Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1983/1984
Serie C2
08-04-1984 - Giornata: 27 - Savona - Valerio Bacigalupo


Savona FBC - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 71. Luccini [Sa] 65. rig. Manueli L.[A]

Alessandria Calcio US Carraro Renato, Rastelli Claudio, Sgarbossa Eugenio, Briata Roberto, Battiston Luciano, Perego Antonio, Pagano Rocco, Camolese Giancarlo, Cavaglià Maurizio [74. Valeri Oscar], Manueli Luigi, Fratena Fabio A disp.:(P) Beccari Sandro, Cavagnetto Ezio, Marangon (II) Fabio, Santini Roberto All.: Colombo Antonio

Formazione avversaria
SAVONA FBC: Pizzetti, Talami, De Marco, Manieri, Dainese, Madocci, Rolando [43. Galasso], Castellazzi, Gaudino [75. Guerra A.], Guerra I., Luccini. A disp.: Durando, Parma, Meneghetti. All.: Canali Giorgio

Arbitro: Alfonso Franco (Alghero)
Note
Ammoniti: Perego [A]; Dainese [S]; Camolese [A] Spettatori: 1.500 (1.215 paganti), incasso di 7.500.000 lire Angoli: 5-4 giornata di sole con leggera brezza di vento. Terreno in pessime condizioni, con fondo irregolare e parzialmente mancante del tappeto erboso. Inizio gara ore 15.30

