Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1974/1975
Serie B
01-06-1975 - Giornata: 35 - Palermo - La Favorita


Palermo SSC - Alessandria US 2 - 1 (0 - 1)
RETI: 46. Barbana [Pa] , 49. Braida [Pa] 11. Manueli L.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Vanara Elio, Barbiero Valeriano, Colombo Antonio, Manueli Luigi, Volpato Angelo, Mazzia Bruno, Dalle Vedove Giampiero, Dolso Arrigo [74. Unere Giuseppe] A disp.:Baisi Sergio Pietro, (P) Croci Claudio All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
PALERMO SSC: Trapani, Zanin, Vianello, Majo, Pighin, Pepe, Ballabio, Barlassina, Braida [85. Cerantola], Banello, Barbana. A disp.: Bellavia, Chirco. All.: Viciani Corrado

Arbitro: Gussoni Cesare (Tradate)
Note
Ammoniti: Dolso [A], Vanara [A], Colombo [A]. Spettatori: 30 mila circa dei quali circa 4 mila gli abbonati per un incasso di 29 milioni e 644.000 Inizio gara ore 17.00

Commento
UN GOL RAPINA DI MANUELI POI L'UNO-DUE DEL PALERMO L’Alessandria in tre minuti - per indecisioni della retroguardia -sciupa la possibilità di tornare imbattuta dalla Sicilia © La difesa sotto accusa per gli eccessivi preziosismi © Ammoniti Colombo, Vanara e Dolso: squalifiche in vista? © L’emblematica partita di Arrigo, sostituito da Unere al 74’ © Mobilitazione di tifosi per il confronto con il Pescara © La vittoria è d’obbligo per compiere l’ultimo balzo verso la salvezza © Giorcelli e i giocatori sono fiduciosi, ma occorrono i 2 punti L'Alessandria ha ripetuto Brindisi, in vantaggio con Manueli, a meno di tre minuti, si è lanciata raggiungere e superare dal Palermo. Una sconfitta che brucia e Giorcelli, a fine partita, aveva un diavolo per capello, non poteva essere altrimenti. Sciupare banalmente un punto avendo la possibilità di difenderlo con buone possibilità lascia perplessi e nel contempo amareggiati. Una battuta di arresto che precipita i grigi al terz’ultimo posto della classifica a tre giornate dalla conclusione. Diceva Giorcelli appena sceso dall’aereo: « Fa rabbia perdere un incontro considerato l’impegno dei ragazzi, generosi, indomi. Lo spreco di energie è stato notevole. In tre minuti si è sciupato tutto ». Il mister sorride, ma dentro è una polveriera pronta ad esplodere come mia atomica. I giocatori sfilano via veloci verso il pullman di Paleto per lasciarsi dietro il ricordo dell’inopinata sconfitta. Incrociamo Volpato il quale ammette che proprio non ci voleva lo sbandamento all'inizio della ripresa. presa. Il giocatore promette riscossa immediata contro il Pescara e scompare dentro il pullman. Como e Genoa fortunatamente, per i grigi, hanno fatto il loro dovere, come il Brescia pronto a ricuperare il gol di svantaggio nei confronti del Novara. I rosso-blu in svantaggio con la Reggiana hanno pareggiato portandosi in vantaggio: nuovamente raggiunti dai granata, con uno sprint finale notevole, si sono imposti con il goleador Pruzzo. Meno sofferto il successo del Como a spese dell’Arezzo. I ragazzi dell’ex Marchioro hanno fatto un sol boccone dei toscani evitando ai grigi di essere raggiunti da un’altra squadra. Il Parma grazie al discutibile arbitraggio è tornato ai due punti liquidando il Taranto che sino alla fine ha lottato disperatamente per agguantare la divisione della posta. I biancocrociati sopravanzano la compagine di Giorcelli di un punto, ma sugli emiliani pende sinistra la spada di Damocle del "processo” di giovedì prossimo che li vede sul banco degli imputati per l’illecito — tentato— con il Verona. IL PARMA La Commissione disciplinare della Lega domani esaminerà il deferimento di Smarsy, di Sereni e del Parma (responsabilità presunta ed oggettiva) per illecito sportivo. Scrive a tale proposito la "Gazzetta dello Sport” che il « Parma corre quindi il rischio (grave) di essere penalizzato sulla classifica del