Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1974/1975
Serie B
29-09-1974 - Giornata: 1 - Como - Giuseppe Sinigaglia


Como AC - Alessandria US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 12. Manueli L.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Vanara Elio, Colombo Antonio, Barbiero Valeriano, Manueli Luigi, Volpato Angelo, Baisi Sergio Pietro, Dalle Vedove Giampiero, Dolso Arrigo [59. Faedda Giovanni] A disp.:(P) Croci Claudio, Franceschelli Paolo All.: Castelletti Sergio

Formazione avversaria
COMO AC: Rigamonti, Tardelli, Melgrati, Boldini, Fontolan, Scanziani, Rossi, Correnti, Ulivieri, Lombardi, Pozzato. A disp.: Avagliano, Martinelli, Giani. All.: Marchioro Giuseppe

Arbitro: Schena Francesco Paolo (Foggia)
Note
Rigore parato al 35. a Lombardi [C]. Espulso 84. Di Brino [A]. Ammoniti: Dolso [A], Di Brino [A], Maldera (II) Attilio [A]. Angoli 13-0. Spettatori: 5.000 (2.790 paganti, 1.700 abbonati, incasso L. 7.819.000) Giornata discreta, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 15.00

Commento
L'Alessandria ha espugnato il campo comasco nella prima partita dì campionato in serie B. Il risultato fa sgranare gli occhi anche a chi del calcio non segue le vicissitudini. Come mai una squadra titolata come il Como ha subito sul proprio campo una sconfìtta così umiliante da una squadra al suo esordio in serie B? Vogliamo rendere edotti i lettori su questo e diciamo subito che i piemontesi hanno meritato il successo, perchè hanno dimostrato più grinta e maggior coesione fra i reparti, senza lasciarsi andare a fronzoli e preziosismi. Giocando di prima e con una marcia in più gli alessandrini senza fare alcunché di trascendentale hanno messo alla frusta i più quotati avversari. Vero è che gli ospiti non hanno fatto molti complimenti, anzi hanno anche giocato con un pizzico di cattiveria, infatti ben due ammonizioni ed un'espulsione (Di Brino al 33' per una serie di falli) hanno caratterizzato questa partita, ma ciò non è sufficiente per salvare la prova alquanto opaca dei lariani. Gli stessi possono accampare qualche scusa: la mancanza nelle file dei lariani dello stopper e del libero titolare, un rigore sbagliato al 35' del primo tempo hanno fatto sì che il morale non fosse certamente alle stelle. Ma tutto questo non basta a salvare la squadra lariana dalla critica. La difesa, alquanto blanda, un centrocampo abulico con giocatori ancora sfasati ed un attacco dove il solo Rossi ha portato qualche pericolo in area avversaria, non potevano certo avere il sopravvento sugli avversari. L'inizio delle ostilità è di marca lariana e gli ospiti, forse per timore reverenziale, aspettano nella propria metà campo per poi rilanciare in contropiede i propri attaccanti. La prima azione di una certa consistenza è all'8', Rossi scende sulla destra poi crossa al centro, Ulivieri tira a rete, ma Pozzani è pronto alla risposta. L'Alessandria si scuote, vista anche la poca pericolosità del Como, e al 14' va a rete in questo modo: scambi aerei fra due giocatori in area comasca, poi la palla perviene a Melgrati che rinvia, ma la sfera, colpita male, spiove sui piedi di Manueli che in diagonale fa secco Rigamonti. Dopo un attimo di smarrimento il Como riprende la sua padronanza e al 17' Correnti tocca per Rossi che crossa, arriva Tardelli in corsa e lascia partire un tiro che sorvola la traversa. La più pericolosa azione del Como è al 32': rimpallo fra i difensori alessandrini, palla a Scanziani, gran tiro che carambola fra una selva di gambe e la stessa termina in calcio d'angolo. Al 35' l'azione del rigore: i palla