Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1974/1975
Serie B
08-06-1975 - Giornata: 36 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Pescara Calcio 2 - 2 (1 - 2)
RETI: 9. Mazzia B.[A], 57. Unere G.[A] 18. Marchesi [Pe] , 25. Santucci [Pe]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Reja Edoardo, Barbiero Valeriano, Vanara Elio, Manueli Luigi, Volpato Angelo, Baisi Sergio Pietro, Dalle Vedove Giampiero, Mazzia Bruno [46. Unere Giuseppe] A disp.:(P) Croci Claudio, Snidaro Gian Carlo All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
PESCARA CALCIO: Cimpiel, De Marchi, Santucci, Palanca [77. Ciardella], Bertuolo. Rosati, Pirola, Lopez, Zucchini, Nobili, Marchesi. A disp.: Ventura, Serato. All.: Rosati Domenico

Arbitro: Agnolin Luigi (Bassano del Grappa)
Note
Ammoniti: Baisi [A], Nobili [A] Spettatori: 6.000 circa di cui 4.097 paganti per un incasso di 11.638.860 lire Inizio gara ore 17.00

Commento
AL «MOCCAGATTA» VENTI MINUTI DI INCUBO Tremano in seimila poi Unere rilancia Apre Mazzia, ma il Pescara colpisce con Marchesi e Santucci © L’Alessandria accusa la botta, rischiando la sconfitta-retrocessione © Rocambolesca rete del discusso difensore e le azioni grigi e risalgono © Sotto accusa la difesa: otto reti in cinque partite © Decisiva la trasferta di Foggia © L’Alessandria, per salvarsi, deve tornare imbattuta © Giorcelli annuncia varianti per ” strappare ” un punto. Nessuno sa cosa accadrà la prossima domenica a Foggia, è certo tuttavia che la successiva gara Interna è sconsigliabile ai deboli di cuore. L’Alessandria edizione 1974-75 può attaccarsi alle maglie la scritta «il pericolo è il mio mestiere»; domenica lo ha dimostrato chiaramente mettendo a repentaglio le coronarie dei seimila tifosi presenti al ’’Moccagatta”. Un campionato al cardiopalma, ricco di incognite e con il futuro avvolto nella nebbia fitta, tanto da rendere impossibile ogni pronostico a soli 180’ dalla conclusione. La trentaseiesima giornata si è risolta in un mezzo scivolone dei grigi dopo che per venti minuti si era temuto il peggio, la catastrofe, per intenderci. Dall'uno a zero di Mazzia si è passati all'uno a due sfiorando addirittura l'1-3 per una clamorosa svista arbitrale. Alessandria - Pescara, la partita che valeva un campionato, grazie a Beppe Unere, si è conclusa sul pari e, visto come sono andate le cose, un punto è sempre... benedetto. Giorcelli quasi presago dell’andamento del confronto alla vigilia aveva ammonito: « se la vittoria è impossibile ’’teniamo” il pareggio, è il biglietto indispensabile per continuare a sperare. Altrimenti... ». La classifica a due giornate dal disco rosso, è da brivido. Osserviamola assieme: Taranto punti 32; Avellino, Alessandria, Reggiana e Arezzo punti 31, Parma 28. Sei squadre in un fazzoletto o quasi a contendersi la sopravvivenza tra i cadetti. Deciderà la differenza reti? Probabilmente sarà proprio quest’ultima a designare le retrocedenti. Ormai si lotta con il coltello tra i demi ' come i risultati dimostrano. L’Arezzo facendo appello alla miglior grinta ha liquidato un Palermo da A, la Reggiana nell’infuocato derby l’ha spuntata con il Parma choccato dai tre punti di penalizzazione. Il Novara impegnato sullo scottante campo di Avellino con una zampata ha liquidato i padroni di casa dando una mano alle poverette della classifica. La prossima domenica non è da meno, basta osservare il calendario per restare senza... parola. A Foggia gioca l’Alessandria; la Reggiana va a Brindisi, l’Arezzo opera a Novara e il Taranto si trasferisce alla favorita. Le squadre vincenti avranno domenica sera il biglietto in tasca per restarsene in B; le compagini imbattute continueranno a sperare nell’ultimo turno; le sconfitte invece avranno novanta probabilità su cento di retrocedere. Una domenica di fuoco con i nervi a fior di pelle, l’orecchio teso verso gli altri campi di gioco. Per le sei compagini travolte dai marosi sarà una settimana piena di incubi, di speranze, di mille calcoli delle probabilità, nell’attesa del responso inequivocabile del rettangolo di gioco. L’Alessandria ha possibilità di concludere oltre il livello di guardia? Una diagnosi è necessaria