Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1974/1975
Serie B
11-05-1975 - Giornata: 32 - Brindisi - Comunale


Brindisi Sport - Alessandria US 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 64. Marmo [Br] , 66. Marino [Br] 39. Dalle Vedove G.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Reja Edoardo, Barbiero Valeriano, Colombo Antonio, Baisi Sergio Pietro [65. Vanara Elio], Volpato Angelo, Mazzia Bruno, Dalle Vedove Giampiero, Dolso Arrigo A disp.:(P) Croci Claudio, Snidaro Gian Carlo All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
BRINDISI SPORT: Di Vincenzo, Sensibile, Mei, Cantarelli, Fontana, Liguori [51. Marino], Marmo, Rufo, Chiarenza, Magherini, Boccolini. A disp.: Novembre, Incalza. All.: Renna Antonio

Arbitro: Serafino Domenico (Roma)
Note
Spettatori: 8000 circa (abbonati 1400) per un incasso di circa 12 milioni di lire. Inizio gara ore 16.00

Commento
GRIGI GRANDI PER UN TEMPO POI L'INESPERIENZA FA ... 90 L’Alessandria, in vantaggio con Dalle Vedove, si lascia raggiungere al 64’, indi la doccia fredda della rete di Marino © Il ’’caldo” clima di Brindisi e il discutibile arbitraggio di Serafino © La buona tenuta atletica depone a favore della squadra di Giorcelli, chiamata la prossima domenica a fermare l’Avellino © Tecnico e giocatori fiduciosi, nonostante la battuta d’arresto contro una diretta antagonista La grande illusione dell’Alessandria è durata complessivamente sessantaquattro minuti poi, nello spazio di due, l'inatteso crollo. I ragazzi di Giorcelli dall’uno a zero sono passati all’1-2, in un batter d’occhio, gettando alle ortiche la grande occasione di strappare un prezioso punto per consolidare la classifica in vista del gran serrate finale. La doccia fredda fortunatamente è stata assorbita senza drammi: la squadra è pronta a stringere i denti per mettere sotto il prossimo avversario, l’Avellino reduce dal prezioso pareggio di Como. La trasferta in terra pugliese pur essendosi conclusa con un nulla di fatto, ha riconfermato il carattere dei grigi costretti a lottare contro un avversario caricato a mille e un arbitro poco disposto a tutelare i piemontesi. Serafino sin dalle prime battute ha lasciato chiaramente intendere di essere possibilista — a vantaggio dei locali — ignorando falli evidenti a carico dei grigi, pronto tuttavia ad adottare il classico pugno di ferro ogni qualvolta le presunte "vittime” erano i biancoazzurri il direttore di gara estraendo e rimettendo in tasca il cartellino giallo, ha agito negativamente sugli alessandrini preoccupati di finire anzitempo negli spogliatoi. L’atmosfera era piuttosto tesa anche sugli spalti grazie al tifo infernale, continuo, a volte ossessionante. Quasi non bastasse, e in barba ai regolamenti, sullo 0-1 l’altoparlante ha annunciato a pubblico e giocatori che la Reggiana era in svantaggio di due a zero con il Palermo. Nulla si è trascurato da parte degli aficionados locali per "caricare” i ragazzi disorientati dal gol imprevisto realizzato da Dalle Vedove alla mezz’ora di gioco. L’Alessandria stretta alle corde ha perduto, per pochi minuti, il controllo della situazione sciupando la possibilità di mantenere a distanza di sicurezza il brindisi. La situazione di classifica dopo io scivolone si è appesantita senza compromettere le chances dei ragazzi di Giorcelli. Diamo uno sguardo alla classifica: a quota trenta Avellino e Sambenedettese; a 29 Novara e Taranto; a 28 Alessandria e Parma; a 27 Reggiana e Brindisi, a 25 l’Arezzo. Traspare sin troppo evidente l’obbligo o l’imperativo di domare l’Avellino