Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1974/1975
Serie B
08-12-1974 - Giornata: 11 - Verona - Marcantonio Bentegodi
SOSPESA


Verona Hellas AC - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 57. Sirena [Ve]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Unere Giuseppe, Barbiero Valeriano, Colombo Antonio, Manueli Luigi, Vanara Elio, Mazzia Bruno, Dalle Vedove Giampiero, Franceschelli Paolo A disp.:Baretta Giancarlo, (P) Croci Claudio, Dolso Arrigo All.: Castelletti Sergio

Formazione avversaria
VERONA HELLAS AC: Giacomi, Gasparini, Sirena, Busatta, Cattaneo, Cozzi, Domenghini, Mazzanti, Luppi, Franzot, Zigoni A disp.: Porrino, Nanni, Turini. All.: Cadè.

Arbitro: Busalacchi (Palermo)
Note
Sospesa al 65. per nebbia. Ammonito: Colombo [A] Spettatori: 18.000 circa di cui 9.613 paganti per un incasso di 20.369.800 lire e 7.783 abbonati Inizio gara ore 14.30

Commento
L'’Alessandria ha ritrovato al « Bentegodi » di Verona la strada giusta, la determinazione dell’ undici che pur tartassato dalla sfortuna sa reagire, scrollarsi da dosso la jella, riprendendo il cammino. La considerazione non è dettata da un campanilismo deleterio, ma da constatazioni reali. Se la scorsa settimana "il gattopardo’’ ha graffiato, riconosce che la lezione è stata salutare. Solo la nebbia, fitta, lattiginosa, avvolgendo nello spazio di pochi minuti il « Bentegodi », ha "rubato” ai grigi un risultato utile, indipendente dalla rete fantasma di Sirena, viziata da un fallo di Zigoni ai danni di Colombo. Quanto fosse fitto e impenetrabile il manto calato nel catino dello stadio, lo dimostra l’episodio che raccontiamo e che, ovviamente, è sfuggito ai ventimila e agli stessi giornalisti i quali avevano rinunciato sin dal 46’ a descrivere la cronaca della gara. Mazzia, il "professore” trascina i grigi, dopo la rete subita, verso la porta avversaria. Il centrocampista con l’innato senso tattico che lo contraddistingue, "ruba” la sfera ad un avversario, si incunea in area, oltrepassa il dischetto del calcio di rigore e, non scorgendo Giacomi, invece di concludere facilmente in gol, appoggia la sfera sull’accorrente Franceschelli sul quale si avventano alcuni difensori. « Non mi ero accorto di essere entrato in area, racconta Bruno, altrimenti la conclusione sarebbe stata assai diversa ». La nebbia più che dare una mano all’Alessandria, ha aiutato non poco i gialloblu i quali non attraversano un felice momento. Lo si è visto nel primo tempo quando le squadre si sono affrontate ad armi pari ed in piena visibilità. Castelletti scottato dalla sconfitta interna con il Brescia, aveva lungamente ponderato durante la settimana i pro e 1 contro della difficile trasferta contro la capolista. Privato di Reja e Baisi c. con un Volpato piuttosto giù di corda per il contributo non indifferente dato .nella prima parte del campionato, il mister ha elaborato il proprio piano richiamando in squadra Mazzia e Unere, due dei protagonisti del successo di Taranto. Aguzzando l’ingegno ha collocato le pedine nel modo più congeniale: al primo ha affidato Franzot lasciandogli la libertà eli attendere l’avversario in zona onde odi impostare l’azione del contropiede; a Unere la responsabilità di Domenghini raccomandandogli di non seguirlo troppo nel vagabondare nella area veronese, per concedergli di sfruttare la fascia laterale sinistra. Contemporaneamente ha spostato Franceschelli sull’ala, ma con compiti specifici i grigi con una fitta ragnatela di passaggi molti dei quali — proprio perche i giallo-blu operano in tutt’altre condizioni — finivano tra i piedi di Vanara o Barbiero i quali facevano buona guardia davanti ad un Pozzano attento e tempestivi) ogni qualvolta era costretto ad uscire dai pali. Un Verona balbettante tenuto conto che in quarantacinque minuti è riuscito a centrare la porta solo in tre occasioni, con Zigoni (due volte) e Franzot. Troppo poco per una compagine che sinora era riuscita a mettere a segno, sul proprio terreno, una serie piuttosto nutrita di gol come i cinque al Novara c quattro al Taranto. L’Alessandria ben assestata in difesa, contraendo l'avversario sulla trequarti, poteva invece muoversi a maggior