Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1972/1973
Serie C
08-04-1973 - Giornata: 28 - Vigevano - Comunale


Vigevano AC - Alessandria US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 36. Pandolfi [Vi]

Alessandria US Pozzani Flavio, Di Brino Marcello, Bodina Roberto, Berta Massimo, Paparelli Ezio, Leonarduzzi Valentino, Manueli Luigi [61. Dolso Arrigo], Salvadori Roberto, Bianchi Bruno, Lorenzetti Giuseppe, Musa Ezio A disp.:(P) Croci Claudio All.: Marchioro Giuseppe

Formazione avversaria
Vigevano: Canzi, Tonelli, Armanni, Sala, Groppi, Scorletti, Boschetti [72. Pavesi], Bosetti, Rolfo, Pandolfi, Schillirò. A disp.: Villa. All: Giorgis Lamberto

Arbitro: Menicucci Gino (Firenze).
Note
Ammoniti: Berta [A], Di Brino [A], Rolfo [V] Spettatori 2000 circa Angoli: 7-3 Giornata fredda, pioggia insistente per tutta la partita Inizio gara ore 15.00

Commento
NAUFRAGATO A VIGEVANO IL SOGNO DEI GRIGI I padroni di casa hanno umiliato gli alessandrini, salvati dalle parate di Pozzani da un disastro VIGEVANO-ALESSANDRIA 1-0: un risultato clamoroso, che non sorprende lo spettatore presente alla contesa. Poteva finire con i "bianco-azzurri” vincitori per tre reti a zero e nessuno avrebbe fiatato. Se non è accaduto ringraziamo il troppo vituperato Pozzani autore di almeno tre parate che hanno lasciato i padroni di casa con l’amaro in bocca. L’Alessandria è naufragata miseramente e fingere di ignorarlo significa ingannare il lettore. I grigi lamentano un rigore grosso come una casa, ma se anche l’avessero ottenuto, pareggiando le sorti dell'incontro, non sarebbe mutato il nostro giudizio. A Vigevano si è toccato il fondo con tutte le conseguenze del caso. Doveva essere la partita del rilancio, ne è scaturita una Waterloo. A differenza del Parma, gli alessandrini registrano un calo pauroso che lascia presagire poco di buono: vorremmo sbagliarci e saremmo pronti a fare ammenda pubblica. La sconfitta in Lomellina ha consentito agii emiliani — vincitori a Solbiate — di prendere il largo. I biancocrociati guidano la classifica con 40 punti mentre l'Alessandria è rimasta bloccata a 37: staccati di una lunghezza la coppia Venezia Udinese che ha conquistato un punto in trasferta. Alla conclusione del campionato mancano ancora dieci turni, ma.il cammino si presenta in salita. Date uno sguardo alla media inglese scesa a meno cinque e avrete il panorama delle difficoltà che si prospettano in questa parte finale che ci riserva trasferte a Udine, Trieste e Venezia. La fase discendente dei grigi iniziata a Tortona è proseguita attraverso Cossato; speriamo si sia conclusa a Vigevano, in caso contrario non resta che chinare il capo e attendere il prossimo anno. Marchioro per la gara dei rilancio rinunciava a Maldera, Mayer c Vanzini: Bodina, Leonarduzzi e Manueli avrebbero dovuto essere garanzie più che sufficienti per assicurarci un certo m argine di sicurezza. Il Vigevano pur avendo espugnato il campo del Savona, non ha certo la classe e il gioco del Parma. E’ composto da undici ragazzi i quali, punti nell’orgoglio, hanno letteralmente aggredito i grigi senza badare troppo alla form a, mirando unicamente al risultato. Quando il gioco si rovesciava nell’area di Pozzani avanzavano pure i terzini; quando occorreva difendersi retrocedevano tutti per dare una m ano. Puntando sul ritmo hanno avuto ben presto ragione di una squadra che voleva imporsi attraverso preziosismi, colpi di fioretto, che non era in grado di piazzare. Il centrocampo che per lungo tempo è rimasto il punto di forza di capitan Berta e dei compagni si è letteralmente dissolto. Ai bianco-celesti bastavano lunghi rilanci per scavalcare la fascia centrale e mettere in condizione le punte di involarsi verso la rete. Per lunghi tratti della contesa pareva il Vigevano il candidato alla promozione in serie B e non l’Alessandria che annaspava vistosamente, evidenziando ogni genere di pecche. Una squadra come diceva un tifoso, che aveva fuso il motore; incapace di muoversi con un'azione manovrata. Al « dissesto » del centrocampo si aggiunge la sterilità