Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
06-02-2011 - Giornata: 22 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Paganese Calcio 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 90. Artico F.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Pucino Raffaele, Romeo Samuele, Cammaroto Vincenzo, Damonte Loris [67. Camillucci Cristiano], Bonomi Simone, Negrini Matteo [59. Artico Fabio], Segarelli Gianluca, Scappini Stefano [76. Martini Marco], Bondi Renato Rafael , Croce Daniele A disp.:Cuneaz Andrè, (P) De Marco Juri, Ghinassi Tommaso, Machado Pineda Bryan All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
PAGANESE CALCIO: Ginestra, Urbano, Imparato, Liccardo, Cuomo, Radi, Santarelli, Gatti, Ferraro, Lepore, Triarico [82. Tortori]. A disp.: Virgili, Ingrosso, Sanna, Grillo, Casisa, Allegretta. All.: Padovano Giuseppe (Capuano Eziolino squalificato).

Arbitro: Soricaro Vincenzo (Barletta) [Pancrazi, Leali]
Note
Ammoniti: 24. Segarelli [A], 47. Ingrosso [P], 45. Liccardo [P], 51. Croce [A], 74. Scappini [A], 75. Bonomi [A]. Angoli: 3-2. Recuperi: 2.+ 6. Spettatori: 1600 circa (1015 paganti e 422 abbonati) Giornata di sole, terreno in eccellenti condizioni Inizio gara ore 14.30 Prima dell’inizio della gara sequestrato l’incasso (circa 10mila euro) da un ufficiale giudiziario, su esecuzione di un decreto ingiuntivo di un creditore della precedente proprietà, la ditta Agri 2000, all'epoca incaricata della manutenzione del manto del Moccagatta

Commento
TERZI. MA SENZA INCASSO Grigi a fatica in una gara brutta, decisa da Artico al 90’ L’ufficiale giudiziario si prende i soldi dei 1000 paganti Terzo posto da soli. Più vicini alla piazza d’onore occupata dal Sorrento che rischia grosso a Ravenna, ma si conferma specialista nella rimonta. La coppia al quarto posto - la Spal al terzo stop consecutivo e la Salernitana in rimonta - sono tre punti sotto, mai l’Alessandria è stata così in alto, mai così coinvolta nella lotta per le posizioni che contano, mai così a stretto contatto con il cielo della B. Tutto questo in una giornata che è bella solo per il risultato. Per la conferma che Fabio Artico ha i colpi da fuoriclasse, il cinismo del campione, la freddezza del giocatore che unisce esperienza e classe. Può bastare? Diciamo di sì, perché gli 89 minuti e 54 secondi che precedono il gol sono brutti, avari di spettacolo, di emozioni, di occasioni. Troppa fatica per i grigi, almeno nel primo tempo, indisponenti i campani che, quando si accorgono di non avere più energie per proseguire nella loro partita ‘sporca’, fatta di agonismo eccessivo e di colpi oltre il lecito, scelgono la ‘sceneggiata’ che, tradotta nel linguaggio calcistico, sono infortuni interminabili, crampi inguaribili e ogni stratagemma, più o meno lecito, per perdere tempo. Vincere una gara così, in queste condizioni di gioco, meglio di ‘non gioco’, non è facile, l’Alessandria ha rischiato di non farcela, ma ha fortemente voluto provarci, fino all’ultimo. E ci è riuscita con il giocatore che può vantare il miglior rapporto ‘minutaggio - punti’ non solo della rosa grigia, ma di quasi tutte le formazioni del girone A. A fine gara i protagonisti si sono affrettati a spiegare che saranno sempre di più le gare simili a Alessandria - Paganese: non ci bastano queste previsioni per abituarci, però ci consola la capacità dei grigi di interpretarle e di restare, fino all’ultimo, attaccati al risultato. Quel prologo sgradito Il prologo della gioia è un sequestro: l’ufficiale giudiziario si porta via l’incasso per pagare, in parte, un debito del passato. Non è una bella pagina, anzi. Ma non lo sono neppure i 1015 paganti, che rendono quasi 10milioni per il creditore, ma sono una cifra assurda e incomprensibile per un squadra che è terza, che è in zona playoff da inizio stagione, che è a 6 punti dalla quota salvezza che Maurizio Sarri ricorda sempre. Non diteci, adesso che si giocava con l’ultima in classifica: ogni volta una giustificazione e poi solo pretese da una città che dovrebbe meritarsi di più questa squadra. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Un guizzo di Artico al 90’ regala tre punti d'oro ai grigi al termine della più brutta gara dell’anno. La Paganese si rivela compagine ostica e scorbutica, contro cui l'Alessandria stenta parecchio, non tirando praticamente mai in porta. Sbadigli e noi, dunque, almeno fino al 45' della ripresa quando Pucino si guadagna caparbiamente una punizione sulla fascia destra: calcia Bondi, il pallone sembra destinato a terminare sul fondo ma Camamroto lo controlla, prova la battuta di destro sul palo più lontano, si accende una mischia e Artico di esterno destro infila, rivelandosi decisivo contro i campani come già accaduto al Moccagatta nello scorso campionato. Per i mandrogni sono tre punti che valgono il solitario terzo posto in C1, alla luce dello scivolone casalingo della Spal. Prima dell’acuto vincente quasi nulla da segnalare. Due le sorprese che riserva Sarri al fischio d'inizio: Segarelli gioca davanti alla difesa a fianco di Damonte (il sacrificato