Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1978/1979
C. It. Semipro
03-09-1978 - Giornata: 3 - Imperia - Nino Ciccione
Girone Eliminatorio


Imperia US - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Tonetto Flavio, Contratto Renzo, Avere Bruno, Colombo Antonio, Ferrari Sergio, Todde Sandro, Molinari Pietro, Berardo Mario, Bongiorni Gabriele, Ferraris (I) Alessandro All.: Capello Guido

Formazione avversaria
IMPERIA US: Mazzuzzi, Sobrero, Bencardino, Nervi, Regalino, Landini, Guidetti, Ottonello, Sacco, Bosca, Mariani. All. Baveni Bruno

Arbitro: Ongaro Flavio (Rovigo)

Commento
NOVANTA MINUTI SENZA EMOZIONI L'Imperia fa tremare L'undici di Capello II nervosismo ha tradito i ventidue atleti in campo — Per i portieri una partita senza patemi d'animo — Bongiorni manca incredibilmente a porta vuota la rete del successo — Molte sono state le ammonizioni Secondo appuntamento in Coppa Italia. L'Alessandria scende in Liguria, ad Imperia per proseguire la serie utile delle partite, per consolidare la classifica. Per l'undici di capitan Colombo è la prima uscita ufficiale. Il mister rinuncia forzatamente agli infortunati Barozzi e Minati nonché a Bosetti ritte prese con il reingaggio. Il presidente resta fermo sull’offerta ufficiale il giocatore lo imita. E'presente agli allenamenti, alle amichevoli, ma diserta le gare ufficiali sperando di trovare collocazione in altra società. L’assenza del terzetto costringe Capello ad affidarsi a Bongiorni e Molinari per tappare i . . buchi. La miglior squadra con i tempi che corrono. Lo Imperia reduce dallo 0-2 diTortona, ha una gran voglia di sgambettare la più quotata avversaria e ci prava affidandosi a Sacco, un centravanti appetito dalla Juniorcasale. Il ragazzo in almeno due-tre occasioni dimostra di saperci fare, ma sfortunatamente trova un Colombo per nulla disponibile a facilitargli il compito. I giovani di Baveni cercano di districarsi, di trovare lo spunto risolutore, ma è fatica sprecata. L’Alessandria senza strafare tieneanche se balbetta a centrocampo e ansima in fase offensiva. I padroni di casa, considerato che l’orco è meno brutto del previsto cercano di sfruttare i corridoi alle spalle di Tonetto e Contratto mettendo nelle peste Colombo ed in particolare Avere. Gli alessandrini sono piuttosto nervosi e non fanno complimenti, imitati sull’opposto fronte da un Nervilesto nel fare piazza pulita. Lo scattante Ferraris I vorrebbe dimostrare il talento, ma la guardia del corpo picchia come un martello sull’incudine e alla fine il ragazzo, per evitare il peggio, preferisce girare al largo. Con il trascorrere dei minuti la contesa si trasforma in una sagra paesana spazientendo il pubblico desideroso di vedere, almeno in una occasione, rotolare la palla in rete. I grigi stretti da vicino sudano le sette proverbiali camicie: rari gli inserimenti sulle fasce, approssimativa la tenuta del centrocampo. Ferrari si danna l’animatra tanta babele cercando di tenere in mano i fili della regia, ma è fatica sprecata. Bongiorni e Molinari manovrano senza geometria, Todde vorrebbe fare tutto da solo e finisce per perdere le occasioni migliori. Pure Berardo lascia intravedere i limiti e qualcuno pensa con nostalgia a Bagiini che un mostro non è. La contesa si trascina stancamente e non si accende neppure nella ripresa. L’unico ad agitarsi è l'arbitro: fioccano le ammonizioni a raffica poi Mariani è invitato a lasciare anzitempo il terreno di gioco. L’Alessandria potrebbe trarne profitto, ma notevole è la tensione in campo. Si moltiplicano i fischi e le entrate dure su entrambi i fronti. Nessuno intende rischiare e la partita si avvia stancamente alla fine con grande soddisfazione nel migliaio di fans spazientiti. La cronaca dei novanta minuti è avara di soddisfazioni. Si inizia con le prime ammonizionie a farne le spese sono Sebiero e Mariani. Il solo a cercare di giocare è Sacco che al 29' riesce a liberarsi della stretta guardia di Colombo. Il centravanti fa viaggiare il pallone davanti all’intero specchio della porta senza che un compagno intervenga araccogliere il facile frutto. L’Imperia accentua la pressione nella ripresa, cercando il gol. l'Alessandria, affannosamente, riesce ad evitare guai peggiori per Lucetti. Il portiere