Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1972/1973
Serie C
10-12-1972 - Giornata: 13 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Pro Vercelli US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 20. Lorenzetti G.[A], 63. Bianchi B.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Mayer Bruno, Berta Massimo [76. Di Brino Marcello], Colombo Antonio, Salvadori Roberto, Musa Ezio, Manueli Luigi, Bianchi Bruno, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Croci Claudio All.: Marchioro Giuseppe

Formazione avversaria
Pro Vercelli: Castellazzi, Benassi, Valdinoci, Jussich, Bonni, Rossetti, Rossi, Stara, Tonelli, Bonanomi, Maioni. A disp.: Caligaris, Balocco. All: Sassi Luciano

Arbitro: Vannucchi Vittorio (Bologna)
Note
Ammoniti: Stara [P], Vanzini [A] Berta [A]. Spettatori: 9.000 circa di cui paganti 6.515, per un incasso lordo di lire 10 milioni 668.700. Nebbia piuttosto fitta all’inizio della partita, che però si è poi diradata consentendo la disputa dell’incontro con discreta visibilità; fondo del campo buono. Inizio gara ore 14.30

Commento
LA TREDICESIMA GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE C — GIRONE A — HA PORTATO FORTUNA AI GRIGI DI MARCHIORO Il «rullo compressore» grigio stritola le bianche casacche La cabala, quest’anno, continua ad essere propizia all’Alessandria che "salta” gli ostacoli con una facilità irrisoria o quasi. L’attesa per questo secondo derby stagionale(il primo con il Derthona era stato vinto a ruota libera o quasi) era vivissima in tutti gli ambienti sportivi cittadini. La Pro Vercelli dopo la quaterna — sempre per restare in temi balistici— di Coppa Italia, avrebbero adottato tutte le precauzioni per evitare un cappotto se la stagione consiglia... abiti piuttosto pesanti. Il d. t. dei vercellesi Facchini in fatti non è rimasto indifferente davanti a quel rovescio piuttosto clamoroso. La tattica prudenziale dei vercellesi non ha sortito l’effetto sperato. Solo la nebbia avrebbe potuto fermare la marcia degli orsacchiotti, ma neppure l’inclemenza del tempo ha voluto allearsi con gli ospiti. L 'Alessandria ha così colto la quarta meritata vittoria al Moccagatta, divenuto negli ultimi tempi piuttosto indigesto per le form azioni ospiti. Il successo nel derby consente a capitan Colombo e ai suoi compagni, di riprendere il cammino solitario verso la tanta sospirata promozione in serie B. Il Venezia dopo avere disputato due partite casalinghe (Trento e Verbania, vincendole di stretta misura) è stato sconfitto al Tardini di Parma dove l’Alessandria era riuscita a strappare un prezioso punto dopo essere andata in vantaggio per prima. Caduti i neroverdi sull’insidioso campo emiliano, alle spalle dei grigi sono rinvenuti la sorprendente Cremonese (ora a quota 18 con il Venezia), Savona e Udinese tornati prepotentemente al successo pieno. Queste ultime due form azioni veleggiano a 17 punti. In media inglese nessuna delle avversarie h a fatto passi avanti: Il Venezia è sceso ulteriormente e ora si trova a —2 mentre i grigi mantengono il + 1 che ben si addice alle squadre che puntano al salto nella serie superiore o allo scudetto. L'Alessandria affronterà, prima della sosta del campionato (domenica 31 dicembre non si giocherà), il Verbania in trasferta e la Triestina al Moccagatta. Come abbiamo scritto la scorsa settimana i "n o stri” potrebbero incamerare i quattro punti. Se l’obiettivo sarà raggiunto, Marchioro ed i suoi ragazzi faranno veramente un bel regalo al Commissario straordinario Sacco, ai suoi collaboratori e alle migliaia di sportivi che seguono le imprese della nuova Alessandria edizione 1972.73. La marcia degli alessandrini appare veramente sicura: basta dare uno sguardo alla classifica per convincersene. Sinora sono state disputate sei gare in casa e sette fuori. Al Moccagatta sono stati racimolati dieci punti (quattro vittorie e due