delle punte: non un tiro a rete, pericoloso, nell’arco dei novanta minuti di gara. La battuta d ’arresto imprevista ripropone, come abbiamo detto, grossi interrogativi. Per il terzo anno consecutivo ,i grigi rischiano di concludere al secondo posto dopo avere dominato nel girone di andata. Dopo l’amara esperienza dello scorso anno, il Commissario straordinario Remo Sacco ha cambiato allenatore e gran parte dei giocatori. Doveva essere l’anno del riscatto, della scalata verso la serie cadetta. Con l ’inverno sono giunte le prime delusioni; poi la crisi vera e propria aggravata da una serie negativa di concomitanze. A fine partita Marchioro ha ribadito che nulla è perduto, che i punti in palio sono ancora venti e che il Parma dovrà ancora lottare per avere ragione dell'orso. Potrà essere anche vero, ma allo stato attuale, dopo avere visto e sofferto la partita, le speranze si riducono a ben poca cosa. Quello che preoccupa è la condizione degli atleti, sfocati, abulici e inconsistenti. Lo ha rilevato pure l’allenatore del Vigevano, Giorgis, a fine partita quando ha dichiarato: « Mi attendevo un ’Alessandria grintosa ed invece ho trovato una squadra remissiva. Il compito del collega M archioro si complica proprio perchè gli atleti fanno ben poco per assecondarlo ». E ’ questo il giudizio di uno che sta al di fuori della mischia per cui non lo si può accusare di disfattismo. Il centrocampo alessandrino non dispone in questo momento di un Berta dalle idee chiare, anche se il capitano continua a lottare senza badare al dispendio di energie. Dal canto suo, Lorenzetti, pare l’ombra del giocatore che in altre occasioni riusciva a trovare lo spunto fulminante. Con un Salvadori che doveva prestare attenzione a quanto accadeva alle spalle il "filtro ” mandrogno ha retto una decina di minuti; dopo tutto è stato lasciato alla improvvisazione dei singoli. Se Leonarduzzi nei complesso è riuscito a restare a galla, per Paparelli il discorso è diverso. Lo stopper ha compiuto una serie di errori che hanno reso ancora più problematica la posizione dei compagni. Alcuni interventi sono stati veramente da brivido. Bodina e Di Brino sono stati in diverse occasioni presi d ’infilata dai rispettivi avversari. L'ex legnanese in fase di appoggio alle punte ha sovente tergiversato manovrando con pallonetti alti che erano sempre facile preda dei vigevanesi. Fortunatamente alle spalle della traballante impalcatura c’era un Pozzani in giornata di vena. B attuto al 36’ del primo tempo da Pandolfi, con un tiro improvviso e angolatissimo — l’estremo difensore era coperto da decine di gambe che si muovevano freneticamente nell’arca di rigore — si è ampiamente) riscattato nella ripresa. Alcuni interventi sono risultati miracolosi tanto che il pubblico di casa non gli ha lesinato calorosi applausi. Con un portiere incerto il risultato negativo poteva assumere aspetti catastrofici. Dalla difesa all’attacco: travolti nel marasma generale Musa, Bianchi e Manueli sono colati a picco. Sul goleador pensiamo non sia necessario spendere molte parole: ha giocato sullo standard delle ultime contese. Gli spunti brucianti che un tempo lo contraddistinguevano non sono che un ricordo. Il ragazzo pare non abbia alcuna intenzione di lottare, che accetti con rassegnazione le vicende in cui è coinvolto. Bianchi che ci aveva abituati con quei cross calibrati che ’’pescavano" sempre il compagno, con spunti che lasciavano surplace l’avversario sta attraversando il periodo più nero della carriera. Invece di anticipare il controllore preferisce lasciare alle spalle con la speranza di un errore che tarda a giungere. Il centravanti si muove pesantemente; rarissimi gli scatti improvvisi in profondità. Analogo il discorso che potremmo fare per Manueli che in queste due ultime partite non ha certo ripagato Marchioro per la fiducia concessagli. Neppure la sostituzione dell’ala con Dolso è servita a mutare il corso del... destino. La gara era segnata sin dai primi minuti quando si è visto che al brio dei locali gli alessandrini non erano in grado di contrapporre un