Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1983/1984
Serie C2
18-03-1984 - Giornata: 25 - Asti - Vincenzo Bosia


Asti T.S.C. AC - Alessandria Calcio US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 22. rig. Venturini [As]

Alessandria Calcio US Carraro Renato, Battiston Luciano, Marangon (II) Fabio, Rastelli Claudio, Santini Roberto, Perego Antonio, Camolese Giancarlo, Salvadori Roberto [58. Manueli Luigi], Cavagnetto Ezio [58. Fratena Fabio], Scarrone Pier Paolo, Pistis Antonio A disp.:(P) Beccari Sandro, Lorenzo Teodoro, Pagano Rocco All.: Fossati Natalino

Formazione avversaria
ASTI T.S.C. AC: Bocchino, Franchini, Prevedini, Allegrini, Spollon, Cappelletti, Pillon, Spigoni [76. Zorzetto], Marchese, Cassano [58. Bellacomo], Venturini. A disp.: Riccarand, Tretter, Grossi. All.: Volpi Ezio

Arbitro: Frigerio Moreno (Milano)
Note
Espulsi: 72.Perego [Al]; 87. Volpi [As] Ammoniti: Battiston [Al]; Allegrini [As]; Cavagnetto [Al] Spettatori: 5.000 (4.958 paganti), incasso di 30.477.000 lire Angoli: 3-7 Inizio gara ore 15.00