pareggi) ed altrettanti in trasferta (tre vittorie e quattro pareggi) per un totale complessivo di venti. La squadra ha risposto veramente alle aspettative dei fans con una progressione che torna a tutto onore di Marchioro, che si è assunto il non facile onere di pilotare la barca grigia verso quel traguardo mancato per un soffio da Manente due anni orsono e in modo più clamoroso lo scorso anno, d a David che è andato a cercare il rilancio come allenatore nella Casertana. Il mister dopo avere resistito alla tentazione dell’ingaggio che gli veniva offerto da una squadra di serie B, la Reggina, ha preferito tentare la carta del successo personale con un a form azione di serie C. La serie c a detta (che potrebbe essere accompagnata dal Seminatore d'oro) è ora a portata di mano. Se al Commissario straordinario Sacco spetta il merito di non avere badato a spese per mettere a disposizione del tecnico un buon organico, a Marchioro va il riconoscimento per quanto ha saputo fare in questi mesi. Con una squadra rinnovata per sette undicesimi ha saputo forgiarla in un tempo relativamente breve senza traumi psicologici. Contro la Pro Vercelli, avversario tradizionale, giunto in Alessandrria con un buon seguito di tifosi, il mister ha disposto ancora una volta le sue pedine nel modo migliore. « Era una partita che bisognava vincere, ha confermato Marchioro, con molta disciplina tattica. Si sapeva che i bianchi non sarebbero venuti a Moccagatta disposti a cederci il passo. Con una copertura stretta era indispensabile manovrare sulle estreme e così è stato fatto ». Il risultato di due a zero convalida l’asserto del tecnico il quale non ha esitato a riconoscere che « è stata una delle migliori partite giocate dai grigi ». Il mister alla vigilia della gara doveva risolvere un solo dubbio: quello dello stopper. i Paparelli o Colombo? Senza indugio ha preferito il secondo anche se gli piangeva il cuore al solo pensiero del sacrificio di Paparelli » che pure sinora gli ha dato molte soddisfazioni. La scelta è s tata motivata dal fatto che l’uomo da controllare — Tonelli — è un tipo piuttosto rude che ha la sua arma migliore nello scatto. Il capitano pur difettando in fatto di mobilità lo ha controllato con la consueta grinta lasciandogli per tanto poco spazio per la manovra. Il "sacrificio” di Paparelli è stato compensato dalla grinta di Colombo che ha saputo mettere in difficoltà la punta vercellese. Per il resto ha confermato in blocco i ragazzi delle ultime partite con la sola variante del ritorno di Musa che aveva scontato la giornata di squalifica. Per quanto concerne la disposizione tattica, Vanzini è tornato ad essere l’uomo che manovra sulle fasce pronto ad inserirsi tra le maglie avversarie come a retrocedere per d are un contributo agli uomini della difesa. Sulla destra ha posto Bianchi come punta fissa, sostenuta da Musa che doveva curare ili centrocampo unitamente a Manueli il quale per le sue caratteristiche tecniche, ha bisogno di spazio per ingranare la quarta e filtrare negli spazi che si rendevano liberi in fase di offesa. Appostato al centro, Lorenzetti che si teneva piuttosto lontano d alla zona calda, proprio allo scopo di sfruttare i palloni che Vanzini e Bianchi avrebbero indirizzato al centro. Salvadori che è ormai divenuto un a colonna è rimasto in zona, pronto a sua volta, ad entrare nel vivo della retroguardia vercellese con lunghe sgroppate che servono a portare lo scompiglio. L’unico a trovarsi in difficoltà e stato Berta, costretto questa volta a controllare Rossi che giocando prevalentemente come uomo di punta, non gli ha consentito quella libertà di manovra che sinora gli aveva permesso di dare un apporto notevole non solo al centrocampo, ma alle stesse punte. li libero Mayer si è mosso con la consueta autorevolezza anche se in qualche occasione avrebbe potuto imprimere maggiore consistenza alle azioni