Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2010/2011
Lega Pro 1ª Div.
05-06-2011 - Giornata: 2 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Playoff Semifinale


Alessandria US 1912 - Salernitana Calcio 1919 1 - 3 (0 - 0)
RETI: 60. Martini M.[A] 65. rig. Carrus [Sa] , 73. Carrus [Sa] , 92. Fabinho [Sa]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Romeo Samuele, Ghinassi Tommaso, Cammaroto Vincenzo, Damonte Loris, Bonomi Simone [66. Ciancio Simone], Croce Daniele, Camillucci Cristiano, Scappini Stefano, Martini Marco [75. Artico Fabio], Negrini Matteo [59. Bondi Renato Rafael ] A disp.:Cuneaz Andrè, (P) De Marco Juri, Menassi Roberto, Segarelli Gianluca All.: Sarri Maurizio

Formazione avversaria
SALERNITANA CALCIO 1919: Caglioni, Altobello, Pippa, Montervino, Jefferson, Accursi, Ragusa [90. Szatmari], D'Alterio [61. Aurelio], Fabinho, Carcuro [56. Carrus], Fava. A disp.: Iuliano, Peccarisi, Montella, Montalto. All.: Breda Roberto

Arbitro: Viti Marco (Campobasso) [Ernetti, Tozzi; Aureliano]
Note
Espulsi: 71. Romeo [A], 93. Croce [A]. Ammoniti: 13. D'Alterio [S], 23. Altobello [S], 46. Montervino [S], 52. Bonomi [A]. Angoli: 3-9. Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 5.682 (incasso € 83.941). Cielo inizialmente coperto, poi un pallido sole; giornata calda. Terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 16.00 QUALIFICATA: Salernitana

