Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1972/1973
Serie C
01-10-1972 - Giornata: 3 - Seregno - Ferruccio Trabattoni


Seregno FBC 1913 - Alessandria US 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 66. Lorenzetti G.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Paparelli Ezio, Colombo Antonio, Berta Massimo, Musa Ezio, Salvadori Roberto, Mammi Angelo , Lorenzetti Giuseppe, Dolso Arrigo A disp.:(P) Croci Claudio, Vanzini Franco All.: Marchioro Giuseppe

Formazione avversaria
SEREGNO FBC 1913: Battistini, Santi, Corbetta, Dellagiovanna, Dorini, Ferrerio, Mazzoleri, Fagnani, Vanazzi, Arienti Gian Angelo, Regonesi. A disp.: Spreafico, Colzani. All.: Brighenti Sergio

Arbitro: Fuschi Enzo (Pescara)
Note
Ammonito: Lorenzetti [A] Spettatori: 3000 Angoli: 6-3 Giornata di tiepido sole, terreno in buone condizioni, Inizio gara ore 15.00

Commento
IL PRIMO SUCCESSO ALESSANDRINO GIUNGE DAL « FERRUCCIO » DI SEREGNO Risolve lorenzetti : è le prima vittoria dellAlessandria 72-73 Una vittoria clic i fans attendevano da due giornate. Il pareggio esterno di Piacenza e quello interno con il Belluno, avevano lasciato insoddisfatti i tifosi che ardevano dal desiderio di potere dire che i grigi sono veramente i favoriti del girone A. Le centinaia di appassionati che hanno seguito la squadra nella seconda trasferta in Lombardia, possono ritenersi soddisfatti dell’impresa dei ragazzi di Marchioro. Certo, l’Alessandria non ha brillato, ma ha confermato di essere veramente sulla strada buona, quella, per intenderci, che porta in « B » il Seregno non era avversario facile: aveva vinto in casa nella gara d’esordio per due a zero e, perduto in trasferta a Rovereto. Nonostante questo ruolino, gli azzurri di Brighenti hanno ugualmente le carte in regola per ben figurare. Ovvio pertanto che il trainer alessandrino, pur fidando nei ragazzi, fosse preoccupalo alla vigilia del confronto. Le partite non si sa mai sotto quale stella nascono: il ricordo del Belluno non è lontano. Partendo proprio da questo presupposto e fidando nella buona stella, Marchioro ha impostato l’undici con il consueto modulo preoccupandosi di non lasciare troppo spazio agli avversari. Prima di partire per Seregno ci aveva confidato: « Conosco l’undici affidato alle cure di Brighenti: ha uomini in grado di impensierire qualsiasi avversario. Staremo pertanto con gli occhi bene aperti: il nostro obiettivo resta tuttavia quello della vittoria ». Ristabilitosi Dolso, il tecnico ha confermato lo schieramento di sette giorni prima, vale a dire Pozzani, Maldera II, Di Brino, Paparelli, Colombo, Berta, Musa, Salvadori, Mammà, Lorenzetti, Dolso. Sin dalle prim e battute Dolso è retrocesso nella zona centrale a dare manforte a Salvadorè, B erta e Lorenzetti, quest’ultimo tenuto in posizione leggermente avanzata. Pure in una zona di attesa Musa, ma questa volta pronto a dialogare con Mammì che resta sempre la punta di diamante nonostante non sia ancora riuscito a fare centro. Il Seregno, essendo privo di Cappelletti, non ha voluto rischiare: ha infoltito a sua volta la zona centrale del campo pronto a fare partire Mazzoleri, Vanazzi e Regonesi. Durante i primi quarantacinque minuti di gioco nessuna delle due squadre è riuscita ad imporre all'altra la propria volontà. Pur essendo alle battute iniziali del campionato, nessuno intende rischiare più del lecito, tanto più che le gambe non sono ancora rodate per reggere un ritmo piuttosto sostenuto per l’intero arco dei novanta minuti. L’Alessandria giocando in trasferta e, per di più, su un campo ostico (i tifosi locali non sono stati molto teneri verso gli alessandrini impiccando un orso grigio ad una forca che faceva bella mostra di se in tribuna) ha preferito non esporsi troppo, badando essenzialmente a setacciare le manovre offensive. In questo lavoro di interdizione Dolso è stato veramente bravo: il ragazzo si è battuto senza accusare la fatica. Ha avuto alcuni ottimi spunti offensivi, ma al momento del passaggio finale non sempre è riuscito nell’intento. Il centrocampista si è però largamente riscattato rispetto alle precedenti prove finendo stremato. Dopo il gol di Lorenzetti — di cui parleremo più avanti — il trainer è ricorso alla staffetta, m andando in campo Vanzini che ormai ha la stoffa e il passo del... "tredicesimo”. Con un Dolso che scorazzava per tutto il campo, che contrastava ogni palla, Berta e Salvadori hanno tirato il fiato, sopperendo a quelle sbavature difensive che non sono state ancora eliminate. I due ragazzi non sono stati di meno del compagno, cercando quegli inserimenti in avanscoperta, indispensabili per mettere in crisi la opposta retroguardia. La copertura prudenziale in questo frangente non ha aiutato molto il lavoro delle punte, vale a dire Mammì e Musa ai quali dava man forte un Lorenzetti disposto a dimostrare che quando è necessario sa tirare fuori le unghie. Quale il motivo? Quando una squadra non intende gettarsi allo sbaraglio, ma cerca ugualmente il gol, è indispensabile fare viaggiare la palla; tentare gli improvvisi spostamenti di fronte. Nell’Alessandria attuale troppi, sono ancora i grigi che sprecano preziose energie solo perché intendono avanzare con la palla incollata al piede. Ciò determina inconvenienti abbastanza seri perché rende vano il lavoro dei terzini che si proiettano sulle fasce laterali. un pallonetto che si è infilato nel sette della porta come una foglia trasportata dal vento. Il tiro carico d’effetto, ha lasciato di stucco l’estremo difensore il quale è scattato con notevole ritardo, sbilanciato, per cui cadendo ha urtato il capo contro il palo rimanendo poi esanime al suolo. Il tocco di Lorenzetti è stato il suggello di una gara tattica veramente valida sotto tutti i profili. Se la rete ha scosso gli azzurri, la stessa è servita a dare maggiore m ordente agli alessandrini che si sono battuti con tutte le energie per conservare il vantaggio. Lo stesso Colombo, che sino a quel momento era apparso piuttosto evanescente, come punto da una zanzara, ha replicato colpo su colpo rendendo più arduo il compito del centravanti avversario. Dall’esame critico della partita appare chiaro che la squadra non ha ancora raggiunto la carburazione giusta. Abbiamo detto delle sfaticate di Dolso; non possiamo tacere della poca mobilità di Mammì che non se ne sta certo alla finestra. Il suo punto di forza restano i talloni alti, il tallone d ’Achille il gioco manovrato. Con un Della Giovanna piuttosto lento, era lecito sperare in uno scatto più bruciante, anche se non irresistibile. Il rodaggio a cui lo sottopone Marchioro dovrebbe dare quanto prima i suoi risultati anche se è utopia sperare in una trasform azione radicale dell’atleta. Il nostro centravanti è un grande opportunista, un uomo che lo trovi sempre davanti al portiere avversario, pronto a mettere a segno il colpo gobbo. I tifosi devono pazientare: l’ex catanzarese darà infatti molte soddisfazioni. Prima di passare al solito dialogo post partita con Marchioro, non dimentichiamo il pronto riscatto di Pozzani che alcuni tifosi avevano subito processato e... condannato. Nell’infuocato rettangolo di Seregno il num ero uno alessandrino si è ampiamente riscattato salvando la preziosa vittoria. Proprio nel finale quando gli azzurri premevano da tutte le parti è intervenuto su un forte colpo di testa di Vanazzi respingendo un pallone che i fans locali credevano destinato in fondo alla rete. In precedenza era intervenuto con sicurezza su almeno due pericolose puntate degli avversari. Veniamo al dopopartita. Marchioro non si fa attendere molto ed esordisce senza troppi fronzoli: « Ad essere sincero la vittoria l’ho accolta con molto piacere. L’avversario non è di quelli facili e non so quanti riusciranno a tornarsene a casa imbattuti. Con altrettanta schiettezza debbo aggiungere che dobbiamo migliorare. La gara non mi ha soddisfatto nonostante i ragazzi abbiano dimostrato agonismo e concentrazione. Il compito dell’allenatore resta quello di cercare, nei limiti del possibile, la perfezione negli scambi ». Meritati i due punti? « Le vie della Provvidenza sono infinite. Nel calcio ha sempre ragione chi segna i gol ». Abbiamo visto un Dolso assai attivo rispetto alle precedenti partite. Contento? « E’ un atleta che ha dei numeri, ma spreca troppe energie. Deve restare in zona, chiudere la strada all'avversario senza rincorrerlo