agio grazie all’intuizione tattica di Mazzia che non possiede lo scatto del centrometrista, ma il senso della posizione. Il "professore” muovendosi sul settore destro e, convergendo al centro, riusciva sempre a trovare lo spiraglio giusto per fare viaggiare sia Manueli che Di Brino. Il tanto discusso Gigi (convocalo da Acconcia tra i trentotto atleti in predicato di essere scelti per l ’incontro Interleghe Italia - Scozia in programma il 30 dicembre) chiamato a svolgere un gioco a largo raggio, si è immediatamente inserito nello schema di Castelletti viaggiando al largo per consentire ai compagni di convergere al centro per raccogliere il cross. Il clima del Moccagatta deve essere veramente fatidico al ragazzo di Volpedo proprio perchè al Bentegodi ha evidenziato una grinta che raramente abbiamo avuto modo di annotare. Scattando sulla linea laterale, battendo in velocità il diretto avversario, resistendo alle cariche, alcune delle quali "assassine”, oltre a vivacizzare le proiezioni offensive, ha posto in allarme l’intero sistema difensivo dei gialloblu. Puntiglioso, mai rinunciatario, Gigi ha svolto una mole di lavoro imponente in quanto oltre a sostenere l’offensiva si è prodigato in un oscuro, ma continuo appoggio al pacchetto difensivo. Con un Manueli in giornata di vena ed un Franceschelli che non si arrendeva facilmente, anche se Cattaneo gli montava una guardia piuttosto stretta, la controffensiva si è snodata in modo assai lineare per lo sfruttamento di quelle fasce che solitamente sono sguarnite. Unere ad esempio era pronto a trasformarsi in ala, allargando di conseguenza i corridoi dei veronesi, sempre attenti a non lasciarsi cogliere in fallo. Sul tanto discusso difensore aggiungeremo che, almeno in due occasioni, è riuscito a sventare — dimostrando notevole prontezza di riflessi — pericolose incursioni degli attaccanti locali proprio al limitare dell’area di rigore, vale a dire nella zona clic scotta maggiormente. Dalle Vedove e Vanara chiamati a compiere una funzione di "cucitura” a centrocampo, si sono battuti con la consueta energia non badando al dispendio di energie. Il Verona attaccando in massa cercava disperatamente Io spazio entro il quale inserire l’insistente Zigoni e, nel primo quarto d’ora Domenghini il quale, con il trascorrere dei minuti, si è innervosito oltre misura tanto da inseguire... Unere. Zigoni è risultato — come era prevedibile — l’uomo partita. Le caratteristiche dell’ex juventino ormai si conoscono. E’ un ragazzo che sa giocare al calcio e che nonostante le trentun primavere — quando è in giornata di grazia — riesce a mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Alla suà custodia Castelletti ha destinato il rientrante Colombo amante del clima piuttosto infuocato. I duelli tra l’ala sinistra veneta e lo stopper alessandrino sono sempre risultati alTultimo... sangue. Colombo per tenerlo fuori dall’area di rigore, gli si è incollato alle costole senza concedergli un solo attimo di tregua. L’attaccante al quale piace immensamente andare a rete, si è trovato in notevole difficoltà come dimostrano i pochi tiri che lo stesso è riuscito a scoccare durante i primi quarantacinque minuti. Diremo di più: Colombo ripresosi dalla distorsione alla caviglia sinistra non era al meglio della condizione e, forse per questo, il merito è maggiore. Antonio nella foga di imbrigliare Zigoni si è buscato pure una ammonizione, ma non si è certo demoralizzato, tutt’altro. Per Di Brino aggiungiamo il giudizio veramente positivo espresso la scorsa domenica in occasione dell’incontro casalingo con il Brescia. Marcello oltre che occuparsi di Sirena — un difensore sempre pronto a sfruttare il minimo errore — è scattato decisamente all’offensiva ogni qualvolta gli si è presentata l’occasione di alleggerire la pressione con puntate verso l’opposta rete. M ragazzo, dopo il naturale periodo di ambientazione nella serie cadetta, sta ritrovando la grinta che lo contraddistinse nello scorso campionato. A differenza della scorsa stagione è più difficile e arduo andare in gol, ma continuando con la stessa determinazione, state certi che la soddisfazione riuscirà a raggiungerla. Ottima come