Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1992/1993
Serie C1
27-12-1992 - Giornata: 17 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Massese US 3 - 1 (0 - 1)
RETI: 62. rig. Serioli G.[A], 80. Banchelli G.[A], 85. Serioli G.[A] 8. Murgita [Ma]

Alessandria Calcio US Battistini Graziano, Bertotto Valerio, Maddè Emiliano, Zanuttig Andrea, Siroti Paolo, Tonini Devis, Perugi Paolo [90. Didonè Oreste], Sabato Antonio, Serioli Gianfranco, Avallone Salvatore, Banchelli Giacomo All.: Mazzola Ferruccio

Formazione avversaria
MASSESE US: Aliboni, Tonin [80. Bresciani], Tiberio, Gobbo, Fabiani, Torroni, Romairone [51. Mariani], Angelotti, Murgita, Bellatorre, Biagianti. All.: Baldini.

Arbitro: Contente (Salerno)
Note
Espulso: Biagianti [M] Ammoniti: Serioli [A]; Bellatorre [M]; Gobbo [M]; Siroti [A]; Angelotti [M]; Aliboni [M]; Maddè [A] Angoli: 10-1 Spettatori: 4.000 circa (di cui 3.304 paganti, per un incasso di L.58.803.000). Giornata di sole, ma temperatura piuttosto rigida. Terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 14.30

Commento
I grigi in svantaggio si scatenano nella ripresa, raiunono e superano la Massese ALESSANDRIA, TRE GOL E TANTI APPLAUSI A Murgita rispondono Banchelli e due volte Serioli La vittoria più bella quasi sempre è anche la più sofferta. E così è stato per i grigi che contro la Massese hanno sofferto le pene dell'inferno per imporsi (3-1) e conquistare due punti preziosi nella lotta per la salvezza. Alla fine il pubblico ha tributato un caloroso applauso ai giocatori e a Mazzola. Elogi meritati, soprattutto per quello che la squadra ha saputo fare vedere nell'ultima mezz'ora: grinta, carattere e anche qualche giocata pregevole. Nel primo tempo, infatti, i grigi hanno subito la superiorità dei toscani che, dopo essere passati in vantaggio all'8', hanno tenuto bene il centrocampo, bloccando sul nascere ogni velleità dei locali. Al gol del bomber Murgita (è l'ottavo in campionato) hanno provato a rispondere gli «orsi», ma la manovra non ha dato i frutti sperati. Troppo attenti i difensori per lasciare sfuggire dalla morsa il duo Serioli-Banchelli, troppo solitarie e sporadiche le puntate di Avallone e Perugi. L'unica grossa opportunità del primo tempo capita sui piede ad Avallone, ma il percussore spara fuori d'un palmo. Nell'intervallo Mazzola apporta le modifiche che si riveleranno vincenti: avanza il baricentro e chiede alla squadra di non dare tregua a centrocampo. E la musica cambia: i grigi conquistano prima la linea mediana, poi la trequarti avversaria. La Massese è alle corde; traballa, una, due volte. Alla fine capitola. Al 62' Avallone sbuca dalla destra e mette in area dove Serioli cerca di colpire, ma viene messo giù da Angelotti. Rigore, ineccepibile: va a battere lo stesso Serioli che insacca con grande freddezza. In pochi minuti alla Massese saltano i nervi e gli schemi di gioco. L'arbitro è costretto ad ammonire a ripetizione (allo scadere espellerà Biagianti). I due marcatori Tonin e Tiberio, che fino a quel momento avevano tenuto a bada con grande determinazione Serioli e Banchelli, finiscono per commettere un errore dietro l'altro. Sono irriconosibili, così come del resto tutta la brigata bianconera. All'80, il raddoppio: Zanuttig batte dalla bandierina. La palla spiove in area; è bravissimo Banchelli ad anticipare tutti di testa. Cinque minuti e arriva la terza segnatura. Perugi a centrocampo serve Serioli che fa tutto da solo: salta un paio di avversari, arriva in area, finta il passaggio a Banchelli c infila di piatto. In una stagione particolarmente avara di gol per i grigi, è la prima volta che Sabato e compagni riescono a realizzare un tris. In casa non avveniva dal marzo '91. Negli spogliatoi, Mazzola, pur senza toni trionfalistici, esalta la prestazione del collettivo, mentre il tecnico della