Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1974/1975
Serie B
13-04-1975 - Giornata: 28 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Taranto AS 3 - 0 (2 - 0)
RETI: 22. Mazzia B.[A], 44. Di Brino M.[A], 67. Dalle Vedove G.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Reja Edoardo, Barbiero Valeriano, Colombo Antonio, Gobbetti Adriano, Volpato Angelo, Mazzia Bruno [70. Unere Giuseppe], Dalle Vedove Giampiero, Dolso Arrigo A disp.:(P) Croci Claudio, Franceschelli Paolo All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
TARANTO AS: Cazzaniga, Biondi, Capra, Stanzial, Spanio, Nardello, Selvaggi, Romanzini [77. Del Bono], Jacomuzzi, Aristei, Lambrugo. A disp.: Restani, Piccoli. All.: Mazzetti Guido

Arbitro: Casarin Paolo (Milano)
Note
Spettatori: 6000 circa di cui 4145 paganti per un incasso lordo di 11.159.600 lire Inizio gara ore 15.30

Commento
SUA MAESTA' MAZZIA CONDOTTIERO INSTANCABILE DISTRUGGE L'ARMATA (SENZA FRECCE) TARANTINA Stupenda regia del professore, stratega della partita, coadiuvato da messer Manueli, novello Lancillotto. I sudditi Di Brino e Dalle Vedove perforano la corazzata pugliese, graziando l'esercito sconfitto Girandola di gol al « Moccagatta » dopo mesi di astinenza, delusione, critica e contestazione. L’Alessandria é nuovamente tornata sulla cresta dell’onda con una prestazione maiuscola, con tanta voglia di vincere, di scrollarsi da dosso la jella che pareva perseguitarla. Uscendo da un lungo periodo di incertezze la form azione alessandrina ha ritrovato la voglia di cancellare con un deciso colpo di spugna le molte delusioni. A fame le spese è stato il Taranto, m esso nei guai da una form azione briosa e atleticamente valida. Sul piano del gioco sussistono delle riserve, ma i miracoli sono sempre più rari nel mondo del calcio. L’importante è avere ritrovato la form azione conosciuta nello scorso campionato e rivista nel girone di andata, una formazione adatta ad uno schema di gioco ben definito. La presenza in tribuna dell’ex allenatore Dino Ballacci é servita a spronare la squadra, a dare ai giocatori la carica psicologica. Castelletti suscitò più di una personalità: gli sportivi si attendevano in panchina l'arrivo di un mago, del trascinatore. La scelta di Anseimo Giorcelli destò conseguentemente titubanze e riserve. Sarebbe stato in grado l’ex portiere alessandrino e bolognese di ricaricare la squadra, di dare la "scossa” per rimettere in carreggiata una formazione volenterosa, ma pur sempre abulica? Il neo mister a tempo determinato ha recepito ciò che il predecessore aveva finto di ignorare, la necessità di riportare l’Alessandria al vecchio schema del gioco corto per sfruttare al massimo le caratteristiche dei veterani. Inoltre constatare la necessità e l’utilità di disporre di uomini maggiormente dotati sotto il profilo atletico ha appesantito gli allenamenti che, nonostante l’usura del campionato, hanno un peso superiore a quello ottimale. Adeguando la preparazione, puntando sullo spirito reattivo dei ragazzi è riuscito a creare una nuova atmosfera. « Le formazioni le faccio io senza intromissioni di sorta. Tengo a precisare — ha ribadito Giorcelli al termine della vittoriosa gara — un dato fondamentale: non siamo ai tempi eroici del calcio; durante la settimana li consulto, ognuno ha la possibilità di esporre le sue idee. Sulla base dei contatti avuti scelgo la squadra. Un metodo democratico che sta dando buoni risultati ». Afferrate saldamente le redini dell’Orso, il trainer ha compiuto a Novara la prima mossa, tornandosene a casa con un prezioso punto. Chiamato alla controprova ha insistito nel modulo sperimentato nello scorso campionato, ottenendo una vittoria di prestigio destinata ad avere benefici influssi in futuro. Alla conclusione del campionato mancano dieci