Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1972/1973
Serie C
17-12-1972 - Giornata: 14 - Verbania - dei Pini


Verbania AS - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Mayer Bruno, Berta Massimo, Paparelli Ezio, Salvadori Roberto, Musa Ezio [67. Di Brino Marcello], Manueli Luigi, Bianchi Bruno, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Croci Claudio All.: Marchioro Giuseppe

Formazione avversaria
Verbania: Fellini, Andreoli, Galimberti, Marforio, Perego, Bagnoli, Tedoldi, Cavallino, Abate II, Reali, Pellegrino. A disp.: Barovero, Vergani. All: Magistrelli Italo Luigi

Arbitro: Martinelli (Catanzaro)
Note
Ammoniti: Abbate II [V], Di Bruno [V] Spettatori: 2500 circa (numerosi gli alessandrini) di cui 2112 paganti, per un incasso di L. 2.437.000. Angoli: 4-5 Giornata di sole, ma fredda; fondo del terreno un poco accidentato Inizio gara ore 14.30

Commento
SCIUPA VANZINI E I «GRIGI» DIVIDONO LA POSTA A VERBANIA Il Verbania è riuscito nell’impresa che altre squadre di maggior blasone avevano fallito: ha fermato l’imbattuta Alessandria, la grande favorita alla promozione in serie B. Alla vigilia dell’incontro, si sapeva che l’undici di Magistrelli si sarebbe battuto con la forza della disperazione per imbrigliare gli alessandrini, reduci dalla sonante vittoria con la Pro Vercelli. Marchioro, che per due anni allenò la compagine ” bianco - cerchiata ”, non nascondeva sabato la sua preoccupazione per quella che poteva essere una gara trabocchetto. I padroni di casa, dopo mesi di astinenza, erano riusciti ad assaporare la gioia della prima vittoria stagionale: sull’entusiasmo non avrebbero rinunciato a cercare di fare lo sgambetto alla capolista. La suddivisione dei punti, sul piano pratico, non ha danneggiato l’Alessandria che continua a guidare la classifica dall'alto del suo + 1 in media inglese, mentre il Venezia si trova staccato a — 2, il che significa che i lagunari devono vincere almeno due gare in trasferta per avvicinarsi ai grigi. I nero-verdi che ricevevano l'ambiziosa Udinese si sono assicurati con il solito gol l’intera posta. Le zebrette che in trasferta sembrano soffrire di un complesso di inferiorità, hanno perduto nuovamente terreno nei confronti dei primi della classe. La stessa cosa è accaduta a Cremonese e Savona. Gli emiliani che sinora avevano evidenziato una difesa piuttosto ermetica sono crollati senza attenuanti a Vercelli. I bianchi dopo la battuta d’arresto subita al Moccagatta ripresisi prontamente hanno infilato nella porta avversaria ben quattro palloni. Il Savona che giocava In trasferta a Rovereto, si è inchinato davanti all’avversario perdendo il contatto con la coppia Alessandria-Venezia. Il campionato ad una giornata dalla prima sospensione, deve risolvere ancora molti dubbi anche se l'Alessandria in queste prime 14 partite ha ampiamente dimostrato di essere la compagine più solidale di tutta la brigata. Domenica al Moccagatta giunge, per l'ultima .partita dell'anno, la Triestina di De Luca; i rossoalabardati navigano in acque piuttosto burrascose per cui è facile prevedere che innalzeranno davanti al proprio portiere la solita saracinesca. Per gli avanti alessandrini non sarà impresa facile mettere sotto l’avversario, ma la vittoria è, come sempre, d’obbligo. Nell'ultima trasferta dell’anno l'attacco mandrogno si è inceppato: non accadeva dall’8 ottobre. Quella domenica i grigi non riuscirono a passare con il Savona e, allo scadere dei novanta minuti, il risultato era ancora inchiodato sullo zero a zero. Le punte alessandrine si erano poi svegliate e nessuna difesa era più riuscita a contenere le sfuriate di