Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
13-03-2011 - Giornata: 26 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Verona Hellas FC 2 - 1 (0 - 0)
RETI: 55. Martini M.[A], 89. Artico F.[A] 51. rig. Ferrari [Ve]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Pucino Raffaele, Ghinassi Tommaso, Cammaroto Vincenzo, Damonte Loris, Bonomi Simone, Croce Daniele [65. Negrini Matteo], Camillucci Cristiano, Scappini Stefano, Martini Marco [78. Artico Fabio], Bondi Renato Rafael [91. Segarelli Gianluca] A disp.:(P) De Marco Juri, Marchesetti Mattia, Menassi Roberto, Procida Stefano All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
VERONA HELLAS FC: Rafael, Abbate, Scaglia, Esposito [67. Paghera], Vergini, Ceccarelli, Pichlmann [67. Martina Rini], Russo, Ferrari, Mancini, Berrettoni [76. Le Noci]. A disp.: Caroppo, Cangi, Garzon, Tiboni. All.: Mandorlini Andrea

Arbitro: Borriello Francesco (Mantova) [Tolfo, De Cristian]
Note
Ammoniti: 28. Bondi [A], 45. Croce [A], 50. Servili [A], 61. Cammaroto [A], 74. Pucino [A], 88. Scaglia [V]. Angoli: 8-3. Recuperi: 1.+ 5. Spettatori: (2028 paganti, 422 abbonati, incasso non comunicato) Giornata piovosa, terreno in eccellenti condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
CAPOLAVORO ALESSANDRIA Vittoria in rimonta dopo un primo tempo da incorniciare. Decide Artico, all’89 Emozioni così si fa quasi fatica a raccontarle. Tolgono la voce e aumentano i battiti del cuore. Sfidiamo uno dei 2700 del Moccagatta (facciamo 2200, i veronesi, di certo se ne tornano a casa con altre sensazioni) a non aver vissuto tutto questo al minuto 44 della ripresa e poi al 50’, i tre fischi prima del boato, dei tuffi sotto la Nord impazzita, dell’orgoglio di sentirsi grigi. “Siete senza colore” cantavano i veronesi dalla Sud, prima dell’inizio: pensavano di insultare una squadra e la sua gente, sicuramente non sanno che il grigio è un colore unico, inimitabile, che non ha eguali e i tentativi di imitazione sono falliti. Anche la consapevolezza di portare addosso un unicum è la molla della rivincita: l’Alessandria non poteva essere quella dei 20’ finali di Sorrento, lo hanno pensato tutti e la squadra lo ha dimostrato. Due settimane di grande lavoro, fisici, ma soprattutto sulla testa. «Sorrento lo abbiamo rimosso subito», confessa Artico. Subito e bene, anzi la squadra ha fatto ancora di più, nel momento più basso, di blackout, ha riacceso la luce, dal brutto quasi inaccettabile ha costruito il bello più bello. Ha fatto la partita, l’ha stravinta in mezzo al campo, ha giganteggiato sulle fasce, ha concesso solo due contropiedi ed è stata punita, appena ha smesso di permettere ai veronesi di palleggiare è tornata padrona della partita. Mandorlini sostiene che il Verona avrebbe meritato di vincere: singolare lettura, la sua, di una gara in cui i gialloblù sono stati neutralizzati nelle loro qualità migliori e respinti a - 5. Quota 40 è un terzo posto solido, adesso anche Sarri alza gli occhi verso l’alto e, anche senza pronunciare mai la parola, pensa intensamente ai playoff. Ancora lontani, ma la squadra che dà spettacolo, che emoziona, che annulla una corazzata, che ha anche un pizzico di fortuna, ma pure tanta bravura e, soprattutto, maturità e personalità, a quel traguardo sa come arrivare. Alla gente che ieri ha cantato e gioito aggiungiamo un motivo in più per festeggiare: il boato del pubblico di Verona, sponda Chievo, quando lo speaker ha annunciato la vittoria dell’Alessandria. Lo ha raccontato Sky. Il grigio è proprio bello. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Quando manca un giro d'orologio allo scoccare del 90' e si capisce che sarà Artico a tirare la punizione dalla sua «mattonella», il Moccagatta freme: le speranze di vittoria sono riposte nell'uomo simbolo dei grigi che non tradisce le aspettative. Battuta velenosa a girare, con palla che si infila dove Rafael non può arrivare. Esplode lo stadio e il bomber corre ad esultare sotto la Curva Nord per il gol del 2-1 che regala i tre punti contro il temibile Verona e permette all'Alessandria di tornare solitaria al terzo posto in classifica. In precedenza, meglio i mandrogni per mezz’ora ma occasionissima per gli scaligeri al 45' con un perentorio stacco di testa di Abbate e traversa piena. In avvio di ripresa il vantaggio degli scaligeri: fallo di Servili in area su Ferrari, rigore netto e trasformazione da manuale del centravanti veronese. L’Alessandria ha il merito di non scomporsi e pareggia subito. E’ il 10', Camillucci recupera palla e serve Bondi il cui tocco illuminante mette Scappini in condizione di tirare, l'estremo ospite respinge ma Martini è il più lesto, di testa, a ribadire in gol. Poi emozioni a go-go, con i veneti che sembrano avere più «birra» e tre giocatori alessandrini (Bondi, Ghinassi e Damonte) che accusano i crampi. Ma, al 44', ecco l'ennesimo regalo di Artico ai tifosi. Nel recupero l’ultimo brivido: il Verona pareggia con Martina Rini, ma il guardalinee sbandiera il fuorigioco. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Partite come quella vista al Moccagatta riconciliano con il calcio. Il Verona vede interrompersi la serie positiva (tre vittorie consecutive) ma non per questo abbandona le velleità di playoff. L' Alessandria vince questa battaglia, ancora una volta in «zona Artico» e cancella di colpo gli ultimi, negativi risultati (un punto in tre incontri). I padroni di casa meritano la vittoria in virtù di una prestazione impeccabile, con una attenta difesa, un buon filtro a centrocampo e una manovra offensiva sempre pericolosa. Il Verona esce a testa alta e recrimina per una traversa colpita allo scadere del primo tempo ed una rete annullata (giustamente) nel recupero. La cronaca Nel primo tempo si lotta a centrocampo con continui capovolgimenti di fronte. La ripresa vede i veronesi subito in avanti: lancio di Mancini che trova pronto Ferrari che in area viene messo giù da Servili: rigore realizzato dallo stesso centravanti veronese. L' Alessandria non ci sta, comincia a premere e al 10' trova il pareggio: Bondi serve Scappini il cui tiro è deviato da Rafael sulla testa di Martini che insacca da pochi passi. Ancora la squadra di casa in avanti e al 28' Camillucci prova dalla distanza con palla che termina a lato di poco. La svolta Nel frattempo Sarri immette Artico al posto di uno stanco Martini. Ed è proprio il bomber grigio a calciare la velenosa punizione al 44' con palla che termina in fondo al sacco. Il Moccagatta è in delirio ma il Verona tenta in extremis il pareggio. Lo trova al 47' con Martina Rini su traversone di Le Noci, ma il giovane gialloblu è in fuorigioco. Protestano in massa i veronesi, ma la terna è irremovibile. (Gazzetta dello Sport) RISULTATI: Bassano Virtus - SudTirol 0-0 Como - Lumezzane 3-0 Monza - Salernitana 3-3 Pergocrema - Paganese 0-0 Ravenna - Pavia 2-0 Reggiana - Gubbio 0-1 Spal - Sorrento 0-0 Spezia - Cremonese 1-2 CLASSIFICA: Gubbio p.55; Sorrento 45; Alessandria 40; Salernitana 38; Bassano Virtus 37; Lumezzane, Ravenna 36; Verona H. 35; Spal, Cremonese 34; Spezia, Como, Reggiana 32; Sudtirol, Pavia 28; Pergocrema 27; Monza, Paganese 20 Penalizzazioni: Salernitana -4 / Spezia -2/ Alessandria, Gubbio, Como, Spal, Lumezzane, Pergocrema -1 Il punto sul campionato La marcia trionfale del Gubbio è inarrestabile: ottava vittoria in trasferta, 10 punti di vantaggio sul Sorrento secondo, un' ipoteca sempre più robusta sulla promozione in B. E mentre 700 umbri festeggiavano a Reggio, Torrente faceva ancora il pompiere: «Aspetto la matematica. Ma stiamo facendo cose straordinarie». La Spal, decimata da infortuni e squalifiche, mettendola sul piano della grinta e della determinazione, è riuscita, dopo cinque sconfitte consecutive, a chiudere in parità il confronto con il Sorrento, che non è riuscito a far valere il suo superiore tasso tecnico. Sei gol e un violento parapiglia per un giusto pareggio tra Monza e Salernitana terminata 3-3. Il punto è un brodo caldo per entrambe, l' Alto Adige ha preso fiducia nella bagarre salvezza, mentre il Bassano è rimasto in zona playoff. (La Gazzetta dello Sport)