Massese, Baldini, scuote il capo: «Abbiamo disputato un secondo tempo vergognoso. Eravamo sul giusto binario e siamo deragliati come un treno di dilettanti». (La Stampa - Ed. Sport - Piero Abrate) GRAZIE AL SUCCESSO SULLA MASSESE L’ALESSANDRIA SI PORTA A QUOTA 15 E, IN QUESTE ORE, DOVREBBE DEFINIRE L’ACQUISTO DI FABIO GALLO Grigi, finale a suon di gol che accende le speranze Finale con il botto, come si conviene ad un Capodanno di rispetto. Per la verità l’Alessandria ha festeggiato con qualche giorno di anticipo rispetto a San Silvestro, nell’ultimo turno del girone di andata, che si chiude così con il 3 a 1 rifilato alla Massese e 15 punti in classifica. Un bottino su cui, fino a qualche settimana fa, ben pochi avrebbero scommesso. E, invece, la squadra sembra aver ora trovato quella continuità, di gioco e di risultati, su cui tanto si era insistito quando i verdetti del campo erano certo meno benevoli per i colori grigi. Due pareggi, altrettante vittorie: in quattro gare sei punti, un passo avanti deciso, pur con la consapevolezza che il cammino è ancora lungo. Ma il bottino raccolto in questa prima parte della stagione è di ben tre lunghezze superiore a quello dello scorso campionato: non c’è male, viste le premesse iniziali sicuramente non propizie. Fuori dalla zona calda, a un passo dal centro classifica, si respira tutt’altra aria. E questa tranquillità non potrà che giovare ulteriormente alla compagine in maglia grigia, che proprio in queste ore pare destinata ad essere ancora rinforzata. Salvo imprevisti dell’ultimo minuto, infatti, sembra ormai fatta per il centrocampista Fabio Gallo, classe 1970, sul quale Ferruccio Mazzola si è sempre espresso in termini più che favorevoli, avendolo già avuto ai suoi ordini, la scorsa stagione, a La Spezia (l’arrivo di Gallo dovrebbe coincidere con la partenza di Pino Alfano alla volta di Aosta). Insomma, alla ripresa delle preparazione (oggi la squadra sosterrà l’ultimo allenamento, poi qualche giorno di meritato riposo) lunedì il tecnico grigio dovrebbe poter contare su un uomo in più a far gioco a centrocampo. Un centrocampo che - va sottolineato - sta crescendo, trascinato domenica da un Avallone in grandissima giornata, ispiratore di tutte le manovre. Ci sono, dunque, tutte le premesse per un girone di ritorno brillante, come è nelle possibilità di questa squadra, alla quale Ferruccio Mazzola ha anche insegnato - e non è cosa da poco - proprio a credere nelle sue doti tecniche, da tradurre ogni domenica sul campo. Con la Massese - il 3 a 1 finale non deve trarre in inganno - non è stata una passeggiata. Anzi, per un tempo i padroni di casa hanno sofferto una compagine, quella in maglia bianconera, ben disposta, che fin dalle battute iniziali ha preso in mano il gioco e, soprattutto, il centrocampo. Ritmo sostenuto, come d’altra parte aveva già fatto a Spezia con esito finale diverso), marcature azzeccate, attaccanti rapidi e sgusciarti, oltre che con il senso della posizione. Il risultato di tutto questo? Un gol, dopo soli otto minuti, con cross alla destra di Angelotti, stoppato bene da Murgita che finta Siroti e poi calcia in giravolta, battendo l’incolpevole Battistini. Una ‘doccia fredda’ - anzi ghiacciata visto il clima - per un’Alessandria partita, invece, in sordina. A fine gara Mazzola lo ha rimarcato “Abbiamo cominciato la gara un p o ’ sottotono, come dire un p o ’ addormentati. E non possiamo permettercelo, non abbiamo i mezzi per farlo”. Per tutta la prima frazione superiorità territoriale degli ospiti, anche se qualche avvisaglia dell’Alessandria ‘atto secondo c’è stata: il colpo di testa di Sabato, su punizione calciata da Perugi, respinto d’istinto coi pugni da Aliboni al quarto d’ora e, qualche minuto dopo, un bel lancio di Maddé, raccolto, ma non finalizzato, da Banchelli, che salta bene il