Bianchi, Vanzini, Lorenzetti e compagni. Quali le cause che hanno determinato l'inceppamento dei goleador mandrogni? Marchierò era stato costretto ad apportare una sola modifica allo schieramento vittorioso nel derby: capitan Colombo colpito duro al ginocchio destro nel settimanale allenamento di Frascarolo aveva dovuto dichiarare forfait. Sulla sostituzione non ha avuto dubbi per cui la scelta è caduta su Paparelli, che in più di un'occasione ha dimostrato di reggere assai bene nel ruolo di stopper. La stessa squadra che ha dato molto filo da torcere a Padova, Udinese. Il primo grave handicap che ha influito negativamente sulla prestazione lo si può addebitare allo stato del terreno: il sole che ha fatto la sua comparsa dopo la nebbia e il freddo ha allentato il rettangolo di gioco rendendo difficile sia lo scatto che il controllo della palla. I pesi "piuma” della squadra si sono trovati subito in difficoltà: prendete ad esempio Vanzini che dopo un avvio sostenuto ha gettato la spugna dopo una mezz’ora. Certo, sarebbe bastato che in questo lasso i tempo, gli alessandrini fossero riusciti a concludere positivamente una delle molte azioni costruite sotto la porta di Fellini. Vanzini predilige terreni asciutti in quanto può svariare su entrambe le fasce, tornare a centrocampo per dare il via alle azioni offensive. Quando il terreno è infido l’azione di Franco, pur sempre generoso, non riesce ad avere quella freschezza che gli sportivi ben conoscono. L'apporlo del giocatore alla manovra corale è conosciuta: non è infatti l'ala che resta in zona ad attendere il lancio del compagno per poi concludere. Il "vedo" scende invece nella propria area, ricupera la palla poi riparte scambiandola con la sua spalla in attesa di ricevere poi il passaggio nella trequarti avversaria. Quando il movimento viene rallentato tutto il complesso ne soffre come già -era accaduto a Solbiate dove Franco, assente io squalificato Musa, svolse un compito esclusivamente di punta senza preoccuparsi di quanto avveniva alle proprie spalle. Con un Vanzini messo in difficoltà dal fondo allentato, i grigi hanno accusato il colpo in particolare nella seconda frazione di gioco. Nel primo tempo infatti la Alessandria è riuscita a creare almeno due grosse occasioni da rete fallendole veramente per un soffio. La spinta offensiva sarebbe stata assai più incisiva se Bianchi fosse stato più mobile, più attivo nel prendere parte alle triangolazioni dei compagni. L'ex veneziano ha invece lasciato alquanto a desiderare: venendo meno il movimento che costituisce il punto di forza dei ragazzi alessandrini tutto il complesso, alla distanza, ne ha risentito in modo piuttosto rilevante. Marchioro alla fine della partita non ha esitato a riconoscere che si è costruito un numero inferiore di azioni rispetto alla precedente trasferta di Solbiate che si era conclusa sull'uno a uno dopo che i grigi erano passati a condurre con Salvadori. « La gara non è certo stata di quelle positive, ma alla fine se valutiamo l'andamento globale ci accorgiamo che non possiamo neppure definirla negativa, il terreno che frenava lo slancio ha costituito un handicap non indifferente. Contro avevano un Verbania — ha aggiunto l'allenatore — generoso e volitivo che si è battuto con quante energie aveva in corpo. Nonostante ciò abbiamo costruito alcune occasioni da rete che avrebbero potuto capovolgere il risultato. Mancate le reti la squadra è andata man mano spegnendosi, mantenendo una certa superiorità rispetto all'avversario che è riuscito a fare vacillare la nostra retroguardia la quale si è districata sempre con ordine tanto è vero che Pozzani è intervenuto senza eccessive