Commento
CI HANNO RUBATO UN SOGNO I grigi si illudono con Martini, poi un rigore regalato lancia la Salernitana verso la finale Non doveva finire così. Non lo merita un gruppo straordinario, non lo merita il suo allenatore e lo staff tecnico, non lo merita una tifoseria che ha dato spettacolo, una volta di più, e si è dovuta arrendere a quei poteri forti che certo non prendono in considerazione chi non ha peso e visibilità e quel poco che aveva, se mai c’è stato, se li è polverizzati in una vigilia in cui il presidente Giorgio Veltroni è riuscito nell’impresa di aggiungere ancora del male a questi ragazzi fantastici, oltre a tutto quello che ha dispensato, in questi mesi, anche ai suoi collaboratori e alle persone che hanno costruito, loro sì, questa stagione comunque indimenticabile. Volevamo tutti un altro epilogo. Ci siamo detti, quasi a convincerci, che già all’Arechi era stato tolto troppo all’Alessandria che, a parità di uomini, undici contro undici, quella partita l’avrebbe vinta e ieri sarebbe stato un altro ritorno. Invece no, la squadra che in 34 gare di campionato ha collezionato solo due cartellini rossi, in 180 ne rimedia ben quattro, di cui almeno tre molto discutibili. Aggiungiamo anche il rigore, da cui nasce la rimonta e il sorpasso della Salernitana: l’intervento falloso di Cammaroto inizia almeno 60 centimetri fuori dall’area, conoscendo il capitano non avrebbe commesso una simile ingenuità dentro l’area. Poi, in meno di 30 secondi, un rosso, questo sì molto sciocco da parte di Romeo, e il raddoppio granata: la partita finisce lì, contro un avversario che, nella ripresa, ha avuto più gamba e più testa, contro un’Alessandria per 45’ un po’ meno Alessandria. Considerazioni tecniche da cui non si può prescindere, perché Fabinho ha fatto impazzire i grigi, di fatto quasi incontenibile, ispiratore di quasi tutto quanto ha portato al 3-1 finale. Però togliere, in 180’, quattro uomini a un squadra significa negarle la possibilità di effettuare anche un solo cambio tecnico per girare la gara. Nelle due semifinali questa opportunità i grigi non l’hanno mai avuta e questo non certo pere errori o demeriti della squadra di Sarri. Resta l’amaro per un epilogo che fa svanire il sogno più bello a 36 anni a questa parte. Un sogno che questi giocatori, lo staff, il ds Cardini, i collaboratori, i tifosi avrebbero meritato di coltivare ancora. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Game over» al Moccagatta: il sogno di serie B dei grigi resta tale, approda alla finale playoff di C1 (contro il Verona) una Salernitana sorprendente, capace di disputare un secondo tempo autoritario e di annichilire l’Alessandria che pure era passata in vantaggio. Finisce 3-1 per i campani e solo uno strepitoso Servili evita che il punteggio assuma proporzioni più ampie. Amaro epilogo per la squadra di Sarri e per una città che credeva nel passaggio del turno, anche alla luce dell’1-1 dell’andata, quando i piemontesi non avevano tremato neppure in 9 contro 11 e si erano lasciati preferire sotto il profilo tattico e atletico. Invece, la musica è ben diversa nella seconda puntata della semifinale: al centro del ring si piazza subito la formazione di Breda, con Montervino «settepolmoni» abile a rincorrere tutti gli avversari, mentre Ragusa e Fabinho sono scatenati sulle fasce. L’Alessandria replica con «fiammate», che però potrebbero incenerire gli avversari, tant’è che nei 45’ iniziali il computo delle occasioni è favorevole ai padroni di casa (3 a 2). Ci prova Cammaroto di testa dopo un minuto, esaltando i riflessi di Caglioni, poi tocca a Martini scaldare le mani al portiere e colpire una clamorosa traversa (ma nella circostanza è vistoso l’errore del numero 10, che sceglie la potenza quando basterebbe un tocco rasoterra). La Salernitana impegna Servili con una botta di Montervino e con un sinistro di Fabinho, su cui il portierone compie una deviazione da applausi. Lo 0-0 dell’intervallo qualificherebbe l’Alessandria, la sensazione è che siano i campani ad aver speso maggiori energie. Invece, al rientro dagli spogliatoi, c’è una sola squadra in campo ed è quella granata (con maglia da trasferta bianca). Breda inverte la posizione degli esterni e i grigi non capiscono più nulla, perché Romeo vacilla contro Fabinho e l’acciaccato Bonomi tampona come può Ragusa. In 12’ ci sono tre nitide chances per gli ospiti: sulla prima Servili vola a togliere dal sette il siluro di Fabinho, poi lo stesso brasiliano in mischia sfiora la traversa e ancora Fabinho divora l’1-0 con un «piattone» alle stelle. Nel momento peggiore, i grigi passano: Croce ruba palla e serve Martini, rasoiata in diagonale e il Moccagatta è in delirio. Solo un’illusione, però: in 120 secondi Aurelio coglie la traversa e Fabinho viene sgambettato da Cammaroto (fuori o dentro l’area?) inducendo l’arbitro ad assegnare il rigore che Carrus trasforma. Salernitana scatenata, grigi alle corde: Romeo si fa espellere per una gomitata a Fabinho, sulla susseguente punizione Carrus fa 2-1 e per l’Alessansdria è notte fonda. Il 3-1 di Fabinho nel recupero e il secondo «rosso» di giornata, destinatario Croce, completano un tabellino molto amaro per l’Alessandria. (La Stampa) «Game over», al Moccagatta sfuma il sogno di serie B dei grigi. Passa la Salernitana (3-1) al termine di un match che per 60’ sembra incanalato sul binario giusto per gli uomini di Sarri. Poi un rigore discusso e un cartellino rosso a Romeo per gomitata mettono in ginocchio l'Alessandria, che deve dare addio alla finale playoff. Ma nei 90’ prevale la squadra migliore, quella che sa gestire la pressione e giocare con fluidità. Damonte e compagni, viceversa, sono quasi paralizzati dalla tensione e non riescono a esprimersi come in passato. In avvio c’è Romeo nel ruolo di terzino destro, con Ghinassi centrale e Ciancio in panchina. Tra gli ospiti Breda rinuncia a Carrus a favore di Carcuro. Dopo 1' il Moccagatta sta quasi per esultare: angolo battuto da Negrini, colpo di testa di Cammaroto sotto l'incrocio dei pali ma Caglioni si supera e devia. Scampato il pericolo è la Salernitana a prendere in mano le redini del gioco, obbligata dal risultato dell'andata: al 10' gran botta di Montervino deviata in angolo da Servili, poi un erroraccio di Pippa mette in moto Negrini che non sfrutta il regalo della difesa campana. Al 35' altra grande occasione per i locali: Scappini lancia Martini che si incunea in area ma la sua botta a tu per tu con Caglioni si stampa sulla traversa. Ci prova Fabinho al 43': vince l'uno contro uno con Ghinassi poi viene ipnotizzato da super Servili. La ripresa comincia subito con un giallo a Montervino per un fallo su Damonte, messaggio chiaro da parte dell'arbitro che non vuole perdere di mano il match. All'8' è la Salernitana ad avere l'occasione propizia: da punizione di Montervino, Fava gira di testa per Fabinho, sfera di un palmo a lato dell'incrocio. Trascorrono 60’’ e Servili è prodigioso nel volare all'incrocio a deviare in angolo, sempre su Fabinho. Soffrono terribilmente i grigi e Fabinho, ancora lui, sfrutta un rimpallo favorevole, si lancia verso Servili ma fallisce clamorosamente il facile gol (12'). Alle corde, l’Alessandria passa inaspettatamente in vantaggio: Croce sradica palla a Jefferson, apre sulla sinistra per Martini che entra in area e scocca un diagonale imprendibile, scatenando l'entusiasmo di tutto lo stadio. Sembra fatta, ma la Salernitana si scatena. Al 17’ Aurelio, appena entrato, colpisce la traversa, al 20’ Cammaroto stende Fabinho lanciato in velocità (dentro o fuori area?), l’arbitro non ha dubbi e assegna il rigore che Carrus trasforma spiazzando Servili. Il pareggio galvanizza i granata e sull’1-1 la combina grossa Romeo. In corsa, spalla contro spalla con Fabinho, alza il gomito e rimedia un rosso diretto. Sulla susseguente punizione, arriva il sorpasso dei campani: Carrus batte Servili con un tiro velenoso. Sarri gioca la carta della disperazione inserendo Artico, che scalda subito le mani a Caglioni. Ragusa al 36' si fa respingere il tiro da Servili, poi nel recupero, con i grigi in nove (Cammaroto zoppica e resta in campo per onor di firma), lo scatenato Fabinho fa 3-1. L’espulsione di Croce fa calare il sipario: le lacrime dei giocatori valgono più di qualunque altro commento. (La Stampa) Il veleno è nella coda. Perché la Salernitana stacca a sorpresa il biglietto per la finale dei playoff, scatenando l' entusiasmo dei suoi ottocento tifosi, ma sul risultato pesa il rigore concesso agli ospiti dall' arbitro Viti (contatto Cammaroto-Fabinho, ma l' intervento scorretto del difensore inizia fuori dall' area) quando l' Alessandria era appena passata in vantaggio. Dal dischetto Carrus ha fatto centro, e di lì in poi la partita ha cambiato completamente volto, complice anche il vistoso calo - prima nervoso, che fisico - dei padroni di casa, rimasti in dieci per la folle espulsione di Romeo, e dopo pochi secondi k.o. per il bis di Carrus. Il tre a uno finale, dopo il pari dell' Arechi, non dice tutto sulla storia di questa partita, che ha avuto un altro momento di nervosismo a fine gara. Il fattaccio Quando, secondo una prima e sommaria ricostruzione, il diesse dei grigi, Nario Cardini, avrebbe polemizzato nella zona degli spogliatoi con la terna arbitrale per gli episodi-chiave dell' incontro. A quel punto, un assistente del direttore di gara sarebbe venuto a contatto con lo stesso dirigente alessandrino. Cardini ha accusato un malore: è stato trasportato al Pronto Soccorso di Alessandria, riservandosi di presentare querela. I meriti della Salernitana Episodio del rigore a parte, gli uomini di Breda sono stati bravi a non arrendersi quando il gol di Martini (su assist di Croce) a mezz' ora dalla fine avrebbe potuto mettere le ali ai padroni di casa. Ma non è successo: perché prima dell' uno a uno, un minuto dopo lo svantaggio, Aurelio si è visto negare il gol del pari dalla traversa, dopoché pure l' Alessandria nel primo tempo ne aveva colpita una con Martini. Sul due a uno, inutile la reazione dei grigi: Cammaroto si è arreso ai crampi, poi Fabinho ha trovato il gol personale chiudendo la sfida, con i padroni di casa di fatto in otto per l' espulsione di Croce. Attenuanti e ombre All' Alessandria è mancato quel predominio a centrocampo che nelle tre precedenti sfide stagionali aveva sempre messo in discesa le sfide con la Salernitana. Ora rimangono i veleni per il caso-scommesse. Sulla vicenda, lo striscione esposto nel finale dagli ultrà nei confronti del presidente parla chiaro: «Veltroni scommettiamo che... le prendi?» (La Gazzetta dello Sport)

