Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1992/1993
Serie C1
31-01-1993 - Giornata: 19 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Triestina Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Battistini Graziano, Bertotto Valerio, Maddè Emiliano, Zanuttig Andrea [47. Gargioni Fabrizio], Siroti Paolo, Tonini Devis, Perugi Paolo [82. Banchelli Giacomo], Sabato Antonio, Serioli Gianfranco, Gallo Fabio, Avallone Salvatore A disp.:Didonè Oreste, (P) D'Amico Alessandro All.: Mazzola Ferruccio

Formazione avversaria
TRIESTINA CALCIO US: Facciolo, Bagnato, Milanese, Conca, Tangorra, Cerone, Danelutti [72. Bressi], Terraciano, Mezzini [60. La Rosa], Bianchi, Labardi. A disp: Brunner, Cossaro, Marino All.: Perotti Attilio

Arbitro: Siciliano Francesco (Brindisi)
Note
Ammoniti: Zanuttig [A]; Maddè [A]; Terracciano [T]; Bianchi [T]; Conca [T]; Serioli [A] Angoli: 6-1 Spettatori 4.000 circa (3.367 paganti) per un incasso di 63.124.000 lire Giornata di sole, terreno in pessime condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
Bloccata la Triestina (0-0) i grigi, alla sesta partita utile consecutiva, lasciano la zona ALESSANDRIA, UN PUNTO CHE FA GIOIRE Incidenti fra i tifosi: due feriti e auto ammaccate. Sesto risultato utile per i grigi che bloccano sullo 0-0 la Triestina, giunta al «Moccagatta» con l'intenzione di rimediare allo scivolone casalingo col Como. Un punto importante per la formazione di Ferruccio Mazzola, che diventa ancora più prezioso considerando la sconfitta interna del Siena e quelle dell'Arezzo a Pesaro e del Carpi a Massa. Una gara non eccelsa. Tre grosse occasioni per i padroni di casa, un paio per gli ospiti. Ma tutte inutili. Il pareggio accontenta entrambe le squadre, non i tifosi ospiti che al termine del match scatenano la loro ira dentro e fuori del campo. Al fischio dell'arbitro una ventina di sostenitori giuliani cerca di impossessarsi di uno striscione e scoppia una rissa che prosegue, nonostante l'intervento della polizia, anche all'esterno dello stadio. Vetri rotti e qualche auto ammaccata, due feriti in modo lieve è il bilancio dei tafferugli, mentre negli spogliatoi tecnici e giocatori commentano positivamente la gara. L'unico ad avere parole amare nei confronti del direttore di gara è Mazzola: «L'arbitraggio non è stato all'altezza ed ha finito per penalizzarci. Anche le ammonizioni sono state eccessive. Domenica a San Benedetto dovremo fare a meno di Maddè e Serioli. Non ci voleva proprio». A questo si aggiunga la contrattura all'inguine che ha bloccato Zanuttig. Con l'uscita del mediano al 47' (sostituito da un opaco Gargioni) i grigi non riescono più a prendere in mano il bandolo della matassa. Le poche puntate offensive nella ripresa nascono da lanci di 30-40 metri. L'occasione più propizia per l'Alessandria è all'80'. Serioli, su calcio di punizione, batte rasoterra, ma un difensore riesce a deviare la palla che viaggia verso l'angolo sinistro della porta. Due minuti prima gli alabardati avevano protestato per un calcio di rigore non concesso su un presunto contatto di Berretto con Bressi. Le azioni più pregevoli sono tutte nel primo tempo. Al 2' Perugi in velocità serve Serioli che s'incunea tra un paio d'avversari, ma viene anticipato al limite dell'area dal portiere. Al 18' Sabato, servito da Serioli, calcia forte, però la palla finisce fuori. Quattro minuti dopo cross di Maddè che Serioli lascia all'accorrente Perugi. Il tornante spara a rete e la palla passa radente il palo. Al 23' ancora Perugi per Avallone che filtra in area, staffila da due passi, ma è bravissimo il portiere a deviare sopra la traversa. Al 27' Labardi colpisce debole di testa su cross teso di Terraciano. Ancora un brivido per i tifosi al 38': Avallone dopo un batti e ribatti in area ruba palla, se la porta sul destro a spara dal limite, ma ancora una volta il portiere non si fa sorprendere. (La Stampa - Ed. Sport - Piero Abrate) SERIE C1 DOMENICA SCORSA CONTRO LA TRIESTINA GRIGI, UN TEMPO PER SOGNARE Tre fiammate in quaranta minuti, poi esce Zanuttig... Un tempo per cercare di vincere e l’altro per rendersi conto che un punto, in questo equilibratissimo girone A della C1, fa sempre bene. Per l’Alessandria che vuole raggiungere per tempo il centro classifica e per la Triestina che non poteva permettersi, con quello stadio da favola che ha da poco inaugurato e quei dirigenti disposti a spese miliardarie, di uscire così presto dal discorso - promozione. Finisce così 0 a 0, come vuole la logica. Mazzola spera nel risultato pieno per 45’, poi l’uscita di Zanuttig, bloccato da una contrattura all’inguine, toglie ai grigi la forza d’urto e la corsa di uno dei suoi uomini l’altro ieri più motivati. Sull’altro fronte, gli spauracchi Mezzini e Labardi sono praticamente annullati da Siroti e Bertotto. Senza adeguati rifornimenti, le due punte triestine finiscono per essere anticipate, contrate, frenate anche quando il resto