difficoltà quando le punte del Verbania lo hanno chiamato in causa ». Per quale motivo ha sostituito nella ripresa Musa con Di Brino che non è certo un attaccante? « La nostra punta ha sentito eccessivamente la marcatura stretta di Galimberti. Musa non è riuscito ad ingranare la marcia e alla fine ho preferito mettere dentro Di Brino ». Dalle parole del tecnico si arguisce che la prova di Musa non è stata certamente di quelle maiuscole. Il ragazzo in questi ultimi tempi pare avere perduto quella grinta che io aveva contraddistinto nelle partite dì Coppa Italia e successivamente nella fase iniziale del campionato. Nell’allenamento di giovedì si era messo in luce siglando ben quattro gol: nelle gare ufficiali invece le reti le mette a segno con il contagocce. Un appannamento temporaneo? Lo speriamo vivamente conoscendo le indubbie capacità del ragazzo che resta uno dei fulcri dell'Alessandria. Bene è andato invece Lorenzetti che se la vedeva con un Andreotti un giocatore battagliero. Il Beppe nonostante l'attenta sorveglianza si è districato assai bene tanto che alla fine è stato indicato come tra i migliori della compagine alessandrina. A centrocampo Salvadori e Berta si sono confermati: su questi due giovani non sussistono dubbi di sorta. Per questa Alessandria che punta decisamente alla vittoria finale l’apporto dei due centrocampisti è veramente determinante come lo è quello di Manueli che a Verbania ha disputato altri novanta minuti veramente incisivi. Il ragazzo pare avere calzato veramente gli stivali delle sette leghe: per il mister una bella soddisfazione. Senza pecche i settori arretrati della squadra che hanno tenuto a bada, con una certa qual sufficienza, le puntate offensive dei padroni di casa. Una partita dunque senza infamia e senza loda che consente a Berla ed ai suoi compagni di restare in cima alla classifica ad attendere la venuta della Triestina la quale giunge al Moccagatta con il dente veramente avvelenato. Cosa dice Marchioro dell'attuale andamento del campionato? « Il risultato che più mi ha colpito è senza dubbio quello di Vercelli dove la Cremonese è veramente naufragata in modo clamoroso. La sconfitta degli enùliani restringe, per il momento, il campo delle squadre concorrenti alla serie B. Sinora i grigiorosso erano riusciti, seppure alla chetichella, a raggiungere le prime piazze della graduatoria. Un risultato positivo a Vercelli avrebbe dato maggior fiato alle speranze segrete dei giocatori di incunearsi tra noi e il Venezia. Se debbo essere sincero la Cremonese incominciava a preoccuparmi. Il Venezia dal canto suo pare avere eliminato un altro diretto concorrente l’Udinese che ha perduto i due confronti decisivi per il rilancio definitivo. Una buona notizia pure da Rovereto dove il Savona ha subito un’altra battuta di arresto ». « Tutto secondo i piani prestabiliti? « il campionato è ancora lungo per cui è arduo fare un pronostico a lunga distanza. La situazione per il momento ci è favorevole: vedremo con l’inizio dell'anno nuovo. Il nostro obiettivo attuale resta quello di battere la Triestina se non altro per fare un regalo all’ing. Sacco, ai suoi collaboratori e agli sportivi che sinora ci hanno seguito con molto entusiasmo. Non possiamo permetterci di rovinare il Natale a tanti amici. Visto che avremo poi una settimana di tregua l'impresa non pare impossibile ». Triestina permettendolo l’Alessandria dovrebbe avere domenica sera 23 punti in classifica. Restereranno da disputare ancora quattro partite. Sono in palio altri otto punti. I grigi puntano a quota 29 prima di iniziare il giro di boa: non sarà impresa facile visto che alla ripresa