campionato, a tre giornate dalla conclusione. In seconda istanza il giudizio (definitivo) toccherà poi alla CAF che potrebbe anche pronunciarsi a torneo concluso, a meno che non venga disposta la riduzione dei termini ». Conseguentemente i bianco-crociati hanno poche possibilità di sfuggire al castigo che prevede una penalizzazione aggirantesi sui cinque punti che significa retrocessione certa. L’Alessandria deve basare il ruolino di marcia oltre che su Reggiana e Arezzo sulle squadre che la precedono di un punto, Avellino, Parma e Taranto. Cosa accadrà domenica? La Reggiana punita a Genova torna al Mirabello per ospitare il Parma: sarà un derby da... coltello se l’undici di Gei resterà concentrato dopo i fulmini della Lega. li pareggio pare d'obbligo, ma i granata faranno carte false per costringere alla resa i cugini. Arezzo - Palermo è un incontro da X se i toscani giocassero tranquilli. I padroni di casa sputeranno l’anima per mettere nei guai i rosanero tallonati da vicino da Como e Catanzaro. Arrischiamo un’altra X. Il programma prosegue con Taranto . Brindisi, una lotta fratricida. I brindisini imbattuti da sette domeniche non si lasceranno certo commuovere dagli ionici. Altra suddivisione dei punti o leggero vantaggio per il Taranto. Atmosfera tesa ad Avellino, rincuorato dal ritorno di Giammarinaro che ha rilevato Pugliese, abile più fuori dai campo che in panchina. Allo stadio irpino arriva il Novara reduce da due pareggi interni non troppo convincenti. Gli azzurri rischiano molto perchè la domenica successiva riceveranno un Arezzo per nulla rassegnato alla serie semiprofessionistica. L’Alessandria attende al Moccagatta il Pescara che, con i suoi trenta tre punti, pare sopra la mischia mancandogli due punti per assaporare la gioia della permanenza tra i cadetti. Capitan Barbiero e il manipolo grigio devono assolutamente vincere a costo di restare senza fiato. Battendo gli abruzzesi la compagine di Giorcelli salirebbe a quota trentadue agganciando nella morsa altre compagini. E’ possibile il miracolo dopo i rovesci di Reggio Emilia e Palermo? La risposta è affermativa avendo dimostrato la compagine di sapere lottare allo spasimo anche se l’obiettivo risulta mancato per la giornata storta di alcuni elementi. Passiamo in rassegna le prestazioni dei singoli alla "Favorita” ricordando i contrattempi che hanno movimentato la vigilia della gara. Giorcelli giovedì pomeriggio al termine della partitella infrasettimanale si è trovato con quattro giocatori in forse: Pozzani, Colombo, Dolso e Mazzia oltre alla scontata assenza di Reja. Le maggiori preoccupazioni derivano dalla possibile indisponibilità di Pozzani scivolato accidentalmente su un tubo di gomma. Il mister si è trovato con Croci in difficoltà per un malanno che gli aveva impedito di allenarsi proficuamente durante la settimana. Il clima estivo della Sicilia ha compiuto il miracolo ed i quattro grigi domenica erano pronti a scendere in campo. Colombo seppure sofferente per il riacutizzarsi del dolore al nervo sciatico con l’aiuto di una iniezione si è battuto onorevolmente anche se al disotto delle proprie possibilità. L’Alessandria come si sa ha compiuto l’imperdonabile errore di iniziare il campionato con una rosa contenutissima per cui Giorcelli (come in precedenza Castelletti) ogni qualvolta Antonio denuncia un malanno deve compiere veri salti mortali per trovargli un sostituto. Squadra secondo copione, con Tunica variante di Mazzia con la maglia numero nove onde assicurare al centrocampo una maggiore copertura. Baisi pur ricuperando gradatamente, operando in trasferta, appare in chiara difficoltà: la mossa tattica in ultimi analisi è risultata azzeccata anche se il "professore” ha faticato per mantenersi sui livelli migliori. I grigi mascherando abilmente le carenze fisiche di almeno