al piede scende sul fondo poi entra in area, Di Brino lo carica alle spalle mandandolo a terra. L'arbitro non ha difficoltà nel concedere il rigore, si incarica del tiro Lombardi che tocca di piatto verso l'angolo basso alla sinistra di Pozzani, il quale riesce a respingere, riprende lo stesso Lombardi e la difesa devia in angolo. Delusione sugli spalti e nei giocatori. La ripresa inizia col Como alla ricerca del pareggio. ma la sua azione è alquanto sterile: il primo tiro al 10' con una bordata di Lombardi che Pozzani alza sopra la traversa. Al 12' ci prova Scanziani, ma ancora una volta Pozzani dice di no. Al 29' il Como va a rete con Rossi, ma l'arbitro annulla per fuorigioco dello stesso. Insiste ancora il Como: al 35' Melgrati, ricevuta la sfera da Correnti, gira di testa a rete, ma ancora una volta Pozzani blocca. La partita perde ancora più di tono e gli ospiti raggiungono la fine senza correre grandi rischi. (L'Unità) LA «MATRICOLA» ALESSANDRIA SI LAUREA AL SINIGAGLIA Colpo gobbo dei grigi ai danni degli "azza??!" di Pippo Marchioro © Segna Manueli poi Pozzani neutralizza un rigore @ Espulso il terzino Di Brino © Castelletti esulta, ma l'ex mister comasco dice che con tanta fortuna Barbiero e compagni... vinceranno il campionato § Le risultanze della gara smentiscono il tecnico , la cui squadra ha bussato invano alla porta di Pippo @ Grande attesa per l'esordio casalingo Certo un’Alessandria così nessuno se l’aspettava. Quando domenica, nel pomeriggio, tutti telefonavano all’Ufficio informazioni della SIP per conoscere il risultato, si facevano ripetere una seconda volta quell’l a 0 tanto erano increduli. I grigi hanno così capovolto la situazione, passando dallo 0 a 5 di Temi all’l a 0 di Como. Su questo esordio da mille e una notte già è stato scritto un mare di parole. I quotidiani specializzati, e non, hanno versato fiumi d’inchiostro e sarebbe illogico, oggi, ritornare sull’argomento ripetendoci per tanto. Noi, piuttosto, vogliamo ricordare l’ottimismo della vigilia, quando abbiamo confermato la fiducia in questa squadra. E non l’abbiamo fatto sperando nella fortuna, ma fidando su calcoli ben precisi anche se sono stati in molti a dire che alla fin fine, nel mondo del calcio, qualsiasi cosa può succedere. D’accordo: forse una vittoria alessandrina al Sinigaglia è troppo ma non è poi la luna nel pozzo. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: l’Alessandria è squadra dotata di giocatori che sanno giocare al calcio e molti di essi hanno già militato onorevolmente in serie B e magari anche nella categoria superiore. Perché, dunque, stupirsi di tanto? Piuttosto abbiamo i nostri timori determinati, invece, da un organico striminzito. Questo potrebbe giocare un brutto scherzo a Castelletti e logicamente agli stessi risultati. La Disciplinare della Lega potrebbe prendere provvedimenti nei confronti di Di Brino e sarebbe la prima volta, in tutta la sua carriera, che il giovane terzino subirebbe una squalifica. Purtroppo, su questo argomento, siamo compietamente all’oscuro, in quanto, per le ben note necessità tipografiche, siamo obbligati a scrivere queste note con molto anticipo. Diciamo, dunque, che speriamo vivamente in un’ammonizione e nulla più. Ma intanto questo interrogativo mette a fuoco un problema che esiste nell’Alessandria fin dal primo giorno del raduno. Un organico troppo fragile non può concedere alcuna chances non solo a Castelletti ma a qualsiasi allenatore. Questo è il grosso handicap dei grigi che potrebbero costruire un ottimo campionato (tanto da non retrocedere) per poi ritrovarsi con un