. Ancora più deludente la ripresa. Ci prova subito Scarrone, ma la sua punizione da venticinque metri non preoccupa Trombin. Molto più impegnativo il volo del “collega” Carraro che deve respingere in corner una botta di Discanni diretta all’incrocio dei pali. C’e ancora una offensiva, poco convinta di Fabio Fratena (21’, girata bassa su cross rasoterra di Gregucci). Poi la beffa, il gol (meritato, perchè voluto) dei casalesi che corrono come impazziti verso la panchina ad abbracciare mister Andreani. Ci sarebbe ancora tempo per recuperare, ma l’Alessandria è davvero in ginocchio, umiliata da un avversario appena volenteroso. E anzi proprio la squadra del presidente Figarolo ad andare vicina al gol, ma Belli spara contro il palo la palla del raddoppio a quattro minuti dal termine. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) Risorge il Casale (va in gol dopo due mesi e mezzo) Il «Palli» stregato per i grigi Il derby piemontese deciso da Paolini: l'Alessandria non vince a Casale dal '76 Continua a rivelarsi stregato per l'Alessandria il Natal Palli: anche ieri nel 46 derby, i grigi hanno dovuto subire un ennesima sconfitta — non vincono più dal 1976 — contro I cugini casalesi. Una sconfitta di misura (1-0), ma ben al di là del risultato è stata la netta supremazia del Casale, squadra che ha dimostrato, malgrado la difficile posizione In classifica, di saper affrontare con piglio vincente anche gli avversari più titolati, come 1 Alessandria appunto. Il Casale non vinceva dall'ottobre scorso (quinta di campionato,contro il Savona) e non andava più a rete dal 27 novembre, Incontro casalingo con il Livorno, perso 2-1. Contro I grigi, i nerostellatl hanno dato prova di grinta e di tecnica. Tutto al contrario per l'Alessandria. La squadra di Natalino Fossati si e rivelata senza idee, con un centrocampo inesistente ed un attacco rinunciatario. E' il Casale a premere per primo, al 3' tiro In porta di Paolini, poi al 12' bella azione Discanni-Paolini-Caracciolo, con conclusione di Valente bloccata da Carraro. Reagisce l'Alessandria; al 14' azione Sgarbossa-Scarrone. Il rimbalzo della palla inganna Fratena e Cadei libera. E' comunque il Casale a premere l'acceleratore. Al 23', azione Caputo-Petrilli-Valente. Sgarbossa Interviene e libera in angolo. Si riprende con il Casale ancora all'attacco. Sta maturando il gol. Al 47' c'è una bella punizione di Scarrone. parata da Trombin, ma al 59' replica il Casale con una punizione-bomba di Discanni che l'estremo difensore grigio devia. all'incrocio del pali, in corner. Al 68' inutile azione Gregucci-Fratena. poi, al 69°, l'unica rete. C'è un fallo di Gregucci (che gli alessandrini contestano), l'azione prosegue con palla a Ricci che, svirgolata da Discanni, viene raccolta da Paolini il cui tiro, rasoterra, sorprende Carraro. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) UNTANDO SULLA VELOCITÀ E SULLA DETERMINAZIONE, 1 NEROSTELLAT1 HANNO SCONFITTO CON MERITO I GRIGI Il derby rimette le ali al Casale! l goal di Paolini, che ha rotto un digiuno che durava da quasi 800 minuti E' stata la vittoria del cuore, della determinazione, dell'umiltà: il piccolo Casale ha fermato davvero la grande Alessandria, l’ha sconfitta in maniera chiara, senza lasciar spazio a troppe recriminazioni da parte degli avversari. I nerostellati, inferiori ai grigi per esperienza e tasso tecnico individuale, li hanno sovrastati in campo esaltando quelle caratteristiche di determinazione agonistica, di convinzione che erano indispensabili per risolvere una crisi di risultati (e di reti) che andava facendosi preoccupante. L’incubo, finito proprio nella partita più difficile, più sentita, davanti al pubblico delle grandi occasioni: dopo 778 minuti Paolini ha riportato il Casale al goal; dopo quattordici partite la squadra di Andreani è tornata alla vittoria conquistando due punti utili per la classifica, tonificanti per il morale. Il Casale del derby è sembrato quello dello scorso