Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
C. It. Semipro
28-08-1977 - Giornata: 3 - S. Angelo Lodigiano - Comunale
Girone Eliminatorio


S. Angelo AC - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 81. rig. Pozzi [S.] 71. Baglini S.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Moretti Franco, Di Brino Marcello, Contratto Renzo, Colombo Antonio, Molinari Pietro, Vagheggi Claudio, Bellacomo Gianfranco, Bologna Vincenzo, Piccotti Enrico, Baglini Stefano All.: Trebbi Mario

Formazione avversaria
SANT'ANGELO AC: Colombo, Cappelletti, Prevedini, Mascheroni, Lolla, Tonali, Balberini, Lamia Caputo, Perego, Monterosso [72. Cremonesi], Pozzi. All.: Soldo Carlo

Arbitro: Ongaro Flavio (Rovigo)

Commento
L'ANGOLO DEL GATTOPARDO Nella risaia dì Sant’Angelo l'Alessandria sì conferma... L’undici di Trebbi, superato di slancio il Derthona, fallisce di un soffio il successo pieno con i rossoneri © I grigi, in attesa dell’esordio di Bosetti, suppliscono alle carenze di centrocampo con una grinta e una tenuta atletica imprevista Nelle prime gare di Coppa Italia, Lucetti, vero ’’gattoverde”, entusiasma per i suoi interventi, mentre la vecchia guardia Colombo - Di Brino registra la retroguardia Il ’’funambolo” Vagheggi e il panzer Baglini i veri uomini gol ® ’’Paperino” Bellacomo: un inesauribile maratoneta al servizio delia compagine © I mandrogni stasera riposano: riprendono domenica allo stadio in notturna contro il Derthona Seconda giornata di Coppa a Sant’Angelo Lodigiano, sotto un diluvio d’acqua. Fulmini, tuoni, acqua a catinelle accolgono le squadre in campo. Per l’Alessandria di Trebbi è la controprova. I rossoneri di Soldo costituiscono una formazione vivace, rapida nei movimenti,pronta a rovesciarsi in massa nell’area avversaria. Lamia Caputo è il grande cursore dei lombardi: impostaa centrocampo, scatta sullafascia laterale destra, cerca con prontezza il tiro cross per il veloce Perego. I grigi riusciranno a bloccare i padroni di casa chiaramente orientati a aggiungere altri due punti in classifica per staccare decisamente gli orsacchiotti? Mister Trebbi non delude le aspettative. II giovane trainer mette a profitto le ottime cognizioni tecniche per impostare una retroguardia a prova di bomba. Prima mossa: inserisce Contratto con la maglia numero quattro per creare un doppio filtro, per ostacolare le incursioni sulla fascia laterale destra di Ballerini e Lamia Caputo. Il terzino, trasformato per esigenza in centrocampista,dimostra di trovarsi a proprio agio, contrasta con decisione, imposta senza preoccuparsi del dispendio di energia, il Sant’Angelo mostra di soffrire la ”trappola", ma non si arrenda si getta su ogni palla, tenta di trovare il varco. Il Di Brino segue Lamia Caputo come un’ombra senza lasciarsi risucchiare troppo in avanti, lo attende in zona, sfrutta l’agilità per metterlo in difficoltà. Capitan Colombo sul terreno pesante si erge dalla cintola in su. Sui palloni aerei e perfetti, non concede tregua al diretto avversario Pozzi senza trascurare di sostenere i compagni. Los topper nella ripresa lotta come un gladiatore infondendo tranquillità ai compagni mentre Moretti se la vede con un Perego scattante, puntiglioso, pronto a gettarsi su ogni palla. Alle spalle Molinari s’impegna al massimo cercando di supplire alle deficienze con tanto agonismo. Con una retro-guardia rapida nel contrastare Lucetti novello "pinza" (non gli sfugge di mano neppure un pallone nonostante la viscidità della sfera) si esibisce in una serie di interventi da grande campione. I fans locali parlano di fortuna, ma si ricredono davanti agli interventi del ragazzo. Un estremo difensore destinato a ricalcare le orme dei grandi portieri. L’Alessandria sistemate le pedine difensive ha costruito a centrocampo un efficiente sbarramento