Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1972/1973
Serie C
05-11-1972 - Giornata: 8 - Cossato - Fila


Cossatese AS - Alessandria US 2 - 4 (0 - 1)
RETI: 48. Motta [Co] , 75. aut. Porzio [Co] , 77. Sollier [Co] 38. Lorenzetti G.[A], 59. Lorenzetti G.[A], 79. Bianchi B.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Paparelli Ezio, Berta Massimo, Colombo Antonio, Salvadori Roberto, Musa Ezio, Manueli Luigi, Bianchi Bruno, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Croci Claudio, Di Brino Marcello All.: Marchioro Giuseppe

Formazione avversaria
Cossatese: Molli, Sala, Porzio, Borgato, De Girardi, Caccaro, Andreotti, Manini, Cavagnetto, Sollier, Motta. A disp.: Casagrande, Francisetti. All: Padaluzzi Bruno

Arbitro: Lanzetti Franco (Viterbo).
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
ALESSANDRIA IN ORBITA O QUASI, DOPO LA VITTORIA DI COSSATO I grilli con Lorenzetti (la marcia in piu') sbriciolano una volonterosa Cossatese Con questo successo, il terzo della stagione, i grigi si trovano ad un solo punto dalla capolista Venezia (ma in media inglese sono alla pari), ed in compagnia di un Legnano che non finisce di sorprendere. I "lilla” sono veramente la squadra rivelazione della prima parte del campionato. Con undici punti all’attivo, di cui ben sette conquistati lontano dal « Moccagatta » (i grigi hanno sinora disputato sul terreno amico solo tre incontri su otto), le prospettive appaiono più rosee, anche se il traguardo finale è ancora lontanissimo. E’ fuori discussione che l’Alessandria ha dimostrato sinora di avere una in quadratura solida per cui pur non avendo raggiunto l’optimum, riesce ugualmente a superare gli ostacoli, difficili o facili che siano, con una certa disinvoltura. Marchioro sta raccogliendo i frutti della sua costanza: lavorando in silenzio, ma con decisione, può ora tirare un sospiro di sollievo anche se non tutto fila via liscio come lo stesso tecnico si augura. Dopo l’esplosione di Coppa Italia con la Pro Vercelli (quattro gol messi a segno ed altrettanti falliti di un soffio) l’allenatore ha giocato la carta Manueli. Il ragazzo che bene si era comportato con i vercellesi, meritava una conferma, se non altro per ribadire la regola che il migliore ha sempre ragione o quasi. Effettivamente Manueli mercoledì evidenziò fa propria tenuta con alcuni spunti notevoli, con una larga visione del gioco, anche se in qualche occasione dimostrò molta ingenuità. Complessivamente fu un esordio con due stellette. Partendo da questo presupposto l’allenatore lo ha confermato a Cossato, un campo dalle dimensioni piuttosto ridotte, in cui si manovra a diretto contatto del pubblico. Sul rettangolo erboso della matricola, il ragazzo ha pagato lo scotto dell’inesperienza, della voglia di fare gran di cose quando sovente, bastano le piccole. Manueli si è venuto ben presto a trovare in una posizione che non era quella a lui più congeniale, concedendo al diretto avversario un vantaggio psicologico che quest’ultimo, Sollier, ha sfruttato appieno. La prova del ragazzo è risultata alla fine dei novanta minuti alquanto incerta, ma non negativa (ha avuto qualche ottimo spunto) tanto che si può affermare che resta un giovane da seguire attentamente. Con un uomo (Manueli) in difficoltà a centrocampo, ma con una marcia in più rappresentata da Lorenzetti, i grigi sono ugualmente riusciti a fare centro per quattro volte. Il "mostro” della giornata è risultato il biondo Beppe, che ha sciorinato un repertorio da manuale tanto da strappare gli applausi anche da parte avversaria. La mezz’ala che ha avuto il grosso vantaggio di potere giostrare nella metà campo avversaria, è cresciuta alla distanza tanto d a concludere la prestazione con alcuni tocchi di alta classe. Più che i due gol di ottima fattura realizzati, Lorenzetti ha evidenziato quel bagaglio tecnico che lo accompagna e che non sempre riesce ad esprimere, con notevole disappunto dei Suoi fans. La bionda mezz’a la domenica ha scorazzato per il campo con una sicurezza da fare invidia ai campioni, che di tale titolo si fregiano, per volere dei tifosi e della stampa specializzata: è entrato nel vivo della bagarre; non ha