tre uomini hanno impostato la tenzone sulla prudenza puntando essenzialmente sullo 0-0, ma all’undicesimo il regalo inatteso del gol di Manueli. Volpato avanza cercan-do ii compagno e la difesa locale, pressata dagli alessandrini commette il più grossolano degli errori. Il terzino Pighin destinato alla guardia dell’ala alessandrina trasformata in punta vera, tenta l’alleggerimento verso Trapani con un pallonetto cortissimo. Gigi è pronto a ricuperare calciando sul portiere in uscita che tocca la palla senza trattenerla: è gol. Il gelo scende sui trentamila spettatori di fede siciliana presenti allo stadio: l’incubo della sconfitta aleggia sinistramente e il ricordo della scivolata con il Brindisi si ingigantisce a dismisura. L’Alessandria ringrazia del regalo e accentua la condotta difensiva tanto più che il Palermo sembra in giornata storta. Il gioco sarebbe facile se Dolso evitasse di giostrare in un fazzoletto (Arrigo ha evidentemente dimenticato la disavventura occorsagli nello scorso settembre in Coppa Italia, quando invece di liberare preferì attendere l’avversario che gli tolse la palla infilando di prepotenza Pozzani) invece di fare viaggiare la palla, anche in tribuna. L’alessandrino tocchetta fino, indugia favorendo il ricupero dell’avversario proteso verso la porta di Pippo per racimolare il pareggio. Barbiero e Colombo faticano, in particolare lo stopper alle prese con un Braida sempre in movimento. La retroguardia denuncia sfasamenti, ma regge tanto più che Pozzani è bravo in almeno due o tre occasioni a bloccare le fiondate degli avanti rosanero. 11 tempo si conclude con i piemontesi in vantaggio e la possibilità di tornarsene a casa almeno con un punticino. LE INCERTEZZE « Nell’intervallo ho raccomandato ai ragazzi, dice Giorcelli, di evitare assembramenti in area. Giocare possibilmente di prima, tenere il pallone lontano dall’area di Pozzani, non indugiare sulla sfera. E’ la tattica che solitamente attua la squadra sulla difensiva ». Il sermone del tecnico pare lasciare il tempo che trova: il Palermo infatti al 46’ passa scatenando il tifo dei beniamini. Barbiero indugia su un pallone invece di rinviare lungo e Io stesso esce in fallo laterale. Vanello rimette lunghissimo (quella del palermitano pare una punizione calibrata al millesimo) e Braida stoppa di petto al limite dell’area di rigore, si gira e tira con Pozzani fuori dai pali. Sulla sfera si catapulta Barbana ed il pareggio è cosa fatta. Dice Giorcelli: « La difesa poteva liberare, ma Barbiero anziché spazzare l’area ha preferito il passaggio a Dolso sbagliando. Poi si poteva rimediare ancora con Dalle Vedove e lo stesso Barbiero, la frittata era fatta ». L’Aiessandria che aveva fallito il raddoppio quasi allo scadere del tempo con Dolso (l’ala invece di fiondare decisamente in porta aveva scelto la maniera più difficile ha accusato nettamente il colpo. Trascorrono tre minuti e i! Palermo raddoppia condannando gli ospiti. Corner a vantaggio dei rosanero e pallone spiovente in area: respinge Pozzani con la punta deile dita, si accende una mischia furibonda e Braida dal limite dell’area azzecca il "tiro-bomba” che si infila sotto la traversa: imprendibile per Pozzani. « Sul secondo gol -— commenta amaramente il mister — — ho visto Vanara sbagliare e appresso altri due alessandrini, non riccordo nemmeno chi. Una palla stupidissima e una legnata che lascia il segno ». Trafitta nello spazio di 180 secondi, i grigi devono iniziare da capo, stringere i denti, gettarsi allo sbaraglio prestandosi ai contropiedi dei padroni di casa. Manueli, Dalle Vedove si prodigano senza badare a fatica per tentare di riacciuffare il pari. E’ una battaglia impari imperversando il nervosismo, ma i ragazzi in maglia grigia confidano nella possibilità di rimediare ai due svarioni difensivi. Giorcelli