fluidificanti. Buon franco bollatore è apparso Maldera che nel clima rovente della bagarre ritrova tecnica e volontà per mettere in difficoltà il diretto avversario. Concludiamo con Pozzani che, grazie alla cerniera difensiva, è stato chiamato al lavoro raramente e su tiri mai pericolosi. Il portiere ha tuttavia dimostrato prontezza di riflessi nelle uscite alte. L’Alessandria con questo schieramento più che mai adeguato alla circostanza — i vercellesi si erano preoccupati di infoltire notevolmente il centro campo per filtrare le offensive dei grigi — ha iniziato la partita molto accortamente, senza premere eccessivamente anche allo scopo di non sprecare inutili energie che sarebbero tornate comode nella seconda fase della contesa. La dinamicità delle manovre seppure frenata dalla poco mobilità di Bianchi ha subito costretto i vercellesi a non modificare la tattica iniziale. La mobilità di Vanzini che scorazzava su entrambi i settori dell’attacco pronto a raccogliere il passaggio del compagno per poi rilanciare la sfera al centro hanno creato le premesse del primo gol giunto alla mezz’ora. In precedenza c’era stata una traversa colpita da Manueli — su punizione — che aveva fatto squillare il campanello d’allarme per Castellazzi che non è certo un portiere sprovveduto. Veniamo al gol dei grigi che ha fatto esplodere per la sua perfetta elaborazione i novemila spettatori (incasso 10.600.000 lire) assiepati sugli spalti nonostante la giornata prettamente invernale. Vanzini portatosi sulla linea di fondo, con uno stretto dribbling, si è liberato del proprio angelo custode Benassi, crossando verso il centro dell'area dove stava sopraggiungendo Lorenzetti. La mezz’ala con perfetta scelta di tempo, pur da posizione angolata e con alcuni avversari che stavano rinvenendo per chiudergli il corridoio ha colpito di precisione con il sinistro: ne è scaturito un tiro a mezz’altezza che ha nettamente sorpreso il portiere che nulla ha potuto fermare quella palla diabolica. Sull’uno a zero l ’orizzonte si è veramente schiarito in quanto la squadra ha ritrovato lo smalto delle prestazioni migliori. Nella ripresa in fatti lo stesso Bianchi è apparso trasformato, sia in fatto di mobilità che di appoggio alle triangolazioni dei compagni. I grigi do. po avere sfiorato il raddoppio con Vanzini — che colpiva la base del montante dopo avere superato il portiere in uscita — pervenivano al 17’ alla seconda marcatura , quella della sicurezza. Questa volta era Manueli a ripetere la prodezza del primo di Vanzini: il giovane alessandrino si districava abilmente a fondo campo poi effettuava il cross che Bianchi sfruttava approfittando dell’incertezza di Castellazzi che si era stranamente fermato pensando che il pallone fosse uscito sul centro della mezz’ala "rientrando ” in quanto carico d ’effetto. Il segnalinee, a dire il vero, non aveva avuto esitazioni nel dirigersi verso il centro campo, convalidando così la rete. Il d .t. Facchini ha sostenuto, a fine partita, la tesi dei suoi giocato riaccusando pertanto il direttore di gara Vannucchi di non avere annullato la rete. Sul due a zero il risultato non ha subito ulteriori scossoni. L ’Alessandria in fatti ritenendosi paga del bottino non ha insistito oltre anche per evitare di esporsi eccessivamente agli interventi a volte piuttosto rudi dei vercellesi. Marchioro alla mezz’ora aveva sostituito Berta con Di Brino per evitare che i rapporti tra il terzino e Rossi si surriscaldassero ulteriormente. L’arbitro infatti, sino a quel momento, aveva richiamato unicamente l'alessandrino dimenticandosi Che l'attaccante è uno di quei tipetti nervosi a cui piace innervosire il proprio avversario con una serie di piccoli falli che pur non dando nell’occhio ottengono risultati notevoli sul piano psicologico. I meriti dell’Alessandria sono stati riconosciuti, seppure a denti stretti, da Facchini che dopo