esitato un istante a tentare il contrasto — e nella maggioranza dei casi è uscito vincitore —; ha sempre cercato il compagno smarcato per appoggiargli il pallone; ha badato al sostanziale quando il caso lo richiedeva. Con un uomo di tal fatta in squadra, tutto diviene più facile, direi elementare. Il segreto del calcio, contrariamente a quanto si può credere, è la linearità, il costrutto e non l’evanescenza che può fare felice il tifoso per un attimo, ma renderìo critico e contestatore al termine dei novanta minuti di gioco. Lorenzetti a Cossato ha riunito tutte queste.... virtù contribuendo in modo determinante o quasi alla vittoria che appariva scontata sulla carta. Si sa però che tra il dire e il fare., ci può stare in mezzo pure il mare. La "scoperta” del Beppe ha risolto molti dei problem i dei grigi per quanto concerne la manovra offensiva. Se a questa esibizione che possiamo pure definire di alta classe, aggiungiamo quella di Vanzini il discorso diviene veramente semplice. Franco aveva dimostrato contro la Pro Vercelli quanto vale: avendo in serbo energie e una volontà che non trova riscontri, riesce a nascondere gli... anni e a confondersi con i giovani... L’Alessandria aveva bisogno di un elemento che coprisse le fasce laterali; che sapesse retrocedere quando l'avversario preme, ma nello stesso tempo inserirei validamente in avanti sfruttando la velocità, arma che nel calcio serve sempre a qualcosa. Vanzini e la spalla validissima di Lorenzetti, in quanto riesce a fornirgli quelle palle che la mezz’ala sa sfruttare con un'abilità veramente sorprendente. Su un campo dalle misure piuttosto ridotte, Marchioro ha rivoluzionato i reparti arretra ti schierando terzino Berta (che in pratica aveva la maglia numero quattro) e Papareili (numero due) nel consueto ruolo d i libero. Mediano Salvadori ai quale spettava il compito di coprire le spalle quando Berta avanzava in appoggio alle punte. Diremo subito che l’Alessandria ha "sofferto ” le misure minime — seppure regolamentari — del terreno degli azzurri, ed infatti nei primi minuti la manovra è risultata piuttosto asmatica, in quanto gli scambi erano quanto mai problematici. Con il trascorrere dei minuti l’undici si è fatto più realistico, pervenendo al primo gol di M usa che l’arbitro ha inspiegabilmente annullato per fuori gioco. Da quel momento si è compreso che i grigi non si sarebbero lasciati sfuggire ii successo tanto più che i locali, privi di ben tre titolari, apparivano piuttosto in difficoltà contro una squadra che per classe li sovrasta dalla cintola in su. Lorenzetti con le sue serpentine; Vanzini che macinava chilometri scambiandosi sovente di ruolo con Musa; Bianchi che seppure ben controllato riusciva a trovare l’appoggio; B erta che nonostante il linciaggio (in precedenza si è reso responsabile di un fallaccio inutile buscandosi cosi la quarta ammonizione del campionato) si incuneava nelle maglie avversarie; Salvadori sempre pronto alle . sortite, assumevano gradatamente il controllo delle operazioni pervenendo alla rete. Questa volta validissima. Vanzini sulla sinistra fa il diavolo a quattro, si libera di due avversari poi invita Bianchi a proseguire l’azione. Il centravanti cerca Musa, ma per uno strano rimpallo la sfera prosegue la sua corsa. Lorenzetti non si lascia sfuggire l'occasione e con un preciso tocco di sinistro fa secco Molli. L’Alessandria pare veramente lanciata verso il successo clamoroso, ma la ripresa si apre con una mezza delusione. Cavagnetto approfittando di un rimpallo favorevole a centrocampo, entra in area dove Colombo non riesce a fermarlo. Il centravanti allarga sulla destra poi effettua un cross teso sul quale si avventa di testa Motta che non perdona. Una vera doccia fredda, ma fortunatamente i grigi possono contare su un Lorenzetti i vena di prodezza, perché tale deve considerarsi il secondo gol che merita di essere ricordato. E’ sempre Vanzini a dare il via all’azione: l’ala dalla sinistra effettua un traversone sul quale la mezz'ala alessandrina, nonostante lo sbilanciamento, riesce a controllare e ad infilare nel sacco. A questo punto le cose si semplificano tanto che a dare una mano ai grigi — che in verità non hanno bisogno di tanta grazia — si aggiunge l’autorete di Porzio che non era riuscito a controllare la palla, calciata da Musa. Gli azzurri ormai in orbita riescono tuttavia ad accorciare le distanze proprio con Sollier l ’uomo che era affidato a Manueli. L ’azione del gol parte ancora una volta sul settore destro che appare il più vulnerabile dei grigi, a seguito dello sbilanciamento in avanti di Berta. Il tiro della mezz’ala, angolatissimo, è di quelli che in serie A scatenano la platea: pure i tifosi grigi non sono insensibili e gli applausi sono questa volta veramente meritati. 