al 29’ constatato 10 scarso apporto di Dolso, gioca, in ritardo, la carta Unere. Il terzino attaccante innesta la quinta spompandosi in lunghe sgroppate per assecondare il lavoro di Manueli. La compagine pare galvanizzarsi e ie possibilità di passare per la seconda volta sembrano concrete. Manueii, su calcio d’angolo battuto da Unere, ha la possibilità di mettere una pezza al risultato. Gigi scaraventa un gran bolide, ma sopra la traversa. Per l’Alessandria è la fine dei sogni. « Il risultato non mi sta bene, proprio no! Abbiamo regalato due punti con altrettanti errori. E’ un peccato avere gettato alle ortiche un punto, l’uno a uno l’avevamo meritato. Che il Palermo fosse più forte di noi non è una sorpresa, logico che alla "Favorita” premesse con prevalenza, ma noi non avevamo demeritato. Gli errori, purtroppo si pagano ». BATTERSI L’allenatore, il discorso lo ha ripreso nel. momento in cui ha messo piede a Linate. Visibilmente amareggiato, incredulo davanti ad un risultato che doveva essere positivo, Giorcelli ha ribadito le affermazioni del dopo partita ripetendo di essere tuttavia fiducioso nella salvezza dei grigi anche se si dovrà attendere l’ultima giornata per tirare il sospiro di sollievo. « La trentacinquesima giornata, a parte l’impennata del Parma, non ha fatto registrare colpi a sorpresa. Le sconfitte della Reggiana e dell’Arezzo consentono di affrontare il prossimo turno con la possibilità di agganciare altre compagini. La squadra ancora una volta, prosegue Giorcelli, ha dimostrato di essere determinante e di potere battersi validamente negli ultimi 270 minuti della contesa ». Sulla formazione molte le riserve: solo mercoledì sera l’allenatore avrà la possibilità di abbozzare lo schieramento stante il pericolo di squalifiche che incombe su Colombo, Vanara e Dolso. Le maggiori preoccupazioni interessano il ruolo di stopper: mancando Antonio sarà giocoforza avanzare Maldera l’unico capace di svolgere con una certa qual sicurezza un’azione di controllo efficace del centravanti abruzzese. Nel finale incandescente del campionato, si ripropone per l’ennesima volta la candidatura di Unere e stavolta le chances del difensore sono oltremodo buone. I giudizi dei colleghi sul difensore sullo scampoio di partita disputata alla ’’Favorita” sono lusinghieri. A Giorcelli comunque il compito non facile di scegliere le undici pedine... vincenti. Il trainer desidera concludere in bellezza la breve apparizione sulla panchina dei grigi: assumendo lo scottante incarico chiese la fiducia dei giocatori, del pubblico e della stampa. L’ha ottenuta meritatamente; ora gli necessita l’appoggio totale dei tifosi per ’’caricare” la compagine. Il ruolo che giocherà nelle due prossime partite la tifoseria mandrogna sarà determinante per la permanenza della squadra tra i cadetti. Alessandria - Pescara è un confronto al fulmicotone per i grigi: stavolta l’obiettivo è uno solo, vincere per non perire. L’Alessandria pur con l’imperativo di domare l’avversario, dovrà evitare di lasciarsi travolgere dall’orgasmo: occorrerà aggredire gli ospiti con determinazione senza compiere errori che potrebbero risultare fatali. Gli abruzzesi cercheranno, come vuole la regola, di costruire una fitta ragnatela davanti al proprio portiere. Le punte alessandrine piuttosto restie a cercare la conclusione da fuori area dovranno invece cercare e ricercare il gol con fiondate; il gioco corto in prossimità dell’area di rigore pescarese avrà ben poche possibilità di fare saltare il lucchetto della cerniera difensivistica. Due gli obiettivi da perseguire: massimo impegno dei giocatori in campo e incitamento continuo dei tifosi per trascinare la squadra verso l’importante e forse decisivo successo. Per una domenica lasciamo in un cantuccio le polemiche e tutti uniti gridiamo « forza