sempre, vorremmo aggiungere da "mastino” l’esibizione di Maldera. Noti sono i limiti in proiezione offensiva, ma valide sono le doti di difensore puro. Raramente fallisce la prova se gli si affida la responsabilità di neutralizzare un attaccante e Luppi non è sfuggito alla regola. Concludiamo la rassegna dei singoli con un elogio a Pippo Pozzani. L’estremo difensore che ha mosso i primi passi proprio a due passi da Verona non si è smentito; chiamato a bloccare le puntate dei padroni di casa si è letteralmente superato. Spettacolare la parata effettuata quasi allo scadere del tempo quando Franzot appostato a non più di due metri ha incornato con forza un centro di Sirena. Pippo con perfetta intuizione e molto sangue freddo, non solo* si è portato sulla giusta traiettoria, ma ha bloccato il pallone con la stessa autorità che negli anni quaranta era la prerogativa di un grande portiere, Bodoira, meglio conosciuto come "pinza". Una prestazione senza pecche, un "ottimo” per intendersi. La « diagnosi » riflette Tandamento del primo tempo in quanto la nebbia ha praticamente impedito di seguire i restanti venti minuti della ripresa. Non si scorgevano neppure le ombre dei giocatori, il che è tutto detto. Busalacchi ha decretato la sospensione con molto ritardo, con molte probabilità nella speranza di una improvvisa schiarita. Quando dopo sette minuti si è finalmente deciso di inviare i giocatori negli spogliatoi, la cappa di nebbia avvolgeva interamente il "Bentegodi”. Mister Castelletti ha accolto la sospensione senza enfasi. « Un vero peccato perchè i ragazzi hanno disputato quarantacinque minuti alla grande. Il pareggio era veramente alla nostra portata, ha proseguito l’allenatore, nonostante le assenze di diversi titolari per causa di forza maggiore o perchè a riposo. Al rientro delle squadre in campo ho temuto una deconcentrazione proprio perchè il rinvio della partita pareva cosa certa. Si sono invece battuti con molta gagliardia. Sul gol del Verona ho poco da aggiungere. Sono stati Colombo e compagni ad illustrarmi l’andamento dell’azione.. Evidente il fallo compiuto da Zigoni ai danni di Colombo: peccato che l’arbitro con la nebbia che riduceva la visibilità a pochi metri non lo abbia scorto. L’Alessandria ha subito avuto l’occasione per riportarsi in parità, ma Mazzia non ha scorto la porta ». Si ritiene soddisfatto della prestazione dei ragazzi? « Certamente proprio perchè ognuno ha svolto la mansione affidatagli nei migliori dei modi. Sono contento per Mazzia e Unere i quali, proprio perchè sono dei veri professionisti, sono sempre pronti ad inserirsi nel collettivo con prestazioni degne di rilievo. La nostra grande fortuna è che posso concedere turni di riposo senza correre eccessivi rischi ». Dopo la sconfitta con il Brescia cosa ha pensato? « Come ho ribadito in altre occasioni non mi esalto per i successi, ma neppure mi abbatto per le sconfitte, il nostro obiettivo è la salvezza e qualche punto per strada lo perderemo ancora. Disponendo di un complesso che sa sempre dare il meglio, non badando a sacrifici, sono convinto di guidare i grigi verso la salvezza. La certezza deriva proprio dalla concentrazione di ogni singolo atleta perchè lavorando in un clima di distensione, ogni traguardo è raggiungibile. La prova fornita contro un Verona che allinea fior di campioni Io conferma ». Dello stesso avviso era l’amministratore unico Lino Boidi, il quale, sfidando la nebbia e il freddo, era presente allo stadio unitamente al dott. Testa e all’avv. Cassinelli. All’incontro hanno assistito numerosi tifosi anche se l’incitamento ai beniamini lo si è sentito solo in rare occasioni: il fatto che al seguito della squadra grigia non manchi un buon manipolo di fedelissimi dimostra che l’attaccamento ai colori grigi non è stato certo intaccato dalla sconfitta interna con il Brescia. L’Alessandria si è prontamente riscattata nonostante non abbia raggiunto altri punti alla classifica la quale resta, nonostante la partita in meno, discreta sotto ogni profilo. Nell’attesa che la Lega Calcio fissi la data del ricupero — con molte probabilità sarà necessario attendere il prossimo anno considerato che il 29 