Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1983/1984
Serie C2
19-02-1984 - Giornata: 21 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Livorno US 0 - 3 (0 - 1)
RETI: 13. Palazzi [Li] , 51. Palazzi [Li] , 84. Araldi [Li]

Alessandria Calcio US Carraro Renato, Battiston Luciano, Marangon (II) Fabio, Sgarbossa Eugenio [54. Salvadori Roberto], Gregucci Angelo Adamo, Perego Antonio, Camolese Giancarlo, Manueli Luigi [46. Pistis Antonio], Cavagnetto Ezio, Scarrone Pier Paolo, Fratena Fabio A disp.:(P) Beccari Sandro, Pagano Rocco, Santini Roberto All.: Fossati Natalino

Formazione avversaria
LIVORNO US: Grudina, Casarotto, Finetto, De Rossi, Bertini, Berlini, Villanova, De Poli [84. Tognarelli], Araldi, Ilari [73. Pontis], Palazzi. A disp.: Beni, Salvi, Meloni. All.: Melani Renzo

Arbitro: Greco Roberto (Lecce)
Note
Rigore parato 40. a Cavagnetto [A]. Ammoniti: Berlini [L]; Casarotto [L]; Araldi [L]; De Rossi [L]; Marangon [A] Spettatori: 7.500 (6763 paganti), incasso di 64.049.500 lire Angoli: 7-6 Bella giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
DURA LEZIONE DEL LIVORNO CHE SBANCA IL “ MOCCAGATTA” CON UNA GARA AUTORITARIA Grigi: crollano le ultime illusioni? Il responso del campo nettamente favorevole ai toscani che si dimostrano compagine di serie superiore — Un rigore fallito da Cavagnetto nel primo tempo, poi il raddoppio di Palazzi che aveva aperto le marcature — Contestazione a Fossati, problemi per l’immediato futuro La disillusione è stata cocente, così come grande l’illusione che tutti abbiamo cullato nei giorni che hanno preceduto Alessandria - Livorno, gara che i grigi dovevano vincere per alimentare sogni di promozione e che invece hanno perso, clamorosamente. Il responso del campo è chiaro: 3-0 per la capolista che, episodi a parte (il calcio è fatto anche di episodi, ci stanno i rigori falliti e le reti mancate), ha sfoderato una prestazione scintillante, di quelle da ricordare a lungo e da prendere come esempio e come monito per il futuro. Squadra solida, il Livorno,ha vinto la partita a centrocampo. É il solito problema dell’Alessandria, che dispone di uomini che passeggiano, che portano palla e che cercano finezze a loro non richieste (domenica ci ha provato anche Sgarbossa,intestarditosi in una assurda serie di colpi di tacco, divertenti per il pubblico ma assai poco proficui). Quando giocatori con queste caratteristiche si scontrano con un reparto composto da atleti assai mobili, ben preparati e ben organizzati, allora saltano fuori tutti i problemi. Non basta il gran lavoro di Camolese, perché quando Scarrone viene neutralizzato — non importa come, se con le buone o con le cattive — allora nessuno è in grado di dare il via ad zioni in profondità, è avvantaggiato "chi deve colpire di rimessa, approfittando di ampi spazi. Questo è quanto è accaduto tra la prima e la terza in classifica nella gara che avrebbe dovuto dire (ed in effetti ha detto) tutto quanto volevamo sapere sulla leadership del girone. Onore al Livorno che prosegue la sua marcia trionfale verso la C1, che per gli amaranto sembra ormai vicinissima.Persino troppo facile, invece, parlare di crollo delle illusioni per la formazione del povero Natalino Fossati. Il mister dei grigi, apertamente contestato dai tifosi ora è ad un bivio: accettare questo stato di cose, cioè le critiche feroci, l’ostilità della “piazza”, oppure prendere quel provvedimento drastico e coraggioso che in molti, domenica, gli hanno indicato.Fossati se ne va? Fossati esonerato? Per il momento (mentre scriviamo) Gianmarco Calieri, il presidente, esclude qualsiasi tipo di mutamento, persino si stupisce quando i giornalisti gli chiedono anticipazioni sul futuro del nuovo allenatore: «Cosa volete farci — dichiara il patron con un filo di voce — le colpe ricadono sempre, bene o male, sulle spalle del tecnico; e quando si vince il merito non è mai suo». C’è insomma molto fatalismo in casa grigia, il verdetto del campo è stato amaro e soltanto oggi un giorno dopo la ripresa della preparazione, si accetta di voltare pagina e pensare alla prossima trasferta di La Spezia. Gli episodi. Come detto, il calcio è materia opinabile e certo ognuno potrebbe