'Sul tre a due la partita potrebbe riservare ancora delle sorprese se Bianchi non riuscisse ad elevarsi sopra tutti e a colpire una palla alta suggerita da Musa e, sul 4-2, è veramente finita per i generosi azzurri che tutto hanno dato per conservare l ’imbattibilità del loro terreno di gioco. L’Alessandria avrebbe potuto impinguire il bottino, ma l ’undici locale non merita certo una tale punizione. Soddisfazione meritata, nei clan grigio, dopo questa gara che ha confermato i progressi registratisi nella partita di Coppa di mercoledì scorso. Un successo tuttavia che non deve essere ingigantito tenuto conto della modestia dell’avversario. I mandrogni sono forti e possono fare meglio, ma quello che allo stato attuale maggiormente preoccupa sono i troppi gol che la nostra difesa subisce: la seconda volta che Pozzani deve inchinarsi per raccogliere la coppia di palloni in fondo alla sua rete. Era accaduto con il Belluno, si è ripetuto nel biellese. Questa volta il nostro estremo difensore non (ha colpe; semmai queste vanno ricercate nella retroguardia. Se Paparelli è risultato ancora una volta un "libero ” (ha preso conoscenza del proprio ruolo) riserve si debbono avanzare su Colombo che in diversi frangenti è apparso in netta difficoltà. Lo stopper innervositosi più del lecito, nella seconda parte della contesa, ha creato davanti alla propria situazioni piuttosto critiche. Una giornata piuttosto negativa che si aggiunge a quelle non certo brillanti della fase iniziale del torneo, Il nostro capitano non ha ancora raggiunto quella forma che in passato gli consentiva di erigersi veramente come un pilastro davanti alla nostra rete. Maldera pur migliorato rispetto al passato, non è sul plafond dello scorso campionato, ma il ragazzo sta crescendo per cui quanto prima dovrebbe tornare ad essere tra i protagonisti di questa Alessandria che pare veramente intenzionata a... sfondare. Cosa ne pensa a questo proposito Marchioro? « I ragazzi hanno dimostrato di avere compreso quanto vado predicando da tempo. Hanno dimostrato vivacità e spregiudicatezza. Unico neo le reti subite: un po’ troppe considerato il valore dell'avversario. Analizzandole a i raggi X dirò che c’è stato un concorso di colpa, ma veniale. In futuro ovviamente cercheremo di evitare questi svarioni ». Il tecnico ha poi aggiunto di guardare con fiducia a Manueli che « merita tutta la nostra attenzione » perchè si tratta di un « giovane che diventerà un giocatore vero ». Dalle parole di Marchioro pare evidente una conferma d ella mezz’ala per domenica prossima contro il Vigevano. Per quanto concerne il capitolo acquisti, ancora nessuna novità. Il centravanti Vallongo non verrà in Alessandria in quanto domenica ha esordito nel Palermo: chi sostituirà Mammi? La risposta per il momento è nelle mani del Commissario straordinario Sacco. (Il Piccolo - Il Gattopardo) CROLLA LA MATRICOLA COSSATESE DI FRONTE ALL'ASSALTO DEI GRIGI L'Alessandria ha espugnato per prima il campo della matricola Cossatese agganciandosi saldamente alle posizioni di testa della classifica. Era tempo che i grigi non ottenevano un bottino cosi vistoso (4 a 2) in campionato e che non giocavano una partita cosi intelligente adattandosi perfettamente al modulo dell'avversario, per batterlo con le sue stesse armi. La Cossatese si era infatti messa in luce, in questo inizio di torneo, per la determinazione con cui si era sempre impegnata. Marchioro sapientemente ha escogitato ogni possibile sistema per controbattere la Cossatese, punto per punto. Ha imbottito la squadra di centrocampisti, cioè