Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1974/1975
Coppa Italia
01-09-1974 - Giornata: 2 - Palermo - La Favorita
Girone Eliminatorio


Palermo SSC - Alessandria US 3 - 0 (3 - 0)
RETI: 30. Maio [Pa] , 67. Pepe [Pa] , 89. Barlassina [Pa]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello [46. Unere Giuseppe], Mazzia Bruno, Barbiero Valeriano, Colombo Antonio, Manueli Luigi, Vanara Elio, Baisi Sergio Pietro [67. Faedda Giovanni], Franceschelli Paolo, Dolso Arrigo A disp.:(P) Croci Claudio, Volpato Angelo All.: Castelletti Sergio

Formazione avversaria
PALERMO SSC: Spalazzi, Viganò [46. Zanin], Cerantola, Pepe, Vianello, Maio, Favalli, Barlassina, Ballabio, Vanello [46. Barbana], La Rosa. A disp.: Bellavia, Chirco All.: Viciani Corrado.

Arbitro: Falasca Antonio (Chieti) [Pirolo, Zappalorto]
Note
Angoli: 4-1. Spettatori: 15.000 Giornata calda. Terreno con chiazze spelacchiate Inizio gara ore 17.00

Commento
LA SCONFITTA DI PALERMO NON OFFUSCA LA STELLA GRIGIA L’Alessandria priva oltre che di Reja pure del regista Volpato punita più dalla dea bendata che dai ’’rosanero” © Confermate le risultanze emerse dal primo vittorioso incontro di Coppa Italia con il Foggia # Un clamoroso errore di Dolso ha aperto la strada ai siciliani che bussavano invano alla porta di Pozzani ® Contro la blasonata Fiorentina, Castelletti potrà disporre dell’intero organico? La Coppa Italia, primo vero banco di prova dei grigi, sta entrando nel vivo dopo ’’l’assaggio” delle prime due partite. L’Alessandria vittoriosa nella gara d’esordio con il Foggia (2-0) è caduta domenica scorsa alla ’’Favorita” di Palermo per 0-3. Risultati diametralmente opposti e che sembrano aggrovigliare invece che sciogliere la matassa. Nessun allarme, anzi fiducia consolidata dopo il risultato negativo rimediato in terra di Sicilia. L’Alessandria c ’è, ha le carte in regola non per il primato, ma per una camminata in zona di sicurezza e, con un pizzico di buona sorte per i primi cinque - sei posti. La sconfitta rimediata a Palermo può fare scalpore, m a avendo assistito al confronto - e l’impressione non è solo nostra - possiamo tranquillamente scrivere che il giudizio, non è mutato rispetto all’esibizione fornita lo scorso mercoledì con il Foggia. Incominciamo con il dire che le prime due reti dei rosanero sono state bellissime, ma casuali, proprio perchè sono irripetibili. Nell’arco di un campionato la fortuna può dare una m ano una volta, al massimo due, poi si torna alla... normalità. E’ ciò che è accaduto alla ’’Favorita” dove gli alessandrini hanno lottato contro alcuni fattori psicologici e reali per nulla trascurabili. Iniziamo con il dire che la maggioranza esisteva la grossa incognita del pubblico, un pubblico animato da sacro furore che aveva stretto il pullman dei grigi - al loro arrivo - urlando e fischiando. Una specie di pressione sulla psiche dei giocatori e in particolare dei più giovani. Poi uno stadio gremitissimo con quindicimila sugli spalti escludendo le centinaia di portoghesi che si intrufolavano da ogni accesso. Castelletti ancora prima che gli atleti scendessero in campo, aveva parlato senza troppi peli sulla lingua: «Nessun timore; la presenza di una così massiccia partecipazione deve ’’caricarvi” invece di spaventarvi ». Gli ’’orsacchiotti" hanno preso alla lettera la raccomandazione e nessuno ha denunciato tentennamenti. L’altro grosso handicap era rappresentato dall’assenza di tre uomini base come Reja, Volpato e Dalle Vedove. Scontate le rinunce di Edoardo e Giampiero, ha sorpreso quella del regista il quale, proprio contro il Foggia, si era dimostrato un vero pilastro del centrocampo. Sostituire nello spazio di un giorno un uomo di tale peso, non è cosa che si può fare alla leggera. Castelletti obbligato a fare buon viso a cattiva sorte, aveva studiato due soluzioni. La prima contemplava l’innesto di Mazzia con il conseguente spostamento di Vanara in avanti e, la seconda, il ricorso a Unere per portare Di Brino a centrocampo. Con quest’ultima innovazione Dolso si sarebbe insediato a centrocampo con funzione di regista. La maggiore mobilità di Favalli ha indotto il tecnico ad orientarsi verso la prima scelta mantenendo Arrigo davanti alla propria area