pugno di mosche al primo incidente. Sarà il caso di pensarci ben bene e valutare se il gioco vale la candela. (Il Piccolo - Il Gattopardo) GRIGI COLPO GOBBO AL DEBUTTO Castelletti, a Como, imposta e vince la battaglia L'Alessandria vince a Como, con slancio e senza discussioni, la prima tappa della sua maratona in serie B. Segna quasi subito con Manueli, abile nello sfruttare al 14', una bella combinazione Dalle Vedove - Vanara - Dolso, blocca con sicurezza sul nascere a centrocampo, le offensive spesso cieche del Como, si dimostra abile, dopo aver contratto l'avversario, ad impostare rapidi e ordinati contropiede; Pozzani, al 35', compie addirittura il miracolo, parando un calcio di rigore battuto da Lombardi e ribattendo ancor più miracolosamente col corpo il successivo tiro della stessa mezz'ala azzurra. Poi nella ripresa tutti a difendere il risultato, con agonismo « Il Como — commenta con comprensibile amarezza sull'altro fronte l'allenatore Marchioro — è sceso in campo con troppa presunzione. « Ringrazio i giocatori — dice con le lacrime agli occhi al termine della partita Sergio Castelletti, anche lui, come l'Alessandria, esordiente in serie B —. Sono stati tutti magnifici perché hanno saputo dimostrare che la disgraziata partita di Terni era soltanto un episodio isolalo». Gli uomini di Castelletti hanno vinto l'incontro a centrocampo, proprio là dove il Como, alla vigilia, sembrava puntare le sue migliori possibilità di successo. Schieratasi in partenza con Maldera su Rossi, Di Brino nella zona di Pozzato, e Colombo a guardia di Ulivieri, l'Alessandria ha eretto nella zona centrale del campo un rigido sbarramento, contro il quale cozzavano quasi sempre inutilmente i tentativi dei centrocampisti comaschi di far filtrare palloni utili alle «punte». Vanara (bellissima prova la sua) si occupava da vicino di Lombardi, Dalle Vedove, a metà strada tra Scanziani e Pozzato, era abile nel ripiegare a dare manforte ai compagni della difesa e, all'occorrenza, nello spingersi in avanti per tentare la conclusione di testa, mentre, a distanza, i due cervelli delle squadre, Correnti e Volpato, davano vita ad un duello che il numero otto alessandrino, oggi più tecnico e preciso, vinceva di gran lunga. In avanti Dolso, volitivo, altruista e « cattivo » come non mai (tanto che Castelletti doveva sostituirlo nella ripresa, quando l'ala sinistra, per i troppi falli, si trovava ormai al limite dell'espulsione), si sacrificava in un oscuro lavoro di copertura, costretto com'era a fare spesso il terzino dal diretto avversario Tardelli, giocatore magari un po' grezzo, ma cocciutamente abile nel portarsi in attacco sulle fasce laterali. Baisi, per lunghi tratti l'unico alessandrino in avanti, si batteva con orgoglio, lottando su ogni palla, mentre Manueli, prima di scomparire nella ripresa, quando le offensive del Como si tramutavano in un vero e proprio assalto alla porta di Pozzani, dava alcuni saggi di tecnica con irresistibili serpentine sull'ala. Per il Como, sceso in campo con la convinzione di fare un sol boccone dell'Alessandria, poche le note positive. La squadra, quasi evanescente nelle « punte », inesorabilmente bloccate da Colombo e Barbiero, ha dimostrato a centrocampo di soffrire la disposizione tattica impostata da Castelletti, mentre in difesa alcuni sbandamenti dei giovani Boldini e Fontolan, avevano il potere di fare cessare le urla di incitamento dei tifosi di parte comasca, oggi più pittoreschi e chiassosi di quelli di parte alessandrina. Poche, nonostante la gara spigolosa e combattuta, le note di cronaca. Dopo soli 14 minuti