dicembre è in programma la gara Italia-Scozia —- è alle porte la seconda trasferta consecutiva a Genova. I confronti tra rossoblu e grigi sono sempre caratterizzati da scontri piuttosto accesi più sugli spalti che sul campo. I rapporti tra gli sportivi delle due città non sono mai stati idilliaci anche se poi, finita ila contesa, ci si stringe la mano. L’Alessandria trasferendosi a Marassi disporrà di un buon seguito in quanto ai tifosi mandrogni si aggiungeranno le centinaia e centinaia residenti nel capoluogo ligure. Castelletti prima di affrontare la duplice trasferta ha lasciato intendere di raggranellare almeno un punto: fallito l’obiettivo a Verona — per colta della nebbia più che deH'avversario — tenterà di aggiudicarselo in attesa della data fissata per il ricupero. L’Alessandria ha ribadito al Bentegodi di essere squadra da trasferta: più è lontana dal Moccagatta più si trasforma in complesso corsaro. Giocandosi la partita a Genova, capitan Barbiero e il proprio manipolo tenteranno di ripetere ile gesta dei... pirati. I rossoblu tornati alla vittoria a spese dell’Atalanta e, grazie a Pruzzo, non hanno abbandonato l’intenzione di inserirsi tra le squadre in lotta per il primato. Per perfezionare il piano dovranno passare sulla pelle... dell’Orso e tutti sanno che è pericoloso venderla sino a quando non si ha tra le mani. Il big-match si preannuncia veramente interessante proprio perchè i grigi scendono a Marassi decisi a non regalare nulla, anzi se si presenta l’opportunità, non mancheranno di tentare il colpo gobbo. Per il prossimo turno Castelletti disporrà oltre che degli undici di Verona, di Volpato il quale ha ripreso gli allenamenti e di Doto. Tredici giocatori per undici posti visto che Mazzia e Unere hanno assolto alla bisogna con molta autorità e senza causare scompensi in seno alla manovra collettiva. Un problema di abbondanza nonostante le assenze di due uomini come Reja e Baisi il cui ritorno in squadra è preventivato, salvo complicazioni, a primavera inoltrata. Castelletti non si lagna perchè è sempre meglio avere imbarazzo nella scelta che nel dovere varare la formazione con gli uomini contati. L’Alessandria è viva e vegeta, vogliosa di esprimersi al meglio della condizione e, se la dea bendata, non ficcherà il naso, la prossima domenica a Marassi non è proprio detto che il Genoa riesca a fare un sol boccone degli alessandrini. L’Orso potrebbe artigliare il grifone proprio per rimettersi in corsa per le prime posizioni anche se i grigi non hanno nessuna ambizione di primato (Il Piccolo) La nebbia ha offerto all'Alessandria un'ancora di salvezza quando i grigi stavano perdendo per uno a zero la partita con la capolista Verona. Già l'inutile gol del vantaggio veronese era stato sommerso dalle folate nebbiose che si erano improvvisamente abbassate sul campo nell'intervallo. Al 58', stando alle testimonianze raccolte negli spogliatoi, Domenghini aveva servito sulla destra Luppi, il quale aveva centrato per Zigoni. Questi, vincendo un contrasto con Colombo, aveva servito la palla sulla sinistra per l'accorrente Sirena che, in corsa, aveva imparabilmente battuto Pozzani. Secondo gli alessandrini, l'azione del Verona era stata tuttavia viziata da un vistosissimo fallo di Zigoni su Colombo. Secondo lo stesso Colombo, l'attaccante veronese lo avrebbe spinto alle spalle al momento del contrasto sulla palla, che giungeva a mezz'altezza, e gli avrebbe impedito di controllare il pallone. L'arbitro, invece, ha valutato questa fase di gioco come un normale contrasto. Va detto, tuttavia, che il signor Busalacchi in quel momento vedeva poco, come chiunque in campo e fuori, tant'è vero che lui pure ha dovuto informarsi per sapere chi aveva segnato il gol. Nessun giudizio preciso sull'azione della rete è ovviamente possibile da parte nostra, in quanto dalla tribuna il rettangolo di gioco appariva da parecchi minuti simile a un lenzuolo bianco assolutamente impenetrabile. Dopo il gol, la partita è continuata stancamente per qualche minuto, poi al 65' il direttore di gara, cedendo alle insistenti pressioni del capitano dell'Alessandria, Barbiero, ha accettato di controllare con i suoi collaboratori