mantenendo in posizione d’attesa Bellacomo, Bologna e Picconi. Il ragazzo astigiano, su un campo infame, ha giocato la migliore partita di questo inizio di stagione. Il ragazzo si è gettato su ogni palla senza badare eccessivamente alle caviglie, ha tallonato l’antagonista, ha impostato le punte sia muovendosi sulle fasce laterali che al centro. Un inesauribile trottolino che per novanta minuti ha tenuto banco contribuendo in maniera determinante a rallentare la controffensiva dei rossoneri. Bologna forse meno brillante del solito partendo da posizione arretrata ha provveduto oltre che a controllare la fascia centrale del campo anche di fare viaggiare la palla a beneficio del "funambolo” Vagheggi e del ’’panzer’’ Baglini appostato a trequarti pronto ad effettuare l’inserimento. Un’Alessandria chiaramente sulla difensiva, pronta a punzecchiare l'avversario, a sfruttare le incertezze, a operare con veloci quanto pericolosi contropiedi. Davanti alle sfuriate iniziali del Sant’Angelo i grigi hanno manovrato con calma cercando di cogliere l’antagonista in contropiede. Se i rossonerisi sono dimostrati più insistenti nella manovra i grigi hanno evidenziato una migliore propensione al contropiede mettendo ad esempio Vagheggi in posizione gol con una lunga sgroppata conclusa con un tiro leggermente sopra la traversa. Infortunatosi Bologna, il mister ha giocatola carta Chiogna ed il ragazzo, pur senza eccellere,si è dimostrato prezioso nel cercare di lavorare il pallone sulle fasce. Un'Alessandria prese le misure dell'avversario si è mossa con minori patemi di animo fallendo di un soffio il vantaggio con Baglini (respinta d'intuito del portiere rossonero) e raggiungendolo con lo stesso giocatore pronto a sfruttare di testa un calcio piazzato di Chiogna. Sul pareggio dei padroni di casa si può discutere all’infinito. I giocatori grigi con capitan Colombo in testa giurano che il fallo è avvenuto mezzo metro fuori dalla riga bianca, ma l’arbitro — discutibile la sua direzione — non ha voluto sentire ragioni. Sul tiro di Pozzi dal dischetto Lucetti ha mancato di un soffio la respinta sfiorando il bolide indirizzato alla sua sinistra. Un pareggio largamente meritato, una conferma che fa bene sperare nel futuro. Trebbi al termine era ragionevolmente soddisfatto sull'esempio del presidente Bruno Cavallo. «L’Alessandria incomincia ad ingranare — aggiunge lo sponsor — a trovare la giusta carburazione. Ne ha compiuta di strada dalla amichevole di Vercelli. Avete visto l'impegno di Contratto - in un ruolo che non gli è congeniale non ha sbagliato un solo intervento. Un'Alessandria quella vera la vedremo tra qualche settimana. La squadra non è poi brutta come appariva una quindicina di giorni orsono ». Alle parole del presidente fanno eco quelle di Trebbi profeta in patria. Il trainer grigio ha mosso i primi passi come allenatore a Sant'Angelo dove abita. Ci teneva a fare bella figura, a dimostrare agli ex tifosi di essere cresciuto. Per un nonnulla ha perduto la grande occasione di tornarsene a casa con l’intera posta. «La squadra sotto un uragano di pioggia si è battuta con un cipiglio notevole. Ha controllato le sfuriate avversarie, ha sfiorato numerose volte l’occasione di andare in rete passando con Baglini. Nel finale ha infine controllato con decisione i padroni di casa». Sul rigore Colombo è deciso. L'atterramento di Mascheroni è avvenuto mezzo metro fuori dall’area. L'arbitro non ne ha voluto sapere. Un peccato, continua il capitano, perché avevamo la vittoria in tasca o quasi. L'importante è essere riuscito a strappare un punto, molto utile per la classifica finale del girone». L'Alessandria insomma non è poi da sottovalutare: la conferma l’abbiamo avuta domenica sera (Il Piccolo - Il Gattopardo) CLASSIFICA: Alesandria, Sant'Angelo p. 3, Derthona 0.