di gara, con l'Alessandria più pronta a disporsi tatticamente in campo, i grigi vanno in vantaggio: Manueli, appostato al limite dell'area, raccoglie una palla smorzata di testa da un difensore dopo uno scambio aereo Dalle Vedove-Vanara-Dolso, e fulmina in rete rasoterra alla destra di Rigamonti. Al 35', dopo un'occasione fallita da Tardelli che devia alto sulla traversa un bel traversone di Rossi (17') e l'ammonizione di Maldera per gioco scorretto (31'), l'episodio del rigore: Rossi entra in area sulla sinistra, supera in dribbling Di Brino che lo atterra da tergo. Batte dal dischetto Lombardi ma è bravissimo Pozzani a tuffarsi sulla sinistra e a respingere. La palla finisce ancora sui piedi di Lombardi: ma Pozzani, alla disperata, dice ancora di no al tiro ravvicinato dell'attaccante. Nella ripresa il Como si fa ancora più sotto, alla ricerca del pareggio, ma la difesa dell'Alessandria regge bene. Al 58' entra il giovane Faedda al posto di Dolso, già ammonito dall'arbitro e la gara si fa ancora più spigolosa: al 74' va in rete il Como con Rossi, ma Schena annulla per fuorigioco dello stesso attaccante; al 77' viene ammonito Di Brino, il quale all'84', per un fallo su Rossi, è spedito anzitempo negli spogliatoi. Gli ultimi, inutili attacchi, caotici e confusi, sono del Como. Ma al fischio di chiusura, gli abbracci in campo e le bandiere sugli spalti sono tutti alessandrini. (La Stampa - Ed. Sport - Carlo Coscia) RISULTATI: Atalanta-Verona 1-2 Avellino-Taranto 0-0 Brindisi-Brescia 0-1 Catanzaro-Foggia 1-1 Genoa-Arezzo 1-0 Parma-Novara 1-1 Perugia-Reggiana 2-1 Pescara-Palermo 1-1 Sambenedettese-Spal 2-2 CLASSIFICA: Alessandria, Brescia, Genoa, Perugia, Verona p. 2, Avellino, Catanzaro, Foggia, Novara, Palero, Parma, Pescara, Sambenedettese, Spal, Taranto 1, Arezzo, Atalanta, Brindisi, Como, Reggiana 0. MARCATORI: 2 reti: Zigoni (Verona), 1 rete: Manueli (Alessandria), Rizzati (Atalanta), Bertuzzo (Brescia), Maldera (Catanzaro), Doldi (Foggia), Bittolo (Genoa), Bonci (Parma), Marchi, Frosio (Perugia), Francesconi (Reggiana), Nobili (Pescara), La Rosa (Palermo), Chimenti, Basilico (Samb.), Pezzato (Spal). Il punto sul campionato La serie B è incominciata con una grossa sorpresa e con una squillante conferma delle ambizioni del superfavorito Verona. Il risultato più clamoroso viene da Como, dove la squadra lariana che, nelle previsioni della vigilia era considerata un pericoloso « outsider » nella lotta per la promozione, si è fatta battere dalla neopromossa Alessandria. I grigi di Castelletti hanno smentito le apprensioni di quanti li giudicavano in base al comportamento, piuttosto sconcertante, in Coppa Italia ed hanno dimostrato, nel clima più caldo del campionato, di vestire panni tutt'altro che dimessi. Il Verona, dal canto suo, è andato a vincere, in contropiede, sul campo dell'Atalanta di Heriberto Herrera, sfruttando il periodo di vena del lunatico Zigoni il quale sostiene — e le due reti di ieri sembrano dargli ragione — di essere la migliore punta della serie B. Una battuta d'arresto al primo turno non vuol dir niente, l'Atalanta ha tutto il tempo per rifarsi. Ma il risultato di Bergamo costituisce sempre una preziosa indicazione: il Verona è più che mai la squadra da battere. Le altre favorite del torneo dei cadetti hanno fatto complessivamente onore al loro ruolo: il Foggia ha pareggiato a Catanzaro, il Palermo ha pure diviso i punti sul campo dell'ambiziosa neo promossa Pescara. Il Novara, che non è tra i favoriti (ma fino a quando?) ha rispettato il pronostico anch'esso, imponendo il pareggio al Parma. (La Stampa)