e Camillucci), mentre in avanti c'è Bondi alla prima da titolare al posto di Martini. Tra i campani non ce la fa il bomber Tortori (è in panchina), al suo posto Lepore. L'avvio di partita è di marca ospite con tre calci d'angolo in 7' e un tiro dal limite di Gatti respinto da Servili. Si profila un bel duello sulla fascia tra Lepore e Negrini, con quest'ultimo che nel primo quarto d'ora è costretto a svariati ripiegamenti difensivi. Ma il match non decolla: l’allenatore dalla panchina si sgola invocando velocità e palla a terra mentre i suoi sembrano non dargli retta privilegiando i lancia scavalcare il centrocampo che non riescono a innescare Croce e Negrini. Segnali di risveglio solo al 28' quando Bondi, ben lanciato da Segarelli, è atterrato da Cuomo ma il direttore di gara lascia correre tra le proteste dei giocatori di casa. La fase finale del primo tempo è caratterizzata da alcuni interventi piuttosto ruvidi degli ospiti ma nessuno di loro merita il cartellino giallo. Arbitro o no il dato preoccupante della prima frazione è che il primo tiro in porta dei grigi lo fa Pucino, al 43', ed è un destro che non impensierisce certo Ginestra. Al rientro dopo il riposo i grigi si dimostrano un po' più motivati, anche se Sarri capisce che c'è qualcosa da cambiare e, dopo nemmeno 5' dalla ripresa del gioco, fa alzare dalla panchina Artico, Camillucci e Martini. La Paganese però continua tenere il campo in maniera più che egregia ed un destro di Lepore (11') sfiora l'incrocio dei pali. Mentre i tifosi della curva Nord invocano a gran voce il nome di Artico, il tecnico decide che è venuto il suo momento: Negrini lascia spazio al compagno con Bondi che viene spostato a destra dove giostrava l'ex della Ternana. Gli ospiti mettono molto sotto pressione i portatori di palla dei grigi, a volte ricorrendo anche al fallo sistematico.Latitano da ambo le parti le occasioni da gol, le difese hanno la meglio sugli avanti anche se, in casa alessandrina i tiri in porta, dopo 75' di gioco sono praticamente nulli. Bondi ci prova con una paio di guizzi sulla destra che producono altrettanti calci d'angolo mentre gli animi si surriscaldano quando gli avanti alessandrini sono in area di rigore in attesa della battuta. A circa 10' dalla fine i giocatori della Paganese cominciano a perdere tempo in maniera plateale, il pubblico protesta e l’arbitro fa capire che recupererà. I grigi non ne guadagnano in lucidità, almeno fino all’ennesima «perla» di Artico. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Vince l' Alessandria con una rete in «zona Artico», ma sinceramente è stata una delle più brutte gare viste al Moccagatta in questa stagione. I padroni di casa non sono quasi mai riusciti ad imporre il gioco permettendo alla Paganese di mettere in continuo allarme la difesa, specie nella prima parte di gara. I campani sono saliti in Piemonte con lo scopo di strappare almeno un punto e per poco non ci sono riusciti: non hanno fatto i conti con Artico, che in chiusura di gara è pronto a ribattere in rete un tiro di Cammaroto. Al termine della gara si è saputo che l' incasso della partita è stato sequestrato dall' Ufficiale Giudiziario in seguito ad una istanza presentata da un vecchio fornitore. (Gazzetta dello Sport) RECUPERI: Salernitana-Lumezzane 0-1 RISULTATI: Bassano Virtus - Monza 2-1 Cremonese - Pavia 2-1 Ravenna - Sorrento 2-2 Reggiana - Como 1-1 Salernitana - Pergocrema 1-0 Spal - Lumezzane 0-2 Spezia - SudTirol 1-0 Verona H. - Gubbio 1-2 CLASSIFICA: Gubbio p.45; Sorento 38; Alessandria 36; Spal, Salernitana 33; Reggiana, Bassano Virtus 32; Lumezzane, Cremonese 29; Spezia 28; Ravenna 27; Verona H. 26; Sudtirol 25; Pavia 24 Pergocrema, Como 22; Monza 19; Paganese 13 Penalizzazioni: Salernitana e Spezia -2/ Alessandria, Gubbio, Como, Pergocrema, Spal, Lumezzane -1 Il punto sul campionato Il sogno del Gubbio è l' incubo del Verona. Perchè gli umbri, da matricola, sono stati i padroni del campionato (+7 dal secondo posto, occupato dal Sorrento). Mentre l' Hellas non è riuscito a svoltare ed è tornato a guardarsi le spalle per evitare guai peggiori della prima sconfitta della gestione Mandorlini. Nel bene e nel male ha fatto tutto Paulinho: segnando nella propria porta il gol del 2-0 per il Ravenna, e poi segnando in quella del Ravenna i due gol che hanno consentito al Sorrento di pareggiare; non pago di tutto questo si è fatto pure espellere al 44' del secondo tempo per doppia ammonizione. Il Lumezzane si è confermata squadra da trasferta, vincendo la quinta gara esterna e superando una Spal decimata, specie in attacco. La Cremonese fatto il bis in casa, ha accorciato di un altro punto sulla zona playoff (ora a 4 lunghezze), il Pavia ha lottato ma non è riuscito ad evitare la sconfitta. La rete decisiva al Picco, dove brillano soprattutto Basso e Buzzegoli da una parte, Fischnaller e Fink dall' altra, è arrivata al 10' della ripresa: Zomer e Nazari non si sono capiti nell' area piccola e Casoli è lesto a cedere a Saudati, che a porta vuota, da due passi, ha messo dentro. (La Gazzetta dello Sport)