che domenica prossima sarà ospite al Moccagatta. I grigi dispongono di tre partite casalinghe e di altrettante in trasferta: sono indispensabili sei punti per portarsi a quota trentaquattro. La quota salvezza fissata a 35 punti pare essersi abbassata per 10 scivolone dell’Arezzo, il pareggio della Reggiana in casa e le battute d’arresto di Alessandria e Parma. LA CLASSIFICA Sentiamo cosa dice Giorcelli costretto ad interrompere la serie utile di cingue gare: « La posizione di classifica dell'Alessandria susseguente la sconfitta di Brindisi resta delicata, ma non compromessa. La squadra ha dimostrato sullo scottante rettangolo di gioco delle Puglie di sapere combattere, di possedere una buona tenuta atletica. Nessun cedimento tale da preoccupare per le restanti sei gare. Le dirette avversarie resistono, ma il Brindisi, ad esempio ha speso più del previsto per batterci. Osserviamo il calendario della prossima domenica: la Reggiana si reca a Verona e gli scaligeri, fermati dalla Sambenedettese, devono assolutamente vincere per evitare di vedere compromesso un campionato che pareva vinto in partenza. Diciamo uno. Altro confronto interessante ai fini della salvezza è tra Pescara e Brindisi. La matricola in casa sa difendersi bene e i 31 punti non consentono sonni tranquilli. Gli abruzzesi a scanso di rischi tenteranno il tutto per tutto. Incerto il confronto tra l'Arezzo e il Brescia: i padroni di casa hanno buone possibilità di spuntarla. II Parma riceverà l’Atalanta i cui problemi sono uguali a quelli del Pescara. Il compito non è meno ingrato per il Novara in viaggio verso Palermo mentre il Taranto ha il confronto diretto con la Sambenedettese. L’Alessandria ospitando l'Avellino giocherà per il successo pieno e come in altre occasioni i ragazzi si batteranno per agguantare il punteggio pieno ». Ricupererà Manueli rimasto in tribuna la scorsa domenica? «Le previsioni all’inizio della settimana sono abbastanza ottimistiche. Con Gigi in campo le nostre possibilità aumentano considerevolmente. Un vero peccato l’essere stati costretti a rinunciare al ragazzo in Puglia ». L'handicap dell’assenza di Manueli nella difficile trasferta nel meridione si è notato a vista d’occhio. Gli sportivi sanno quanto prezioso sia il contributo di Gigi in fase di contropiede. Il disporre di un atleta capace di tenere sempre desta l’attenzione della difesa avversaria è un vantaggio considerevole tanto più se si opera lontano dalle mura amiche. Giorcelli davanti al pericolo di peggiori guai ha preferito evitare il rischio riconfermando, con l'unico innesto di Maldera, la compagine uscita vincitrice ne! confronto con il Genoa. L’ASSALTO Il tecnico ben sapendo che i bianco-azzurri sarebbero partiti lancia in resta per travolgere gli ospiti ha formato la solita cerniera a centrocampo lasciando a fungere da punta Baisi. Le previsioni hanno avuto immediata conferma al fischio d’inizio dell'arbitro Serafino: il Brindisi letteralmente trascinato dagli ottomila tifosi ha cercato di fare saltare il lucchetto chiamando ripetutamente in causa la retroguardia saldamente impostata su Barbiero, tornato sui livelli di inizio campionato. Il capitano con piglio autoritario c senza ricorrere ad interventi mozzafiato ha diretto la regia mentre Colombo teneva saldamente in pugno Chiarenza. Maldera (Marmo) e Di Brino (Boccolini) con qualche affanno reggevano sostenuti da un Dolso (sensibile) che seppure meno appariscente e spumeggiante della scorsa domenica, sputava l’anima sia per chiudere i corridoi sulla sinistra sia per orchestrare sul centrocampo