Playoff Semifinale

Alessandria US 1912 - Salernitana Calcio 1919 1 - 3 (0 - 0)

RETI:

60. Martini M.[A]
65. rig. Carrus [Sa] , 73. Carrus [Sa] , 92. Fabinho [Sa]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

SALERNITANA CALCIO 1919: Caglioni, Altobello, Pippa, Montervino, Jefferson, Accursi, Ragusa [90. Szatmari], D'Alterio [61. Aurelio], Fabinho, Carcuro [56. Carrus], Fava. A disp.: Iuliano, Peccarisi, Montella, Montalto. All.: Breda Roberto

Arbitro: Viti Marco (Campobasso) [Ernetti, Tozzi; Aureliano]

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Playoff Semifinale

Alessandria US 1912 - Salernitana Calcio 1919 1 - 3 (0 - 0)

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60. Martini M.[A]65. rig. Carrus [Sa] , 73. Carrus [Sa] , 92. Fabinho [Sa]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

SALERNITANA CALCIO 1919: Caglioni, Altobello, Pippa, Montervino, Jefferson, Accursi, Ragusa [90. Szatmari], D'Alterio [61. Aurelio], Fabinho, Carcuro [56. Carrus], Fava. A disp.: Iuliano, Peccarisi, Montella, Montalto. All.: Breda Roberto

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