turni, dieci incandescenti gare incominciando dalla prossima domenica a Brescia. Le previsioni dei tecnici, quando parlano di quota salvezza, fissano il livello di sicurezza per evitare la retrocessione a trentatre-trentaquattro punti. All'Alessandria ne mancano esattamente dieci da racimolare nei restanti cinque turni casalinghi e nelle trasferte di Brescia, Brindisi, Reggiana, Foggia e Palermo. Giocando con la stessa determinazione delle ultime domeniche il raggiungimento del limite di sicurezza è alla portata di capitan Barbiero e compagni decisi ad agguantare le squadre di centro classifica. Il successo ottenuto a spese del Taranto ha riportato i grigi a ridosso di altre formazioni come il Parma — che pareva fuori dalla mischia — Sambenedettese per non parlare di alcune compagini tutt’altro che tranquille pur viaggiando con tre lunghezze di vantaggio. Allargandosi la sfera delle società in pericolo aumenta la bagarre ed i grigi, come dimostrato in passato, non perdono certo le staffe. Il tre a zero ridà morale e convincimento ai ragazzi, nuova speranza ai tifosi piuttosto delusi dalla serie negativa iniziatasi, è bene ricordarlo, a S. Benedetto del Tronto, ultima gara del girone di andata. Giorcelli strette le file ha iniziato il lavoro positivamente agguantando nelle ultime due partite tre punti contro un uguale bottino racimolato però in otto gare. Senza ricorrere all’ausilio della calcolatrice è sin troppo facile trarre le conclusioni. Assunta la conduzione tecnica dei grigi, il trainer è tornato all’antica chiamando in squadra gli stessi uomini della promozione. Capitan Barbiero messo in naftalina chiamato a registrare i risultati hanno dimostrato. Rientrato a Novara e confermatosi il miglior uomo in campo si è ripetuto contro il Taranto contribuendo al raggiungimento della vittoria tanto desiderata e da lungo tempo attesa. VOLPATO Se Barbiero deve essere considerato l’uomo cardine del pacchetto difensivo, Volpato resta il regista indiscusso pur nei limiti denunciati dal momento del ripescaggio. Il bergamasco ha perduto molto dello smalto che lo contraddistinse nello scorso torneo: hanno contribuito al ridimensionamento diversi fattori, un anno in più, la maggiore consistenza tecnica dell’avversario e il lungo, anche se obbligato forfait di Edoardo Reja. 11 centrocampista oltre ad essere un buon contrista sa, sostenere il peso del contropiede evitando, di conseguenza, al compagno di esaurirsi in continui spostamenti. Certo l’ex palermitano è ancora lontano dalla forma consueta, ma seppure limitato e condizionato da una preparazione affrettata sa rendersi utile al gioco collettivo e conseguentemente a Volpato. Giova ricordare e, i dati cronistori lo confermano, che dal piede del regista sono partiti per l’ennesima volta i suggerimenti più incisivi per le punte. Il primo e secondo gol alessandrini sono scaturiti dalle impennate di Volpato. Rivediamo succintamente le sequenze: 22’ del primo tempo: l’alessandrino si sgancia dal centro, avanza ’’pescando” Manueli il cui eros teso trova pronto all’appuntamento Mazzia ed è gol. Angelo si ripete al 41’ effettuando una lunghissima corsa, resistendo ad alcuni avversari centra per Di Brino appostato al centro dell’area di rigore. Il terzino filtra per Dalle Vedove, ma il tiro respinto da Cazzaniga termina sui piedi di Marcello pronto a raddoppiare. Le annotazioni depongono a favore di Volpato nonostante sul campo denunci carenze derivanti da un cedimento atletico derivante dal maggiore impegno profuso nel girone d, andata. L’opera di ricupero completo del giocatore è iniziata resta l’incognita della reazione nel momento in cui il termometro incomincerà a salire. Al momento l'Alessandria non dispone di un uomo di centrocampo in grado di orchestrare la manovra, li compito potrebbe essere