Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1972/1973
Serie C
12-11-1972 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Vigevano AC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 79. Maldera (II) A.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Paparelli Ezio, Berta Massimo, Colombo Antonio, Salvadori Roberto, Musa Ezio, Manueli Luigi, Bianchi Bruno, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Croci Claudio, Di Brino Marcello All.: Marchioro Giuseppe

Formazione avversaria
Vigevano: Canzi, Groppi, Tonelli, Scorletti [26. Rettani], Fregonas, Canto, Bosetti, Sala, Pandolfi, Fontana, Schillirò. A disp.: Villa. All: Galimberti Angelo

Arbitro: Baldoni (Ancona)
Note
Ammoniti: Musa [A], Tonelli [V], Berta [A]. Spettatori: circa 8000, di cui 5333 paganti, per un incasso lordo di lire 8 milioni 648.500. Angoli: 12-3 Giornata di sole, fondo del campo ottimo Inizio gara ore 14.30

Commento
TOGLIAMOCI IL CAPPELLO DAVANTI A QUESTA ALESSANDRIA BERTA a MERA: rete al 75' così è saltato il bunker Per 75’ cerca il successo senza andare alla deriva, nonostante gli svarioni dell’arbitro Baldoni di Ancona. La vittoria conquistata a spese del Vigevano, vale veramente doppio perchè voluta, cercata con pazienza quasi certosina, visto che la porta di Ganzi pareva veramente stregata. Lo ha riconosciuto anche Marchioro a fine gara: « La squadra complessivamente mi è piaciuta perchè ha lottato. Non ha perduto la calma neppure nei momenti cruciali. La " matricola ” non la posso biasimare: ha giocato con una sola punta e nove uomini davanti al portiere. Era una gara difficile in quanto loro lottano per non retrocedere. E sui rigori cosa può dirci mister? « Forse i nostri hanno... esagerato. Come sapete li può concedere solo l’arbitro e non l’allenatore... ». La risposta è diplomatica e non abbisogna di commento. L’Alessandria opposta ad un avversario deciso a difendersi con i denti per imbrigliare Vanzini, Bianchi, Lorenzetti e compagni alla fine è capitolato. Nonostante il punteggio sia striminzito si può affermare, senza ombra di smentita, che i due punti sono stati largamente guadagnati. Certo che se l’arbitro avesse fischiato i rigori, la grande paura si sarebbe dissipata prima del 75’. Il Vigevano ha adottato la tattica dei poveri: difesa ad oltranza nella speranza di passare in contropiede: di questi avversari, al Moccagatta, ne passeranno molti. 1 ragazzi di Marchioro, a differenza di quanto accadeva in passato, non hanno mai smarrito il filo del discorso ribattendo, colpo su colpo, ai colpi avversi della sfortuna impersonificata dal direttore di gara. Superando l’ostacolo i mandrogni si trovano soli al secondo posto della classifica ad un punto dal Venezia che ha liquidato piuttosto perentoriamente il Derthona. I neroverdi rafforzatisi con Modonese tengono abbastanza agevolmente il passo, con il chiaro intendimento di raggiungere l’ambita promozione. E’ questo un discorso che interessa da vicino i grigi che il Commissario straordinario Sacco ha rinforzato con l’acquisto di Sergio Cini, ex centravanti del Genoa. Il neo alessandrino non ha che ventidue anni, è studente in ingegneria e, tanta voglia di sfondare dopo che Bordon gli ha chiuso la strada tra i rosso-blu. Del giovane, Silvestri dice un gran bene: vedremo se sul campo saprà mantenere le promesse. Una cosa è certa se Cini ingrana al centro, sarà assai difficile per le avversarie contrastare il passo di Colombo e del clan grigio. Tornando ai risultati della nona giornata c ’è da segnalare il mezzo passo falso del Legnano che non è riuscito a