della squadra, peraltro, le sostiene. E sul taccuino del cronista non c’è stato nulla da segnare, nella seconda parte della gara, se si escludono le proteste ospiti per una caduta in area del velocissimo Bressi, al 33’. Uno di quei giocatori che all’andata avevano messo in crisi l’allora approssimativa (e non certo per colpa sua) retroguardia di Sabadini. Mister Ferruccio è esplicito e le cose le dice subito, a costo di passare per uno di quelli che recrimina: “L’uscita di Zanuttig ci ha fortemente penalizzati - spiega, circondato da una selva di microfoni e registratori – perché ci ha tolto potenza sulla fa scia mediana e la possibilità di spingere. Ma, in tutta onestà, devo dire che siamo stati penalizzati anche dall’arbitraggio. Non dico che il direttore di gara abbia falsato l ’andamento dell’incontro, ma il fatto è che i cartellini gialli sono stati tutti per noi. E questo nonostante la Triestina abbia giocato duro, come è giusto che sia, per tutta la partita”. Qualcuno gira il coltello nella piaga: dopo le ammonizioni - sottolinea - ci saranno le probabili squalifiche di Maddè e Serioli in vista di San Benedetto. “Per l ’appunto- insiste Mazzola - si tratta della conseguenza dell’analisi che ho appena fatto. Che devo dire...”. Alessandria ancora avanti. Piano, ma con confortanti margini di miglioramento. Con un centrocampo supportato da un sempre più convincente Avallone che cresce di partita in partita e da un Gallo ancora lontanissimo dal tenere i 90’ ma che ha passo, inventiva e tecnica per sostenere (come vuole il mister) l’azione del solito, straordinario Serioli. Un centravanti su cui anche Pavone, diesse del miracoloso Foggia di Zeman, avrebbe già messo gli occhi. Squadra rinunciataria? Mazzola non la pensa così: “Per fare un gioco d ’attacco non occorrono – replica - tre o quattro punte. A volte si riesce a creare problemi agli avversari con gli inserimenti dei centrocampisti. Facciolo, ad esempio, è stato bravissimo a respingere due tiri che sembravano destinati in porta”. Per 45’, in effetti, l’Alessandria ha fatto sognare i suoi tifosi. E ha confezionato tre occasioni da rete: un sinistro a lato di Perugi dopo cross di Maddè dalla fascia (22’); una sventolain corsa di Gallo che Facciolo va a togliere da sotto la traversa (23’) e un destro al volo di Avallone che il portiere della Triestina si allunga per ricacciare inangolo. La squadra di Perotti si fa viva, al 27’, con il uomo più pericoloso, Labardi, la cui inzuccata da due passi su servizio di Terracciano è fermata con tranquillità da Battistini. L’allenatore, comunque, si consola: “Abbiamo portato via un punto importante - dice - : di fronte avevamo avversari esperti e che non ci stavano a perdere la seconda partita consecutiva dopo quella dell’altra domenica con Como. Noi andiamo avanti con il nostro programma”. Banchelli in campo qualche minuto prima? Mazzola, ancora una volta, non gira attorno al problema: “Bisognerebbe sentire cosa ne pensa il ragazzo – afferma - perché è lui stesso che si rende conto di attraversare un momento delicato e di non essere in grandi condizioni. Insomma: per diversi motivi non è più il giocatore brillante dell'inizio del campionato e proprio per questo va gestito con una certa oculatezza”. Ora l’obiettivo dei grigi è la lunga trasferta in riva all’Adriatico, in casa di una Samb che, anche con Boniek in panchina, non riesce proprio ad uscire da quell’anonima posizione di centroclassifica in cui veleggia ormai da troppe domeniche. Con due soli punti di vantaggio sull’Alessandria. Grigi alla caccia del settimo risultato utile consecutivo e con qualche grattacapo in più: i due possibili squalificati e gli acciacchi di Zanuttig, uomo - stantuffo del centrocampo alessandrino, che potrebbero costringere Mazzola a rivoluzionare là formazione. Il tecnico alessandrino non si fascia la testa prima del tempo, almeno per Zanuttig: “Andrea è stato sostituito a titolo precauzionale. In settimana vedremo se può essere recuperato (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) Risultati: Chievo – Ravenna 0-1 Como – Carrarese 1-0 Empoli – Pro Sesto 0-0 Leffe – Sambenedettese 2-0 Massese – Carpi 3-0 Siena – Palazzolo 0-1 Spezia – Vicenza 0-0 Vis Pesaro – Arezzo 3-1 CLASSIFICA: Empoli p.27; Ravenna 26; Vicenza 25; Triestina 24; Como 21; Leffe, Chievo, Pro Sesto 20; Sambenedettese 19; Spezia 18; Vis Pesaro, Alessandria, Massese 17; Carrarese, Carpi 16; Palazzolo 15; Siena 14; Palazzolo 10 Il punto sul campionato La giornata di campionato è caratterizzata dal pareggio dell’Empoli casalingo contro la Pro Sesto con l’avvicinamento del Ravenna, vittorioso a Verona contro il Chievo, che ha scavalcato in classifica il Vicenza che ha pareggiato a La Spezia, da quattro turni i liguri non segnano: un pari senza emozioni su un terreno pessimo. Lo scontro salvezza di Siena ha premiato il Palazzolo, ultimo in classifica, che ha superato i bianconeri vincendo per 0-1.