Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1992/1993
Serie C1
09-05-1993 - Giornata: 31 - Como - Giuseppe Sinigaglia


Como Calcio - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US D'Amico Alessandro, Bertotto Valerio, Bonadei Fabio, Zanuttig Andrea, Avallone Salvatore, Tonini Devis, Perugi Paolo, Sabato Antonio, Serioli Gianfranco, Gallo Fabio, Banchelli Giacomo [80. Didonè Oreste] A disp.:Gargioni Fabrizio, Guzzo Gianfranco, Mezzetti Lorenzo, (P) Patta All.: Mazzola Ferruccio

Formazione avversaria
COMO CALCIO: Mondini, Maiuri, Dozio, Bressan, Aimo, Bravo, Collauto [67. Berlinghieri], Pedone, Cappellini [67. Cicconi], Mazzoleni, Mirabelli. A disp.: Fadoni, Bandirali, Rusconi. All.: Burgnich Tarcisio

Arbitro: Apricena Matteo (Firenze)
Note
Rigore parato al 50' a Mirabelli [C]. Ammoniti: Avallone [A], Collauto [C], Perugi [A], Aimo [C]. Angoli: 5-3. Spettatori: 2.200 (771 paganti, incasso L. 12.014.400) Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 16.00

Commento
Con tre turni d'anticipo il Ravenna è la prima squadra a conquistare la promozione in B IL PARI A COMO FA FELICE L'ALESSANDRIA I grigi sono quasi salvi grazie a questo 0-0 Un passo verso la salvezza quello compiuto dall'Alessandria, dopo lo 0-0 con il Como di Tarcisio Burgnich, formazione spenta, senza stimoli, senza traguardi se non la Coppa Italia di C1. Alla fine c'è dunque anche chi esulta, nonostante i 90' avarissimi di gioco, schemi, idee e quant'altro dovrebbe appartenere al calcio. Ad essere felici sono i giocatori di Ferruccio Mazzola e i tifosi dell'Alessandria, un centinaio di supporters che, bontà loro, si sono forse divertiti. Quelli del Como ieri non c'erano o, meglio, non si sono visti quelli che solitamente incitano. Hanno infatti disertato il «Sinigaglia» in segno di protesta. C'era un enorme striscione con la scritta «Vergogna». Un altro rivolto a Burgnich nella sua sintesi («Tarcisio pensaci tu») racchiude molte verità. Insomma, un momentaccio quello del Como che dura praticamente dall'inizio del campionato. E non può certo essere la finale per la Coppa Italia ad attenuare la delusione. L'Alessandria da parte sua ha fatto di necessità virtù. Insomma, i grigi di Ferruccio Mazzola sono rimasti per lo più alla finestra in attesa di sviluppi che non ci sono stati, per cui alla fine hanno raccolto quello che si erano proposti alla vigilia: un punto preziosissimo da sommare in classifica, per porre le basi per una salvezza che sembra acquisita, anche se con il calendario che si ritrovano è bene che rimangano con i piedi saldamente per terra. La soddisfazione del clan alessandrino è riassunta dalle parole di Ferruccio Mazzola: «Abbiamo ottenuto un pareggio utilissimo, considerati anche i risultati delle nostre dirette avversarie. Non siamo ancora definitivamente salvi, ma questo punto ci pone in una posizione di classifica tranquilla». Al di là del fatto che Como-Alessandria sono stati 90' di poco, anzi pochissimo gioco, il risultato deve essere considerato sostanzialmente giusto, anche se un rigore fantasma assegnato ai padroni di casa per un presunto fallo di mani di Tonini, su un'opportunità di Mìrabelli, ha rischiato di scompaginare l'esito dell'incontro. Solo che D'Amico ha intuito il penalty calciato malamente da Mirabelli, per cui anche il rigore fantasma non ha avuto seguito. Non ha avvelenato gli animi, come probabilmente sarebbe stato in caso di realizzazione. A mostrarsi per prima all'8' è stata l'Alessandria con Gallo, la cui opportunità, un fortissimo tiro da fuori area, è stato respinto a pugni chiusi da Mondini. Tre minuti dopo ancora gli ospiti a rendersi pericolosi con Serioli. Il Como si fa vedere solo al 23' con Mirabelli, mentre poco dopo Bertotto trattiene per la maglia Collauto in piena area. Allo scadere dei primi 45' è bravo D'Amico ad anticipare una rovesciata di Mirabelli. Al 50' il rigore fantasma, e al 64' una traversa colpita da Cappellini su punizione. La cosa più bella dell'incontro. (La Stampa - Ed. Sport - Marco Marelli) IL PAREGGIO A COMO IN UNA GIORNATA DECISAMENTE ‘FAVOREVOLE’ Alessandria, è quasi fatta D’Amico para un rigore (inesistente) di Mirabelli e i grigi conquistano un punto quasi decisivo Un pareggio importante, che potrebbe significare salvezza. La matematica – questo e vero - non da ancora questa sicurezza. Mancano infatti ancora tre turni, e !’Alessandria dovra restare ferma la penultima giornata. Ma il pareggio conquistato al ‘Sinigaglia’ porta la squadra di Mazzola a 27 punti, a un passo da quella che tutti indicano come la quota salvezza. Tanto piu che i risultati in arrivo dagli altri campi sono stati, quasi tutti, positivi per l’Alessandria: la