violare la rete del Belluno. Quest’ultimo è un vero guastafeste per le squadre che vanno per la maggiore: l’Alessandria lo ha provato a proprie spese nelle scorse settimane. Se il Legnano ha perduto un punto, l’Udinese continua ad insistere. Fermata la Cossatese, i bianconeri rinforzatisi con l’acquisto di Blasig ci tallonano da vicino, imitati dal Savona che deve ricuperare una partita. In cima alla classifica abbiamo il Venezia a quota 14, l’Alessandria a 13 e poi, appaiate Udinese e Legnano ed infine i liguri fermi a quota 11. La graduatoria consente di individuare le squadre che saranno le primattrici del girone A della serie C. I ragazzi di Marchioro, per il momento sprizzano salute da tutti i pori: la seconda vittoria conquistata d avanti ad ottomila spettatori ne fa testo. Il tecnico, come aveva promesso, non ha modificato di u n a sola virgola lo schieramento che a Cossato aveva vinto a m ani basse. La conferma di Manueli non è stata apprezzata da molti fan s che chiedevano... Dolso. Il ragazzo, rispetto a Cossato, ha svolto un lavoro più redditizio anche se in qualche occasione non è stato certamente un mostro. Lo scatto, si sa, non è il suo forte, ma quando è necessario manovrare si muove con un a certa qual chiarezza di idee. Il dilemma sulla validità della scelta pare non esista per il mister il quale sostiene che « il ragazzo deve essere sostenuto e non beccato appena sbaglia un passaggio. La partita con il Vigevano non era di quelle facili, diciamo pure che non è stato grande, ma si è mantenuto in zona; ha lavorato silenziosamente e con profitto. Perchè il pubblico non è del 10 stesso parere? ». Manueli deve "maturare ” in altre parole e non sempre è spumeggiante come lo si vorrebbe. Marchioro che è tecnico intelligente farà tutto il possibile per non bruciarlo: dice che è un giocatore promettente e di sicuro avvenire. Non resta che attendere per vedere se ha ragione o meno. Per il momento con il ragazzo ha vinto tre partite: nell’ordine Pro Vercelli (Coppa Italia ), Cossatese e Vigevano. Non sparate addosso a Manueli anche se Dolso gode della preferenza della platea. La contestazione che interessa il ragazzo non deve creare motivi di polemica in futuro: quest’anno sembra il campionato buono per cui più che alle critiche si deve pensare all’incitamento. Se Manueli non è stato il primattore, altri meritano il riconoscimento. Alludiamo a Berta, Vanzini, Bianchi, Lorenzetti, Salvadori, Musa, eccetera. Ogni domenica riesce sempre a trovare quei tre, quattro uomini che si elevano sopra i compagni, bravi pure loro nel portare palloni. I gregari sono importa n ti nel ciclismo quanto nel calcio, anzi diremmo che in quest’ultima disciplina si devono integrare con i più bravi. Tra i grigi nessuno si atteggia a fuoriclasse e quando è necessario si compie la metamorfosi. Lorenzetti che a Cossato era stato u n vero m ostro, contro il Vigevano, non ha esitato a lavorare per la squadra sacrificandosi nel non facile compito di rifornitore di palloni. Il "geppetto ” si è mosso quasi in continuazione coprendo quella fascia centrale che sovente resta zona morta. Abbiamo parlato di Berta: quello che Massimo sta dando in questo campionato ha veramente del miracoloso. Sembra avere sette polmoni tanto è la carica agonistica. Domenica si è trasformato in un vero maratoneta coprendo tutto il rettangolo di gioco. Quale trasformazione in questo ragazzo forse troppo affrettatamente accusato di essere abile nel gioco di interdizione, ma non in quello di appoggio. Contro il Vigevano h a avuto spunti da grande campione ed il suo