gioco vigoroso, ragionato. La seconda sconfitta stagionale ha tagliato definitivamente le gambe agli alessandrini? La domanda se la sono posta in molti. La risposta non è facile. Molto dipende dallo spirito di reazione dei grigi quando potranno disporre di elementi come Colombo e Vanzini che dovrebbero rientrare sin dalla prossima domenica. Si tratta di valutare attentamente gli errori compiuti e di intervenire senza troppi indugi. Sentiamo cosa dice il mister: « L’arbitro ci ha negato un rigore sacrosanto: poteva essere il gol del pareggio. L’Alessandria scesa in campo con una retroguardia inedita ha risentito, forse oltremisura, di questo handicap. Il timore che i difensori non reggessero alla pressione avversaria si è ripercosso negativamente su tutto il complesso ». La situazione è critica: il Parma ha nuovamente vinto in trasferta ed ora ci ha distanziato di tre punti. Il vantaggio pare incolmabile. Le speranze di promozione sono ridotte al lumicino. Cosa pe pensa?. « Andiamoci piano nel rinunciare anzitempo alla lotta. Alla conclusione mancano ancora dieci partite non due o tre. Sono disponibili la bellezza di venti punti per cui pure il Parma non può certo rilassarsi. Diciamo che il cammino è in salita, ma raffermare che siamo spacciati è cosa veramente assurda ». Come spera di ovviare agli inconvenienti registrati in campo? Alcuni atleti sono parsi "cotti” o quasi. « Incominciamo con il dire che domenica rientrerà Colombo e lo stopper è una pedina importante nel settore difensivo. Disponendo di Colombo e Mayer ho la possibilità di apportare modifiche che potrebbero essere essenziali. Riavrò poi Vanzini che prima della partita ha,accusato un improvviso malore — una congestione —- ma che domenica sarà in campo. Franco è un trascinatore, un ragazzo che non si arrende. L'Alessandria può dire ancora molte cose ». Della partita con il Vigevano cosa può aggiungere? « I padroni di casa sono scesi in campo con umiltà. Hanno disputato una partita generosa mettendoci in difficoltà. Direi che ci hanno aggredito. Pozzani è stato veramente grande: credevo in lui e oggi ha dimostrato di essere un portiere il cui apporto sarà prezioso in futuro. In altre parole non ci arrendiamo ». Il tecnico, seppure sconfitto dalla penultima non intende assolutamente gettare la spugna: resta da vedere se i ragazzi avranno lo stesso spirito di reazione. Alcuni atleti pare abbiano i nervi di argilla: da alcune domeniche si trascinano stancamente accettando la parte supinamente. Le chances dei grigi si sono ridotte ulteriormente e, per sapere se esiste ancora qualche possibilità di riaggancio non bisogna attendere molto. Bastano due partite: quella di domenica con il Padova e la trasferta a Udine. Saranno le prove della verità: oltre non si potrà continuare il discorso sulle possibilità sempre intatte della squadra. Al mister spetta un compito tra i più ingrati: deve rifare il morale e ridare all’undici quel gioco che da mesi continua a latitare con conseguenze piuttosto nefaste. Rientrando Colombo e Mayer rinforzerà la difesa varando una nuova linea di terzini con Paparelli e Di Brino. Nella mediana avremo Berta, Colombo e Maver con Vanzini ala tornante. Resta da risolvere >1 non facile problema del centravanti e dell’ala sinistra se Musa insisterà con la serie delle prove negative. Le soluzioni interessanti il numero nove sono limitate: riconfermare Bianchi o richiamare Cini. Tra i giovani non c’è l’elemento che abbia le caratteristiche di.... Desolati, il diciottenne che ha eliminato ila Juventus dalla lotta per il primato. Se in precedenza si viveva di rendita, attualmente occorre guadagnarsi domenica per domenica il biglietto della promozione. E’ indispensabile iniziare al più presto la risalita se non altro per richiamare attorno alla squadra i numerosi tifosi che troppo presto hanno abbandonato l’undici al proprio destino. Certo, le prove della squadra negli ultimi me si non sono state troppo felici se si eccettua la parentesi della partita con il Parma, nonostante ciò non si può abbandonare la lotta a due mesi dalla