di rigore, per bloccare i previsti attacchi in massa previsti non solo sul centro, ma sulle estreme. Alle considerazioni sopraccennate deve esserne aggiunta un’altra di ordine climatologico che ha avuto un peso oserei dire determinante: il caldo. Il sole che riscaldava gli spalti - diversi spettatori sono stati portati via in barella seguiti da un codazzo di parenti ed amici - era reso ancor più... pericoloso dalla grande quantità di umidità che impregnava l’aria. UN POMERIGGIO MOZZAFIATO TENUTO CONTO CHE FALASCA ha fischiato l’inizio alle 17, un'ora consigliabile unicamente per la bibita e non certo per una sfacchinata. L’Alessandria che veniva da una serie di amichevoli giocate in notturna e da un esordio pomeridiano, rinfrescato da un temporale, ha risentito ancor più dei rosanero del caldo. I grigi prevedendo l’arrembaggio dei locali che giocavano per la prima volta in casa, hanno immediatamente accorciato le distanze per intrappolare i rosanero, decisi a risolvere nel più breve tempo possibile la partita a loro favore. Queste le marcature adottate: Maldera su La Rosa; Di Brino (Favalli), Mazzia (Vanello), Colombo (Ballabio), Manueli (Maio), Vanara (Barlassina). Baisi (Viganò), Franceschelli (Vanello), Dolso (Pepe). Da segnalare che sia Mazzia che Vanara attendevano l’avversario in zona portandosi sovente in avanti per chiudere il triangolo. Prem endo il Palermo a cuneo il maggiore peso dell’offensiva è calato sulle spalle di Colombo e Barbiero: le aperture più pericolose sulle estreme erano portate, assai raramente, da Viganò che abbandonava la guardia di Baisi e da La Rosa. Quella che potremmo chiamare la manovra a ’’pacchetto” dei siciliani consentiva all’Alessandria ampio margine di respiro e la possibilità di scavalcare il centrocampo in p articolare sulle fasce. A conferma abbiamo registrato sul notes tre occasioni da rete fallite per un soffio da Mazzia e da Baisi con due inzuccate. Il professore smarcato al limite dell’area di rigore da un pallonetto piuttosto corto di Manueli ha perduto l’attimo decisivo, ma è ugualmente riuscito a scoccare un tiro alla destra di Spalazzi con palla che è sibilata a fil di palo. Punizione a favore dei grigi per un plateale atterramento di Cerantola ai danni di Manueli che stava stringendo verso l’area di rigore. Incaricato della punizione è il ’’professore” che pesca la testa di Baisi che incorna di precisione. Spalazzi deve compiere un tuffo prodigioso per deviare con il palmo della m ano la sfera indirizzata nell’angolino basso. Improvvisa alla mezz’ora la doccia fredda della rete regalata da Dolso. CON UN PIZZICO DI BUONA SORTE I GRIGI potrebbero pareggiare le sorti nella parte finale del tempo con una travolgente azione sulla sinistra. Manueli vince un contrasto a centrocampo impostando su Franceschelli che lotta con Cerantola e Vanello. Il pallone filtra ugualmente tra i due e l’alessandrino effettua un preciso cross al centro. Baisi si eleva, per l’ennesima volta, sopra tutti, e il preciso colpo di testa fa la ’’barba” alla traversa. Allo scadere il Palermo si trova in vantaggio, senza essere riuscito una sola volta a porre le sue punte in posizione veramente favorevole. Nella ripresa Castelletti sostituisce l’infortunato Di Brino con Unere e nella parte iniziale si ha l’impressione che l’Alessandria possa agguantare il pari. Prima con Unere sulla sinistra e poi con Manueli che si ’’beve" tre avversari, ma scocca il tiro in posizione troppo centrale. Il Palermo invece non perdona e tutte le ciambelle escono con il buco. Avanza Pepe finta su un avversario, lo supera poi calcia alzando, con il pallone, una nuvola di terra. Ne esce un tiro sbilenco che scavalca il portiere ricadendo a foglia morta alle spalle; incredibile, ma vero. L’Alessandria con Baisi fuori fase non molla, m a le idee sono alquanto confuse. Entra Faedda ed il ragazzo si batte come un leone mentre al centro va Franceschelli. I grigi hanno ancora uno spunto pericoloso, ma non hanno fortuna. II gioco riesce invece a Barlassina allo scadere che fulmina con un gran tiro nel ’’sette” Pozzani. Non più di cinque tiri in porta e tre gol, di quelli che solitam ente si vedono di rado sui campi di gioco. I rosanero hanno trovato tutto