alla luce delle ultime prestazioni della compagine reduce da tre sconfitte (Brindisi, Reggiana e Palermo) e da una vittoria (Avellino) e un pareggio (Pescara). Su cinque partite, tre esterne e due casalinghe, i mandrogni hanno incassato otto gol mettendone a segno quattro. La differenza rete è di meno quattro. Retroguardia sotto accusa per la serie di gol a ripetizione subiti nello spazio di pochi minuti con conseguenze oltre-modo deleterie sul rendimento del gioco collettivo. Il cedimento di alcuni uomini e evidentissimo nonostante la volontà dei singoli di sopperire con la grinta alla mancanza di... birra. Ad aggravare il quadro la scorsa settimana sono arrivate le squalifiche di Colombo e Dolso, la prima in particolare ha avuto riflessi oltremodo negativi nell’ultima casalinga con il Pescara. Giorcelli operante con un organico di quindici uomini, ha rimescolato le pedine inserendo Reja a destra e Vanara a sinistra, visto che gli abruzzesi cammuffavano l’unica punta, Marchesi (che è un attaccante) con la maglia numero undici e Zucchini, un mediano al centro dell’attacco pur avendo compiti prettamente di copertura. Sin dalle prime battute del concitato dialogo si è notata un’Alessandria balbettante, insicura davanti a Pozzani. La rete - sorpresa di Mazzia a nove minuti dall’inizio invece di galvanizzare ha accentuato la paura di sgradite sorprese con le conclusioni ben note. Accentuando la copertura l’iniziativa è passata al Pescara e per i locali il cielo si è improvvisamente oscurato. La rete di Marchesi subito bissata da Santucci ha letteralmente mandato in barca la compagine grigia mentre sugli spalti scendeva il gelo della retrocessione anticipata. Barbiero è compagni di conclusione — ha compiuto il miracolo della rimonta. Gli alessandrini, è l’unica nota consolante, agguantati gli abruzzesi hanno proseguito con uguale carica denunciando notevoli sompensi in fase di manovra. Manca alla squadra, per il cedimento di alcuni uomini, l’ordine, la chiarezza per quella manovra collettiva necessaria per riuscire a trovare lo spiraglio giusto entro il quale fare filtrare le punte. Il gran prodigarsi di Vanara, Volpato, Manueli, dello stesso Baisi assai mobile, ma carente nel cercare la conclusione improvvisa si è inaridito in prossimità dell’area degli abruzzesi. La superiorità si è rivelata sterile ed il risultato è rimasto invariato premiando più gli ospiti che i padroni di casa anche se il pari è da ritenersi sostanzialmente esatto. Dall’esame globale della partita emergono alcuni dati incontrovertibili: la cronica fragilità della retroguardia l’impossibilità — derivante dallo scadimento atletico di alcuni uomini di costruire sul campo manovre collettive per tentare la via della rete. Come intende ovviare Giorcelli in vista del rush finale per mantenere viva l’esile fiammella? Ascoltiamolo. « La classifica è peggiorata senza il punto in più; tuttavia restiamo in buona compagnia. L’essere riusciti a rimontare la rete di svantaggio è impresa notevole tanto più che il Pescara ha dimostrato di essere formazione quadrata e decisa. Dire che siamo spacciati è prematuro cosa devono pensare gli altri? L’Alessandria non è all’apice della forma, ma la Reggiana ad esempio ha giocato su un livello tutt’altro che irresistibile. Il Parma non meritava di perdere: i granata hanno indovinato il tiro come Santucci contro di noi. L’Arezzo sull’l a 0 si è visto regalare dal Palermo un... calcio di rigore. I rosa-nero sciupando il tiro dal dischetto hanno consentito ai padroni di casa di raddoppiare. La fortuna ancora più do e costringendo l’avversario a retrocedere. E’ bene precisa re che l’arretramento dei nostri era obbligato e non certo dettato da una impostazione tatti ca precedentemente coordinata Con il trascorrere dei minuti qualche nostro uomo è "saltato” creando grossi problemi sia in fase difensiva che di propulsione. L’Alessandria dispone d atleti che hanno doti di fondo non di scattisti. Escono alla di stanza disponendo di una maggiore riserva di fiato: nel caso l’avversario, come gli abruzzesi. ’’accelera” provoca nelle nostre file degli scompensi. Gli scattisti nascono tali, è impossibile crearli. Riequilibrando