Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1983/1984
Serie C2
27-05-1984 - Giornata: 33 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Cerretese SC 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 26. Cavaglià M.[A]

Alessandria Calcio US Carraro Renato, Marangon (II) Fabio, Sgarbossa Eugenio, Briata Roberto, Battiston Luciano, Lorenzo Teodoro, Pagano Rocco [70. Scarrone Pier Paolo], Camolese Giancarlo, Cavaglià Maurizio, Manueli Luigi, Fratena Fabio [89. Pistis Antonio] A disp.:(P) Beccari Sandro, Cavagnetto Ezio, Santini Roberto All.: Colombo Antonio

Formazione avversaria
CERRETESE SC: Cecconi, Pieracci, Malvolti, Versiglioni, Pasquali, Baldoni, Marchetti, Carli [82. Dionigi], Lintas [73. Morante], Rampanti, Liucci. A disp.: Bellagamba, Olmi, Favarin. All.: Barni Federico

Arbitro: Satariano Mario (Palermo)
Note
Ammoniti: Marangon [A]; Lorenzo [A] Spettatori: 1600 circa (1140 paganti), incasso di 8.194.500 lire. Angoli: 5-5 Terreno in ottime condizioni nonostante la pioggia dei giorni scorsi; sole a tratti. Inizio gara ore 16.00