avere ricordato che i grigi sono andati a segno nel primo tempo con un solo tiro ha subito aggiunto: « l’Aiessandria è stata grandissima. Per noi la partita è finita dopo il gol di Lorenzetti. Quella rete ha subito fatto spostare l’ago della bilancia a favore dei padroni di casa. E’ la migliore Alessandria vista in questi ultimi anni: il merito spetta a chi la guida e a chi la comanda ». Con questo commento il tecnico vercellese ha chiuso il discorso con i giornalisti. A Facchini il merito di avere difeso le sue idee con uno spirito veramente olimpico che gli fa certamente onore. Con i mandrogni soli al comando della graduatoria si attende la quattordicesima giornata. Domenica si gioca a Verbania che proprio dopo tredici giornate ha assaporato la gioia del primo successo stagionale. (Il Piccolo - Il Gattopardo) UN'ABILE DERBY PER I GRIGI SCONFITTA (2-0) LA PRO VERCELLI Un gol per tempo: Lorenzetti e Bianchi ed una traversa di Manueli - Tonelli annullato da Colombo Quattro gol in Coppa Italia, due in campionato o nessuno al passivo. Questo il bilancio dell'Alessandria con la Pro Vercelli. Un bilancio nettamente attivo non .soltanto sul piano dei risultati ma anche su quello del gioco. Battendo per 2 a 0 in un non facile derby i bianchi di Facchini e Bellomo, i grigi (oggi in maglia rossa per dovere d'ospitalità) hanno ulteriormente confermato lo loro ambizioni ed allo stesso tempo cancellato la brutta impressione fornita domenica scorsa a Solbiate. Il riscatto degli uomini di Marchioro è stato ancora più brillante del previsto, poiché la Pro Vercelli non si è certamente presentata al « Moccagatta » nel panni di chi è già battuto In partenza, ma ha lottato sino in fondo con la speranza almeno di conseguire il pareggio. Ne è scaturita, da parte di Lorenzetti e compagni, ima prova intelligente di perfetto adattamento all'avversario. I grigi non hanno attaccato forsennatamente cercando con ostinazione la risoluzione di forza, come era accaduto altre volte, ma si sono limitati a controllare l'incontro mantenendo sempre l'iniziativa con una manovra ariosa e tatticamente validissima. La risultanza più evidente di questo derby di provincia fra le duo ex grandi del nostro calcio (mancato in parte sotto il profilo del pubblico: soltanto 6500 paganti per un incasso di poco superiore ai dieci milioni a causa della nebbia minacciosa che ha coperto l'intera zona alessandrina sin dalla mattinata) e quella che la formazione adottata oggi da Marchioro, è la più giusta, la più idonea alla squadra. Salvo qualche variante in posizioni-non chiave. l'Alessandria, giocando con gli undici uomini impegnati oggi, può veramente aspirare alla promozione. Marchioro ha visto bene facendo giocare Colombo (veramente perfetto) su Tonelli ed ha indovinalo a mantenere la coppia Salvadori-Berta in posizione arretrala. Poco conta se Berta, dovendo fare necessariamente soltanto il terzino perché opposto al guizzante Rossi, è apparso meno cosi nativo del solito. Fra Salvadori, Manueli e Lorenzetti ce n'era d'avanzo per costruire un'azione dopo l'altra. Con Vanzini e Bianchi sempre pronti a tornare indietro e Musa pericolosissimo in velocità e sul dribbling, forzatamente la Pro Vercelli doveva trovarsi in difficoltà. In difesa poi gli alessandrini non hanno commesso errori ed il 2 a 0 è venuto praticamente da solo. La Pro Vercelli dal canto suo non è stata inferiore alle aspettative. Si è tolta di dosso il cliché della squadra troppo facile da battere in trasferta, ha lottato con caparbietà e in qualche occasione anche con durezza ma ha dovuto cedere alla maggiore classe ed alla superiorità tecnica avversaria. Le due punte Tonelli e Mainili hanno fatto il possibile ma la « ragnatela che i grigi avevano a centrocampo non ha permesso che venissero rifornite a sufficienza. La cronaca fa registrare il primo pericolo per i vercellesi all'11 di gioco. Manueli