discutere cosa poteva essere (ma non è stato, ricordiamolo) se l’Alessandria fosse riuscita a trasformare un calcio di rigore giustamente assegnato per fallo di Bertini su Cavagnetto. Rivediamo l’episodio, avvenuto al 38’ del primo tempo, quando i padroni di casa erano “sotto” di una rete. Grigi in pieno forcing ; hanno appena assorbito la mazzata del gol di Palazzi, giunto in un momento favorevole all’Alessandria. C’è un centro di Gregucci, un intelligente colpo ai testa di Fratena che smarca Cavagnetto all’altezza del dischetto del “rigore”. Il centravanti cerca di liberarsi ma la morsa di Bertini è implacabile: l’ex casalese afferra l’attaccante per un braccio, probabilmente lo aggancia con il destro proprio quando il numero 9 potrebbe concludere. E' calcio di rigore netto, ineccepibile che lo stesso Cavagnetto, uno dei tre specialisti dell’Alessandria si incarica di trasformare. Purtroppo per i “grigi” la battuta è lenta e prevedibile, seppur abbastanza angolata. Grudina si tuffa sulla destra e riesce a deviare in corner. L’unica consolazione: l’incasso. La gara era in realtà iniziata con altri auspici. Per prima cosa, lo spettacolare colpo d’occhio delle gradinate gremite dal pubblico record di quest’anno: oltre 7.500 spettatori che hanno portato sessantaquattro milioni alle casse sociali. Lo stesso Livorno, che resta l’unica formazione imbattuta delle serie professionistiche, pare frastornato da questo entusiasmo, preoccupato di fallire. Ed infatti, al 4’, alla prima vera azione della partita, l’Alessandria va vicina al gol. Manueli centra dalla sinistra, Grudina esce ma non controlla e Sgarbossa sparacchia malamente oltre i legni. Al 10’, rabbioso spunto di Fratena su azione Perego - Scarrone che finisce con un tiro sull’esterno della rete. Due minuti dopo il gol dei toscani. Villanova è bravo a seguire una palla che pare destinata a fondo campo, rimette di testa al centro dove irrompe l’opportunista Palazzi che fredda Carrara uscito avventatamente. Cercano i grigi di riprendere il controllo del gioco, ma dopo uno spunto di Cavagnetto e relativo centro sotto misura per Fratena, anticipato, i padroni di casa falliscono un’occasione, irripetibile. Cavagnetto si fa parare il “rigore" e quindi il primo tempo si conclude con una botta di Ilari, parata da Carrara e successivamente respinta da Perego. Nella ripresa il crollo. Al 5’, su punizione, Palazzi inganna Carrara e gli ospiti vanno sul 2-0; insistono, si vedono annullato un gol per fuorigioco (autore De Poli, al 7’), finché ottengono in contropiede, il punto del 3-0 al termine di una bella azione Villanova - Araldi che il centravanti conclude con abilità. Prima del definitivo K.O. da ricordare una nuova occasionissima buttata alle ortiche da Ezio Cavagnetto (23’) che batte sul corpo di Grudina un buon servizio dell’inesauribile Camolese. Non c’era proprio nulla da fare. Il futuro. La posizione di Fossati è già stata illustrata. Ora è importante concludere la stagione con dignità, cercando di sfruttare le ultime occasioni, sperando magari in uno scivolone dell’Asti se non addirittura nel confronto diretto del 18 marzo al “Comunale” di via Foscolo. Alcuni, più realisticamente, pensano già al prossimo anno: il morale è sotto i tacchi, le possibilità sono ridotte al lumicino. Per i miracoli non sembra davvero più tempo. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) SVANITI I SOGNI DELL'ALESSANDRIA DOPO IL CROLLO CON LA CAPOLISTA? Crollo dell'Alessandria (0-3) al Moccagatta, di fronte ad un pimpante Livorno che ha forse disputato una delle migliori partite di questo campionato. I Grigi, subita la prima rete al 13' e poi fallito clamorosamente con Cavagnetto un rigore, al 40', ha mancato buone occasioni, subendo infine altre due reti. Una sconfitta preoccupante, ad otto giorni da quella di Casale, che rischia di togliere definitivamente i grigi dal giro promozione. Contestato dai tifosi, assieme all'allenatore Natalino Fossati, che a fine partita ha preferito evitare l'incontro con i giornalisti, il presidente Calleri ha precisato che se non verrà la promozione nell'84 e pronto a ritentare la carta nel prossimo campionato, con adeguati miglioramenti alla squadra “Sempre che – ha aggiunto - i tifosi non ici vogliano più. In questo caso. non avendo sposato nessuno, come siamo venuti, altrettanto saremmo pronti ad andarcene”. Gremito il Moccagatta, con circa settemila paganti ed un incasso di oltre 64 milioni. L'unica nota lieta per l'Alessandria, nettamente al di sotto del livello tecnico abituale, come purtroppo accade da qualche domenica. E' l'Alessandria ad attaccare per prima, ma sono i livornesi - dopo le occasioni sprecate da Sgarbossa e Fratena - ad andare a rete, al 13': cross di Berlini, tocco di Villanova e Palazzi raccoglie ed insacca. Sbagliano i grigi con Fratena al 31'. poi l'azione del rigore. E' il 39'. De Rossi sgambetta Cavagnetto lanciato a rete, l'arbitro non esita ad indicare il dischetto del rigore. Calcia lo stesso Cavagnetto: tiro debole e poco insidioso. Grudina libera in corner. Nella ripresa l'Alessandria non migliora. Al 61' seconda rete: fallo di Marangon. calcia Palazzi e il pallone, forse sfiorato da Ilari, sorprende Carraro. Reagiscono i grigi (i migliori sono stati Greguccl e Camolese), ma al 54' Marangon, su servizio di Fratena, sbaglia la conclusione, ed al 68' è Cavagnetto a mettere il pallone fra le mani del portiere avversario. E' invece ancora il Livorno, all' 84' ad andare a segno: azione di contropiede, Villanova serve Araldi e il gol è cosa fatta. Entusiasmo, giustificato, del tifosi livornesi mentre quelli alessandrini, delusi ed amareggiati, sfogano la rabbia contestando mister Fossati, giocatori e presidente. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Asti - Casale 2-0 Carbonia - Torres 0-2 Imperia - Cerretese 1-0 Lucchese - Savona 1-1 Massese - Civitavecchia 2-0 Olbia - Derthona 1-1 Vogherese - Pontedera 0-0 ha riposato: Spezia CLASSIFICA: Livorno* p.30; Asti* 29; Torres 26; Alessandria 25; Lucchese 22; Massese, Imperia 20; Derthona 19; Pontedera, Civitavecchia, Carbonia, Olbia 18; Savona 17; Casale 15; Vogherese* 14; Cerretese 13; Spezia 12 *una gara in meno CLASSIFICA MARCATORI: per la prima volta i cannonieri del Livorno segnano 3 reti in una volta e si portano nelle prime posizioni. 14 gol nella giornata per un totale di 276 in 168 partite. 7 RETI: Barducci (Lucchese, 2); 5 RETI: Grossi (Asti, 2), Zaccheddu (Carbonia, 1), Liucci (Cerretese), Piras (Torres) e Negri (Vogherese, 2); 4 RETI: Cavagnetto (Alessandria, 1), Marchetti (Cerretese), Discepoli (Imperia, 4), Palazzi (Livorno), Paci (Lucchese), Pierozzi, Chiarugi e Redomi (Massese), Saporito (Olbia), Galasso (Savona); 3 RETI; Scarrone e Fratena (Alessandria); 2 RETI: Gregucci, Sgarbossa e Camolese (Alessandria); 1 RETE: Pistis, Marangon e Manueli (Alessandria). AUTORETI: 10 Il punto sul campionato La grande sorpresa ci è stata offerta proprio dallo scontro che opponeva Alessandria e Livorno. Nessuno, infatti, ad Alessandria si attendeva il mortificante 0-3 casalingo da parte dei toscani, anche se già a Casale la squadra grigia aveva denunciato qualche incertezza e più di una battuta a vuoto. La partita fra grigi e amaranto è apparsa stregata e gli alessandrini, battuti da reti non tutte convincenti, hanno perfino sbagliato un rigore, con Cavagnetto, quando le contendenti erano ancora sull'l-0. Considerato, comunque, che nel gruppo dei candidati, oltre all’invincibile Livorno, hanno vinto anche l’Asti, in casa contro il Casale, e la Torres, sul difficile campo del Carbonia, risulta chiaro che le avversarie dirette dei grigi si trovano attualmente in piena salute e che, se l’Alessandria vorrà conservare qualche probabilità di farcela ancora, dovra provvedere con la massima sollecitudine ad adottare gli opportuni provvedimenti. Anche la Massese, 2-0 sul Civitavecchia, e l’Imperia, 1-0 sulla Cerretese, hanno migliorato le proprie posizioni nel gruppo delle benestanti, mentre la Lucchese, nel corso di una partita piuttosto mediocre, è stata costretta ad un pareggio casalingo dal Savona; cosi come l’Olbia, costretta allo stesso risultato, in campo sardo, da un Derthona sempre determinato e mai domo. La Vogherese, dal canto suo, che non vince dal 9 ottobre, è stata fermata in casa dal Pontedera, peggiorando ulteriormente la sua già difficile situazione. (Il Monferrato)