Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1992/1993
Serie C1
14-02-1993 - Giornata: 21 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Palazzolo AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Battistini Graziano, Bertotto Valerio, Maddè Emiliano, Zanuttig Andrea, Siroti Paolo, Tonini Devis, Perugi Paolo [46. Banchelli Giacomo], Sabato Antonio, Serioli Gianfranco, Gallo Fabio, Avallone Salvatore A disp.:Bonadei Fabio, Didonè Oreste, (P) D'Amico Alessandro, Maurino Romano All.: Mazzola Ferruccio

Formazione avversaria
PALAZZOLO AC: Brivio, Aresi, Baronchelli, Imberti, Paleni, Cavaletti, Picardi, Garbelli, Tedeschi [67. Erba], Crotti [86. Galvani], Preti. A disp: Gualeni, Morotti, Ragnolini All.: Settembrino Guido

Arbitro: Capraro Aristide (Cassino)
Note
Ammoniti: Avallone [A]; Garbelli [P]; Crotti [P]; Erba [P] Angoli: 8-2 Spettatori 3.700 circa paganti per un incasso di 53.703.000 lire Inizio gara ore 14.30

Commento
Ottavo risultato utile consecutivo dei grigi ma i tifosi accusano Mazzola di difensivismo ALESSANDRIA, AVANTI A PICCOLI PASSI IlPalazzolo ottiene lo 0-0, curiosa espulsione di Tonini Il Palazzolo costringe i grigi all'ennesimo (è il settimo) pareggio interno: i lombardi esultano a fine gara per il punto conquistato che consente loro di tirare un altro sospiro di sollievo nella lotta per la salvezza. Anche l'Alessandria smuove per l'ottava volta consecutiva la classifica, ma Battistini e compagni hanno fatto poco per meritarsi l'intero bottino. Molte sgroppate a ridosso della linea mediana da parte dei soliti indomiti Zanuttig e Avallone, tanti palloni gettati in avanti nella speranza di un rimpallo favorevole o di uno svarione difensivo. I grigi hanno giocato meno corti del solito e questo ha complicato molto le cose all'unica punta Serioli, affiancato poi nella ripresa dal giovane Banchelli. Di tiri diretti in porta se ne sono contati solo un paio per tempo da parte dei padroni di casa. Per contro, gli ospiti hanno cercato di mantenere il possesso di palla, sfruttando la velocità delle due punte, Tedeschi e Preti, bloccati con autorevolezza da Siroti e Bertotto. L'Alessandria ha però un'attenuante che pesa non poco sull'andamento di tutta la ripresa. Al 41', a gioco fermo, l'arbitro spedisce negli spogliatoi Tonini. La gente in tribuna s'interroga. Le tesi si moltiplicano e solo nel dopo-partita si viene a conoscenza della verità. Il direttore di gara ha appena fischiato una punizione a favore del Palazzolo. Si trova con le spalle rivolte alla porta e sente pronunciare la più italica delle ingiurie. Il solito «vaffan...». Si volta e di fronte si trova Tonini. Senza esitare estrae il cartellino rosso. In verità quella frase non l'ha pronunciata il libero, bensì un altro giocatore. Forse il portiere Battistini, come assicurano alcuni tifosi della curva sud. E l'improperio non sarebbe stato rivolto al signor Capraro, ma ai compagni che tergiversavano nel piazzare la barriera. L'uscita forzata di Tonini costringe Ferruccio Mazzola ad arretrare Sabato nel ruolo di libero e l'uomo in meno a centrocampo finisce con il creare una frattura tra mediana e attacco. A questo si aggiunga anche la non perfetta condizione di forma di Serioli che, nonostante la grande volontà dimostrata, sbaglia parecchi palloni in fase di impostazione. Molti tifosi rimangono perplessi. Qualcuno accusa Mazzola di eccessivo difensivismo e di non aver schierato due punte sin dall'inizio. Ma il tecnico non si scompone: «Banchelli in campo voleva dire sacrificare un altro giocatore. Certi equilibri tattici vanno rispettati». La cronaca. La prima azione degna di nota è al 18'. Cross di Zanuttig per Avallone che viene preceduto d'un soffio dal portiere. Due minuti dopo, bella incursione di Gallo che serve Serioli lanciato a rete, ma il portiere