le sorti della gara le possibilità di salvezza restano ». MAZZIA - UNERE Le condizioni psicologiche dei giocatori a fine partita avvalorano l’ipotesi di un finale a tambur battente? « I ragazzi erano dispiaciuto per il punto perduto in casa. Analizzando i novanta minuti si sono trovati concordi nel riconoscere che la impresa del pareggio deponeva a loro favore. Con un Pescara ringalluzzito e un’Alessandria scossa nel morale il pareggio al termine del primo tempo era un’utopia. Quanti degli spettatori disposti a scommettere una lira sulla rimonta dei grigi? Certamente pochi tra i seimila presenti. Nell’intervallo tra i due tempi si è ragionato invece di sbraitare; riordinando le idee sono state gettate le basi per ricuperare la rete di svantaggio. Disponevo del vantaggio di usufruire di un tredicesimo, Unere, pronto ad entrare nel clima e la mossa è risultata appropriata. Sarà un caso, ma le due reti sono venute da Mazzia e Beppe al quale avevo raccomandato di bloccare Santucci che nel primo tempo aveva ’’soffocato” Volpato togliendogli spazio. Si è scritto che Unere è mancino, perfettamente d ’accordo, ma sul tiro del gol è venuto a trovarsi nella posizione ideale ». Archiviata la partita, recriminato sugli errori si impone la necessità di costringere il Foggia a cedere un punto. E’ questione di... salvezza. « Perfettamente d’accordo. Ieri si poteva sperare di ricuperare la domenica successiva, oggi gli errori si pagano. La difesa nelle ultime giornate è apparsa incerta. Qualcosa non funziona e davanti a dati di fatto inconfutabili corro ai ripari Scontato il rientro di Colombo: lo stopper scontando la giornata di squalifica ha certamente ricuperato. In Puglia lo attende un centravanti di notevole levatura, Bresciani. Sposterò alcuni giocatori, inserirò in formazione gli uomini più validi infoltendo il centrocampo e potenziando la difesa. Con i ”satanelli” cercheremo di chiudere gli spazi, di spezzare il gioco lontano dall’area di rigore. L’Alessandria attraversa un momento delicato, i ragazzi tuttavia lottano, sono pronti a dare veramente il meglio nei fatidici 180 minuti finali ». QUOTA 34 Quota trentaquattro è sufficiente per salvarsi? « Direi matematicamente. Il punto per partita preventivato all’inizio della mia gestione non basta. In dieci gare ne abbiamo racimolato altrettanti, le ultime purtroppo hanno compiuto un balzo in avanti notevole. Nella penultima giornata le gare in programma sono tabù per tutti. La Reggiana va a Brindisi dove i padroni di casa sono tutt’altro che salvi: devono fare bottino pieno perchè la domenica successiva giocheranno ad Arezzo e non è detto che la spuntino. li Taranto avanti di un punto varca lo Stretto per raggiungere Palermo: i rosanero caduti in Toscana hanno l’obbligo di vincere se intendono realmente raggiungere la massima serie. Lo stesso Avellino giocando a Parma potrebbe rimetterci le penne dato che gli emiliani sperano sempre nell’accoglimento del ricorso in sede d’appello alla CAP. Alessandria e Arezzo affrontando avversari tranquilli potrebbero strappare un punto e partendo da quota trentadue si respira meglio. 11 campionato l’Alessandria, ripetendo il 1963-64, se lo gioca tutto nelle ultime due partite. Il finale è da brividi, la speranza di ’’sopravvivere” è viva ». Dal canto suo il presidente dei grigi Paolo Sacco è del parere che l’Alessandria riuscirà a spuntarla seppure per una incollatura. « La trasferta a Foggia e difficile, ma giocando con concentrazione il pareggio è alla portata dei grigi. Tra gli impegni delle pericolanti il nostro c dei meno delicati perchè l’undici di Maldini viaggia a centroclassifica c senza problemi di promozione. Un certo rilassamento è comprensibile da parte dei padroni di casa ». Alessandria in B anche nel prossimo campionato? « Le probabilità sono dalla nostra parte, superando l’anno critico vedrete che la squadra in futuro avrà meno patemi d'animo ». Il pareggio che ha raggelato i tifosi e creato una certa qual suspense tra i giocatori non ha smontato l’ambiente, lo ha reso più circospetto. Capitan Barbiero e compagni si giocano una grossa fetta delle ambizioni a Foggia: le distrazioni sono proibite. In