conclusione del campionato. A Vigevano il numero dei supporters si è assottigliato in modo pauroso: non più di duecento-trecento persone; non una bandiera grigia. I tifosi delusi devono concedere ancora una prova d’appello ai beniamini. La delusione è stata cocente per tutti, ma non per questo si deve abbandonare un complesso che pure ha dimostrato di saperci fare in undici o in dieci. L’Alessandria si gioca domenica le ultime briciole di speranze del campionato che aveva iniziato con piglio autorevole. La cocente sconfitta di Vigevano sarà analizzata ai raggi x: ai più pare impossibile che i giocatori abbiano perduto improvvisamente lo smalto dei tempi d’oro. I maligni sussurrano che qualche giocatore preferisce restare in... C: alla luce delle ultime partite ormai tutte le supposizioni sono valide. Una sola sola si deve ribadire: la volontà da parte dell’ing. Sacco di raggiungere la serie cadetta. Ancora prima della partita si era detto convinto della possibilità ritenendo assurda l’eventualità che i padroni di casa piegassero i suoi ragazzi. Purtroppo è accaduto l’irreparabile o quasi contro un manipolo forze rozzo, ma che si batteva con un mordente invidiabile. Non sappiamo se il Vigevano si salverà, ma una cosa è certa: allenatore e giocatori non avranno pentimenti di sorta. Hanno lottato, veramente lottato, anche contro gli avversari che sembravano irraggiungibili. All’Alessandria resta quest’ultima possibilità di risorgere attraverso un bagno di umiltà. La parola spetta ancora una volta ai giocatori. (Il Piccolo - Il Gattopardo) RESA DEI GRIGI A VIGEVANO La sconfitta (1-0) punisce la presunzione e l'ingenuità degli alessandrini - Problematica la promozione - Lombardi trasformati - Grandi parate di Pozzani Dura lezione per i grigi a Vigevano, puniti per la loro ingenuità e faciloneria. L'Alessandria, nel primo tempo, ha creduto di snobbare l'avversario, stuzzicarlo con manovre stucchevoli e puerili. Si è accorta troppo tardi che il Vigevano era invece squadra rozza ma gagliarda ed ha pagato a caro prezzo la sua presunzione. I lombardi, che sette giorni fa avevano espugnato il campo del Savona togliendo di mezzo i liguri dalla corsa alla promozione, hanno ripetuto l'exploit a spese del grigi (1 a 0) ponendoli in critica situazione. Ora il cammino della formazione di Marchloro si fa difficile, i punti che la separano dal Parma potrebbero essere troppi. « Perdere a Vigevano — aveva detto prima dell'Inizio il presidente Sacco — sarebbe un'aberrazione. Non voglio nemmeno considerare una ipotesi del genere ». L'Incontro ha dato Invece la sensazione, sin dalle prime battute, che un successo dei grigi sarebbe stato davvero un evento straordinario. Priva di Mayer e Maldera e con Vanzinl colpito all'ultimo momento da congestione, l'Alessandria ha schierato una difesa sfasata e confusionaria. Il suo dramma è nato proprio dalle lacune delle retrovie con l'unica eccezione del portiere Pozzani, che ha evitato ai grigi la umiliazione di una sconfitta di proporzioni allarmanti. Una valutazione a parte merita anche Bodina, tanto debole e perplesso nel primo tempo, quanto sorprendentemente vitale e battagliero nella fase conclusiva della gara. Decisamente mediocre la prova degli altri grigi, in particolare del giovane Leonarduzzi e di Brino, di Berta, e soprattutto di Paparelli. Quest'ultimo può essere preso ad esempio per un giudizio della difesa piemontese: incerto in ogni intervento, sempre anticipato, pressoché nullo nel controllo del centravanti Rolfo, avventato e impreciso nei disimpegni e nelle mischie in area. Con uno schieramento di atleti cosi vacillante, centrocampo e punte hanno perso il 50 per cento delle possibilità offensive. Se si aggiungono la modesta prestazione di Manuell e la scarsa vena di Bianchi, la sconfitta di Vigevano non può stupire nemmeno il più cieco dei tifosi alessandrini. In pratica, oltre al portiere ed a Bodina, si sono salvati dal naufragio Lorenzetti, Salvador! e con qualche riserva anche Musa. Dolso ha sostituito Manuelli a metà della ripresa: il suo innesto ha dato alla