in appoggio a Baisi e Dalle Vedove. Le folate disordinate dei bianco-azzurri si infrangevano regolarmente contro il frangiflutti alessandrino tanto da autorizzare rosee previsioni sull'andamento complessivo della contesa. Solo Pozzani appariva nervose e alcune uscite erano da brivido, mentre tra i pali dimostrava la consueta bravura. A centrocampo Volpato dirigeva la solita regia affiancalo da Mazzia, Reja, Dalle Vedove. I ragazzi di Renna puntando più suH’agonismo che sulla tecnica, premevano in particolare sulle fasce, ma erano gli alessandrini a spingersi in avanti con veloci puntate come al 7’ con Reja - Mazzia, Baisi c tiro finale di Dolso neutralizzato da Di Vincenzo. Accorta copertura senza votarsi al sacrificio totale dell'attacco o catenaccio. II Brindisi pur mantenendo il dominio del gioco raramente trovava lo spunto per l'azione ficcante, tale da dare l'impressione della superiorità. Alla mezz’ora la rete, bellissima, che poteva dare ai grigi la clamorosa affermazione. Reja sfrutta un fallo laterale per lanciare Volpato: il regista scende verso rete, poi imbecca Dolso libero al centro che smista a Baisi sulla sinistra: il centravanti chiude il triangolo su Dalle Vedove incuneatosi nello spazio libero. L’alessandrino avanza e saetta a mezz’altezza a fil di palo e Di Vincenzo -— in ritardo — si tuffa, ma la palla è in rete. La doccia fredda non attenua la volontà dei padroni di casa pronti a riprendere le file del gioco per cercare la rimonta. I bianco-azzurri operano disordinatamente ma con grande determinazione: la posta in palio è troppo importante per lasciarsela sfuggire. Dolso al 35' deve superarsi per respingere una botta di Chiarenza nella rete incustodita. Il pericolo maggiore i grigi lo corrono allo scadere del tempo: Mei avanza sul tettore destro poi traversa, la palla corre per l'intera area, passa a due metri da Liguori incredibilmente fermo e si perde sul fondo. La pressione dei brindisini si fa ancora più consistente nella ripresa e i calci d'angolo si assommano tanto da superare i nove al 50’ Quando Pozzani in uscita si scontra con Liguori che resta a terra. Pippo mettendo involontariamente fuori causa l’ex bolognese, spalanca la porta al successo degli avversari. Renna infatti opera la sostituzione inserendo un attaccante, Marino che, sin dalle prime battute si conferma un vero "rompiscatole" dando il la alla riscossa dei compagni. Cantarelli avrebbe la possibilità di riportare in parità i pugliesi per una uscita balorda di Pozzani, invece ciabatta a lato. L’arbitro nel frattempo ammonisce Mazzia, minaccia altri castighi. Il colpo di timone di Brindisi - Alessandria si registra al 64’. Gli alessandrini perdono un pallone a centrocampo, avanza Chiarenza sulla sinistra porge a Boccolini pronto a traversare al centro dell’area. Davanti alla rete di Pozzani sono presenti non meno di otto - dicci giocatori, ma il più lesto è Marmo pronto ad infilare nella porta sguarnita nonostante il disperato tentativo di Maldera. Si scatena la buriana sugli spalti, i tifosi sembrano impazziti. Dovendo difendere il risultato Giorcelli fa uscire Baisi innestando Vanara per rendere il centrocampo maggiormente impenetrabile. L’offensiva prosegue e Barbiero deve salvarsi in angolo mentre Pozzani pesca farfalle consentendo a Magherini di servire Cantarelli il cui tiro è incredibilmente a lato. E’ il momento critico degli alessandrini i quali difettano unicamente di esperienza. Al premere disordinato dei brindisini occorrerebbe contrapporre interventi decisivi tali da sbarazzare l’area: le incertezze