delle ostilità si recheranno (7 gennaio) a Rovereto, riceveranno poi la Cremonese dopodiché saranno nuovamente in trasferta a Legnano. Si chiuderà il girone di andata con la partitissima al Moccagatta tra Alessandria e Venezia, uno scontro che può valere veramente la promozione in serie B anche se resterà da disputare l'intero girone di ritorno. Se l'undici di Marchioro riuscirà a mettere sotto i lagunari il cammino verso l’ambito traguardo si concretizzerà maggiormente. Torniamo al prossimo impegno di domenica: il mister sta seguendo attentamente le prove del centravanti Cini. « Il ragazzo questa settimana si allenerà con i compagni: è ormai clinicamente guarito per cui lo sottoporrò ad una preparazione piuttosto... intensiva »; E’ probabile un esordio dell'ex genoano con i giuliani? E’ difficile a dirsi in quanto è lontano dai campi di gioco da almeno due mesi. Sarei ben lieto di poterlo utilizzare, ma contro i rosso-alabardati non possiamo rischiare. E' tuttavia ancora presto per potere parlare della formazione della prossima domenica ». Marchioro punta evidentemente alla conferma dei ragazzi i quali hanno affrontato gli ultimi uomini che hanno contribuito a mantenere l’imbattibilità dell’Alessandria nonostante gli avversari abbiano fatto veramente i salti mortali per mettere in ginocchio il vecchio Orso grigio che continua a sprizzare salute da tutti i pori. Sulle vitalità dei ragazzi non esistono dubbi anche dopo il pareggio di Verbania. « L’importante, diceva un tifoso accanito, è non perdere. In trasferta un punto serve sempre quando non si può incasellare i due in programma. La media inglese, come dicono gli esperti, è dalla nostra parte. Non facciamo un dramma perché non si è vinto. Il campionato è bello anche per queste incertezze che costellano il cammino delle varie squadre. Non incappano forse in giornate storte anche Juventus, Milan e Inter? Niente paura l'Alessandria è sempre la stessa. Concediamole ampia fiducia ». La fiducia, a dire il vero, non è certo venuta meno dopo il pareggio in riva al lago. L’undici di Marchioro ha dimostrato in più di una occasione quali sono veramente le chance. Aggiungiamo che i grigi soffrono più le squadre deboli che le forti: le prime concedono poco al gioco, le seconde invece solleticano la verve (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'Alessandria non passa a verbania GRIGI IN PANNE (0-0) I biancocerchiati sono apparsi in ripresa - Ottimo Tedoldi - Tra gli alessandrini sono Vanzini in evidenza Alessandria con l'attacco in panne e a disagio per il ritmo del Verbania; i biancocerchiati in netto miglioramento ma tecnicamente meno dotati degli avversari. L'incontro non poteva avere risultato diverso dal pareggio. Le dichiarazioni dei due allenatori sull'esito della gara non lasciano dubbi. Dice Marchioro: « Non perdiamo da ventun domeniche. Non è la fine del mondo si per ima volta non riusciamo a fare un gol ». Magistrelli sostiene: « In due incontri abbiamo fatto tre punti. Uno soltanto con la capolista Alessandria, ma ci sembra di aver compiuto passi da gigante ». I grigi non sono parsi nella giornata più idonea per contrastare il Verbania, ritornato al gioco vecchia maniera basato essenzialmente sul ritmo e sulla decisione. L'Alessandria ha avuto un avvio cauto e ha badato soprattutto ad evitare sorprese. In difesa ha corso pochi rischi, nel primo tempo non ha nemmeno fatto ricorso ad accorgimenti speciali per rafforzare le retrovie. Gli attaccanti hanno avuto ampie possibilità di aggredire i biancocerchiati. Ma soltanto Vanzini. per quasi mezz'ora irresistibile, e a tratti gli interni Manueli e Lorenzetti. sono riusciti