esce sui piedi dell'attaccante e la palla carambola fuori. Al 37' l'azione più pregevole del primo tempo: Sabato porge la palla a Serioli che di testa appoggia per l'accorrente Zanuttig. Il mediano spara da pochi passi, ma il portiere sventa con i piedi. Nella ripresa, al 47', Crotti incespica in area davanti a Battistini; al 56' Serioli smista per Gallo che spara dal limite ma è bravo Brivio a distendersi e bloccare. Cinque minuti dopo Banchelli, di testa, precede il portiere in uscita, ma salva sulla linea un difensore. Ancora Banchelli si fa applaudire al 62' per una sforbiciata in area che finisce di poco a lato. (La Stampa - Ed. Sport - Piero Abrate) DETERMINANTE, PER TUTTI, L’ESPULSIONE DI TONINI Grigi, in dieci non si rischia Mazzola non recrimina e spera nel colpaccio a Siena Non era giornata per Serioli, Siroti e Tonini. Il primo in evidente difficoltà fisiche, il secondo con guai ad una spalla, il terzo espulso per colpa di altri. Brutte prospettive, brutto risultato finale. Un pareggio che si accetta a bocca storta: si dice però che fa muovere la classifica e che, nella fattispecie, rappresenta per i grigi l’ottavo risultato utile consecutivo. In realtà battere il Palazzolo, se è davvero quello visto l’altro ieri al “Moccagatta” , doveva essere quasi un obbligo per una squadra che vuole risalire la classifica. Ma nel momento in cui stava prendendo in mano le redini della partita, l’Alessandria si è trovata in dieci per la discutibile espulsione di Tonini, cacciato dal campo per una parolaccia di qualche suo compagno (Battistini?) udita dall’arbitro. Ferruccio Mazzola ha provato a rimescolare le carte ma attaccare con la prospettiva di scoprire la difesa non aiuta a fare le cose per bene. Risultato? Oltre allo zero a zero, sbadigli e qualche fischio. La luce si era spenta presto, in casa dei grigi, privi a centrocampo di Sabato che aveva preso il posto di Tonini e costretti a manovrare con fatica proprio per avere un centrocampista in meno e, di fronte, una squadra che non voleva neanche saperne di prendere l’iniziativa nonostante il vantaggio numerico. Mazzola ripercorre le tappe fondamentali del match: L ’espulsione ha cambiato il volto alla partita - dice -. E andata così: l ’arbitro ha sentito un vaffan...Si è girato di scatto ma non ha identificato il colpevole. Ha però visto Tonini e lui ha pagato per tutti: forse perché è grande e grosso e non può passare inosservato”. Il pasticcio è avvenuto nelle fasi finali del primo tempo, quando l’Alessandria stava facendo le prove generali per il gol e sperava, allora sì, di metter sotto il Palazzolo. I grigi erano infatti andati vicinissimi a passare in vantaggio in almeno tre occasioni: al 19’, grazie ad un passaggio filtrante di Avallone, che Serioli batte addosso a Brivio in uscita; al 30’, con Perugi, che però ciabatta di destro dopo un bel servizio di Serioli; al 37’ con Zanuttig che colpisce al volo da buona posizione trovando sulla sua strada il portiere ospite che respinge con un ginocchio. Poi quella protesta “alla Masini” per una contestata decisione arbitrale e la partita che prende un’altra piega, finisce per diventare inguardabile. Nella ripresa, visto che va fatto per dovere di cronaca, da segnalare due botte frontali di Gallo che Brivio (10’ e 16’) para senza grossi problemi ed un salvataggio sulla linea di Aresi, su colpo di testa arretrato di Banchelli, quando mancavano quattro minuti al termine. Lo stesso Banchelli, dopo il secondo tiro di Gallo, si era esibito in una applaudita “bicicletta” , su cross di Bertotto, con palla lontana dal palo di sinistra. Sarebbe stato il gol della domenica. “Quella decisione arbitrale - continua Mazzola - ci ha tolto la possibilità di sostenere un certo tipo di gara, come era nei nostri obiettivi e nelle nostre possibilità . Tutto sommato