sconfitta casalinga del Siena ad opera della Pro Sesto, lo stop della Sambenedettese in quel di Verona, l’ennesimo k.o. del Carpi, ormai quasi spacciato. E anche il pareggio tra Ravenna e Vicenza (che ha proiettato i primi per la prima volta nella loro storia, in serie B) puo giocare, sia pure indirettamente, a favore dell’Alessandria: domenica Serioli e compagni dovranno rendere visita proprio ai veneti ai quali, visto lo scivolone interno dell’Empoli (che affrontera una mai doma Triestina), potrebbe anche bastare un pareggio per riassaporare l’atmosfera della serie cadetta. Insomma, tutto bene Mazzola? “Direi che è stata sicuramente la giornata più favorevole da quando sono alla guida dell’Alessandria. Noi abbiamo conquistato un buon punto, e alcune avversarie dirette sono rimaste al palo. Ma vorrei sottolineare che questi novanta minuti al ‘Sinigaglia ’ sono stati lottati, con un Como ben disposto in campo, che non ci ha regalato nulla’’. La squadra ha interpretato la gara nella maniera giusta. “È stata una partita molto sofferta. Noi l ’abbiamo affrontata con alcune assenze di rilievo e almeno tre o quattro giocatori acciaccati. E poi abbiamo avuto un arbitraggio decisamente negativo. Non metto in discussione la buona fede dell’arbitro, non è mia abitudine, ma la mia squadra è stata sicuramente penalizzata da una serie di decisioni a senso unico”. In discussione soprattutto il calcio di rigore. “ Inesistente. Per fortuna che D’Amico l’ha sventato: una grande parata la sua, in una gara perfetta. Nel ragazzo ho sempre detto di avere grande fiducia: in allenamento si è sempre impegnato molto, preparandosi con grande serietà. La sua ottima prestazione è la conferma che questo gruppo è unito, che non ci sono differenze tra titolari e riserve e quando uno va in campo dà sempre il massimo". Bravo davvero D’Amico su quel tiro di Mirabelli. Molto dubbia la decisione del direttore di gara, che ha giudicato volontario - e stato forse l’unico, visto che anche i giocatori del Como sono parsi sorpresi - un tocco con il braccio di Tonini. Un episodio che avrebbe potuto decidere la gara. Fino a quel momento l’Alessandria aveva controllato bene il gioco. Nel primo tempo grigi piu pimpanti e una leggera supremazia, che avrebbe potuto essere concretizzata da capitan Sabato al 9’, ma sul suo tiro in corsa Mondini e riuscito e mettere, d’istinto, i pugni. Tre minuti dopo una mezza rovesciata di Serioli, da posizione difficile (un po’ trattenuto dall’avversario) avrebbe potuto aver miglior sorte. Poco da annotare, invece, sul fronte lariano. Decisamente più vivace la ripresa per i padroni di casa: dopo solo trenta secondi sulla conclusione di Bressan D’Amico compie il primo miracolo. E cinque minuti dopo concede il bis sul tiro dal dischetto di Mirabelli. Non riesce proprio a segnare - per fortuna! - contro i grigi l’attaccante comasco: lo scorso anno era stato Turci, sempre su rigore, a negargli la gioia del gol, questa volta ci pensa D’Amico, con un gran tuffo sulla sinistra. Tre minuti dopo ancora un brivido sul calcio di punizione ben battuto da Cappellini che coglie l’incrocio dei pali. Al 32’ ci prova ancora Bravo: la sua conclusione e di poco sulla traversa. Poi solo ordinaria amministrazione fino alla fine. E quasi fatta, allora? “Bisogna arrivare almeno a quota 28 - spiega Mazzola - C'è ancora da lottare. Ma la squadra ha lo spirito giusto per farlo”. E per finire un grazie ai tifosi, come sempre fantastici, qui a Como ancora più numerosi del solito. Anche a Vicenza avremo bisogno di sentirli così vicini”. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Carrarese – Massese 0-0 Chievo – Sambenedettese 3-2 Empoli – Leffe 0-1 Ravenna – Vicenza 1-1 Siena – Pro Sesto 1-2 Spezia – Triestina 0-0 Vis Pesaro – Carpi 1-0 Palazzolo riposa CLASSSIFICA: Ravenna p.41; Vicenza 39; Empoli 34; Triestina, Chievo° 33; Como, Leffe 31; Pro Sesto 30; Alessandria° 27; Vis Pesaro, Sambenedettese, Carrarese, Spezia° 26; Massese, Palazzolo 25; Siena 23; Carpi 20 °(Una gara in più) Arezzo ritirato. Il punto sul campionato La Serie B, sognata per più di 80 anni, è diventata realtà per il Ravenna. I romagnoli, pareggiando contro il Vicenza, nel match-clou della giornata, complice anche la contemporanea sconfitta dell’Empoli, casalinga contro il Leffe, hanno festeggiato il loro secondo consecutivo salto di categoria. Gioisce xomunqeu anche il Vicenza al quale mancano due punti per la matematica promozione. E’ destino che lo Spezia non debba segnare su calcio di rigore, l’incontro con la Triestina si è concluso a reti inviolate perché al 48’Bonfadini si è fatto parare il penalty, secondo consecutivo sbagliato dalla squadra ligure. .