Commento
DOPO LA SCONFITTA DI ASTI ANCHE QUEST’ANNO NIENTE PROMOZIONE L'Alessandria guarda già al futuro C’è interesse per le decisioni del presidente Calieri: se ne va o resta al vertice societario ? — Numerose testimonianze di solidarietà dei tifosi — Il segretario Coscia: «Ha fatto di tutto per cercare la promozione, ha commesso anche degli errori ma non merita di essere contestato » — Il canto del cigno di Salvadori e Manueli All’indomani della sconfitta di Asti che ha praticamente deciso i giochi della promozione, l’Alessandria pensa alla prossima annata. Marco Calieri, sempre più scuro in volto, ha lasciato il “Comunale” all’espulsione di Perego; decisa la partita (in inferiorità numerica la formazione di Fossati non ha potuto più tentare il pareggio contro i padroni di casa ringalluzziti per l’insperato “regalo’’) il presidente avrà forse voluto evitare le possibili contestazioni e magari qualche ulteriore arrabbiatura. ha poi detto ’allenatore« In effetti negli spogliatoi l’ala dell’Asti, Volpi — all’Alessandria è mancata la tranquillità necessaria per puntare alla Cl. Non voglio assolutamente che le mie dichiarazioni vengano fraintese — ha aggiunto il mister astigiano — ma indubbiamente l’esonero di Mirko Ferretti, le sue successive dichiarazioni hanno alimentato un clima di sfiducia che ha finito per ritorcersi nei confronti dei giocatori. Per questo l’Alessandria non ha potuto sfruttare appieno l’enorme potenziale di cui dispone» Giusta anche l’osservazione di Cerafogli: «Ci sono state anche due, tre pedine che non hanno reso secondo le aspettative. Ci siamo assicurati atleti di grosso nome che purtroppo ora, a giochi fatti, non hanno dato, per vari motivi, quell’apporto che ci pareva sufficiente per puntare alla promozione». E proprio nel derby del Piemonte, domenica di fronte ad un pubblico su di giri per l’imminente promozione dell’Asti, abbiamo forse assistito al canto del cigno di due campioni del calibro di Salvadori e Manueli. Il primo, al 21’ del primo tempo, nel cercare di allontanare un pallone dalla propria area, ha finito per procurare (nonostante abbia subito un evidente fallo, non rilevato dall’arbitro) il calcio di rigore che avrebbe poi deciso l’incontro. Il redivivo Gigi, mandato in panchina dopo un lungo colloquio avuto con il presidente, ha fatto una fugace apparizione nella ripresa in coppia con Fratena. Il risultato era ormai virtualmente deciso e il suo apporto è stato ininfluente. È l’argomento del giorno ed è stato tra l’altro oggetto di un dibattito televisivo che si è svolto lunedì sera a «Tele piccolo». Calieri se ne va oppure resta al vertice societario? La maggioranza dei tifosi non ha dubbi e già da tempo,con telefonate alla sede sociale e con lettere inviate al nostro giornale si è schierata dalla parte del massimo dirigente « Tutti sono consapevoli del fatto che Calieri, nonostante abbia commesso qualche errore e sia stato lui stesso a riconoscerlo — ha detto il segretario Coscia — abbia sostenuto un notevole sforzo finanziario e fatto di tutto per salire di categoria. Se questo non è stato, per quest’anno, possibile, non è il caso di fare drammi oppure gettargli la croce addosso. Bisogna anche saper riflettere, sapersi controllare per il bene di tutti». Il futuro dell’Alessandria si deciderà in questi giorni, forse a fine settimana. Intanto — è già stato praticamente deciso — in queste ultime dieci giornate i “grigi” manderanno in campo qualche giovane per verificare la consistenza della seconda linea. Peccato che il giovane Valeri, uno dei maggiori candidati a rivestire la maglia di titolare in questo finale di stagione, abbia subito un duro colpo in allenamento (una testata al capo, come lo sfortunato Gregucci e come Eugenio Sgarbossa che ha dovuto per questo saltare l'incontro di Asti n.d.r.) che mette in dubbio il suo prossimo impiego a La Spezia (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) L'Asti mantiene il vantaggio sui grigi ALESSANDRIA ANCORA PAREGGIO IN CASA. I TIFOSI MINACCIANO CALLERI E FOSSATI L’indomani della sconfitta di Asti che ha praticamente deciso i giochi della promozione, l’Alessandria pensa alla prossima annata. Marco Calieri, sempre più scuro in volto, ha lasciato il “Comunale” all’espulsione di Perego; decisa la partita (in inferiorità numerica la formazione di Fossati non ha potuto più tentare il pareggio contro i padroni di casa ringalluzziti per l’insperato “regalo’’) il presidente avrà forse voluto evitare le possibili contestazioni e magari qualche ulteriore arrabbiatura ha poi detto ’allenatore «In effetti negli spogliatoi dell’Asti, Volpi — all’Alessandria è mancata la tranquillità necessaria per puntare alla C1. Non voglio assolutamente che le mie dichiarazioni vengano fraintese — ha aggiunto il mister astigiano — ma indubbiamente l’esonero di Mirko Ferretti, le sue successive dichiarazioni hanno alimentato un clima di sfiducia che ha finito per ritorcersi nei confronti dei giocatori. Per questo l’Alessandria non ha potuto sfruttare appieno l’enorme potenziale di cui dispone». Giusta anche l’osservazione di Cerafogli : « Ci sono state anche due, tre pedine che non hanno reso secondo le aspettative. Ci siamo assicurati atleti di grosso nome che purtroppo ora, a giochi fatti,non hanno dato, per vari motivi, quell’apporto che ci pareva sufficiente per puntare alla promozione». E proprio nel derby del Piemonte, domenica di fronte ad un pubblico su di giri per l’imminente promozione dell’Asti, abbiamo forse assistito al canto del cigno di due campioni del calibro di Salvadori e Manueli. Il primo, al 21’ del primo tempo, nel cercare di allontanare un pallone dalla propria area, ha finito per procurare (nonostante abbia subito un evidente fallo, non rilevato dall’arbitro) il calcio di rigore che avrebbe poi deciso l’incontro. Il redivivo Gigi, mandato in panchina dopo un lungo