troppo e appoggiare i compagni. Porta troppo la palla, questo è vero, perchè è un generoso. Nella ripresa, dopo il gol, ho fatto entrare Vanzini che è assai svelto nell’inserirsi nella manovra ». Mammì è parso un po’ troppo lento. « Effettivamente il ragazzo manca sulle gambe. Cercheremo di sveltirne la manovra. Resta tuttavia un elemento assai prezioso perchè, non dimentichiamolo, è un grande opportunista sempre pronto a sfruttare ogni errore. Vedrete che migliorerà e giungeranno pure i suoi gol ». Un Marchioro dunque che ha accolto la vittoria senza fare salti di gioia, che pensa già al domani, alla strada che deve percorrere per tagliare l’ancora lontano traguardo della serie B. Un tecnico che non si monta la testa, che sa quello che vuole. Rotto il ghiaccio con la prima vittoria si guarda al prossimo impegno: è in arrivo il Savona che dopo avere arrancato faticosamente nelle prime due gare ha sonoramente battuto il Verbania con un secco tre a zero. I liguri costituiranno senz’altro un ostacolo assai duro per i grigi che devono assolutamente cogliere i due punti davanti al pubblico amico. Giocando con la stessa concentrazione messa in mostra negli ultimi confronti la vittoria non può mancare. Diamo uno sguardo alla classifica del girone A: in testa troviamo la coppia Venezia - Udinese che ha avuto ragione rispettivamente del Vigevano e della Triestina. A quota quattro ad un solo punto, Alessandria, Pro Vercelli, Solbiatese, Trento, Padova e Derthona. Le aspiranti alla promozione incominciano a venire alla ribalta anche se necessiterà ancora, qualche domenica prima di sapere quali saranno veramente gli undici bigs del campionato. Per il momento, assai importante, è il fatto che nel gruppo delle più forti siano presenti pure i ragazzi del commissario straordinario ing. Remo Sacco. (Il Piccolo - Il Gattopardo) LORENZETTI GOL A SEREGNO PRIMA VITTORIA DEI GRIGI la rete al 66° su magistrale punizione - I piemontesi ancora in fase di rodaggio Senza troppa gloria, l'Alessandria ha strappato la sua prima vittoria in questo campionato. Vittima il Seregno, battuto per uno a zero da un magistrale calcio di punizione dello specialista Lorenzetti, al 61". Non è stata una grande partila sul piano tecnico e neppure su quello spettacolare. Nel gioco si è visto soltanto un contenuto agonismo, che è stato il motivo dominante dell'incontro. Le due squadre si sono equivalse nel ritmo, un po' più cauta l'Alessandria, leggermente più intraprendente il Seregno. Tra i padroni di casa si e sentita l'assenza dello squalificato centrocampista Cappelletti, cosicché il lavoro svolto da Fagnani e Arietiti è rimasto sterile. Gli azzurri, comunque, stanno trovando una buona quadratura e l'infortunio dt ieri non dovrebbe avere un seguito. Per l'Alessandria il successo, quantunque meritato, è stato determinato, come abbiamo detto, da un tiro da fermo, ma non si e ancora potuto intravedere un buon gioco d'attacco. Oltre a quello di Lorenzetti, i grigi non hanno effettuato tiri di una certa pericolosità nella porta del Seregno. Le doti di Mammi, pericoloso opportunista del sotto-porta, non sono state suffragate come meritano. Anche con due interni come Lorenzettl e Salvadori, che godono dell'apporto di Bolso (l'ex laziale gioca con la maglia numero undici, ma staziona quasi perennemente a centrocampo), il movimento offensivo degli alessandrini, che tengono come punte avanzate gli stessi Mommi e Musa, non si è dimostrato abbastanza penetrante. Alcuni giocatori sono ancora in fase di netto rodaggio e manca qualcosa, quindi, in velocità e prontezza. Resta, comunque, il fatto che l'Alessandria ha saputo portar via due punti preziosi su un campo che non sarà facile per nessuno degli ospiti. Merito di una buona determinazione che Marchioro in poco tempo ha saputo dare a tutti i giocatori, il minimo che si può pretendere da una squadra che ha una rosa di elementi molto abbondante. L'allenatore, se da una parte è rimasto soddisfatto per il risultato, ha detto molto apertamente di attendersi molto di più nelle prossime partite. Si aspetta l'inserimento di Meyer, che potrà giocare fra un me setto, e che alcuni altri titolari giungano ad una forma