merito va oltre all’avere lavorato sapientemente la palla che h a consentito a Maldera di spezzare l’incantesimo. Cosa dire ad esempio su quella deviazione volante sul cross di Vanzini? L’augurio nostro è che il ragazzo regga allo sforzo al quale si sottopone domenicalmente. Avere un centrocampista del calibro di B erta è senza dubbio un grosso vantaggio, corbe lo è l’avere dato fiducia al "senato re” Vanzini. Su Franco sono state scritte cento cose ottime, altre ne saranno ancora impresse sulla carta. Quello che maggiormente colpisce nell’atleta è la serietà che Io contraddistingue. Le primavere sono parecchie, la carriera è stata lunga, ma oggi più di ieri sta ribadendo che... l’età non conta. La freschezza atletica che lo contraddistingue pare avere del miracoloso. Lo si accusava negli scorsi campionati di essere un dribblomane: con la maturità ha compreso che il calcio deve essere giocato all’essenziale, senza troppi fronzoli. E' un piacere vederlo sfrecciare sulla fascia laterale; saltare l'avversario e puntare decisamente verso la rete avversaria. Contro una squadra asseragliata davanti al proprio portiere era indispensabile allargare il gioco, costringere la difesa avversaria: Vanzini con le incursioni rapide ha creato le premesse per mettere in movimento i compagni stretti sovente tra due o tre biancotelesti. Se Vanzini resta un’ala pura che sfrutta il cross come conclusione natura le della fatica compiuta, Bianchi si direbbe che è un cesellatore che riesce a supplire alla mancanza di scatto con una abilità che trae in inganno lo stesso avversario. L’ex veneziano sa tornare al momento opportuno per iniziare l'azione dove è meno incisivo il controllo territoriale da parte dei rivali; sa appoggiare intelligentemente la sfera sull’uomo che può proseguire la manovra. Una spalla così abile potrebbe fare la fortuna di un centravanti che sappia inserirsi al momento giusto, in quei corridoi che si aprono quasi per forza naturale. Diverso il discorso per Musa che possiede classe ma che ha il maledetto vizio di cercare l’avversario quando invece potrebbe evitarlo. La nostra ala ha una "castagna ” che lascia il segno, ma non sempre la sfrutta in quanto cerca, prima di fare esplodere la botta la posizione d alla quale il fare centro Sembra una cosa naturale. Ottima la prova di Salvadori che Marchioro ha volutamente frenato nella propria centrocampo per non infoltire troppo gli spazi già troppo angusti per le nostre punte. Il ragazzo non lo si scopre solo oggi: ha fiato e spirito combattivo per cui b asta solo allentare la briglia per vederlo involarsi con la palla al piede. Il tanto discusso Maldera, in crescendo nelle ultime giornate, ha pennellato la gara con uno splendido gol: il ragazzo non è nuovo ad imprese del genere. La cura alla quale lo ha sottoposto Marchioro sta dando i primi risultati: grintoso, ma anche in possesso di una visione chiara del gioco sta rapidamente raggiungendo quella form a che lo scorso anno ne fece uno dei più forti difensori del girone. Il gol gli servirà certamente da tonico per i futuri impegni. Paparelli non ha mancato un colpo, ha fluidificato molto come del resto ha fatto Colombo che non avendo l’assillo di coprirsi le spalle non ha disdegnato puntate verso la rete dei vigevanesi. Non re sta che Pozzani: per il portiere è stata una domenica di assoluto riposo o quasi. Gli avanti biancocelesti lo hanno impegnato raramente tanto che h a vissuto la partita più da spettatore che da giocatore. Tutto bene anche se qualcosa si può ancora fare per migliorare la geometria del gioco (insistere