anno: massima concentrazione, grande velocità di esecuzione per impedire di pensare al centrocampo ragionatore dell’Alessandria. I grigi hanno subito dimostrato di trovarsi in difficoltà, ed il Casale man mano ha preso fiducia, fino a sbloccare nella ripresa un risultato che ha poi amministrato con una certa tranquillità. I nerostellati hanno tolto l'iniziativa ai grigi, e neppure dopo essere passata in svantaggio l'Alessandria è riuscita ad impegnare severamente Trombin; anzi, è stato ancora il Casale ad andare vicino, vicinissimo al gol, con un tiro di Belli a Carraro battuto che si è stampato sul palo. LE MOSSE VINCENTI. Andreani ha impostato una partita sapiente sotto il profilo tattico, smontando e rimontando in settimana sulla lavagna il giocattolo Alessandria, per spiegare ai suoi come funzionasse la temuta macchina da goal dei grigi. L’allenatore nerostellato è poi riuscito a trasmettere una grossa carica alla squadra, ed i suoi giocatori questa volta gli hanno risposto fino in fondo. Una prestazione quasi priva di sbavature in difesa: un centrocampo che ha aggredito costantemente quello avversario ed ha cercato di riproporre con rapidità la controffensiva: ma soprattutto un attacco che ha finalmente messo in ansia la difesa avversaria. Andreani ha infatti giocato una carta a sorpresa, collaudando nel derby una novità lungamente meditata e senz'altro decisiva per l’esito della partita. Petrilli,arrivato in estate dal Milan come centrocampista, e finora impiegato soprattutto in questo ruolo (o al più come seconda punta), è diventato l’uomo di punta dell'attacco nerostellato, con spostamento di Belli a seconda punta e di Valente in posizione di tornante. In questa maniera il mister nerostellato sperava di sorprendere l’Alessandria. I fatti gli hanno dato ragione: anche se il goal-partita è venuto da Paolini, e su cross di Ricci, c'è da dire che la grande vivacità di Petrilli ha messo costantemente in ansia la difesa dell’Alessandria. Con la retroguardia in imbarazzo il centrocampo continuamente aggredito, l’attacco sovrastato dalla guardia di Pedretti e Cadei e dall’intelligente lavoro di Ricci, puntualissimo a chiudere i varchi, la squadra di Fossati si è smarrita e non ha saputo reagire. A un certo punto ha mostrato di avere la gara in pugno ed ha affondato il colpo decisivo. LA CRONACA. La partita è subito agonisticamente vibrante, anche se fino alla fine tutto rimarrà nei binari della più assoluta correttezza. L'arbitro teme comunque il clima del derby, e si mostra molto severo: il primo a farne le spese è Cadei, che atterra Fratena dopo un errore di Caputo e si vede sventolare sotto il naso il primo cartellino giallo della gara (11’). L’Alessandria sembra non voler rischiare, ed il Casale si fa coraggio: un tiro-cross di Valente impegna Carraro in parata plastica, i grigi rispondono con una pericolosa incursione di Scarrone: sul suo cross Trombin, Cadei e Fratena si guardano, ingannandosi l’un l’altro, ma nessuno interviene. Scampato il pericolo, il Casale replica con Petrilli, che costringe Gregucci all'ammonizione con un guizzo dei suoi. L'Alessandria dedica spesso i lraddoppio di marcatura (Battiston in affanno viene aiutato da Rastelli) al sorprendente Petrilli, e Valente gode d’una certa libertà d’azione. A centrocampo le particolari attenzioni dedicate a Scarrone creano una certa libertà di movimento per Camolese, ma i grigi patiscono l'aggressività nerostellata e non trovano sblocchi: Scarrone è bloccato, Manueli è in ombra, le punte sono spesso anticipate. I nerostellati non patiscono timori reverenziali, e provano ad affondare: dopo un tiro di Discanni sulla traversa, c’è un bello spunto di Valente per Petrilli, il cui cross-basso viene deviato in angolo con affanno da Sgarbossa. Al 29’ stupendo cross del solito Petrilli, ma il piede di Caracciolo è ruvido: la porta è spalancata, ma il tiro fuori bersaglio. L’unica replica di un certo interesse sul fronte opposto