migliore, come Colombo, che dopo molto tempo di inattività è apparso ancora legnoso. Fortunatamente per i grigi. Paparelli ha svolto molto bene il compito di battitore Ubero, mentre Pozzani è stato bravissimo in un paio di occasioni, nelle quali ha salvato la porta in extremis E' partito per primo all'attacco il Seregno, mentre l'Alessandria ha iniziato con circospezione. Si è fatta viva all'8' sotto la porta del grigi l'ala sinistra Regonesi, abile nello smarcarsi ma indeciso e lento nel controllare il pallone. Il numero undici azzurro, in fuga da solo, ha calciato da buona posizione, mandando la sfera a battere contro il piede di Paparelli. La risposta alessandrina è venuta tre minuti dopo, con la triangolazione molto bella fra Lorenzetti. Berta e Musa. Quest'ultimo, di testa, ha concluso alto. Al 16', Pozzani è uscito con sicurezza sul piedi di Regonesi e ancora al 19' Mammì ha tirato fuori di poco da oltre il limite dell'area. Visto che non è riuscito a passare con azioni penetranti, il Seregno ha tentato il colpo a sorpresa con tiri da lontano. Da una trentina di metri. Arlenti, al 28', e Mazzoleri, al 30', hanno però fallito il colpo. Nella ripresa è stato ancora Regonesl ad avere l'occasione buona. Dopo solo tre minuti, l'attaccante è sfuggito alla guardia di Di Brino sulla destra, poi lui tirato addosso al terzino alessandrino e quindi, riavuto il pallone per un rimbalzo favorevole, ha impegnato Pozzani in tuffo. Il gioco è poi stagnato a centrocampo fino al 06'. quando si è avuto l'episodio del gol. Su una punizione, battuta cinque-sei metri fuori dell'area. Lorenzetti ha oltrepassato la barriera azzurra con un tiro piuttosto leso, ma a parabola discendente, che ha ingannato il bravo Battistini. Il portiere del Seregno è arrivato ancora sulla palla, ma è riuscito solo a toccarla con le punte delle dita, senza impedirle di entrare in rete. In questo frangente. Battistini è andato a sbattere anche con la testa contro un palo, ma nonostante l'infortunio e l'intervento del medico ha continuato a giocare. Marchioro ha approfittato della sosta per far entrare Vanzini al posto dell'ormai esaurito Dolso (autore di alcune belle sgroppate per tutto il campo). Il Seregno ha poi ancora tentato di raggiungere il pareggio senza però averne l'opportunità. L'azione più pericolosa è venuta al 78', quando su cross di Mazzoleri, con un colpo di testa Dorini ha impegnato Pozzani in una autentica parata acrobatica al centro della porta. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) Risultati: Cossatese - Legnano 1-1 Derthona - Rovereto 1-0 Parma - Padova 0 0 Piacenza - Pro Vercelli 0-2 Savena - Verbania 3-0 Solbiatese - Belluno 1-0 Trento - Cremonese 0-0 Udinese - Triestina 1-0 Venezia - Vigevano 3-0 CLASSIFICA: Udinese, Venezia p.5; Trento, Padova, Derthona, Alessandria, Solbiatese, P. Vercelli 4; Cossatese, Parma, Legnano, Cremonese 3; Seregno, Belluno, Verbania, Piacenza, Rovereto, Savona 2; Triestina, Vigevano 1 Marcatori: 2 reti: Musa (Alessandria), Maioni (Pro Vercelli), Corbellini (Savona), Fagnani (Seregno) Crespi (Solbiatese), Serato (Venezia); 1 rete: Lorenzetti (Alessandria), Canella, Grion e Inferrerà (Belluno), Poirè, Solier, Borgato (Cossatese), Oldoni (Derthona), Bassini e Proietti (Legnano), Frisoni (Padova), Regali (Parma), Bollanomi (Pro Vercelli), Chierico e Prunecchi (Rovereto), Ardemagni (Savona), Fumagalli (Solbiatese), Medeot e Bergamo (Trento), D’Alessi (Triestina), Pellizzari, Politti e Girelli (Udinese), Ridotti, Scarpa (Venezia), Teboldi (Verbania), Schillirò e Tumiati (Vigevano) Il punto sul campionato La Pro Vercelli ha violato il campo del Piacenza con un risultato a suo favore: vittoria da ricercarsi nell'ottica tattica fatta applicare dal mister. Perentoria vittoria del Savona contro un modesto Verbania: Ardemagni ha segnato al 32' e Corbellini ha siglato la seconda rete nella ripresa. Contro un Rovereto nervosissimo ha avuto la meglio la maggior calma del Derthona che alla fine di un lungo assedio è riuscito ad andare in vantaggio al 65' con un gol al di Oldani. Punizione di Borgato al 43' e gol: dopo cinque minuti dall'inizio della ripresa Proietti ha fissato il risultato sul pareggio.