ad esempio sugli improvvisi rovesciamenti di fronte) in vista del grande trittico che attende i grigi. Domenica avremo la prova del fuoco per questa Alessandria che scatena i fans: la trasferta di Padova è di quelle da prendere, come , si dice, con le molle. I patavini hanno sempre riservato ai grigi un’accoglienza piuttosto fredda per non dire poco sportiva. Nel campionato 1970-71 l'Alessandria che lottava con la Reggiana per la promozione in B fu sconfitta per uno a zero dopo che Sassaroli aveva fallito un calcio di rigore quando le squadre erano ancora sullo zero a zero. Alla fine i dirigenti e le loro auto furono bersagliati dai tifosi della città del Santo non solo... verbalmente. Nello scorso torneo i grigi conclusero sul 2 a 2. L’escalation dovrebbe continuare con un successo alessandrino. Auguriamocelo. Considerato il particolare momento, per questo viaggio in Veneto non dovrebbe mancare la massiccia partecipazione dei tifosi che vedono la serie cadetta a portata di mano. Se per l'Alessandria la decima giornata è ricca di incognite, per il Venezia i pericoli n o n mancano dovendo visitare quel campo di Seregno dove i ragazzi di Marchioro si aggiudicarono i primi due punti della stagione. I lombardi dopo quella sconfitta sono cresciuti per cui i lagunari troveranno una squadra più che m ai decisa a non lasciarsi mettere nel sacco. Se i grigi supereranno l’ostacolo indenni, la domenica successiva al "Moccagatta” ci sarà il tutto esaurito — indipendentemente da quanto faranno i veneziani — in quanto lo scontro con l’Udinese è di quelli che non si possono perdere. (Il Piccolo - Il Gattopardo) DECIDE IL TERZINO MALDERA - DOPO 79' DI ASSEDIO AL VIGEVANO Molti episodi emozionanti - Due traverse colpite dai grigi, un gol annullato, tre rigori negati Un'Alessandria tenace ed aggressiva che tuttavia ha dovuto lottare allo spasimo per piegare il sorprendente Vigevano. Una grande prova di volontà del grigi per contrastare la vigorosa prestazione dei lombardi. Sembrava un incontro facile, si è trasformato in urta lotta accesa conclusasi con la rete di un terzino dopo una decina di occasioni sfumate, due traverse, un gol annullato, almeno un paio di rigori negati ai padroni di casa. Al 79' il clima teso faceva presagire un finale drammatico. L'arbitro aveva già punito oltre misura l grigi e il Vigevano, aiutato anche da alcuni eccezionali interventi del portiere Carni, stava avviandosi verso un più che dignitoso pareggio. Un bagliore del mediano Berta, autore di un'entusiasmante serpentina, ha offerto al terzino Maldera la palla della vittoria. Risultato più che meritato per la squadra di Marchioro, da alcune settimane in costante progresso tecnico e, come il Venezia, ancora imbattuta sia in casa che in trasferta. I grigi non hanno più preziosismi inutili, il complesso è ben armonizzato, gioca con raziocinio, produce una mole di lavoro incessante. Berta e Salvadori sostengono il centrocampo con disimpegni e manovre veloci. Il laterale sinistro è talvolta fuori misura e non felice nel controllo, ma la sua presenza è determinante in quasi tutte le azioni propulsive. Musa e Vanzini hanno tonificato l'attacco con rapidi aggiramenti e dinamismo. Sempre pregevole e disinvolto il fraseggio di Lorenzetti ed ammirevoli impegno e collaborazione degli altri due attaccanti Muniteli e Bianchi. Purtuttavia l'agile manovru alessandrina ha cozzato contro un ostacolo quasi insuperabile. Il Vigevano, rafforzato dagli innesti del mediano del Fanfulla Scorletti e del centravanti livornese Pandolfl, ha resistito con bravura. Anche dopo