le condizioni di visibilità. Il responso non poteva che essere uno solo: dopo una serie di minuziosi controlli da tutte le posizioni durati per sette o otto minuti, il signor Busalacchi ha sancito il rientro definitivo agli spogliatoi. Intuibile il rimpianto dei veronesi per questa sospensione che li ha bloccati quando ritenevano di averi- ormai risolto la partita. Altrettanto intuibile il sollievo dei grigi, per 1 quali, anche se la possibilità di concludere imbattuti la trasferta di Verona resta difficilissima, non possono non accettare con piacere la prospettiva di un altro tentativo, che lascia pur sempre la porta aperta alla sorpresa. Nel primo tempo, l'Alessandria era riuscita a controllare discretamente la partita a centrocampo, dovendo accettare una superiorità territoriale del Verona, non espressa tuttavia con sufficiente energia per costituire un pericolo. I gialloblù veneti, preoccupati di non andare incontro a cattive sorprese, preferivano accettare il ritmo blando imposto dall'Alessandria, pensando, semmai, di scatenarsi nella ripresa. I primi 45 minuti non hanno avuto, quindi, fasi molto interessanti salvo nell'ultimo quarto d'ora. Nella ripresa, mentre il Verona accentuava il suo ritmo, scendeva la nebbia e la partita, dopo il gol di Sirena, si avviava alla fine anticipata che abbiamo già descritta. Quanto alla data del recupero, il Verona intenderebbe proporre il giorno 26 dicembre, che garantirebbe, in quanto giornata festiva, un buon incasso. A questa soluzione si oppongono tuttavia parecchie difficoltà, innanzitutto l'opposizione dei giocatori, che si vedrebbero sottratta una settimana di riposo. (La Stampa) Risultati: Arezzo-Foggia 1-1 Avellino-Brindisi 4-1 Brescia-Pescara 2-1 Genoa-Atalanta 1-0 Novara-Catanzaro 0-0 Parma-Perugia 1-1 Sambenedettese-Palermo 1-0 Spal-Reggiana (sosp. nebbia) Taranto-Como 0-2 CLASSIFICA: Perugia p.17; Verona* 16; Brescia, Novara 15; Genoa 13; Catanzaro, Foggia 12; Parma, Pescara 11; Avellino, Alessandria, Palermo, Samben. 10; Como, Atalanta, Taranto 9; Spal 8; Arezzo 7; Brindisi, Reggiana* 6 *una gara in meno Marcatori: 6 RETI: Pruzzo (Genoa). 5 RETI: Ferrari (Avellino); Bonci (Parma); Sirena (Verona). 4 RETI: Ghio (Novara); Scarpa (Perugia); Simionato (Sambenedettese); Luppi (Verona); Merluzzo (Brescia); Nobili (Pescara) . 3 RETI: Turella (Novara); Dalle Vedove (Alessandria); Fara (Avellino); La Rosa (Palermo); Vannini e Marchel (Perugia); Paini (Spal); Zigoni e Busatta (Verona); Buccolini (Brindisi). Il punto sul campionato La nebbia, impedendo la conclusione della partita tra Verona ed Alessandria e quella di Ferrara tra Spai c Reggiana, da un volto bugiardo alla classifica della serie B. Ufficialmente il Perugia, avendo pareggiato a Parma, è al comando, seguito ad un punto dai gialloblu veronesi, i quali hanno tuttavia una partita in meno. Seguono a due punti dalla provvisoria capolista Brescia e Novara: i bresciani, confermando di essere una delle squadre più in forma del momento, hanno chiaramente battuta il Pescara; mentre il Novara, pur mantenendosi ad un livello di gioco soddisfacente, ha dovuto accettare uno 0 a 0 casalingo da un Catanzaro che figura pur sempre tra le protagoniste della lotta per la promozione. Il Genoa è a quota 13, cioè a 4 punti dalla capolista. I rossoblu hanno ottenuto la vittoria grazie al solito Pruzzo a spese di un'Atalanta cui nemmeno il licenziamento di Heriberto ha permesso di uscire dalla crisi. Il gioco del rossoblu liguri non ha entusiasmato e il loro calvario continua ancora fino a quando non potranno avvalersi degli assenti Campidonlco e Corso. Tra gli altri risultati della giornata, merita segnalazione la sconfitta del Palermo sul campo della Sambenedettese e la conferma del momento difficile del Taranto che ha perso in casa 2 a 0 per merito del Como. Continua intanto la crisi del Brindisi, che dopo la sconfitta di domenica scorsa in casa col Novara è andato a perdere per ben 4 a 1 sul campo dell'Avellino. Per Invernizzi la panchina del Brindisi comincia ad essere piuttosto calda, anche se ovviamente le responsabilità di guidare una squadra che non esiste non toccano certamente a lui. (La Stampa)