sono fatali come i fatti dimostrano. La rete del successo dei bianco-azzurri scaturisce a conclusione di una paurosa mischia davanti a Pozzani — il portiere dirà di essere stato "placcato” da un avversario sotto lo sguardo compiacente di Serafino -— due minuti dopo il pareggio di Marmo. E’ Rufo a dare il via con un pallonetto nel folto della mischia: Di Brino a fatica riesce a contiare il pallone a Marino tutto solo e con la porta spalancata regala ai compagni la rete che potrebbe valere la permanenza in serie B. L'Alessandria incredula ricomincia da capo, ma le manca la dovuta concentrazione per superare la retroguardia brindisina. Vanara, Dalle Vedove e infine Dolso con un’azione puntigliosa tentano inutilmente di raddrizzare il risultato. II pacchetto difensivo locale sostenuto dai centrocampisti si ammassa davanti a Di Vincenzo rendendo praticamente impossibile il sogno di un ricupero in extremis. Per il Brindisi è un miracolo vero e proprio, per l’Alessandria una mazzata capitata tra capo e collo. L'unico vero torto dei ragazzi di Giorcelli è di essersi lasciati travolgere non dal gioco lineare, spumeggiante dei brindisini, ma dal ritmo disordinato e soffocante di un complesso deciso a ricuperare il terreno perduto senza badare al dispendio di energia. Una battaglia nel vero senso della parola con l’obbligo di uscirne vincitori. Una maggiore freddezza avrebbe certo evitato il tracollo, ma nel calcio come nella vita del... senno di poi son piene le fosse. Resta non la consolazione, ma la constatazione della tenuta della compagine capace di reggere agli sforzi e alle continue sollecitazioni. Sul riscontro positivo Giorcelli ha soffermato l’attenzione nel viaggio di ritorno. « La concentrazione non difetta ai ragazzi. Al momento necessita solo serenità, consapevolezza nelle nostre possibilità. L’avventura in terra pugliese è archiviata e ora attendiamo l’Avellino pronti a batterci con la stessa carica evidenziata con il Genoa. Alla conclusione del torneo mancano sei partite: tre volte al Moccagatta, le altre fuori con il vantaggio di ospitare prima Pescara e successivamente Sambenedettese. Sarò cocciuto, ma prima della conclusione un colpaccio in trasferta sono certo di farlo ». I sei-sette punti sono alla portata dei grigi? « La strada verso la salvezza è lunga e difficile: l’avevo detto, a scanso di equivoci, due mesi orsono assumendo la guida della squadra. L’undici ha racimolato sette punti in sei partite: il bilancio è tutt’altro che fallimentare. Un punto a Brindisi sarebbe servito, nasconderlo è sciocco, non ci strappiamo le vesti per averlo perduto. Parliamo dell’Avellino: battendolo torniamo in sella alla tigre ». LIV ELLIN O L’Avellino prossimo ospite ad Alessandria, affidato alle cure del ’’trascinatore” Pugliese giunge rinfrancato dal pareggio in quel di Como. Un ’’brodino” tonificante, ma i grigi sono tutt’altro che disposti a lasciarsi sfuggire l’occasione per aggiungere altri punti in classifica. Dopo Verona e Genoa i ragazzi di Giorcelli sono chiamati a dare vita ad una partita incandescente e se l'arbitro saprà tenerla saldamente in mano i lupi irpini avranno ben poche possibilità di uscire indenni dalla tana dell'Orso. Probabilmente Giorcelli apporterà qualche piccola variante alla formazione per renderla maggiormente pungente: l’uomo - partita resta tuttavia Gigi Manueli le cui condizioni sono migliorate sensibilmente neH’ultima settimana. L’infortunio patito dal ragazzo è giunto nel momento delicato della rincorsa verso il... sole: grazie all’impegno dei compagni i danni sono stati