grigi! » (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA E' CROLLATA IN QUATTRO MINUTI A PALERMO I piemontesi erano in vantaggio con una rete di Manueli all'11' - Poi sono stati piegati da due gol dei rosaneri al 46' e al 49' - Terzultimi Per quarantacinque minuti l'Alessandria si è illusa di poter condurre in porto un risultato a sorpresa che avrebbe abbreviato le sue sofferenze, consentendole di portarsi fuori, in modo definitivo, dal gorgo della retrocessione. Un gol di rapina di Manueli dopo undici minuti, con palla rubata d'un soffio a Pighin che stava toccando indietro al portiere e depositata beffardamente alle spalle dello stupitissimo Trapani, aveva consentito ai grigi di impostare la partita con una certa tranquillità. L'affanno, l'ansia, la paura, erano tutte dalla parte del Palermo per il quale il risultato, per motivi opposti a quelli di pura sopravvivenza della squadra piemontese, aveva un'importanza egualmente determinante: solo un successo pieno avrebbe infatti consentito alla squadra di Viviani di continuare con immutate speranze la corsa verso la serie A. L'Alessandria, conservando una ammirevole calma sotto i colpi d'ariete dei siciliani, è riuscita ad arrivare al momento del riposo conservando il suo importante gol di vantaggio e soprattutto dimostrando, anche sul piano del gioco, di non aver demeritato quella piccola spinta da parte della fortuna. Il Palermo aveva avuto le sue occasioni di pareggiare e, anche per merito degli ottimi interventi di Pozzani — soprattutto alla mezz'ora su tre tiri consecutivi di Vanello, Barlassina e Braida — le aveva mancate, ma la squadra piemontese (oggi in maglia rossa) aveva a sua volta mancato incredibilmente il raddoppio al 24' quando Dolso magistralmente servito da Manueli si era mangiato il gol con un tiraccio di destro alle nuvole. Nella ripresa, però, la scena della partita è radicalmente cambiata e l'Alessandria non ha potuto che arrendersi al rabbioso uno due con il quale, nello spazio di soli quattro minuti, il Palermo ha rovesciato le sorti del confronto. Il pareggio è venuto, al 46', quando Mazzia ha perso un contrasto con Braida a pochi metri dalla porta e l'attaccante palermitano, favorito dal rimpallo, ha potuto tirare a rete eludendo il tentativo d'uscita di Pozzani. Il pallone forse sarebbe finito egualmente in fondo al sacco, comunque Barbana ne ha corretto la traiettoria prima che esso superasse la linea e va quindi considerato l'autore materiale del gol. Un pareggio di rapina, quasi fortuito come il gol dell'Alessandria. Niente da dire invece sulla rete che, al 49', ha portato definitivamente in vantaggio il Palermo. Si è trattato di una prodezza personale di Braida, che ha posto fine ad uno sterile batti e ribatti in area,, con uno stop volante ed un gran tiro di destro, assolutamente imparabile per Pozzani. Con quaranta minuti di gioco ancora a disposizione e di fronte ad un Palermo meno sicuro in difesa che in altre occasioni, l'Alessandria aveva ancora teoricamente la possibilità di riequilibrare il punteggio e si è battuta caparbiamente per raggiungere questo obiettivo, purtroppo con qualche spiacevole defezione sul piano della combattività, che ha reso inutile lo sforzo degli altri. Al rabbioso impegno di Volpato, di Vanara e di qualche altro, ha fatto riscontro infatti un'altra prova opaca ed abulica di Dolso, che si è messo al riparo nel suo «fazzoletto» di campo, senza mai collaborare seriamente alla controffensiva dei compagni. Troppo tardi Giorcelli ha osato rimandarlo negli spogliatoi giocando la carta del più grintoso Unere, grazie alle cui fresche energie l'Alessandria nell'ultimo quarto d'ora è cresciuta di tono, prodigandosi in un commovente, per quanto inutile, «serrate», che ha tenuto in ansia fino all'ultimo i trentamila tifosi della «Favorita». L'Alessandria