SOSPESA

Verona Hellas AC - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)

RETI:

57. Sirena [Ve]

Alessandria US

Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Unere Giuseppe, Barbiero Valeriano, Colombo Antonio, Manueli Luigi, Vanara Elio, Mazzia Bruno, Dalle Vedove Giampiero, Franceschelli Paolo

A disp.:Baretta Giancarlo, (P) Croci Claudio, Dolso Arrigo

All.: Castelletti Sergio

Formazione avversaria

VERONA HELLAS AC: Giacomi, Gasparini, Sirena, Busatta, Cattaneo, Cozzi, Domenghini, Mazzanti, Luppi, Franzot, Zigoni A disp.: Porrino, Nanni, Turini. All.: Cadè.

Arbitro: Busalacchi (Palermo)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

SOSPESA

Verona Hellas AC - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)

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57. Sirena [Ve]

Alessandria US

Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Unere Giuseppe, Barbiero Valeriano, Colombo Antonio, Manueli Luigi, Vanara Elio, Mazzia Bruno, Dalle Vedove Giampiero, Franceschelli PaoloA disp.:Baretta Giancarlo, (P) Croci Claudio, Dolso ArrigoAll.: Castelletti Sergio

Formazione avversaria

VERONA HELLAS AC: Giacomi, Gasparini, Sirena, Busatta, Cattaneo, Cozzi, Domenghini, Mazzanti, Luppi, Franzot, Zigoni A disp.: Porrino, Nanni, Turini. All.: Cadè.

Arbitro: Busalacchi (Palermo)

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Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Unere Giuseppe, Barbiero Valeriano, Colombo Antonio, Manueli Luigi, Vanara Elio, Mazzia Bruno, Dalle Vedove Giampiero, Franceschelli Paolo

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