di uomini capaci di correre in lungo e in largo macinando chilometri con facilità, ha tolto tutti i preziosismi, eliminando dalla formazione quel Dolso che pur dimostrandosi un ottimo elemento ha causato forse troppa dispersione di energie nel precedenti incontri. Cosi l'Alessandria presentatasi al « Fifa » gremito di gente (e ci sono stati anche tafferugli tra tifosi in tribuna), è risultata una squadra pratica, combattiva, imperniata in fase offensiva su un Lorenzetti in grandissima giornata. Per contro la Cossatese, priva di tre titolari come Pellizzari, Audero e Poirè non si è battuta con la consueta compattezza. In più il portiere Molli, bravissimo in altre occasioni, ha trovato proprio contro i grigi il momento più nero facendosi responsabile dì almeno due dei gol subiti. A nulla sono valsi gli spunti dell'Instancabile Sollier, del giovane centravanti Cavagnetto e dell'estremo sinistro Motta. Era comunque difficile fermare il Lorenzetti visto ieri, un vero folletto che si è permesso di fare anche il giocoliere in qualche occasione, quando ha visto che tutto gli girava nel verso giusto. Ed è stato proprio il numero 10 ad aprire le marcature al 38', dopo che all'8' di gioco Musa sì era visto annullare un gol per carica al portiere. Con tutto l'attacco dell'Alessandria proteso in avanti, l'azione .si è aperta sulla sinistra: la palla da Vanzini è andata a Bianchi, poi a Musa ed è quindi arrivata sui piedi di Lorenzetti che è ancora avanzato ed ha sorpreso Molli, facendogli passare la sfera sotto le gambe La Cossatese non accusava il colpo e tentava di riequilibrare le sorti della partita. Le riusciva al 48'. Cavagnetto superava di slancio Colombo (apparso piuttosto sfasato) e lanciava a mezza altezza nel centro dell'area alessandrina. Su questo pallone si buttava Motta con un gran tuffo e di testa batteva nettamente Pozzani. Sull'1 a 1 i grigi spingevano ancora convinti, grazie ad una tecnica di molto superiore, di poter portare via i due punti. Infatti era ancora Lorenzetti al 59' a passare. Vanzini partiva sulla sinistra e quasi dal fondo batteva verso il centro. Arrivava in corsa Lorenzetti che tirava dritto sul portiere. Molli, evidentemente sorpreso, toccava il pallone ma non riusciva a fermarlo Trascorrevano altri quindici minuti ed i grigi giungevano alla terza rete per merito di Musa. Al 75' ancora Vanzini aveva un bello spunto e Musa di testa metteva in porta. Sul pallone giungeva Porzio che nel tentativo di respingere appoggiava invece in gol. Dopo due minuti la Cossatese accorciava le distanze. Contropiede degli azzurri, difesa grigia in difficoltà e Sollier in corsa lasciava partire un gran tiro che batteva Pozzani. Ma non doveva finire cosi. Altri due minuti e quarto gol alessandrino, autore questa volta Bianchi. I grigi usufruivano di un corner che Vanzini utilizzava per un corto passaggio a Musa. L'ala destra calciava al centro e Bianchi si levava su tutti per battere ancora una volta l'esterrefatto Molli. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) Risultati: Belluno - Udinese i-0 Cossatese - Alessandria 2-4 Cremonese - Parma 0-0 Padova - Trento 3-2 Rovereto - Venezia 1-1 Seregno - Piacenza 0-0 Solbiatese - Legnano 0-4 Triestina - Pro Vercelli 2-0 Vigevano - Savona sosp. Derthona - Verbania sosp. CLASSIFICA: Venezia p.12; Legnano, Alessandria 11; Udinese, Cremonese 10; Savona, Seregno, Padova 9; Pro Vercelli, Trento 8; Rovereto, Cossatese, Parma, Triestina, Solbiatese 7; Derthona, Piacenza, Belluno 6; Verbania, Vigevano 3 *una gara in meno Marcatori: 5 reti: Prunecchi (Rovereto); 4 reti: Maioni (Pro Vercelli); 3 reti: Musa, Lorenzetti (Alessandria); Inferrerà (Belluno), Poirè (Cossatese), Mongitore, Proietti (Legnano), Bergamo (Trento), Politti (Udinese), Serato e Badari (Venezia) Il punto sul campionato Un gol di Zamparo al 67' ha permesso alla Triestina di battere la Pro Vercelli in un match che sembrava destinato al pareggio. Soltanto otto minuti di gioco poi l'arbitro ha sospeso Vigevano-Savona per nebbia: una fitta coltre si era addensata sullo stadio. La gara tra Derthona e Verbania è stata sospesa per nebbia. Con molta fatica il Venezia ha pareggiato a Rovereto.