colloquio avuto con il presidente, ha fatto una fugace apparizione nella ripresa in coppia con Fratena. Il risultato era ormai virtualmente deciso e il suo apporto è stato ininfluente. È l’argomento del giorno ed è stato tra l’altro oggetto di un dibattito televisivo che si è svolto lunedì sera a «Tele piccolo». Calieri se ne va oppure resta al vertice societario? La maggioranza dei tifosi non ha dubbi e già da tempo, con telefonate alla sede sociale e con lettere inviate al nostro giornale si è schierata dalla parte del massimo dirigente « Tutti sono consapevoli del fatto che Calieri, nonostante abbia commesso qualche errore e sia stato lui stesso a riconoscerlo — ha detto il segretario Coscia — abbia sostenuto un notevole sforzo finanziario e fatto di tutto per salire di categoria. Se questo non è stato, per quest’anno, possibile, non è il caso di fare drammi oppure gettargli la croce addosso. Bisogna anche saper riflettere, sapersi controllare per il bene di tutti». Il futuro dell’Alessandria si deciderà in questi giorni, forse a fine settimana. Intanto — è già stato praticamente deciso — in queste ultime dieci giornate i “grigi” manderanno in campo qualche giovane per verificare la consistenza della seconda linea. Peccato che il giovane Valeri, uno dei maggiori candidati a rivestire la maglia di titolare in questo finale di stagione, abbia subito un duro colpo in allenamento (una testata al capo, come lo sfortunato Gregucci e come Eugenio Sgarbossa che ha dovuto per questo saltare l’incontro di Asti n.d.r.) che mette in dubbio il suo prossimo impiego a La Spezia. (Il Piccolo) Anche, l'Alessandria ha subito la legge del Comunale e per i grigi, sconfitti di misura (0-1) su calcio di rigore, cade l'ultimissima speranza di un rilancio. Per l'Asti, invece, la promozione è ormai ad un passo. Davanti a cinquemila spettatori, e con il record stagionale, i padroni di casa, maestri nel gioco a tutto campo, hanno imposto nel primo tempo una severa lezione di calcio agli avversati, incapaci di costruire un gioco apprezzabile. Troppi giocatori-chiave, come Salvadori, hanno evidenziato limiti di dinamismo e lucidità di fronte alla freschezza di centrocampisti come Spigon, Cassano, Pillon e Cappelletti. La difesa, dove Battiston ha faticato molto contro lo sgusciane Marchese, è parsa spesso fuori misura. Solo nella ripresa la forza della disperazione ha spinto più avanti gli alessandrini: i grigi hanno preso quota sul piano detto vivacità e in più di un'occasione hanno obbligato la difesa astigiana a sventare con affanno. Non sono mancate le espulsioni: la prima al 72', vittima l'alessandrino Perego che ha applaudito ironicamente l'arbitro in occasione di un fatto fischiato a un suo compagno di squadra e più tardi l'allenatore dell'Asti, Volpi, già richiamato in precedenza. Si parte con l'Asti lanciatissima. L'Alessandria non disdegna il gioco duro per bloccare i centrocampisti astigiani che si avvicinano all'area sbucando da ogni parte. Al 9', Spigoni impegna Carraro in una deviazione; il portiere si ripete quattro minuti dopo parando in due tempi una punizione di Cassano. Il terzino Battiston da esatta misura dell'affanno in cui si trova la retroguardia grigia, alleggerendo al 21' un innocuo pallone a Carraro: tra i due s'inserisce Marchese che incredibilmente sbaglia. Passa un solo minuto e Salvadori sgambetta Marchese in area; l'arbitro Frigerio non esita ad assegnare il rigore che Venturini trasforma. In avvio di ripresa, l'undici di Fossati cambia marcia e per una ventina di minuti i padroni di casa soffrono: 48', tira Scorrane, Bocchino non trattiene e Prevedini salva in corner. Seguono due conclusioni di Marangon e Scarrone, la prima bloccata dal portiere, la seconda fuori. Al 65' il brivido; puntatone di Mameli dalla destra, Pistis colpisce di testa e Bocchino risponde in tuffo da campione. Prima del fischio finale, l'Asti trova ancora lo spunto per alcuni contropiede che l'Alessandria rimasta in dieci e proiettata caparbiamente in avanti, riesce a contrastare con affanno. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Carbonia- Vogherese 0-0 Casale - Spezia 1-1 Civitavecchia - Lucchese 1-1 Derthona - Pontedera 0-0 Massese - Cerretese 0-1 Savona - Imperia 1-0 Torres - Livorno 0-1 Ha riposato: Olbia CLASSIFICA: Livorno* p. 37; Asti* 35; Alessandria, Torres 28; Lucchese 26; Massese, Derthona, Pontedera, Savona 23; Carbonia, Olbia* 22; Civitavecchia, Imperia 20; Casale 18; Vogherese, Cerretese 17; Spezia 16 due gare in meno una gara in meno CLASSIFICA MARCATORI — Barducci mantiene la prima posizione nella domenica in cui si è segnato di meno in assoluto: solo 8 gol alla media di 1 gol a partita : il totale è di 331 reti in 199 partite alla media di 1,66 a partita e di 13,24 a giornata. 10 RETI: Barducci (Lucchese), 3); 8 RETI: Liucci (Cerretese); 7 RETI: Zaccheddu (Carbonia, 2), Negri (Vogherese, 2); 6 RETI: Marchese (Asti); 5 RETI: Grossi (Asti, 2), Palazzi (Livorno), Paci (Lucchese), Pierozzi, Chiarugi(Massese), Saporito (Olbia), Piras (Torres) - 4 RETI: Cavagnetto (Alessandria, 1); 3 RETI: Scarrone, Gregucci, Fratena e Sgarbossa (Alessandria); 2 RETI: Pistis e Camolese (Alessandria) ; 1 RETE: Marangon e Manueli (Alessandria). AUTORETI: 12 Il punto sul campionato Che sarebbe stato un derby acceso si sapeva, ha vinto il Savona grazie al gol di Dainese su punizione dopo tre minuti, e l’Imperia, nonostante una diligente condotta, e un paio di palle gol non ha saputo rimontare. La divisione della posta in palio al Natal Palli di Casale, in uno degli scontri salvezza, opposto allo Spezia, è stata giusta. Oltre ad un pari senza gol il Derthona non è saputa andare, non approfittando della superiorità numerica quando il Pontedera è rimasto in dieci uomini. Giusto pareggio tra Carbonia e Vogherese al termine di una gara senza gol caratterizzata dalla paura di non perdere.