Mazzuzzi è chiamato in causa alla ripresa delle ostilità: a scoccare il tiro è Sergio Ferrari. I ragazzi in maglia grigia sembrano scuotersi, ma è un fuoco di paglia. Il solo a tenere banco è Ferraris I. Bandito il gioco gli atleti pensano a fare giustizia sommaria o quasi e l’arbitro continua ad estrarre il cartellino giallo. L'ultima grande occasione è dei grigi. Ferraris I si libera sulla sinistra costringendo il portiere ad uscire dai pali. Il pallone rimbalzi sull’estremo difensore finendo sui piedi di Boagiorni pronto asprecare banalmente con un tiraccio alle stelle. Inutile soffermarsi sugli ultimi minuti. La sarabanda continua senza riservare sorprese. L'Alessandria guadagna un altrio punta nella cliissifica di Coppa Italia, senza essere riuscita a convincere, adeliminare i molti dubbi. Nello spogliatoio Capello è corrucciato, parla giustamente di nervosismo (evitando di entrare nel merito delle singole prestazioni. Analogamente il presidente Cavallo resta pensieroso, il pensiero viaggia veloce, probabilmente verso i rinforzi necessari, indispensabili, per fare quadrare il cerchio. Una parentesi da dimenticare in fretta, un campanello d’allarme da tenere nella somma considerazione. L'undici di Colombo mercoledì sarà a Novi per l’ennesima amichevole della stagione: una specie di provino in vista del prossimo derby con il Derthona. Il tecnico dovrebbe recuperare Minati e probabilmente Bosetti la cui presenza in squadra è oltre modo indispensabile per consentire a Sergio Ferrari di tirare il fiato. E’ tempo di consuntivi, guai indugiare oltre. Il campionato si avvicina a grandi passi, affrontarlo con l’attuale organico significa scavarsi in anticipo la fossa per la C2. Lo sforzo finanziario è indispensabile se si vuole creare le premesse per unastagione tranquilla, senza troppi punti interrogativi.L'Alessandria con l’organico attuale ha poche possibilità di uscire indenne da un campionato che si preannuncia durissimo in particolare al vertice della classifica. La partita di Imperia ha detto molte cose, basta coglierne l'essenza per capire l’inderogabile necessità di aggiungere le pedine indispensabili per completare il mosaico. Le riserve, le incertezzedegli sportivi sono pienamente giustificate. Al presidente Bruno Cavallo l'onere di cancellare i dubbi, diridare fiducia alla massa di fans pronta a scenderecompatta al Moccagatta per applaudire i grigi vincitori e non come squadra materasso (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'IMPERIA (IN 10) FERMA I GRIGI L'Imperia, in dieci uomini dal 23' del secondo tempo per l'espulsione di Mariani, è riuscita a pareggiare (001 contro la più blasonata Alessandria, nella seconda partita di Coppa Italia. L'Incontro è stato molto brutto. SI sono registrate pochissime azioni e pochissimi tiri In porta. L'elenco del falli, anche brutti. Invece è lunghissimo. Protagonista della serata è stato l'arbitro, signor Ongaro. di Rovigo. Ha estratto sette volte il cartellino giallo delle ammonizioni (cinque per l'Imperia e due per l'Alessandria), e una volta quello rosso, per espellere l'ala sinistra nerazzurra Mariani per un fallacelo sul numero 7 alessandrino. Todde. La cronaca dell'incontro è scarna. Solo il centravanti neroazzurro Sacco, al 29' del primo tempo, ha acceso un po' lo stadio con un bel tiro al volo che andava a schiacciarsi sull'Incrocio del pali alessandrini. Per il resto, monotonia e gioco da parrocchia. L'Alessandria si è mangiata il gol della vittoria a cinque minuti dalla line. La mezz'ala sinistra Bongiorni, da pochi metri, a portiere battuto, ha calciato clamorosamente alto. Una sconfitta, però, vista l'inesistenza di entrambe le squadre, sarebbe stata punizione troppo severa per l'Imperla, tenuto conto anche che ieri sera era priva di due uomini chiave, come il regista Chiarotto. squalificato, e II bomber Manitto, rimasto in panchina per un brutto mal di denti. Gli allenatori hanno lasciato il Ciccione scuri In volto. Sia il grigio» Capello sia il nerazzurro Baveni ieri hanno infatti avuto la certezza di avere tra le mani formazioni fragili, le classiche squadre materasso (La Stampa - Ed. Sport - R.B.) RISULTATI 2ª giornata: Derthona – Imperia 2-0 CLASSIFICA: Alessandria p. 3, Derthona 2, Imperia 1.