Alessandria - Pescara di errori ne .sono stati commessi, in particolare in retroguardia. Giorcelli ha un lasso di tempo sufficiente per eliminare gli scompensi, per varare una formazione accorta, pronta a sfruttare il contropiede qualora si presentasse l’occasione propizia. Il tecnico ha lasciato intendere che si affiderà ad uno schieramento con molti difensori e centrocampisti. La formazione è attualmente condizionata dallo stiramento di Mazzia: il professore riprenderà in tempo, la maglia numero nove sarà la sua. COLOMBO All’estrema sinistra vista la buona prova di Unere è d’obbligo la conferma del difensore il quale avrà la possibilità di trovarsi in zona tiro. La ’’castagna” per cercare la soluzione di forza da fuori area la possiede, deve solo sfruttarla. Rientrando Colombo l’allenatore ha la possibilità di scegliere dalla terna Maldera, Di Brino, Vanara i nomi dei due terzini. Scelti gli uomini migliori spetterà a questi ultimi tradurre in realtà le aspettative dei tifosi strappando un punto il cui valore è facilmente immaginabile. La comitiva grigia partirà in treno alla volta di Foggia venerdì sera: la attesa sarà veramente spasmodica. Avanzare pronostici in momenti così difficili è impossibile, ma la bilancia dovrebbe pendere dalla parte alessandrina. I componenti la rosa chiamati ad affrontare un campionato durissimo e lunghissimo hanno dimostrato nell’arco dei nove mesi di sapersi battere sempre al limite delle possibilità, di volere fortemente la permanenza tra i cadetti. La concentrazione, la grinta, l’impegno meritano un premio e, se la fortuna aiuta veramente gli audaci, Barbiero ed i suoi amici meritano un tale riconoscimento. La parola d’ordine è tornare imbattuti, battendosi se necessario al limite delle capacità. Gli sportivi saranno riconoscenti al manipolo che è riuscito a compiere la grande impresa più difficile della promozione in B. (Il Piccolo - Il Gattopardo) GRIGI FRENATI DAL PANICO SFIORANO IL DISASTRO (2-2) Il pareggio del Pescara ottenuto rocambolescamente con un gol del terzino Unere «Non è ancora tempo per fare il funerale all'Alessandria. Mancano 180 minuti al termine del campionato e noi continueremo a lottare ed a sperare fino all'ultimo secondo»: cosi dice Giorcelli, trainer dei grigi, con un tremito nella voce, non appena imbocca gli spo- prestazione strana, per non dire sconcertante. L'inizio del match con il Pescara è stato favorevole ai padroni di casa. Predominio territoriale, azioni incisive. Premesse insomma per un successo facile. Ed infatti, dopo nove minuti l'Alessandria è già in vantaggio. Su calcio d'angolo di Manueli, Mazzia colpisce a volo di esterno destro. Con uno strano effetto il pallone si infila nell'angolino alla sinistra di Cimpiel. A questo punto cambia la fisionomia dell'incontro. I grigi sono convinti di avere in pugno la gara, un errore che nel football può essere molto grave. Il Pescara non rimane a guardare, anche se presenta uno schieramento adatto a difendersi. «Tom» Rosati lascia infatti in panchina il centravanti Serato e con la maglia numero 9 presenta il mediano Zucchini. Gli ospiti con il solo Marchesi di punta iniziano a macinare gioco e al 18' giungono al pareggio. C'è una mischia sotto la porta di Pozzani, la palla perviene a Marchesi (dove si trova Maldera) che azzecca lo spiraglio giusto in una selva di gambe. Sull'1-1 bisogna ricominciare tutto daccapo. L'Alessandria ora gioca con affanno, il Pescara in scioltezza. Saltano le marcature ed i biancoblù assumono l'iniziativa, anticipando costantemente gli avversari. La fortuna per giunta aiuta il Pescara. Dopo un tentativo del solito Marchesi (23') il terzino Santucci, due minuti dopo, lascia partire un forte tiro di destro, in diagonale, da circa 30 metri che si insacca nel sette. I pescaresi, scesi ad Alessandria per strappare un pareggio non riescono a capacitarsi del grosso regalo che sta piovendo loro addosso. L'Alessandria è frustrata più che mai si fa sentire l'assenza di due uomini come Dolso e Colombo, squalificati. Al 30' e al 34' Baisi e Mazzia cercano vanamente il gol di testa. Al riposo il naufragio è generale. Soltanto Mazzia meritata di essere risparmiato per la sua