Commento
DUE PUNTI DEI “ GRIGI” SOTTO GLI OCCHI DELL’UFFICIO INCHIESTE «Non possiamo fare regali» e la Cerretese deve cedere «Abbiamo affrontato Massese, Carbonia ed i toscani con la stessa determinazione» ha detto il presidente Calieri — Cavaglià protagonista in campo; in tribuna le solite voci — Domenica prossima, ultima di campionato a Lucca Era la penultima fatica ma l’Alessandria, sotto lo sguardo dell’Ufficio Inchieste, onorato l’impegno con la Cerretese, acciuffando un nuovo successo e, magra consolazione, la matematica certezza del terzo posto in classifica. Un successo legittimato nel primo tempo, con un paio (clamoroso) di Sgarbossa, oltre ad una indiscutibile supremazia territoriale e poi difeso nella seconda parte della gara quando i “verdi” si sono riversati nella metà campo avversaria con la disperazione della “traballante”. L’Alessandria non ha ceduto, concedendo agli ospiti soltanto un palo, colpito da Murante su invito di Rosario Rampanti. «Era logico — ha dichiarato Gianmarco Calieri al termine della gara — abbiamo affrontato Massese, Carbonia e Cerretese con la identica concentrazione, nel rispetto dello sport. Abbiamo vinto a Carbonia e la stessa cosa abbiamo fatto di fronte al nostro pubblico. Del resto a noi non hanno mai regalato nulla...».Di diverso umore, la squadra toscana ha lasciato lo stadio a capo chino; l'allenatore Berni e i giocatori non riuscivano a nascondere la propria delusione; probabilmente si attendevano un’Alessandria meno “concentrata” e un risultato più felice. La partita non era facile, dunque, per mille motivi, ma ancora una volta la formazione ne di Colombo, ha lasciato il terreno di gioco con il sorriso sulla labbra: «I nostri avversari hanno giocato come era logico attendersi, con tanta grinta e rabbia in corpo — ha detto Toni Colombo ai cronisti — e basta guardare le gambe dei miei ragazzi per avere un'idea di quello che è avvenuto in campo. Abbiamo fatto il nostro dovere». Colombo ha riproposto alcune felici soluzioni tattiche, come Sgarbossa in veste di terzino fluidificante, sulla sinistra, Marangon marcatore su Lintas e Cavaglià al centro dell’attacco. E stato proprio l’ex mestrino a decidere l’incontro, al 25’ del primo tempo. Un gol perfetto nell’esecuzione, realizzato con un perentorio colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Pagano. Cavaglià è salito più alto di tutti, è stato soprattutto più lesto dello stopper Pasquali e ha “schiacciato” nell’angolo alla sinistra del portiere, imprendibile per Cecconi. Prima del punto decisivo, pochi sprazzi. Una fiammata al 13’: centro di Marangon, “velo” di Fratena e gran botta di Sgarbossa contro il montante di destra. La Cerretese ha reclamato per un “rigore” non concesso al 35’ (fallo in area su Lintas) e per alcune occasioni sfumate: un palo di Murante, su invito di Rampanti, al 28’ della ripresa e un salvataggio di Carraro, a 5’ dal termine su botta di Marchetti. Saranno ora i risultati delle altre “pericolanti” a tenere a galla, oppure ad affondare i cerretesi. In casa grigia le solite cose: luci ed ombre di Fratena, la sicurezza di Battiston (peccato che il difensore, il prossimo campionato, pare aver scelto un'altra destinazione n.d.r.), la vivacità di Sgarbossa e il buon lavoro di Cavaglià che sembra intenzionato a far salire le sue quotazioni in vista dell’apertura ufficiale delle liste. Si è parlato anche di Scarrone, che si è divertito a giocare qualche pallone “di fino”, mentre in tribuna si facevano scommesse sul suo destino. Sarà il giocatore a decidere se restare o meno ad Alessandria. Domenica prossima trasferta a Lucca: «Finalmente una gara tranquilla» ha detto Colombo. E finalmente l’ultima.. (Il Piccolo - R.G.) PER L'ALESSANDRIA CONGEDO VITTORIOSO La squadra alessandrina si è congedata dai propri tifosi (1140 per un incasso di oltre 8 milioni) superando di misura (1-0) la Cerretese 1 grigi hanno disputato una partita vivace, giocando con impegno per fugare ogni eventuale dubbio. Tuttavia, soltanto una prodezza di Cavagna nel primo tempo ha permesso ai padroni di casa di domare la formazione toscana. L'inizio è favorevole all' Alessandria. Al 14' su centro di Marangon, «velo» di Fratena: sopraggiunge in corsa Sgarbossa che colpisce il palo destro con Cecconi fuori causa. La Cerretese agisce con una sola punta, Liucci, ben controllato da Battiston. I grigi mantengono il predominio territoriale ed al 26' passano in vantaggio. Perfetto corner di Pagano e Cuvaglià svetta più in alto di tutti schiacciando prepotentemente in rete Replicano timidamente gli ospiti. Al 27' Liucci è però fermato dall'arbitro in fuorigioco. Al 36' i verdi toscani reclamano un rigore per un contrasto in area fra Marangon e Lintas ma Satariano fa cenno di proseguire. Nella ripresa la Cerretese cerca con maggiore determinazione il gol del pareggio. Tuttavia al 49' è l'Alessandria a rendersi pericolosa con Pagano che va via sulla destra e centra: Fratena arriva in leggero ritardo. Al 52' punizione dell'ex torinese Rampanti con girata di Carli poco sopra la traversa. Liucci impegna con un tiro improvviso Carrara al 62'. E' il momento migliore dei toscani. Al 74' Rampanti porge al nuovo entrato Murante: rasoterra che incoccia il palo con Carrara battuto. L'Alessandria nel finale bada a contenere le massicce ma sterili offensive della Cerretese. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Carbonia - Casale 2-0 Imperia - Asti 1-1 Livorno - Massese 2-0 Olbia - Lucchese 1-1 Pontedera - Civitavecchia 1-1 Spezia - Derthona 2-2 Vogherese - Torres 2-0 Ha riposato: Savona CLASSIFICA: Livorno* p.49; Asti* 44; Alessandria* 39; Lucchese* 34; Savona, Pontedera 32; Torres* 31; Derthona* 30; Imperia* 29; Spezia, Olbia 28; Massese, Cerretese, Vogherese 26; Civitavecchia, Carbonia 25; Casale* 24 *una gara in meno Il punto sul campionato Vincendo lo spareggio salvezza con il Casale, il Carbonia ha fatto un grosso passo avanti verso la salvezza, il risultato di 2-0 ha ripetuto lo stesso dell’andata. La Vogherese doveva conquistare i due punti in una gara che vedeva opposta alla Torres apparsa demotivata. Un tempo per uno: il primo per l’Asti, più tecnica; il secondo per l’Imperia, più generosa: è finita con un pareggio salomonico, 1-1, che non ha scontentato nessuno. La battaglia nel fango non ha dato ragione a nessuno: lo Spezia, di fronte al Derthona, ha sofferto le pene dell’inferno ma in extremis ci ha messo una pezza.