facile, meno i grigi che pur incompleti meritavano veramente qualcosa di più. Nel calcio non contano i sentimentalismi, ma al disopra della considerazione resta il concreto di una esibizione maschia e decisa. Tra il confronto con il Foggia e il Palermo si è notato un certo miglioramento della tenuta e dello scatto. Il riferimento è più specifico nei confronti di Manueli in netto progresso. Se dovessimo trarre un giudizio diremmo che il ragazzo continua ad essere poco convinto sulle sue reali possibilità. A Castelletti il compito di intervenire affinchè il ragazzo abbandoni il saio di buon samaritano trasformandosi in giocatore più grintoso e sicuro del proprio valore. Pure per Maldera il commento è senz’altro più favorevole dei precedenti. Alle prese con La Rosa scatenato lo ha controllato con autorevolezza anche se continua a difettare nel gioco aereo. Per un difensore è sempre pericoloso lasciarsi sopravvanzare dalla testa dell’avversario in particolare in prossimità dell'area minore. CONCLUDENDO RICORDIAMO LA FRATERNA OSPITALITÀ' DELL’UNICO alessandrino presente alla Favorita: Achille Marinengo. Per anni fu accanto ai grigi poi, trasferitosi a Palermo dove abita il fratello Andrea — e sono trascorsi tredici anni — non ha dimenticato i colori della sua città. Sabato ha atteso il Jumbo dell’Alitalia proveniente da Milano per ben cinque ore. Nell’attesa non ha parlato che dei grigi. Lo chiamano il "continentale" e l’intera città sa che tifa per il vecchio Orso. Sperava almeno in un pareggio, ma al termine della contesa, nonostante la sconfitta era soddisfatto perchè convinto che l’Alessandria in campionato saprà farsi valere, senza tremare davanti agli squadroni. Castelletti riconosciuta la legittimità del successo palermitano (nel calcio ha sempre ragione chi segna i gol, non importa come) ha riconfermato la piena fiducia nei ragazzi. Il solo cruccio riguarda Reja. « Se non ricupera in tempo, diceva domenica sera sull’aereo, dovrà trovare una soluzione di emergenza. Se potessi disporre dell’intera rosa la formazione è fatta. Non ho dubbi ». Ovviamente il mister non ha svelato il segreto. Il pensiero, più che alla Coppa Italia, è sempre rivolto al campionato. Il tempo si accorcia e bisogna tirare le file per non restare allo scoperto. Domenica arriva al Moccagatta una delle grandi, la Fiorentina, e Castelletti, da buon ex, sarebbe veramente felice di fare un bel sgambetto a patron Rocco. L’impresa è ovviamente difficile: se potesse dispor- \| re almeno di Volpato e Dalle Vedove il discorso sarebbe meno complicato, più alla mano. La parola è ora all’amministratore unico avv. Lino Boidi che deve ’’limare" le richieste per i reingaggi. Giustamente il massimo responsabile sta facendo il possibile per non allargare troppo i cordoni della borsa avendo un bilancio da rispettare. I giocatori dal canto loro premono, ma parlando con i singoli abbiamo tratto la convinzione che un accordo possa essere raggiunto a breve scadenza con un sacrificio di entrambi. L’Alessandria deve definire le pendenze entro il più breve tempo possibile onde consentire a Castelletti di lavorare senza ulteriori complicazioni come quella sorta improvvisa e che ha avuto come protagonista Volpato. Riuscirà Boidi a sistemare i contratti prima del confronto con i gigliati? E’ molto importante che avvenga affinchè gli sportivi abbiano modo di ammirare non solo i toscani, ma principalmente l'Alessandria che non avendo conservato il vecchio organico sta dimostrandosi compagine di rango. Nell’attesa della definizione delle pendenze, mister Castelletti ha ripreso nel pomeriggio di ieri il lavoro. Ancora una settimana piuttosto tirata poi si tornerà alla normalità in vista della data del 29 settembre domenica in cui lo starter abbasserà la bandiera del via del campionato italiano di calcio divisione nazionale serie B. E’ un appuntamento molto, troppo importante, per fallirlo. Il Club ’’Fedelissimi” offrirà sabato un ricordo agli atleti gigliati che domenica giocheranno con i grigi. Un pensiero gentile che ben si inquadra nel clima nuovo delle pubbliche relazioni per consentire ai grigi di muoversi in un clima veramente disteso (Il Piccolo - Il Gattopardo) ALESSANDRIA SFORTUNATA A PALERMO: 0-3 