arriva quasi allo scadere: Discanni perde palla, ne nasce una trama avversaria per Cavagnetto che si gira ma conclude fuori. Trema l’Alessandria un minuto dopo: è il libero Perego questa volta a fermare in malo modo Petrilli (e a finire sul taccuino degli ammoniti); sulla punizione, Paolini pesca la testa dell’accorrente Pedretti ma il suo tiro finisce fra le braccia di Carraro. Nella ripresa il Casale aspetta la reazione dell’Alessandria, che non arriva. Sono allora i nerostellati a premere ancora: prima Carraro ferma all’incrocio una punizione di Discanni; poi Valente, servito dallo stesso Discanni si trova in un corridoio libero davanti a Carraro, ma gli manca la convinzione e l’opportunità del tiro è incredibilmente sciupata. Al 24' il goal partita: Belli, grande lottatore, guadagna un fallo al limite. Sugli sviluppi dell’azione, Ricci si sgancia sulla destra e coglie sbilanciata sul cross la difesa dell’Alessandria: Valente sfiora di testa ma Paolini dietro di lui controlla e non sbaglia. La reazione dell'Alessandria non fa tremare più di tanto la retroguardia nerostellata, se non sui calci piazzati dove si teme l'estro di Scarrone o la testa di Gregucci. A tre minuti dal termine, in compenso, Petrilli completa il suo show seminando la difesa avversaria e porgendo a Belli un pallone d’oro: Carraro viene messo fuori causa, ma la conclusione dell’attaccante si stampa sul palo (Il Monferrato - Marco Giorcelli) RISULTATI: Civitavecchia – Vogherese 0-0 Derthona – Asti 0-1 Livorno – Cerretese 1-0 Olbia – Carbonia 2-1 Savona – Massese 1-0 Spezia – Imperia 0-1 Torres – Lucchese 1-0 RIPOSA: Pontedera CLASSIFICA: Livorno° p. 28, Asti° 27, Alessandria 25, Torres 24, Lucchese 21, Carbonia, Derthona, Massese, Civitavecchia 18, Olbia, Pontedera° 17, Savona* 16, Casale 15, Vogherese, Cerretese 13, Spezia 12. ° = turno di riposo effettuato; = una gara in meno. MARCATORI: 6 reti: Barducci (Lucchese), Zaccheddu (Carbonia), 5: Cavagnetto (Alessandria), Liucci, Marchetti (Cerretese), Ravazzolo (derthona), Discepoli (Imperia), Farinelli (Spezia), Piras (Torres). Il punto sul campionato La ventesima, la giornata dei campanili, è stata caratterizzata anche dagli 1-0, sei su otto, e ragionando statisticamente si dovrebbe dedurne che gli unici risultati fuori dalla falsariga, e cioè straordinari, sono lo 0-0 di Civitavecchia - Vogherese e il 2-1 di Olbia – Carbonia. In realtà, però, c’è da pensare che i sei 1-0 costituiscano una prova del grande equilibrio che regna ora nel girone, malgrado l ’abissale differenza di punti che separa le prime dalle ultime. E accontentiamoci di prendere atto che, a 14 giornate dal termine, i risultati hanno costruito una classifica nettamente suddivisa in tre gruppi: il gruppo delle privilegiate, il gruppo delle agiate e quello delle povere e o delle disperate. Nel gruppo delle prime, composto da Livorno, Asti, Alessandria e Torres, dobbiamo registrare per la giornata tre risultati positivi ed uno negativo. Fra i risultati utili, poi, fa spicco la vittoria esterna dell’Asti sul difficile campo tortonese, mentre il risultato contrario, la sconfitta dell’Alessandria sul sempre ostico campo casalese, ha fatto perdere agli alessandrini due punti importanti nei confronti dei diretti avversari: gli astigiani. Normali, invece, le due vittorie del Livorno sulla Cerretese e della Torres sulla Lucchese, che servono a mantenere bene in linea le due vincenti nel gruppo delle privilegiate, mentre declassano pressoché definitivamente la Lucchese. Il derby ligure Spezia-Imperia, risoltosi con la vittoria degli ospiti, ha concesso ai vincitori di portarsi a centro classifica ed ha condannato lo Spezia a reggere da solo il fanale rosso. Preziosi i due punti incamerati dal Savona e dall 'Olbia, rispettivamente a spese della Massese e del Carbonia, e importante quello ottenuto a Civitavecchia dalla Vogherese. Preziosissimi, infine, i due punti colti dal Casale sui cugini alessandrini. (Il Monferrato)