aver perso Scorletti al 24' (sospetta commozione cerebrale per uno scontro con Colombo) e con l'intraprendente Schilliró zoppicante dal 70', l'undici blancoazzurro ha tenuto a freno l'assalto che l'Alessandria ha continuato a condurre con tutti i suol atleti. Il Vigevano è stato sicuramente favorito da alcune interpretazioni o sviste dell'arbitro ma è altrettanto vero che la sua difesa ha messo a disagio i grigi. Il dispositivo di sicurezza è saltato soltanto per l'unico atto di miopia dei terzini Groppi e Tonelll. Ecco alcuni episodi di un incontro quasi a senso unico. Ventesimo minuto: Tonelli sgambetta Lorenzetti e Musa batte la punizione dal limite. Il bolide piomba sulla traversa e rimbalza dietro le spalle del portiere che si gira fulmineo e blocca. L'Alessandria reclama il gol, l'arbitro fa proseguire. Nella successiva mischia ancora Musa tira da due metri e Carni compie una prodezza neutralizzando in volo. Ventiquattresimo minuto: Scorletti si scontra con Colombo e resta a terra intontito. Viene portalo negli spogliatoi in barella. Dopo qualche minuto si riprende ma il medico accerta sintomi di commozione cerebrale. Quarantacinquesimo minuto: incursione di Musa e servizio a Vanzini: l'ala sinistra si destreggia in area e scarica alle spalle del portiere. L'arbitro sostiene che l'attaccante s'è aiutato con una mano ed annulla. Al 46' ancora assalto dei padroni di casa e Maldera coglie in pieno la traversa. Quarantanovesimo minuto: l'Alessandria invade l'area biancoazzurra, un terzino compie fallo di mano e la palla schizza tra i piedi di Lorenzetti. L'arbitro non fischia il penalty e Lorenzetti tira con violenza ma Canzi è come sempre abilissimo. Al 51' nuovo fallo di mano non rilevato dt un difensore lombardo e clamoroso, addirittura, al 60': Musa piomba in area e viene caricato alle spalle. Il signor Baldoni concede la punizione a favore del Vigevano per simulazione. Al 79' quando i tifosi sono in ebollizione la rete decisiva: fuga sulla sinistra di Berta e dribbling che mette fuori causa due avversari. Il cross per Maldera è perfetto: da due metri il terzino grigio, non controllato, schiaccia di testa in rete. (La Stampa - Ed. Sport - Eros Mognon) Risultati: Cremonese - Padova 0-0 Legnano - Belluno 0 0 Parma - Solbiatese 1-1 Pro Vercelli - Rovereto 1-0 Savona - Piacenza 2-0 Trento - Triestina 3-1 Udinese - Cossatese 2-0 Venezia - Derthona 3-0 Verbania - Seregno 0 0 CLASSIFICA: Venezia p.14; Alessandria 13; Legnano, Udinese 12; Cremonese, Savona 11; Seregno, Padova, Pro Vercelli, Trento 10; Solbiatese, Parma 8; Cossatese, Rovereto, Triestina, Belluno 7; Derthona, Piacenza 6; Verbania 4; Vigevano 3 Marcatori: 5 reti: Prunecchi (Rovereto); 4 reti: M aioni (Pro Vercelli), Bergamo (Trento), Badari (Venezia); 3 reti: Lorenzetti e M usa (A lessandria), In ferrerà (Belluno), Poirè (Cossatese), Mongitore e Proietti /Legnano), Ardemagni (Savona), Pellizzari e Politti (Udinese), Scarpa e Serato (Venezia. Il punto sul campionato La Cossatese a Udine si è arresa con onore perdendo la partita per 2-0: prima rete di Pellizzari e raddoppio di Zanin. Vittoria, di misura, della Pro Vercelli contro il Rovereto: la prova dei vercellesi ha soddisfatto l'allenatore, tanto impegno, volontà e un pò di sfortuna. Risultato in bianco tra Verbania e Seregno: il risultato ha castigato maggiormente la squadra ospite mentre i locali hanno inserito molti ragazzi giovani. il Derthona è sceso in campo con l'intento di strappare il risultato di parità sul campo del Venezia: ci sono stati due espulsi tra gli ospiti Cipelli e Consolandi.