su punizione. poco avanti il limite dell'area, lascia partire un gran tiro che colpisce la parte alta della traversa e finisce sul fondo. Dieci minuti dopo Lorenzetti effettua un passaggio smarcante per Colombo ma lo stopper calcia alto in corsa. Al 30' però l'interno ha un'occasione a sua volta e non se la lascia sfuggire. Grande azione sulla sinistra di Vanzini. L'ala giunge sin sulla linea di fondo, si libera per due volte di Valdinoci e poi lascia partire un « rasoterra » verso il centro. Arriva in corsa Lorenzetti che di sinistro spara un perfetto « tiro trasversale n che si insacca nella rete, 1-1 il sinistra di Castellazzi. Dopo il gol non si ferma la spinta dell'Alessandria, ma si arriva al riposo senza altre azioni di rilievo. La ripresa vede ancora i grigi all'attacco mentre la Pro Vercelli cerca il contropiede senza trovarlo. Al 6', con Castellazzi fuori causa. Rossetti mette in corner bravamente e poi ancora il portiere dei bianchi esce sui piedi di Lorenzetti al 13'. Quattro minuti dopo il gol del 2 a 0. Manueli si spingo in avanti e « crossa » dal limite. I vercellesi hanno forse l'impressione che la palla sia uscita dal u fondo e si fermano interdetti, ma l'azione continua. Entra Bianchi che di testa mette a segno. Castellazzi respinge il pallone già dentro alla porta. Arriva ancora Lorenzetti che ribatte definitivamente in gol. ma il merito della rete va senz'altro attribuito a Bianchi. Al 36' il momento forse più pericoloso per l'Alessandria. L'arbitro Vannucchi non vede Mayer appostato di fianco ad un palo all'interno della porta e fischia un fuori-gioco contro i vercellesi mentre il pallone era ancora in loro possesso. L'arbitro riconosce l'errore e ordina « due salti » in area » dei grigi. Si forma una gran mischia come quelle del rugby. Il pallone però esce da una selva di gambe per finire nelle pronte mani di Pozzani. Cinque minuti prima del termine c'è ancora un tiro di Stara fuori di poco e poi tutti negli spogliatoi. Ora l'Alessandria guida nuovamente la classifica del girone A della serie C. Domenica è in programma per l grigi la non impossibile trasferta a Verbania. mentre Udinese e Venezia se la vedranno fra loro. Sarebbe l'occasione per prender il « volo verso la promozione. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) Risultati: Cossatese - Derthona 0-0 Cremonese - Solbiatese 3-0 Legnano - Triestina 0-0 Padova – Belluno 1-1 Parma – Venezia 1-0 Savona – Seregno 2-1 Trento – Piacenza 0-0 Udinese – Rovereto 1-0 Verbania – Vigevano 1-0 CLASSIFICA — Alessandria p. 20; Venezia, Cremonese, 18; Udinese, Savona, 17; Legnano, Parma, 15; Seregno, 14; Pro Vercelli, Derthona, 13; Cossatese, Trento e Padova, 12; Belluno, Solbiatese, 11; Rovereto, Triestina, 10; Piacenza, Vigevano, 8; Verbania, 6 Marcatori: 7 reti: Prunecchi (Rovereto); 5 reti: Bianchi (Alessandria); 4 reti: Musa e Lorcnzetti (Alessandria); Inferrerà (Belluno): Mondoniico (Cremonese); Cliotira (Padova); Maioni (Pro Vercelli); Ardem agni (Savona); Fumagalli (Solbiatese); Bergamo (Trento); Badari, Scarpa e Serato (Venezia): 3 reti: Poirè (Cossatese): Carminati (Cremonese) ; Proietti e Mongitore (Legnano); Sega (Parma); Bonanomi (Pro Vercelli); Corbellini (Savona); D'Alessi (Triestina); Peiiizzari e Politti (Udinese); Schillirò (Vigevano) Il punto sul campionato Il Parma ha battuto la capolista Venezia, grazie ad un primo tempo meraviglioso in cui il centrocampo è stato dinamico e propulsivo costruendo incessantemente azioni da gol. Cinque espulsi e nervi tesi nel match tra Savona e Seregno: i liguri hanno rimontato il vantaggio iniziale, in quattro minuti dei lombardi vincendo la gara. Il Verbania ha battuto il Vigevano tirando un sospiro di sollievo con una prestazione non convincente. Nulla di fatto tra Cossatese e Derthona: entrambe le squadre erano soddisfatte per aver mantenuto una posizione tranquilla in classifica.