ha tentato il gran colpo, le è andata male, ma non per questo si rassegna al suo destino. Qualcuno, in tribuna, diceva, con un certo rammarico, che se i grigi — Dolso a parte — avessero giocato a Reggio Emilia come hanno giocato oggi, il punto-salvezza sarebbe stato strappato già un settimana fa, L'importante è che la squadra di Giorcelli non perda la concentrazione, visto che le toccherà stringere i denti fino all'ultimo per non affondare. (La Stampa - Ed. Sport - Gianni Pignata) Risultati: Brindisi-Catanzaro 0-0 Como-Arezzo 2-0 Foggia-Atalanta 3-1 Genoa-Reggiana 3-2 Novara-Brescia 1-1 Palermo-Alessandria 2-1 Parma-Taranto 2-1 Perugla-Sambencdettese 1-2 Pescara-Avellino 1-1 Spal-Verona 0-0 CLASSIFICA: Perugia p.44; Verona 43; Palermo 42; Como, Catanzaro 41; Genoa 37; Foggia 36; Atalanta, Samben. 35; Spal, Brescia 34; Pescara 33; Novara , Brindisi 32; Avellino, Parma, Taranto 31 Alessandria 30; Reggiana, Arezzo 29 Marcatori 13 RETI — Bonci (Parma) - 12 RETI: Pruzzo (Genoa); Bresciani (Foggia) e Chimenti (Sambenedcttcse) - 11 RETI: Bertuzzo (Brescia) - 9 RETI: Simonato (Sambenedettcsc); Pezzato (Spai) e Zigoni (Verona) - 8 RETI: Manueli (Alessandria); Ferrari (Avellino); Scanziani (Como); Pellizzaro (Perugia); Pallia (Spai) e Scrato (Pescara) - 7 RETI: Barbana (Palermo); Boicolini e Marmo (Brindisi); Vannini (Perugia); Nobili (Pescara) e Castronaro (Sambenedettese) 6 RETI: Delle Vedove e Mazzia (Alessandria); Villa (Arezzo); Scala, Musiello e Rizzati (Atalanta); Albanese (Avellino); Spelta (Catanzaro); Cappellini (Como); Turella e Viviani (Novara): Vanello, Braida e La Rosa (Palermo); Scarpa e Sollier (Perugia); Zucchini (Pescara); Francesconi (Reggiana); Pelliccia e Manfrin (Spai); Jacomuzzi (Taranto); Sirena e Luppi (Verona). (La Stampa) Il punto sul campionato Terza sconfitta consecutiva del Perugia e pareggio del Verona Palermo in zona promozione, grigi nei guai Mischia della paura Otto squadre lottano per non retrocedere Terza sconfitta consecutiva del Perugia che in questa clamorosa crisi di fine campionato rischia non solo di vedere sfumare il primato, ma anche di compromettere la promozione. Il margine di sicurezza sulla quarta in classifica, dopo il clamoroso 1-2 con la Sambenedettese, si è ridotto a soli tre punti: maledettamente pochi per chi, domenica prossima, dovrà recarsi a Verona e poi giocare ancora in trasferta a Pescara c concludere quindi il campionato in casa contro un Novara che potrebbe, a quel momento, avere ancora bisogno di punti. Il Verona, restando imbattuto a Ferrara, si è virtualmente preparato all'operazione sorpasso, mentre Palermo, Como e Catanzaro hanno rispettato i pronostici, le prime due vincendo in casa contro due pericolanti come l'Alessandria e l'Arezzo, la terza strappando un punto a quel Brindisi che vinceva da sci domeniche. La squadra siciliana conserva il suo punto di vantaggio a difesa del terzo posto, avendo un calendario senz'altro più favorevole rispetto alle due rivali che le contendono la promozione in A. Nel settore opposto la lotta è sempre apertissima, con otto squadre più che mai in mischia. Il Novara, costretto al pareggio anche dal Brescia, ha mancato la più favorevole delle occasioni per tirarsi in salvo ed 6 a quota 32 accanto ad un Brindisi cui lo 0-0 in casa col Catanzaro ha negato la possibilità di abbreviare le sue sofferenze. Oltre a queste due squadre, hanno fatto punti anche l'Avellino (pari a Pescara) ed il Parma che ha battuto il Taranto, ma la vicenda di illecito sportivo in cui è inguaiata, sembra rendere inutile il rabbioso finale della squadra emiliana. Se si dà per scontata una penalizzazione del Parma, la situazione sul fondo resta quella di una settimana fa, con l'Alessandria un punto sopra la quota di affondamento. Tutto è ancora da giocare, insomma. (La Stampa)