Commento
PAREGGIO DEI “GRIGI” A SAVONA CON L’ESORDIO DI ROBERTO BRIATA (CLASSE 1966) Sì contìnua con la ‘linea verde’ Il calcio di aprile non offre particolari sussulti, ma interessanti indicazioni in vista della prossima stagione — Il futuro: resteranno soltanto una decina di giocatori, mentre si attende una decisione da parte dei “ trentenni” (Salvadori, forse, lascerà il calcio) — Si cerca il nuovo allenatore: a quando una comunicazione ufficiale? Calcio di aprile. Non è che faccia proprio dormire, come si potrebbe desumere in ossequio al noto proverbio, ma certo non invoglia il pubblico a gremire gli stadi. Domenica sugli spalti del “ Bacigalupo” di Savona c’erano poco più di mille appassionati, un centinaio di fedelissimi con bandiere tamburi, striscioni; alcuni appassionati più “tiepidi”; una cinquantina di alessandrini che hanno seguito la squadra di Colombo più con finalità gastronomiche che attirati al pathos dell’incontro. E i fatti, almeno questa volta, hanno dato ragione agli assenti. L’incontro di campionato si è concluso con un pareggio che doveva essere senza reti, ma che è finito sul risultato di uno ad uno grazie ad un calcio di rigore benevolmente concesso agli ospiti, e ad un gol che la difesa grigia ha graziosamente “permesso” di realizzare ad un peraltro evanescente Luccim. Savona ed Alessandria hanno dunque giocato per formalità, non ce ne voglia il buon Gregucci, ormai prossimo alla guarigione e scalpitante di riprendere posto in squadra se non altro per proporsi ai numerosi osservatori qualche affollano gli stadi di tutta Italia. «La squadra si è mossa molto bene — si affretta a precisare Gregucci — ma inutile nasconderci che a questo punto non ci possono essere grossi stimoli, se non in qualche giocatore». Qualcun altro ha invece ripescato energie nervose del tutto fuori luogo in un incontro disputato a ritmo blando. Dainese ha cercato la provocazione per tutto l’incontro, punzecchiando il suo avversario diretto, Cavaglià, che ha invece risposto con una buona prestazione permettendosi anche il lusso, lui che retrocede fino all’altezza dei terzini, di farsi atterrare a due passi da Pizzetti e provocare quindi il penalty trasformato da Manueli. Anche Giovanni Guerra, dal palo rosso e dalla notevole presunzione tecnica, ha ironicamente sorriso agli avversari, ha centrato una traversa favorendo il pareggio di Luccini, ma a volte è scomparso dalla scena, forse per il gran caldo. E già che si parla dell’incontro, un cenno ai due momenti che hanno fatto il risultato. Nel primo tempo, per inciso, le note di cronaca erano state scarne: un tiro al volo del solito Guerra su respinta difensiva di Cavaglià (ma Carraro fa buona guardia e devia) ed una sciabolata di Sgarbossa ribattuta in angolo dal giovane Pizzetti. Nella ripresa, appunto i due unici “ lampi”. Diciannovesimo: Manueli si distingue in una bella azione personale, porge centralmente al liberissimo Cavaglià che fa due passi, indugia prima di concludere, poi si fa “toccare” da Galasso, retrocesso sulla linea dei difensori. Alfonso indica il dischetto del rigore e Manueli, lo specialista, trasforma la massima punizione con un’autentica fucilata. É una gioia breve perché la replica del Savona e rabbiosa. Venticinquesimo: botta di Guerra dal limite, deviazione di Carraro contro la traversa, tuffo di testa di Luccini e palla in gol con la difesa ospite letteralmente annichilita. La gara si riacquieta, per avere un sussulto soltanto al 37’, quando Manieri centra la trasversale con un secco tiro di punizione. Il calcio a Savona è stato tutti qui. In mezzo, tra uno sbadiglio e l’altro s’è visto qualche buona cosa da parte dei giovani grigi. Anche Canali, allenatore d’assalto, lo ha ammesso negli spogliatoi: «All’andata avevo notato una squadra più riflessiva — ha dichiarato — questa volta, invece, l’Alessandria si è affidata ai suoi giovani per correre di più». Colombo ha buttato nella mischia un altro esordiente, Roberto Briata, classe 1966, buon mediano, diligente, pieno di volontà. Il ragazzo non ha patito l’esordio ed è subito entrato in partito suscitando notevoli consensi. Domenica prossima con il Derthona, Toni Colombo, dunque, continuerò con gli innesti dalla “Berretti”: del resto, non ha ancora del tutto risolto il problema degli infortunati. Marangon e Cavagnetto erano in panchina per motivi precauzionali, Lorenzo e Pistis, acciaccati, sono addirittura rimasti a casa. Non ha fatto parte della comitiva anche Paolino Scarnine, ma il centrocampista (“Di cui non si scopre certo nulla’’ ha voluto sottolineare Calieri) sta in questi giorni decidendo per il suo futuro, cosi come stanno facendo gli altri senatori (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) LA RABBIA DEL SAVONA SALVA IL PARI L'Alessandria, in vantaggio con un rigore dubbio, raggiunta dopo 6' Ha fatto poco il Savona per vincere, e anche minori sono i meriti dell'Alessandria. L' l-1 finale può dunque considerarsi sostanzialmente giusto, anche se è la squadra di Canali a poter recriminare, avendo creato qualche occasione da gol in più: non va dimenticato infine che i grigi sono passati in vantaggio, in modo un po'inaspettato. grazie a un rigore contestato dai padroni di casa. Tutto sommato, l'incontro deve considerarsi assai deludente, o almeno cosi lo hanno interpretalo 1300 spettatori. Si parte con un ritmo abbastanza elevato, ma sarà un fuoco di paglia. Le due squadre si affrontano molto a centrocampo, però è evidente che mancano del colpo da ko. Carraro viene impegnalo da un tiro al volo di Ivano Guerra), da un colpo di testa di Lucani 11') e da una conclusione dalla lunga distanza di Caudino (2V). I grigi ribattono con due tiri di Sgarbossa 12'e 33') che non impensieriscono Pizzetti. Il tempo passa e l'Alessandria sembra perdere quel poco di lucidità che aveva messo In mostra in. apertura* Si lascia persino premere in atea, affidandosi a contropiede cosi prevedibili da non poterli spacciare per una tattica di gioco. E il Savona? Il pressing che Canali voleva, resta sulla carta, a centrocampo c’è molta confusione e non bastano le invenzioni di Ivano Guerra a dare spazio a un attacco in cui Caudina e Luccini riescono a fare ben poco. Ci vuole una decisione dell'arbitro, al 65'. per dare un po' di linfa alla partita. Una manovra sulla destra trova impreparata la difesa del Savona, il pallone filtra in area per Cavaglià. che arriva a tu per tu con Pizeetti. Spunta la gamba di Galasso, chi sembra agganciare la palla: l'effetto e però plateale, perché il centrale ospite piomba a terra a due metri dalla porta, c’è l'arbitro e calcio di rigore. Manueli trasforma con rabbia e potenza. Ed ecco spuntare, finalmente, il carattere del Savona. Arrembaggio, batti e ribatti e pareggio (71'). Tiro di Galasso, palla respinta dalla traversa, buccini il getta e segna in tuffo di testa Tanto basta alle due squadre per tornare all'andazzo di prima, rotto solo 182') da una traversa colpita da Manieri. Negli spogliatoi una certa tensione del pre partita, frutto anche dell'incontro di andata, è sparita. Colombo si dice soddisfatto soprattutto per via dei giovani. Canali fa le lodi dell'avversarlo, ma sottolinea le maggiori occasioni da gol del suoi. Tutti e due d'accordo su un fatto: Il fondo del - Bacigalupo- assomiglia a tutto, meno che a quello di un campo di calcio. (La Stampa- Ed. Sport - Sandro Chiaramonti) RISULTATI: Asti - Carbonia 2-1 Casale - Olbia 2-1 Civitavecchia - Livorno 0-0 Derthona - Vogherese 0-1 Lucchese - Spezia 0-0 Massese - Imperia 0-1 Pontedera - Cerretese 1-1 ha riposato: Torres. CLASSIFICA: Livorno* p.40; Asti* 38; Alessandria 31; Lucchese, Torres 28; Savona25; Pontedera, Massese, Imperia, Olbia 24; Derthona, Carbonia 23; Civitavecchia 21; Vogherese, Spezia, Casale 20; Cerretese *una gara in meno CLASSIFICA MARCATORI; 12 gol nella giornata per un totale di 358 in 216 partite alla media di 1,65 a partita e di 13,26 a giornata. 10 RETI: Barducci (Lucchese, 3); 8 RETI: Liucci (Cerretese); 7 RETI: Zaccheddu (Carbonia, 2), Negri (Vogherese, 2); 6 RETI: Marchese (Asti), Ilari (3) e Palazzi (Livorno); 5 RETI: Grossi (Asti), Soda (Carbonia), Paci (Lucchese), Pierozzi e Chiarugi (Massese), Saporito (Olbia), Farinelli (Spezia, 4), Piras (Torres); 4 RETI: Cavagnetto (1) e Fratena (Alessandria); 3 RETI: Manueli(1), Scarrone, Gregucci e Sgarbossa (Alessandria); 2 RETI: Camolese e Pistis (Alessandria); 1 RETE: Marangon (Alessandria). AUTORETI 14. Il punto sul campionato Vittoria sofferta del Casale contro l’Olbia: rischiando, forse, più del dovuto i locali sono riusciti ad andare a segno ben due volte. Gran botta di Conti e l’Imperia ha fatto il pieno con la Massese: il gol partita si è registrato poco dopo oltre la mezz'ora del primo tempo, quando i nerazzurri liguri hanno battuto una punizione indiretta in posizione centrale. La prima vittoria dell’Asti sul Carbonia ha portato le firme di Cappelletti e Venturini ma anche il portiere dei sardi Branchetti ha giocato un ruolo importante. Con rapidi contropiedi lo Spezia avrebbe potuto vincere ma il portiere Dal Molin si è opposto da campione. Un Derthona in vena di regali ha perso il confronto con la Vogherese: gol dei lombardi con Feria al 70’. Il pareggio non ha fatto una grinza: il Livorno era sceso in campo per proseguire nella sua cavalcata, il Civitavecchia cercava di portare a casa un punto