generosità. Ripresa, con il pubblico imbestialito. I grigi sono sommersi da un mare di fischi e di insulti. Il Pescara va subito vicino al gol e se segnasse per l'Alessandria sarebbe davvero la fine. Intanto Mazzia acciaccato ha lasciato il posto al terzino Unere. Proprio Unere, al 57', compio il miracolo: il difensore effettua un tiro cross, Baisi non riesce a toccare la sfera. Cimpiel rimane ingannato dalla mossa dell'attaccante, il pallone rotola in fondo alla rete. Due a due con Unere che con atteggiamento polemico stringe i pugni verso chi era prodigo di fischi, poco prima, dalla tribuna, per la squadra. Sul 2 a 2 l'aspetto tattico del match muta nuovamente; non si può dire certo che la gara sia risultata avara di emozioni. Trombe od incitamenti calorosi invitano i grigi a cercare il gol del successo. Il Pescara è costretto a difendersi mentre Di brino, il vecchio Vanara e Volpato spiccano sui compagni con il loro impegno, per la loro determinazione. Tra gli ospiti piacciono Santucci, Zucchini, Nobili e Pirola. Al 72', proprio quest'ultimo, « pesca » con un cross Marchesi, ma Pozzani non si fa sorprendere dal colpo di testa doli'attaccante. La gara termina in parità. Anche se l'Alessandria ha da recriminare sul pessimo primo tempo, il risultato è quanto mai giusto. (La Stampa -Ed. Sport - Ferruccio Cavallero) Risultati: Arezzo-Palermo 2-1 Atalanta-Spal 3-1 Avellino-Novara 0-1 Brescia-Foggia 0-0 Catanzaro-Genoa 2-0 Reggiana-Parma 1-0 Sambenedettese-Como 0-1 Taranto-Brindisi 1-1 Verona-Perugia 0-2 CLASSIFICA: Perugia p.46; Como, Verona, Catanzaro 43, Palermo 42; Atalanta, Foggia, Genoa 37; Brescia, Sambenedettese 35; Pescara, Novara, Spal 34; Brindisi 33; Taranto 32; Avellino, Reggiana, Alessandria, Arezzo 31; Parma* 28 *penalizzato di 3 punti Marcatori: 13 RETI: Bonci (Parma) 12 RETI: Pruzzo (Genoa); Bresciani (Foggia); Chimenti (Sambenedettese) - 11 RETI: Bertuzzo (Brescia) 10 RETI: simuliate) (Sambenedettese); Pezzato (Spai); Zigoni (Vernila) - 8 RETI: Mantidi (Alessandria); Ferrari (Avellino); Scanziani (Como); Pellizzaro (Perugia); Paino (Spai); Sorato (Pescara) 7 RETI: Bardana (Palermo); Mazzia (Alessandria); Rizzati (Atalanta); Boccolini e Marmo (Brindisi); Vannini (Perugia); Nobili (Pescara); Castronaro (Sambenedettese); Spelta (Catanzaro); Jacomuzzi (Taranto); Villa (Arezzo). Il punto sul campionato La mischia si fa sempre più aspra sia in testa elio in coda nel campionato di serie B. Proprio nell'occasione più difficile, sul campo del Verona, la capolista Perugia ha ritrovato se stessa mettendo a segno (lucila vittoria che anticipa in pratica il verdetto della promozione). Per gli altri due posti per la serie A la situazione è più complessa che mai: il Verona è stato raggiunto a quota 43 dal Como che ha vinto a San Benedetto e dal Catanzaro che lui battuto in casa il Genoa, mentre il Palermo, sconfitta sul terreno dell'Arezzo, ultimo In classifica, segue a un punto. Il calendario prevede per domenica lo scontro diretto Verona-Catanzaro e per l'ultima giornata dì campionato addirittura Como-Verona e Catanzaro-Palermo. Non è da escludere con una situazione di tale equilibrio una soluzione finale affidata alla differenza reti. Nel settore dì coda il più clamoroso colpo di scena viene da Avellino, dove il Novara, vincendo, sì e praticamente messo in salvo inguaiando in pari tempo la squadra di Giammarinano. Gli azzurri novaresi sono a quota 34 insieme a Spai e Pescara, quasi sicuri e con la sicurezza matematica affidata ad un pari domenica prossima con l'Arezzo. Seguono a 33 punti il Brindisi e a 32 il Taranto, mentre l'Avellino è a quota 31 con l'Alessandria che è a malapena riuscita ad acciuffare un pari nel confronto casalingo col Pescara, con la Reggiana, che ha fermato il Parma, e con l'Arezzo, che ha sorprendentemente dato l'alt al Palermo. Por non parlare del Parma, per il quale i tre punti di penalizzazione che lo hanno relegato a quota 38 sono ormai un handicap troppo pesante, vi sono quattro squadre sul fondo in lizza poi due soli pasti salvezza disponibili. E per i grigi, dolio aver perso questo punto preziosissimo col Pescara, la situazione si la sempre più disperata. (La Stampa)