portiere toscano, ma al momento del tiro è anticipato da Angelotti. Grigi vicinissimi al pareggio al 37’ sulla triangolazione Avallone - Serioli - Avallone che il centrocampista conclude con una palla a fil di palo. Grigi, comunque, in ripresa, anche per Beppe Accardi, tifoso numero uno in tribuna. “Nei primi dieci minuti l ’Alessandria ha un po’ sofferto una bella Massese, è andata anche sotto di un gol, ma sta crescendo - questo il giudizio del terzino, ora nelle file della Reggiana - ; se continua così la vedo brutta per i toscani”. Profezia azzeccata, merito anche di alcuni accorgimenti tattici che Mazzola, nell’intervallo, haspiegato ai suoi e che i ragazzi hanno tradotto sul campo: distanze accorciate tra i reparti e ritmo molto sostenuto. E sono venute le palle gol e le reti. “Abbiamo creato almeno sette o otto occasioni - precisa il tecnico - tre le abbiamo finalizzate, credo con merito: Anche quando siamo passati in vantaggio abbiamo sempre insistito. Tutto ha funzionato bene, soprattutto a centrocampo, con Avallone su tutti. Giusta, dunque, la decisione di tenere Didoné in panchina? “Ho parlato a lungo con il giocatore. Ha capito i motivi di questa scelta: lui è uno del gruppo, come tutti glialtri. Non sono solito fare graduatorie di merito: ha accettato la panchina, sta lavorando molto, sa che ha la mia piena fiducia”. In campo, dunque, gli uomini più in forma. Quegli uomini che nella ripresa sono apparsi trasformati. Fin dal primo minuto hanno premuto alla ricerca del gol, che è arrivato non prima di un grosso brivido, al 47’, con Bellatorre che calcia tra le braccia di Battistini la palla del possibile 0 a 2. Da quel momento, però, in campo una sola squadra: al 62’ il calcio di rigore, per fallo netto in area di Angelotti ai danni di Serioli. Sul dischetto il centravanti: tiro centrale, nulla da fare per Aliboni. Il monologo è degno di un grandissimo attore: attacchi insistenti e all’80’ il raddoppio, su corner di Zanuttig che Banchelli, ben appostato sul primo palo, di prepotenza gira di testa in rete. Cinque minuti dopo il secondo centro personale di Serioli (che ha dedicato i due gol alla nonna, come regalo di compleanno), imbeccato da Perugi: una sgroppata in solitaria di potenza, una finta con il destro e il sinistro vincente. Quasi allo scadere la palla del possibile 4 a 1, per Didoné, appeno entrato: la difesa questa volta recupera, ma la vittoria è bellissima ugualmente. “Non era facile prendere le misure di un avversario come la Massese. Ci siamo riusciti, con l ’impegno e la concentrazione messi in mostra nella ripresa ”. Dopo un 3 a 1 così Mazzola sorride. Ne ha tutte le ragioni: la sua squadra sta lievitando, il 1993 gli porterà, con ogni probabilità, un’altra pedina, il campionato è ancora lungo e i grigi, se continueranno su questa strada, potranno prendersi ancora molte soddisfazioni. Auguri Ferruccio: auguri Alessandria. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Risultati: Carrarese - Ravenna 0-0 Chievo - Arezzo 2-2 Como - Carpi 3-2 Empoli - Sambenedettese 2-0 Palazzolo - Pro Sesto 2-2 Siena - Triestina 0-0 Spezia - Leffe 0-0 Vis Pesaro - Vicenza 0-0 CLASSIFICA: Empoli p.25; Triestina 23; Ravenna 22; Chievo, Vicenza 20; Pro Sesto, Sambenedettese 18; Como, Spezia 17; Leffe, Carpi 16; Alessandria 15; vis Pesaro, Siena, Carrarese 14; Massese 13; Palazzolo 12; Arezzo 10 Una gara in meno Il punto sul campionato Perentorio riscatto dell'Empoli dopo la sconfitta di Ravenna, è tornato al successo battendo la Sambenedettese in una gara non bella, gli ospiti hanno praticato un gioco ostruzionistico, concludendo il match in nove uomini: reti di Protti e Perotti, con questa vittoria l'Empoli si è laureata campione d'inverno; alle sue spalle la Triestina, fermata sul pari a Siena, identico punteggio a Carrara tra la Carrarese e il Ravenna.