ad impostare alcune azioni pericolose. Gli altri due. Bianchì e soprattutto Musa, poi sostituito da Di Brino, hanno svolto un ruolo mediocre, imprecisi nei passaggi, lenti nello scambio, innocui nel dribbling e nel takle. Poco appoggiato dai compagni. Vanzini ha finito con l'affievolire la sua manovra. Lorenzetli e Manueli con ti passare dei minuti hanno preferito mantenere una posizione più arretrata e limitare le incursioni in area biancocerchiata. Del resto I non potevano aver altra scelta: dall'inizio della ripresa il Verbania aveva assunto il controllo del gioco e si era spinto all'attacco con l'intera squadra. Nel Verbania Galimberti. Martorio e Cavallino non hanno lesinato sforzi per rifornire palloni alle « punte »; ma l'inesperienza, qualche malinteso, il nervosismo hanno impedito la conclusione. L'atleta di maggiore spicco è parso ancora una volta Tedoldi. sostenuto con apprezzabile lucidità da Reali. Abate li e Pellegrino hanno alternato buoni spunti a maldestri tentativi di soluzione personale o di scambi veloci. Verso il finale l'azione biancocerchiata si è sviluppata con maggiore fluidità. Gli inserimenti di Marforio. Bagnoli e persino dello « stopper » Perego hanno fatto vacillare la difesa dei grigi. Ma in sostanza il portiere Pozzani è stato chiamato al lavoro soltanto in un paio di occasioni. La sfuriata si è risolta in una dimostrazione di vigore atletico e di agonismo. Dalla mezz'ora in poi il clima si è guastato. L'arbitro con alcune decisioni poco opportune ha contribuito ad accrescere la tensione, ma fortunatamente non ci sono stati eccessi. Uno spettatore, pare di Varzo, ha lanciato in campo un bicchiere. E' stato rincorso da tifosi biancocerchiati e da carabinieri, ma è riuscito a dileguarsi. Si è poi fatto vivo in serata e ha chiesto scusa ai dirigenti. La cronaca offre poco. Una buona intesa Lorenzetti-Vanzini (10') e intervento a valanga di Fellini. Risposta del Verbania (21')' con Tedoldi-Abate II: il portiere Pozzani devia in corner. Al 30' gran tiro di Pellegrino: la mila è deviata involontariamente da Papparelli. che rischia l'autorete. Al 45' Pellegrino è spinto alle spalle e cade tuffandosi in area. L'arbitro non concede la punizione dal limite per simulazione dell'ala verbanese e il pubblico protesta a lungo. Ripresa. Sequenza di azioni e tiri di Vanzini (52'). Tedoldi (53'), Abate (54'). Ultimi vani tentativi dei padroni di casa al 76' (Tedoldi manca il bersaglio) e all'82' (Reali inciampa nella fase conclusiva. (La Stampa - Ed. Sport - Eros Mognon) Risultati: Belluno - Trento 2-2 Derthona - Parma rinv. Piacenza - Cossatese 0-0 P. Vercelli - Cremonese 4-1 Rovereto - Savona 1-0 Seregno - Legnano rinv. Solbiatese Vigevano 2-1 Triestina - Padova 0-1 Venezia - Udinese 1-0 CLASSIFICA: Alessandria p. 21; Venezia, 20; Cremonese, 18; Savona, Udinese, 17; Legnano, Pro Vercelli, Parma, 15; Seregno, Padova, 14; Cossatese, Trento, Derthona e Solbiatese 13; Rovereto, Belluno 12; Triestina 10; Piacenza 9; Vigevano 8; Verbania 7 *una gara in meno Il punto sul campionato La Pro Vercelli ha sconfitto la Cremonese: vittoria sofferta ed esaltante per una squadra dominatrice per tutta la gara. La partita Derthona-Parma è stata rinviata a causa della nebbia. Il Vigevano è stato sconfitto a Solbiate Arno ben più nettamente di quanto non dica il risultato.Un gol di Roffi ha consentito al Venezia di sconfiggere l'Udinese: la gara è stata caratterizzata da un equilibrio per buona parte della sfida. Nel giro di tre minuti, il Trento ha rimontato due reti al Belluno, conquistando il pareggio. Un gol di Tombolato al 62' ha consentito al Padova di battere la Triestina.