La squadra piemontese evanescente a centrocampo per gli infortuni di Reja e Dalle Vedove e per il mancato accordo finanziario con Volpato - Sconfitta giusta ma pesante il passivo Tre gol spettacolari quanto casuali sono il pesante passivo per l'Alessandria alla Favorita di Palermo. Un'Alessandria che, priva degli indisponibili Reja e Dalle Vedove, più Volpato in disaccordo con il club per il premio di reingaggio (e per di più allergico agli aerei) e, di conseguenza, con un centrocampo di fortuna, ha sostenuto con bell'onore la sua parte contro un'avversario che al suo esordio casalingo voleva subito riscattare la sconfitta di Firenze, giudicata da tutti un furto dell'Arbitro Levrero, per un rigore accordato ai viola. L'Alessandria è apparsa ben disposta dal trainer Castelletti, che ha utilizzato gli uomini a disposizione nel migliore dei modi, tanto che i grigi sono apparsi in grado di reggere il passo dei più quotati rivali. Barbiero era un libero molto accorto e Dolso si sacrificava in copertura con una continuità e un impegno davvero sorprendenti. ma proprio l'estroso attaccante doveva essere il colpevole principale del primo gol palermitano. L'ala sinistra, in copertura, liberava in area con bello stile, poi ne usciva e tentava di saltare Ballabio con un passo doppio, ma questi, intuita la finta, riusciva a smaltire indietro all'accorrente Maio, che da circa 7-8 metri fuori area lasciava partire un violentissimo e precisissimo tiro che s'insaccava imparabilmente quasi all'incrocio dei pali quasi alla destra di Pozzani. Era il 30' del primo tempo e fino a quel momento c'erano state solo tre azioni dal gol: al 9' per il Palermo con una deviazione di La Rosa, liberato sulla linea da Barbierato, al 17' e al 26' per i grigi. Prima, Dolso apriva dalla sinistra sul versante opposto per Manueli che di precisione pescava l'accorrente Mazzia, in posizione centrale, al limite dell'area. L'ex bianconero aveva modo di aggiustare la sfera, ma poi il suo tiro finiva di poco a lato. Dopo, con un bel colpo di testa di Baisi, su punizione di Manueli, che Spalazzi partito in ritardo, riusciva a stento a respingere in tuffo. Il gioco non cambiava la sua fisionomia nella ripresa, anche se Viciani lasciava fuori il suo regista, l'evanescente Vanello, sostituendolo con la punta Barbana e arretrando Ballabio, oltre a far entrare Zanin al posto di Viganò. castelletti replicava forzatamente sostituendo di Brino, vittima di una botta a un polpaccio con Unere. Ma per l'Alessandria era proprio una gara segnata. Il Palermo al 22', raddoppiava in modo incredibile, Pepe, da fuori area tentava vuoi un tiro in porta, vuoi una non meglio identificata apertura, ma scalciava il terreno. Ne sortiva un parabolico tiro ad effetto che a mo di classica palombella, si infilava alle spalle dell'esterrefatto Pozzani. Ma ad aumentare un immeritato castigo, giungeva, a un minuto dal termine, il terzo gol, autore era Barlassino che dopo uno scambio Ballabio-De Rosa, sempre da fuori area azzeccava un tiro come se ne centrano uno su mille. Per Castelletti la sconfitta, seppur pesante nelle proporzioni numeriche, serve a riportare con i piedi per terra un ambiente che poteva essere troppo esaltato dopo il netto successo sul Foggia. Per il resto, non bisogna fare altro che raggiungere al più presto l'accordo con Volapto e cercare di recuperare Reja e Dalle Vedove. Nel Palermo, con qualche giocatore in ritardo di preparazione, in grande evidenza il mediano Maio, nuovo acquisto, un giovane che tocca bene e gioca a testa alta, e Pepe, prontamente ripresosi dopo il grave infortunio dello scorso anno (La Stampa - Ed. Sport - Rino Cacioppo) RISULTATI: Ternana – Foggia 1-1 CLASSIFICA: Alessandria, Fiorentina, Palermo 2, Ternana, Foggia 1.

Girone Eliminatorio

Palermo SSC - Alessandria US 3 - 0 (3 - 0)

RETI:

30. Maio [Pa] , 67. Pepe [Pa] , 89. Barlassina [Pa]

Alessandria US

Formazione avversaria

PALERMO SSC: Spalazzi, Viganò [46. Zanin], Cerantola, Pepe, Vianello, Maio, Favalli, Barlassina, Ballabio, Vanello [46. Barbana], La Rosa. A disp.: Bellavia, Chirco All.: Viciani Corrado.

Arbitro: Falasca Antonio (Chieti) [Pirolo, Zappalorto]

Note

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