squadra più intraprendenza e mobilità. Ma ormai ogni sforzo era vano. I grigi hanno a lungo protestato per un rigore non concesso dall'arbitro Mlnicucci. Il fallo di Sala c'era, la massima punizione sacrosanta. Ma il quadro desolante di un'Alessandria indecisa e melensa non sarebbe mutato. Il Vigevano ha sorpreso per la generosità dei suol atleti. Non ha dato un attimo di respiro ai grigi, talvolta ha persino costretti a ricorrere a falli grossolani per evitare le Incursioni di Pandolfl e Schillirò che dilagavano in area piemontese con una facilità impressionante. Hanno incominciato i biancocelesti con alcuni contropiedi di assaggio. E subito la difesa grigia ha mostrato i suoi limiti. In 45 minuti c'è ima sola azione dell'Alessandria, all'8': cross di Salvador! per Lorenzetti e tiro che sibila vicino al palo. Al 23' errore di Leonarduzzi che toglie una palla destinata al suo portiere e la porge a Schillirò: il tiro è scentrato ed il pericolo sfuma. L'Inviolabilità dei grigi dura poco. Al 37' il gol decisivo: scambio Schillirò-Rolfo e respinta corta di un difensore. Sulla palla irrompe Pandolfl che coglie il bersaglio con un tiro violento.Tre minuti dopo il Vigevano sfiora addirittura il raddoppio con 10 stesso Pandolfi che supera 1 terzini ed arriva davanti a Pozzani. Il portiere compie una prodezza e respinge di pugno una saetta scagliata da un metro. L'Alessandria tocca il fondo, retrocedendo anche Lorenzetti e Manueli, Salvadori non supera più la metà campo. Al 48' Bodina traversa un buon pallone ma gli attaccanti tardano l'aggancio. Al 50' Berta raccoglie una corta respinta di Canzi e si accinge a tirare. Accorre un altro alessandrino, Bianchi, che gli soffia la palla e consente 11 recupero in extremis al terzini biancocelesti. Al 53' nuovo Intervento di Pozzani, che devia una staffilata di Scorletti. Al 61' l'episodio del rigore negato. C'è una mischia in area del Vigevano, Bianchi raccoglie dal limite e tira con precisione. Il portiere sembra battuto ma Sala respinge con una mano. L'arbi¬ tro spiega che il mediano ha cercato di coprirsi il volto con ie mani per evitare il pallone: un gesto istintivo, non volontario. Lorenzetti e Dolso, con l'appoggio di Bodina, guidano gli ultimi assalti dell'Alessandria. In questa fase 1 grigi si fanno più temibili e il Vigevano, dopo un lungo dominio, è costretto a ricorrere ad ostruzionismi. Ma le puntate più Insidiose sono ancora dei padroni di casa con Scorletti (74') e Schillirò (80') che offrono a Pozzani altre occasioni per dimostrare la sua abilità con due interventi volanti. (La Stampa - Ed. Sport - Eros Mognon) Risultati: Padova - Cremonese 1-1 Belluno - Legnano 14 Solbiatese Parma 0-2 Rovereto - Pro Vercelli 0-0 Piacenza - Savona 3-1 Triestina - Trento 3-0 Cossatese - Udinese 0-0 Derthona - Venezia 0 0 Seregno - Verbania 0-0 CLASSIFICA: Parma p. 40; Alessandria 37; Venezia, Udinese 36; Savona 32; Cremonese 30; Seregno 29; Legnano, Trento, Padova, Solbiatese, 28; Pro Vercelli, Cossatese 26; Triestina, Belluno 25; Piacenza 24; Rovereto, Derthona 23; Vigevano 22; Verbania 14 Marcatori: 13 reti: Musa (Alessandria); 11 reti: Prunecchi (Rovereto); 10 reti: Inferrerà (Belluno) e Rizzati (Parma); 9 reti: Sega (Parma); 8 reti: Serato (Venezia); 7 reti: Corbellini (Savona) Fumagalli (Solbiatese), Blasig (Udinese). Il punto sul campionato Il successo del Parma sul campo della Solbiatese, la contemporanea sconfitta dell'Alessandria a Vigevano, i pareggi di Venezia e Udinese hanno consentito agli emiliani di rafforzare il loro primato in classifica. Sul terreno di Rovereto reso viscido dalla pioggia battente, la Pro Vercelli ha ottenuto quello che si era prefissato: lo zero a zero. Il Derthona ha conquistato un punto prezioso nel match contro il Venezia al termine di una bella partita, specialmente nel secondo tempo con azioni brillanti, veloci e qualche brivido. Brutta partita tra Seregno e Verbania, terminata con un nulla di fatto: i locali hanno premuto molto nel secondo tempo ma, salvo rare eccezioni, non hanno impensierito più di tanto l'estremo difensore.