svolto da Mazzia, ma il professore è troppo utile sia in fase di sostegno del centrocampo che di rifinitura delle azioni di offesa. Il ’’professore” cannoniere dei grigi con sei reti all’attivo seppur condizionato dalla non più verde età sta disputando un finale di campionato degno di un grande campione. Difetta di scatto, ma sa muoversi con molto raziocinio tanto da essere presente nei punti cruciali del campo. Ripetendo l’esibizione fornita nel derby ha messo a segno la seconda rete. Sfruttando il fiuto che lo contraddistingue sa trovarsi in zona gol nei momenti cruciali pronto a colpire sia di piedi che di testa. Per l'Alessandria, in attesa del rientro di Baisi, un uomo salvagente sfruttato convenientemente. Domenica si è battuto senza risparmio di energie sottoponendosi a lunghe sgroppate, tali da mozzare il fiato ad un ventenne. Dopo la rete di Dalle Vedove ha gettato la spugna cedendo il passo ad Unere impegnato a centrocampo con compiti di rottura. Il ’’professore” sta attraversando una terza.... primavera sull’esempio del più noto Altafini troppo presto liquidato prima dal Milan e poi dal Napoli. Accanto a Mazzia, matador della giornata, il giovane c tanto discusso Manueli. Il ragazzo ha trovato la forma migliore nel momento giusto, all’inizio della primavera quando solitamente si registrano i primi cedimenti. Il tortonese superato il periodo di incertezza cresce a vista d’occhio tanto da attirare gli sguardi di più di un osservatore. La prestazione fornita merita le tre stellette. Partito fortissimo ha messo fuori causa il pur esperto Spanio tanto da costringere Mazzetti ad invertire le marcature onde evitare complicazioni assai pesanti. Il terzino rossoblu Biondi ha trovato pane per i suoi denti perchè Gigi ha continuato a fare il bello e cattivo tempo concedendosi il lusso di superare due-tre avversari con un dribbling stretto da fare invidia ai riconosciuti maestri brasiliani. Le fiondate in profondità portano la sua firma: peccato che nella foga trascuri i compagni posti in condizioni di vantaggio dalle irresistibili discese, paragonabili ad un asso dello sci impegnato nello slalom. MANUELI Scorrendo il taccuino notiamo che il suo nome è presente nella quasi totalità delle azioni costruite nell’arco dei novanta minuti di gioco, li ragazzo è sulla strada giusta ora che lotta sui palloni alti senza tema di fallire l’intervento. La cura prodigatagli da Giorcelli si rivela ottima anche se la fine del campionato si approssima a grandi passi. Degli altri giocatori grigi abbiamo detto: il collettivo si è battuto -con una volontà ammirevole contribuendo al raggiungimento della tanto sospirata terza vittoria stagionale casalinga. Il funambolo Dolso, mantenuto in posizione arretrata nel primo tempo è venuto fuori alla distanza con alcune serpentine tali da inciucchire la frastornata retroguardia rossoblu. Generosi e attenti Maldera e Di Brino: il primo ha fallito un facile gol all’inizio della contesa su un prezioso suggerimento di Dolso, Marcello è andato a segno rinunciando al bis nella parte finale. Nessun appunto da muovere a Pozzani raramente impegnato dalle punte ospiti tutt’altro che irresistibili. Complessivamente un collettivo sulla buona strada, nel momento delicato del campionato. La prestazione dei grigi è da elogiare in blocco nonostante le lacune alle quali abbiamo accennato brevemente. L'importante, il dato positivo viene dal superamento del blocco psicologico che pareva condizionare i singoli. Sentiamo cosa dice Giorcelli visibilmente soddisfatto per la vendemmiata fuori stagione. La presenza di Ballacci, attacca un collega, ha portato fortuna alle maglie grigie. « Dino libero da impegni — la Pistoiese ha giocato'sabato battendo a Firenze le Rondinelle per uno a zero — è venuto a salutare i ragazzi. Un gesto