abbiamo ancora fatto quanto era nelle nostre possibilità, ma rincontro è diventato difficile da interpretare, sempre interrotto, troppo spezzettato. E poi abbiamo risentito delle cattive condizioni fisiche di Serioli che – ammette l’allenatore dei grigi in settimana dovrà lavorare molto per rimettersi in condizione”. Adeguati al non gioco del Palazzolo? “Questo no – ribatte Mazzola - ho mandato in campo Banchelli proprio per dare una svolta all’incontro, per cercare di vincere. Il nostro punto critico era però diventato il centrocampo e alla fine l ’abbiamo pagata, come era prevedibile: giocare il 10, quando si deve attaccare, non è davvero semplice”. Mentre i grigi proseguono alla media di un punto a partita, nel girone c’è chi fa qualche colpo grosso. Ma all’esame dei risultati, secondo Ferruccio, i conti tornano sempre: “Se è andato avanti il Siena, vorrà dire che si è fermato lo Spezia. E anche la Sambenedettese si è avvicinata. La realtà è che, a parte l’Arezzo, il gruppo si è accorciato e questo fa diventare ogni partita una battaglia”. Siena sarà la prossima. Mazzola, che è l’ex della situazione, a fine gara ha radunato i giocatori nello spogliatoio e ha fatto loro un discorsetto niente male: “Per la legge dei grandi numeri - ha sostanzialmente detto – possiamo anche vincere fuori casa. A patto di non ripetere gli errori di San Benedetto e di non farsi prendere dal nervosismo come è accaduto contro il Palazzolo”. Dopo la beffa - Tonini ora il danno? Il mister spera di no: “L’ideale sarebbe che non lo squalificassero - dice parlando del libero - e sarebbe anche giusto sperare di ricevere in trasferta lo stesso trattamento arbitrale che ha avuto il Palazzolo qui da noi. Contro la Sambenedettese, l’altra settimana, non ci è capitato. Ma parlarne ancora e recriminare non serve a nulla”. C’è qualche preoccupazione, invece, ancora per Siroti, che dopo aver giocato tutto il secondo tempo con una robusta fasciatura alla spalla a fine gara è stato sottoposto ad esame radiografico: si temeva la lussazione. Serioli, da oggi, riprenderà a lavorare sodo per tornare ad essere il trascinatore dell’attacco alessandrino. L’altro ieri, nelle ultime battute dell’incontro, è stato colto dai crampi. Colpa delle sue imperfette condizioni fisiche ma anche del fondo infame del “Moccagatta” . Giocare palla a terra, tutti quanti lo abbiamo detto e scritto, è basilare. Ad Alessandria finisce invece per essere sconsigliato, visti certi rimbalzi, anche per gente come Avallone e Gallo che sono portati al fraseggio rapido e al tocco smarcante in profondità. Sull’ex prato dello stadio cittadino non si può fare: Penso che il nostro sia il terreno peggiore di tutta la serie C - dice senza mezzi termini Mazzola - . Un problema superabile? Non so, non mi pare ci sia la volontà di risolverlo”. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) Risultati: Arezzo – Pro Sesto 1-2 Carpi – Sambenedettese 3-0 Empoli – Carrarese 1-1 Leffe – Ravenna 1-4 Massese – Chievo 1-0 Spezia – Siena 1-2 Triestina – Vicenza 1-0 Vis Pesaro – Como 0-0 CLASSIFICA: Ravenna p.30; Empoli 29; Triestina 28; Vicenza 26; Como, Pro Sesto 24; Chievo, Leffe 21; Massese, Sambenedettese 20; Vis Pesaro, Alessandria 19; Carpi, Carrarese, Spezia 18; Palazzolo 17; Siena16; Arezzo 10 Il punto sul campionato Dopo ventuno giornate il Ravenna ha conquistato il campo del Leffe portandosi in vetta al girone grazie al pareggio dell’Empoli, interno, contro la Carrarese. Al terzo posto la Triestina a cui è bastato un gol per battere il Vicenza; una gara nella quale agonismo e corsa non sono mancate, a decidere il match il gol di La Rosa. Scivoloso interno dello Spezia contro il Siena, il risultato ha premiato oltre modo il club ospite: vantaggio di Bergamaschi per i liguri; Carboni e Coppola a segno per i toscani.