limitati, ora si deve ripartire. Come diceva il Mister è il momento di stringere i denti, di dare fondo alle energie sfruttando l’ottima tenuta atletica evidenziata a Brindisi. Per i grigi un'altra settimana di passione, un altro appuntamento difficile come sarà sino a domenica 22 giugno quando al Moccagatta scenderà per l’ultimo atto la Sambenedettese risollevatasi con la vittoria a spese del Verona. La voglia di restare in ”B” non manca né ai tifosi, né ai giocatori: domenica è necessario stringerci per l’ennesima volta a fianco dei giocatori, un manipolo che merita un grande applauso. (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI IN VANTAGGIO PERDONO IN DUE MINUTI Pericolosa sconfitta dei piemontesi a Brindisi (2 a 1) Nello spazio di tre minuti, dal 64' al 66', l'Alessandria è passata dall'euforia della vittoria al legittimo dispetto per una sconfitta che forse si sarebbe potuto evitare. Sul campo del Brindisi, una diretta avversaria nella lotta per la salvezza, la squadra di Giorcelli era passata meritatamente per prima in vantaggio dopo mezz'ora di gioco, opponendo alle furibonde folate aggressive dei pugliesi — per i quali solo il successo avrebbe giustificato ulteriori speranze — le sue manovre più ordinate, più concrete, anche se meno appariscenti della «carica» a testa bassa degli avversari. Quando Dalle Vedove, al 30', ha risolto con un angolatissimo tiro di sinistro una manovra che aveva chiamato all'azione, dopo la rimessa laterale di Reja, anche Volpato, Dolso e Baisi, il gol dell'Alessandria è sembrato un logico premio alla concretezza dei piemontesi ed una punizione crudele, ma legittima, all'incredibile ma cieco dispendio di energie del Brindisi. Da quel momento i vecchi marpioni dell'Alessandria, chiamati a controllare il risultato addormentando il più possibile il gioco, si son venuti a trovare ne! loro elemento. Pur concedendo un certo margine alla fortuna — soprattutto in occasione di due salvataggi di Dolso sulla linea —, i grigi sono riusciti a tenere a freno l'impeto disperato del Brindisi nell'ultimo scorcio del primo tempo sia nel primo quarto d'ora della ripresa. Poi una sostituzione tra i pugliesi (la punta Marino al posto del disordinato Liguori, per di più frastornato da un colpo) ha cambiato te cose, rendendo l'assedio del Brindisi praticamente insostenibile per la pur attenta difesa alessandrina. Il clima della partita, facile da intuire in circostanze del genere, ha condizionato un po' tutto, compreso il comportamento del signor Serafino, un arbitro internazionale mandato in serie B a meditare sui suoi errori di Ascoli Ternana. Il signor Serafino non è andato certo in cerca di grane (tanto più che aveva fretta di prendere l'aereo delle 18,35 per Roma): ha risolto a senso unico tutti i casi dubbi, frenando al minimo accenno il gioco duro degli alessandrini, ma concedendo tuttavia eccessiva libertà ai padroni di casa. In questo clima da corrida l'Alessandria al 64' ha dovuto ridimensionare le proprie ambizioni ed accontentarsi di difendere il pareggio quando Marmo ha raccolto da destra un traversone basso di Boccolini, mettendo imparabilmente in rete. In questi momenti decisivi della partita, mentre il Brindisi continuava ad attaccare a forsennati colpi d'ariete, i difensori alessandrini si sono lasciati un po' prendere dal nervosismo e dall'alienno, ed hanno propiziato, con una serie di interventi imprecisi, il clamoroso rovesciamento della situazione dopo soli due minuti. Vanara era appena entrato a prendere il posto di Baisi, con l'evidente intento di rafforzare