gentile. L’amicizia con Ballacci è prima personale poi calcistica. Sono veramente contento che abbia assistito ad una bella gara ». Manueli è risultato tra i migliori in campo... « Gigi è migliorato e la cosa fa piacere perchè al momento attuale l’Alessandria cerca la collaborazione e l’impegno dei suoi ragazzi. La squadra praticando il gioco dello scorso anno che le è più congeniale è tornata su un livello accettabile ». Da più parti si sussurra, domandiamo, che le indicazioni per varare la formazione giungano dall’alto. « Il responsabile della conduzione tecnica sono io: non avrei accettato di fungere da paravento. Nessuna interferenza, assumo personalmente onori e oneri. Dato che non siamo ai tempi eroici del calcio ho coinvolto nella responsabilità i giocatori per renderli partecipi alla gestione della squadra. Le consultazioni sono utili in particolare nei momenti difficili. Sotto questo profilo penso di agire democraticamente ». Chiusa la puntualizzazione torniamo alla gara con il Taranto, ai tre gol messi a segno da un attacco solitamente poco prolifico ». UNERE «Alla vigilia temevo il Taranto, compagine nelle cui file militano atleti di primo piano. Sul campo le cose sono andate diversamente. L’Alessandria mantenendo il controllo del centrocampo e del pallone ha gettato le basi del successo. I grigi hanno impressionato per l’elevato ritmo che ha costretto gli ospiti ad affannosi ricuperi. Mantenendo la prestazione su un livello elevato, il tanto sospirato successo si è concretizzato ». L’Alessandria, messo a segno il gol con Mazzia, è apparsa titubante. « La squadra passata a condurre con la rete di Bruno — encomiabile sotto ogni profilo — ha temuto la rimonta dell’avversario. Conseguentemente si è fatta più prudente, ma superato il momento... psicologico, ha ripreso in mano le redini del gioco mantenendo l’iniziativa sino alla conclusione delle ostilità. La prestazione dei ragazzi è da elogiare in blocco. Sono soddisfatto perchè la squadra ha ritrovato la fiducia in se stessa Avendo Mazzia chiesto il cambio, perchè si è orientato su Unere invece che su Franceschelli, un attaccante... « L’Alessandria vinceva per 3-0 e il risultato era più che soddisfacente. L’interessante era non subire reti più che tentare a tutti i costi di arrotondare il bottino. I giocatori vanno sfruttati secondo le necessità. L’inserimento di Unere era conseguentemente logico tenuto conto che Dalle Vedove appariva provato. Il tredicesimo ha corso coprendo una vasta zona del campo ». Giorcelli ha un attimo di tregua poi riprende: « Intendo ringraziare pubblicamente il pubblico per l’incitamento costante durante la gara. La squadra aveva bisogno di un... quattordicesimo uomo in campo. I tifosi hanno risposto secondo le aspettative della vigilia. Pozzani all’inizio della partita offrendo un mazzo di garofani rossi ha inteso esternare simbolicamente ai tifosi la nostra riconoscenza La difesa orchestrata da Barbiero non ha concesso spazi agli avversari. ’’Baffo” inserito come libero svolge un lavoro prezioso sia nel contrarre l’attaccante che nell’impostare. La riconferma di Barbiere era logica. I tredici uomini schierati in campo meritano l’incondizionato elogio. Per Baisi si approssima il giorno del ritorno. « In settimana proverò Sergio inserendolo nella squadra primavera che incontrerà un avversario ancora da scegliere. Sarà un provino interessante e se tutto filerà per il giusto verso penso di ricuperare l’attaccante nel più breve tempo possibile. Nelle ultime settimane Baisi impegnandosi al massimo è migliorato notevolmente andando oltre le previsioni ». L’intervista è finita e Giorcelli scompare nuovamente nel sottopassaggio dove lo attendono Ballacci e Paolo Sacco. Fuori i tifosi sono sorridenti e distesi; si parla del prossimo impegno di Brescia, si fanno pronostici. Archiviata la vittoria sul Taranto si pensa al confronto con le rondinelle reduci dal prezioso pareggio di Verona. Bertuzzo ancora una volta ha fatto la parte del leone: domenica sarà giocoforza mettergli la museruola per impedirgli di impensierire eccessivamente Pozzani. Giorcelli in settimana studierà attentamente le contromisure per bloccare la manovra degli azzurri dilaganti nel girone di andata. Rinfrancati nel morale i giocatori partiranno per Brescia decisi a tornarsene a casa almeno con un punto per restare in media. Nel prossimo turno le dirette contendenti alla lotta per sopravvivere saranno in trasferta: la Reggiana a Taranto, l’Arezzo a San Benedetto e il Brindisi a Novara. E ’ l’occasione propizia per compiere un altro passo in avanti verso la permanenza in serie B. L’Alessandria camminando con la stessa determinazione, senza perdere di vista la dura realtà, pare avere ritrovato il mordente dei bei tempi. Concediamo fiducia a Giorcelli e ai ragazzi, se la meritano (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA RITORNA AL SUCCESSO Al Moccagatta i grigi hanno battuto 3-0 il Taranto. Dopo i segni di ripresa dimostrati a Novara la squadra di Giorcelli è sembrata ieri in piena salute Grigi in piena salute come ai bei tempi: il Taranto è stordito e umiliato. Incastra tre reti (ma potevano essere il doppio), soprattutto cede senza alcuna possibilità di reagire di fronte all'aggressività, alla decisione, al ritmo di Mariueli, Dolso e compagni. La squadra alessandrina pare rinata, ha ritrovato fiducia nei suoi mezzi, l'atmosfera si è distesa. I tifosi gradiscono i fiori che i giocatori distribuiscono all'entrata in campo. Ritorna, acclamato, in visita di cortesia, l'ex trainer Ballacci che allenava la squadra l'anno scorso: stringe la mano a tutti e dispensa sorrisi. Già la settimana scorsa a Novara non erano sfuggiti i primi sintomi di guarigione del complesso, ora affidato a Giorcelli. Con il Taranto sembra che ogni preoccupazione sia svanita. E' tutto dovuto alla pochezza dell'avversario? L'ipotesi è credibile solo in parte L'assetto della difesa, pur con qualche attimo di indecisione e di affanno, sembra offrire buone garanzie. Maldera, insieme a Di Brino e Colombo sono parsi impeccabili per impegno, per prontezza di recupero. Volpato e Dalle Vedove non hanno pause, l'appoggio è costante, la manovra apprezzabile anche se non sempre nitida e sbrigativa. Ma le note più positive vengono dall'attacco: dall'abile e battagliero Dolso, protagonista di un finale esaltante al tandem Manuell-Mazzia, irresistibile in più occasioni intraprendente e risoluto nei contrasti in area avversaria. Verso la conclusione della gara, l'allenatore Giorcelli ha sostituito Mazzia con Unere. Un innesto logico: l'Alessandria vinceva già con 3 gol di scarto. La preoccupazione del trainer non era più quella di realizzare ancora, ma di evitare la segnatura degli ospiti. Ha spiegato Giorcelli: «E' vero, il Taranto faticava a seguire il nostro ritmo. Appariva ben difficile subire la sua Iniziativa. Tuttavia ho preferito non correre rischi. La nostra situazione migliora a vista d'occhio. Qualche punto in trasferta può addirittura capovolgere la posizione in classifica. Perché disperare? Aspettiamo Baisi, il suo contributo sarà prezioso per chiudere degnamente questa nostra prima esperienza in B». L'avvio dei grigi è stato folgorante. Dolso è già grande al primo minuto: il suo dribbling demolisce la difesa pugliese, il cross impeccabile si smorza sui piedi di Maldera. Il tiro del terzino purtroppo è fuori bersaglio. Il Taranto è abbottonato, si distinguono per tenacia e tecnica Ariste! e Iacomuzzi. Al 13' di nuovo in scena Dolso che triangola con Mazzia: questa volta è Reia, ben piazzato, che spreca incredibilmente. L'azione alessandrina è incalzante. Al 16' Dalle Vedove non aggancia un bell'invito di Manueli. I pugliesi tentano qualche modesto contropiede. Per l'Alessandria il gol è ormai maturo. 