la cerniera grigia quando è venuta la doccia fredda del gol del 2-1. Un affannoso intervento di Maldera provocava un calcio d'angolo; Pozzani usciva per respingere una ribattuta di Rufo sul tiro dalla bandierina e veniva caricato malamente da Chiarenza, perdendo la palla. Mentre il portiere alessandrino si perdeva inutilmente a protestare, l'azione proseguiva, il pallone giungeva al tredicesimo, Marino, inspiegabilmente libero, che da pochi metri metteva a segno il gol vincente. Serafino non ha visto il fallo su Pozzani, o, se lo ha visto, ha pensato alla famiglia. Dopo questo infortunio (dell'arbitro e della sua difesa), l'Alessandria ha giocato il tutto per tutto negli ultimi venti minuti di gioco, ma un conto è giocare di rimessa; sfruttando in contropiede gli errori degli avversari, un altro e attaccare in massa, senza possedere attaccanti degni di questo nome. Il Brindisi ha concluso la partita con affanno, mentre il pubblico consultava febbrilmente i cronometri, pretendendo quasi dì trasmettere la stia fretta di chiudere anche al signor Serafino. Questi, pur avendo ridotto al minimo l'intervallo per non perdere l'aereo, ha fatto soffrire i pugliesi fino al novantesimo minuto, senza riduzioni. Una vittoria indubbiamente importante per il Brindisi; per l'Alessandria una sconfitta forse attesa, ma che, come si erano messe le cose in campo, avrebbe potuto essere evitata. «Ci salveremo — ha ribadito Giorcelli —, ma bisognerà soffrire fino all'ultimo». (La Stampa - Ed. Sport - Gianni Pignata) Risultati: Brescia-Atalanta 1-0 Catanzaro-Taranto 1-1 Como-Avellino 1-1 Genoa-Parma 1-0 Novara-Foggia 0-0 Perugia-Arezzo 3-1 Pescara-Spal 2-1 Reggiana-Palermo 2-2 Sambenedettese-Verona 1-0 CLASSIFICA: Perugia p.44; Verona, Catanzaro 39; Como 38; Palermo 37; Genoa 33; Foggia, Brescia 32; Pescara, Atalanta, Spal 31; Avellino, Samben. 30; Novara, Taranto 29; Alessand., Parma 28; Reggiana, Brindisi 27; Arezzo 25 Marcatori: 11 RETI: Chimenti (Samhencdcttcse) - 10 RETI: Bertuzzo (Brescia); Bonci (Parma) e Pruzzo (Genoa) - 9 RETI: Pezzato (Spai); Bresciani (Foggia); Zigoni (Verona) - 8 RETI: Scanziani (Como); Faina (Spai); Ferrari (Avellino) - 7 RETI: Pellizzaro (Perugia); Boccolini (Brindisi); Scrato e Nobili (Pescara); Simonato (Sambenedettese) - 6 RETI: Mazzia, Mamieli e Dalle Vedove (Alessandria); Rizzati (Atalanta); Scarpa, Solller e Vannini (Perugia); La Rosa (Palermo); Turella (Novara); Pelliccia (Spai); Cappellini (Como); Luppi (Verona); Villa (Arezzo); Albanese (Avellino); Marchesi (Pescara) e Manfrin (Spal) Il punto sul campionato Continua in Serie B la serie del colpi di scena, con le squadre impegnate nella lotta per la salvezza clic si ribellano, interferendo anche nella lotta per la promozione. Così, mentre l'Arezzo, ultimo in classifica, costringe il Perugia a rimontare ben due reti prima di arrendersi alla capolista, la Sambenedettese ferma il Verona, consentendo al Catanzaro (dopo il pari col Taranto) di raggiungere i veneti al secondo posto. In terza posizione, staccato di un punto, e il Como, costretto all'1-1 dall'Avellino, mentre il Palermo è quarto a due punti. Nel settore di coda continua a deludere il Novara, che tuttavia, pareggiando con il Foggia, è riuscito a distanziare di un punto l'Alessandria, sconfitta a Brindisi, e il Parma, che ha ceduto a Marassi di fronte al Genoa. Il Brindisi ha avuto la parte migliore della giornata, lasciando l'ultimo posto all'Arezzo, ma la situazione è ben lontana dall'essere chiarita: 9 squadre almeno nello spazio di cinque punti restano in pericolo (La Stampa)