21': Manueli a sinistra traversa di precisione In area: piomba Mazzia che insacca di testa. La rete dei grigi sprona gli avversari che premono con più convinzione. Ma la loro sfuriata (sempre Aristei in primo piano) si esaurisce presto. Al 41' il bis del piemontesi: azione di Volpato proseguita da Dalle Vedove, sul filo del fuorigioco, che impegna il portiere Cazzaniga; la palla è re spinta in area, Di Brino, che ha seguito la manovra, scaraventa in rete. Ripresa con l'Alessandria che ricalca i suoi schemi migliori. L'incontro è correttissimo, l'arbitrag gio oculato. Al 47' cross di Manueli e Mazzia colpisce male da un metro. Per un po' si allenta la morsa dei grigi, poi si impone Dolso con una serie di Imperiose puntate offensive. Al 66' il terzo gol. Mazzia avanza sulla destra e serve al centro Dalle Vedove; l'Interno controlla bene e beffa il portiere, uscito dai pali, con un tiro radente. Dolso continua a guidare i grigi, l'Alessandria diventa sempre più temibile. Non ci sono più gol ma nello spazio di pochi minuti (dal 68' all'83') Manueli e DI Brino si guadagnano l'eterna riconoscenza del portiere Cazzaniga, risparmiandogli per precipitazione e balordaggine una punizione umiliante. (La Stampa - Ed. Sport - Eros Mognon) Risultati: Arezzo-Avellino 1-0 Atalanta-Catanzaro 1-0 Brindisi-Spal 2-2 Foggia-Parma 3-0 Genoa-Novara 0-0 Palermo-Perugia 0-0 Pescara-Como 1-0 Reggiana-Sambenedettese 3-0 Verona-Brescia 2-2 CLASSIFICA: Perugia p.38; Verona 35; Palermo 33; Como, Catanzaro 32; Avellino, Atalanta 29; Pescara, Novara, Brescia, Genoa, Foggia, Spal 28; Samben. 27; Parma 26; Taranto 25; Alessan. 24; Reggiana 22; Arezzo 21; Brindisi 19 Marcatori 10 RETI: Bonci (Parma), Pruzzo (Genoa); 9 RETI: Bresciani (Foggia), Bertuzzo (Brescia), Zigoni (Verona), Chimenti (Sambenedettese); 8 RETI: Pezzato, Paina (Spai), Ferrari (Avellino); 7 RETI: Boccolini (Brindisi), Serato, Nobili (Pescara); Scanziani (Como), Simonato (Sambenedettese); 6 RETI: Mazzia (Alessandria), Rizzati (Atalanta), Pcllizzaro, Vannini (Perugia); La Rosa (Palermo), Turella (Novara) Il punto sul campionato Genoa e Novara hanno rinunciato ad ogni ambizione di classifica, ed anche nel match disputato sono apparsi privi di idee: gli ospiti non hanno approfittato della allentata difesa ligure. Non sono bastate due reti al Verona per battere il Brescia: Bertuzzo, realizzatore principe della serie cadetta, ha rimediato due volte al risultato. Prudenti oltre ogni limite e fiacchi in attacco Palermo e Perugia hanno dato vita ad un match finito senza reti: una gara che ha poco divertito e per lunghi tratti annoiato il pubblico presente, gli ospiti sono apparsi guardinghi ma non sono riusciti a nascondere un accenno di stanchezza. Grazie ad un gol di Marchesi al 67' il Pescara ha avuto ragione di un Como: i padroni di casa sono apparsi in buona salute dopo diverse prestazioni opache. L'Atalanta ha interrotto la serie negativa del Catanzaro che non perdeva da sette giornate, la squadra bergamasca è riuscita a vincere più che meritatamente di fronte ad una formazione, quella calabrese, che è vissuta soltanto nei primi minuti. Tre i gol inflitti dalla Reggiana alla Sambenedettese: i padroni di casa hanno continuato a sperare nella promozione. Il Foggia ha conquistato in campionato una vittoria chiara e convincente superando il Parma. Il Brindisi ha fallito una vittoria che nessuno, al termine del primo tempo, pensava fosse in dubbio, per la qualità del gioco e la praticità in zona gol. Grazie ad un gol di Di Prete al 37' l'Arezzo è tornato alla vittoria contro l'Avellino squadra ritenuta molto difficile da superare.